Sangemini, un’ora di sciopero con presidio ai cancelli venerdì 14 settembre

by CISL LDS

Un “forte stato di agitazione di tutte le maestranze” in relazione agli ultimi “gravi atti unilaterali dell’azienda”: è quanto si legge nel verbale dell’assemblea dei lavoratori di Sangemini e Amerino che si è svolta il 12 settembre, in azienda, alla presenza delle organizzazioni sindacali Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil e al termine della quale è stata proclamata un’ora di sciopero alla fine di ogni turno di lavoro per il giorno venerdì 14 settembre.

Durante lo sciopero – scrivono i sindacati e la Rsu – alle ore 13.00 i lavoratori si ritroveranno davanti ai cancelli del sito, dove si terrà un incontro con la stampa”. Ma nel rivendicare “un piano di sviluppo per l’azienda”, Flai, Fai e Uila, insieme alla Rsu, preannunciano anche ulteriori iniziative, in particolare “un nuovo sciopero, con presidio, nel giorno del tavolo sulla vertenza”, la cui data però non è ancora stata fissata.

Umbria, grave infortunio sul lavoro a Bastardo

by CISL LDS

I sindacati: “La sicurezza va assunta come pilastro di civiltà”

Apprendiamo dai notiziari del grave incidente che ha colpito due operai in un oleificio di Bastardo (Pg). I due, mentre stavano effettuando lavori di manutenzione, sarebbero stati investiti dalle fiamme scaturite da un quadro elettrico. Sui particolari dell’incidente stanno proseguendo gli accertamenti da parte delle autorità competenti, ma di certo come Organizzazioni sindacali riteniamo fin da ora necessario sottolineare con forza, il ripetersi con analoghe modalità riscontrate in altre aziende, gravi infortuni che colpiscono lavoratori in appalto. Non conosciamo direttamente altri particolari sulla vicenda, intanto ci auguriamo che le condizioni dei due infortunati migliorino al più presto, mettendoci a disposizione delle famiglie per qualsiasi necessità.
È ora di dire basta, ma è anche il momento che sul tema della sicurezza si faccia di più e con più incisività: tutti gli attori preposti sono chiamati ad un cambio di passo. La sicurezza deve essere assunta come un pilastro di civiltà per le aziende, non può e non deve essere qualcosa su cui tagliare i costi e risparmiare. Va fatta una vera e propria opera preventiva di informazione e formazione che metta al centro la cultura di chi opera, ma anche di chi dirige una fabbrica.
Vanno accertate le responsabilità e colpiti gli atteggiamenti cosiddetti superficiali: sul tema non è ammissibile l’altalena delle responsabilità, non è da paese civile partire da casa per andare a lavoro e non sapere se quello giorno si potrà tornare incolumi dalla propria famiglia.

Perugia, 10 settembre 2018

Cgil Cisl Uil
Flai Fai Uila
UMBRIA

Tagina, parziale soddisfazione dall’incontro di questa mattina al Ministero del Lavoro

by CISL LDS

tagina, incotro al ministero del lavoro - 10 settembre 2018Parziale soddisfazione dall’incontro di questa mattina al Ministero del Lavoro (nella foto).

Le premesse sono buone e la volontà di trovare una soluzione potrebbe essere a portata di mano.

Il governo sta lavorando affinché l’accordo di programma per la Merloni possa essere trasformato nello strumento di crisi complessa. In questo modo si dovrebbe sbloccare lo stop alla concessione della Cigs per i lavoratori Tagina.

Le risorse, qualche centinaia di migliaia di euro, verrebbero recuperate dal plafond a disposizione della Regione Umbria per la gestione tra l’altro, della crisi complessa per l’area Terni/Narni che ammontano a quasi nove milioni di euro.

Prospettata la soluzione tecnica, diventano ora dirimenti le tempistiche per attuarle.

Ribadiamo infatti che da agosto i lavoratori, circa cinquanta su un totale di centocinquanta, non percepiscono stipendio, né hanno copertura contributiva. Ed è per questo che bisogna in fretta trovare una soluzione.

Con le istituzioni si è quindi convenuto che tutte le novità che potrebbero arrivare, verosimilmente entro l’ultima settimana di settembre, saranno subito oggetto di confronto con il Sindacato.

Le segreterie territoriali/regionali di FILCTEM – CGIL (Angeli Euro) e di FEMCA ­- CISL (Framarini Fabrizio)

 

Gianluca Giorgi (Fit Cisl Umbria): “Ex – Fcu si riparte, ma zoppicando e noi vigileremo”

by CISL LDS

In data 5 settembre 2018, presso la direzione aziendale di Busitalia, si è svolto il tanto atteso incontro riguardante la linea Ferroviaria ex- Fcu.

Pur considerando la pessima situazione in cui versava la linea ferroviaria ex – Fcu e quindi apprezzando l’impegno profuso dai vari soggetti, si rileva però con dispiacere, che, malgrado i toni trionfalistici della Regione Umbria, dal 12 settembre i treni riguarderanno soltanto la tratta Umbertide – Ponte San Giovanni, mentre la tratta iniziale (Città di Castello – Umbertide) sarà effettuata ancora con il bus, comportando inevitabilmente notevoli disagi per i pendolari.

Rimane, quindi, l’amarezza per l’appuntamento mancato, che, essendo tra l’altro in concomitanza con il primo giorno di scuola, sarebbe stato un bel regalo per i tanti alunni umbri.

Si auspica, comunque, che dal 24 settembre, come annunciato, si proceda ad ultimare i lavori per la tratta Città di Castello – Umbertide.

La Fit Cisl Umbria, a questo riguardo, si impegna a vigilare affinché gli impegni assunti vengano portati a buon termine. 

Fit Cisl Umbria

18.09.07 Comunicato stampa

Sangemini, Rota (Fai Cisl): “Serve un piano industriale serio, no annunci di cassa integrazione”

by CISL LDS

SAN GEMINI (TERNI), 5 SETTEMBRE 2018
Si è svolta oggi alla presenza del segretario generale nazionale Onofrio Rota l’assemblea Fai Cisl dei lavoratori del sito produttivo umbro dell’acqua Sangemini.
“Prima di parlare di cassa integrazione – ha dichiarato Rota – occorre presentare un piano industriale serio e confrontarsi con le parti sociali. Stupisce la mancanza di trasparenza da parte dell’azienda, nessuna spiegazione ai dipendenti e ai loro rappresentanti, finora soltanto la caduta dall’alto di un pesante annuncio di cassa integrazione, che coinvolgerebbe 30 lavoratori su 90. Un trattamento semplicemente inaccettabile”.
“Così come sono inaccettabili – ha aggiunto il sindacalista – i ricatti che pongono ai lavoratori una ipotetica e vaga scelta futura tra richiesta della cassa integrazione e apertura della mobilità. Siamo con i lavoratori, che non meritano di operare con l’angoscia di perdere il posto di lavoro”.
“La mia presenza qui oggi – ha spiegato Rota in assemblea – è per lanciare un segnale forte al territorio. Siamo impegnati su tanti fronti, sul piano nazionale, per seguire con attenzione le politiche nazionali sugli ammortizzatori e sulle crisi aziendali. Nel caso Sangemini, per esperienza posso dire che trovo assolutamente anomalo che non vengano convocati tavoli di trattativa e di confronto. Un tavolo serio richiede chiarezza su strategie di marketing, integrazione con altri siti produttivi, misure di rilancio produttivo e commerciale. Non c’è spazio per numeri lanciati a caso. La Sangemini è un marchio nazionale fondamentale, che produce tra l’altro un bene pubblico, non merita una gestione così superficiale. Valuteremo tutte le misure da intraprendere per rispondere con forza alle iniziative unilaterali dell’azienda. Esprimiamo pieno sostegno ai lavoratori e ai nostri operatori, che stanno svolgendo sul territorio un lavoro prezioso di condivisione e partecipazione”.
I lavoratori hanno concordato in assemblea di proporre alle altre sigle lo stato di agitazione.
Il segretario regionale Dario Bruschi ha sottolineato, durante l’incontro, le azioni messe in campo dalla Fai Cisl, che si è già mobilitata con incontri in regione e confronti diretti con rsu e dipendenti.
“Non vorrei che le azioni dell’azienda fossero una strategia creata ad hoc per creare allarmismo e portare i lavoratori a discutere di cassa integrazione quando non ce ne sono neanche le condizioni”, ha detto Bruschi, “noi non vogliamo parlarne, vogliamo discutere di piano industriale, vogliamo sentire parlare di un progetto di sviluppo che punti su qualità del lavoro e occupazione. Continuiamo con il nostro metodo, che è quello di coltivare sempre il confronto con tutti per poi intraprendere azioni concrete senza demagogia e senza esasperare gli animi. I lavoratori meritano rispetto e ascolto, non minacce e ricatti”.

Ufficio stampa Fai Cisl

Onaosi. Licenziamento inaccettabile

by CISL LDS

Nelle ultime ore la CISL FP Umbria e il coordinamento nazionale CISL Onaosi sono venuti a conoscenza del licenziamento senza preavviso di un collega che vanifica 23 anni di onorato servizio e riduce a una fredda presa d’atto un provvedimento che mina la vita di una famiglia.

Chi sta licenziando? E’ l’Onaosi che licenzia, il Presidente Serafino Zucchelli fa suo il provvedimento di licenziamento proposto dal Direttore Mario Carena che, dopo una istruttoria lacunosa e fondamentalmente incapace di raccogliere le necessarie informazioni, se ne frega del principio di proporzionalità della sanzione.

La CISL FP Umbria e il coordinamento nazionale Onaosi reagirà con tutti gli strumenti democratici e legali a disposizione.

Questa classe di Amministratori dimostra arroganza e una insensibilità fuori dal comune degna della peggior fama di “padroni della ferriera di antica memoria” e, purtroppo, registriamo l’allontanamento da quanto il Consiglio nel 1901 proponeva “Il nostro Collegio Convitto verrà in futuro a rappresentare, più che un’Opera Pia, una mutua società di assicurazione costituita però con larghi criteri di beneficio altruistico e di solidarietà di categoria”.

Oggi la Fondazione Onaosi rappresentata dal Presidente Serafino Zucchelli riprende questo principio licenziando i lavoratori, quei lavoratori che attraverso il loro lavoro e il sostegno delle Organizzazione Sindacali hanno invece sostenuto la Fondazione Onaosi nei momenti bui e difficili che avrebbero potuto portare alla chiusura dell’Onaosi stessa.

Invece l’Onaosi non perde occasione per esasperare gli animi ed avvelenare il clima tra i lavoratori e le lavoratrici vanificando il lavoro sindacale che fin qui ha rappresentato il punto di forza per superare gli ostacoli endogeni ed esogeni.

Per i prossimi giorni la CISL FP e il coordinamento nazionale CISL Onaosi chiederà alle altre OO.SS. di proclamare lo Stato di Agitazione che si concretizzerà anche con comunicazioni ai Ministeri Vigilanti sullo stato della gestione della Fondazione.

La segreteria regionale Fp Cisl Umbria

Il Coordinamento Nazionale Cisl Onaosi

18.08.10_Comunicato Stampa

Rischio occupazione per un’eccellenza umbra delle TLC

by CISL LDS

Il giorno 7 agosto presso la sede di Tiscali a Cagliari si è svolto un incontro richiesto dalle Organizzazioni sindacali SLC CGIL FISTEL CISL UILCOM UIL  Nazionali con le RSU della Azienda in seguito all’accordo commerciale tra  le società di Telecomunicazioni Fastweb e Tiscali.

Le segreterie Regionali dell’Umbria di SLC CGIL e FISTEL CISL esprimono forte preoccupazione per le ricadute occupazionali che potrebbero  coinvolgere   l’unità operativa di Torgiano, oggi in forze a Tiscali, che attualmente  ospita circa 30 persone.

Questa unità, nonostante sia da sempre il fulcro tecnologico e operativo prima di Aria e poi di Tiscali, già nel passato è stata suo malgrado oggetto di un forte ridimensionamento degli organici, nonostante il forte know-how e la grande competitività economica e strategica che l’unità operativa ha sempre evidenziato.

All’interno di un’operazione milionaria, tesa a valorizzare un asset nato e sviluppato in Umbria (la licenzia dei 40 mhz nella banda 3,5Ghz detenuta da Aria – controllata da Tiscali – e il ramo di azienda FWA con 836 torri) e che per oltre 15 anni ha permesso alla nostra regione di occupare un ruolo strategico nel panorama delle TLC, la nostra preoccupazione nasce dall’ennesimo rischio che sia smembrato il principale  motore di questo sviluppo, non solo mettendo in discussione i livelli occupazionali del comparto perugino, ma allontanando di fatto dal nostro territorio ogni futuro sviluppo delle tecnologie 5G.

Ricordiamo che Tiscali, insieme ad altri operatori Wimax, a seguito di una consultazione pubblica ha ottenuto il via libera da parte dell’Agcom per una proroga fino al 2029 delle frequenze nello spettro 3,5Ghz. Non è accettabile che il cambio del concessionario di licenze e frequenze di proprietà pubblica, avvenga a discapito di tutti i lavoratori allo stato non confermati.

Pertanto, SLC CGIL FISTEL CISL, unitamente alla RSU della Azienda Tiscali di Torgiano, chiederanno alla Regione dell’Umbria, ai Sindaci dei Comuni di Perugia e di Torgiano, di attivarsi nei confronti del Ministero dello Sviluppo Economico affinché i livelli occupazionali e il presidio territoriale vengano salvaguardati nella loro interezza, anche al fine di contribuire al rilancio economico  di questo territorio.

SLC CGIL Alessandro Piergentili                               

FISTEL CISL Simona Garofano   

RSU AZIENDA Tiscali Torgiano