La figura è stata presentata da Gustavo Sciamanna, Presidente Regionale Anteas Umbria, alla luce dell’attività svolta dall’Associazione di volontariato nel 2017
“Contrattazione, sanità e giovani rappresentano le nostre priorità”
“Sicurezza, legalità e ricostruzione: le priorità dell’edilizia in Umbria”
All’incontro di Foligno, in primo piano liste di attesa, organizzazione e qualità dei servizi sanitari
Liste di attesa, organizzazione e qualità dei servizi sanitari tra i temi trattati nel corso dell’incontro “L.24/2017 Sicurezza delle Cure e Responsabilità Professionale – Aspetti Assicurativi” che si è tenuto questo pomeriggio, 13 aprile, nella sede dell’Area sindacale territoriale Cisl Foligno – Spoleto. Un partecipato momento di confronto, dal quale si è sviluppato anche un nutrito dibattito, organizzato dalla Cisl Umbria – Coordinamento politiche socio sanitarie, Cisl Medici, Fp Cisl e Fnp Cisl Umbria per trattare anche di questioni sentite sul territorio come urgenti ed emerse nel corso degli interventi. “Le liste di attesa – ha sottolineato Mario Propersi della Fnp Cisl Umbria- possono rappresentare un problema che può tendere ad aggravare il sistema delle cure dal punto di vista della sicurezza”. Per questo ad essere stato ribadito il bisogno di essere serviti nel distretto sanitario di appartenenza e senza dover aspettare periodi lunghi.
Per Bruno Mancinelli, coordinatore dell’Area sindacale territoriale Foligno – Spoleto, questo aspetto lega la discussione al territorio, dando voce ad importanti esigenze non solo dei cittadini, bisognosi di cure di qualità che vadano oltre le mere urgenze, ma anche a quelle dei lavoratori che nel settore della sanità devono essere messi in condizione di poter operare in modo sereno, in modo da affrontare quotidianamente l’attività di cura, mettendo a disposizione della collettività le proprie alte professionalità. “Attività –ha precisato Mancinelli- che devono essere svolte in contesti organizzativi efficienti e qualitativamente adeguati”.
Il dottor Paolo Cappotto, segretario regionale della Cisl Medici Umbria, è entrato quindi nel merito del tema trattato. “Un vulnus – ha sottolineato- determinato dal numero costante delle cause sanitarie annue, circa 30 mila a livello nazionale, associato ad un carico dei costi della medicina difensiva che ormai rappresenta circa il 10 per cento del totale del fondo assegnato al servizio sanitario nazionale”.
E’ stato quindi il dottor Pino Giordano, coordinatore delle politiche socio – sanitarie della Cisl Umbria, a riprendere questa questione nella relazione introduttiva, dove percorre l’iter legislativo per arrivare alla L.24/2017. Normativa che presenta luci ed ombre in quanto “si tratta di una buona legge ma presenta ancora carenze in fase di applicazione”.
All’incontro, moderato dal segretario generale regionale della Fp Cisl Umbria Ubaldo Pascolini, hanno partecipato il direttore generale USLUmbria2 Imolo Fiaschini e i segretari generali regionale della Cisl Medici Tullo Ostilio Moschini e della Fnp Cisl Umbria Giorgio Menghini. A seguire le relazioni di Laura Reattelli, responsabile dipartimento Risk Management per la Cisl Medici, e Michele Belladonna della Fp Cisl Umbria. All’incontro è intervenuto l’assessore regionale Sanità Luca Barberini che ha evidenziato l’impegno della Regione nell’affrontare i percorsi di qualità e sicurezza per garantire sempre di più servizi di qualità agli utenti.
L.24/2017 Sicurezza delle Cure e Responsabilità Professionale – Aspetti Assicurativi
L.24/2017 Sicurezza delle Cure e Responsabilità Professionale
“L.24/2017 Sicurezza delle Cure e Responsabilità Professionale – Aspetti Assicurativi” di questo tratteranno Cisl Umbria – Coordinamento politiche socio sanitarie, la Cisl Medici, la Fp Cisl e la Fnp Cisl Umbria nell’incontro che si terrà venerdì 13 aprile alle ore 15,00 nella sala convegni della Cisl a Foligno – Via La Louvriere, 1.
La riforma sanitaria passa dal territorio
La centralità della persona prima di tutto, per questo si rende necessario integrare l’ospedale con il territorio. La Cisl dell’area sindacale territoriale di Terni – Orvieto, il coordinamento politiche socio-sanitarie Cisl Umbria, la categoria dei pensionati, dei medici e della funzione pubblica hanno organizzato per oggi pomeriggio l’incontro “Integrazione Ospedale – Territorio”, una sanità in “rete” per il cittadino.
L’iniziativa, che si è tenuta all’ospedale di Orvieto, è stata presieduta da Luca Castiglione della Cisl Medici e da Flavio Confaloni della Fnp Cisl. Dopo i saluti del sindaco di Orvieto Giuseppe Germani e del coordinatore dell’Area sindacale territoriale di Terni – Orvieto Angelo Manzotti, ad essere stata esposta la relazione introduttiva del coordinatore politiche socio-sanitarie Cisl Umbria Pino Giordano (nella foto). L’evento, che è stato moderato dal segretario generale Fp Cisl Umbria Ubaldo Pascolini, ha visto gli interventi di Michele Belladonna (Fp Cisl Umbria), Massimo Bracaccia (direttore S.C. Medicina H Orvieto), Alessandro Ruina (medico di Medicina Generale), Teresa Manuela Urbani (direttore distretto Orvieto), Rita Valecchi (direttore P.O. Orvieto). Ai lavori è quindi intervenuto il direttore sanitario USLUmbria2 Pietro Manzi.
“Si è superata l’idea che ai bisogni dei cittadini si possa rispondere unicamente dall’interno delle mura di un ospedale, ma la risposta deve arrivare dal territorio considerato nella sua unicità”. Questa la posizione della Cisl che spiega di aver voluto avviare il confronto con i vari soggetti coinvolti proprio ad Orvieto perché “qui si registra uno dei dati più allarmanti in termini di invecchiamento della popolazione”. Elemento, quello demografico, che non può essere considerato una variabile indipendente rispetto alla partita della sanità.
E proprio partendo da un’analisi della contingenza, la Cisl ha fatto riferimento all’importanza della prevenzione, “ciò per tutelare la qualità della vita delle persone, che deve essere considerato un valore inestimabile, ma anche per non appesantire più del dovuto il sistema sanitario e la spesa pubblica, aggravando anche l’irrisolta questione delle liste di attesa”. Tempi lunghi di attesa, che continuano ad essere percepiti dai cittadini come un grave problema, soprattutto da quelle fasce più deboli della società che non si possono permettere alternative al sistema pubblico.
“E’ necessario che il territorio intercetti i reali bisogni e per fare questo è necessario che la riforma sanitaria metta al centro la persona e permetta un dialogo efficace e fattivo tra il settore sanitario e quello sociale”. Nel dire questo la Cisl è convinta che il nuovo piano regionale non debba essere frutto solo di scelte politiche, ma anche di una condivisione di interessi e di partecipazione di tutti quei soggetti che rappresentano la società civile. Anche il sindacato, naturalmente, dovrà continuare a ricoprire un ruolo strategico. Riguardo alla carenza di personale nelle strutture sanitarie, infatti, la Cisl sa che i lavoratori stanno facendo la loro parte, mettendo a disposizione importanti professionalità. “Nel tentativo di continuare a dare un servizio di qualità poi –hanno concluso gli organizzatori- sarebbe opportuno iniziare a utilizzare la strumentazione in modo diverso, pensando ad una riorganizzazione che possa offrire servizi h24, almeno laddove ci sono richieste urgenti e liste di attesa troppo lunghe”.
Integrazione ospedale – territorio
Uno scossone, un cambiamento che si veda bene
Il segretario generale regionale Cisl Umbria Ulderico Sbarra sul Messaggero del 6 aprile 2018 lancia un messaggio chiaro alla Regione: “Il lavoro non è aumentato in questi anni, è peggiorato”
Integrazione ospedale – territorio
“Integrazione Ospedale – Territorio”, una sanità in “rete” per il cittadino. Di questo tratteranno la Cisl, la Cisl Medici, la Fp Cisl e la Fnp Cisl Umbria al prossimo incontro che si terrà martedì 10 aprile alle ore 15,00 ad Orvieto alla Sala conferenze dell’ospedale.
La Cisl e le sue categorie dei medici, funzione pubblica e pensionati indicano il nuovo Piano sanitario regionale come un momento importante per la valutazione oggettiva dell’esistente e per una progettazione di prospettiva, condivisa con la politica del fare, con le professioni sanitarie e le associazioni cittadine.
“L’obiettivo prioritario – affermano gli organizzatori- riteniamo debba consistere nel perseguire una condizione di benessere, individuale e collettivo, bio-psico-sociale in un’ottica unitaria che ponga al centro la persona, titolare di diritti e un assetto sociale dove ci sia spazio per la solidarietà, la relazione, il confronto, l’ascolto”.
Da programma presiederanno l’iniziativa Luca Castiglione della Cisl Medici e Flavio Confaloni della Fnp Cisl. Dopo i saluti del sindaco di Orvieto Giuseppe Germani e del coordinatore dell’Area sindacale territoriale di Terni – Orvieto Angelo Manzotti introdurrà i lavori il coordinatore politiche socio-sanitarie Cisl Umbria Pino Giordano. L’evento, che sarà moderato dal segretario generale Fp Cisl Umbria Ubaldo Pascolini, vedrà gli interventi di Michele Belladonna (Fp Cisl Umbria), Massimo Bracaccia (direttore S.C. Medicina H Orvieto), Alessandro Ruina (medico di Medicina Generale), Teresa Manuela Urbani (direttore distretto Orvieto), Rita Valecchi (direttore P.O. Orvieto). Ai lavori interverranno l’assessore regionale alla Sanità Luca Barberini e il direttore generale USLUmbria2 Imolo Fiaschini.
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18.04.05 Invito Organi Informazione