Fermiamo la scia di sangue: la Fit Cisl Umbria si unisce alla mobilitazione nazionale per chiedere più sicurezza nei luoghi di lavoro

by CISL LDS

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FERMIAMO LA SCIA DI SANGUE: LA FIT CISL UMBRIA SI UNISCE ALLA MOBILITAZIONE NAZIONALE PER CHIEDERE PIU’ SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO

MARTEDI’ 27 FEBBRAIO L’ASSEMBLEA A FOLIGNO. PRESENTE IL SEGRETARIO GENERALE NAZIONALE FIT-CISL SALVATORE PELLECCHIA

Fermiamo la scia di sangue: la Fit Cisl Umbria,  nell’ambito della mobilitazione nazionale promossa dalla Cisl, ha organizzato per il 27 febbraio 2024, dalle ore 10.30 alle ore 12.00 presso la sala ex mensa dell’Omcl di Foligno via Campagnola, 15, un’assemblea per discutere e analizzare le criticità legate alla sicurezza nei luoghi di lavoro e per individuare soluzioni avendo ben chiaro l’obiettivo: zero infortuni e zero morti sul lavoro. All’incontro, al quale parteciperà anche il segretario generale Fit Cisl Umbria Gianluca Giorgi con tutta la sua segreteria, interverranno: il Segretario Nazionale Cisl Mattia Pirulli, il Segretario Generale Nazionale Fit Cisl Salvatore Pellecchia e il Segretario Nazionale Fit-Cisl Gaetano Riccio.

L’assemblea sarà anche l’occasione, per trattare le questioni aperte legate al sistema della mobilità, dei trasporti e dei servizi sia a livello nazionale che della regione Umbria, con particolare riferimento al ruolo strategico ricoperto dalle Grandi Officine di Foligno, oltre che per fare il punto sullo stato della trattativa aperta per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro Mobilità/Attività Ferroviarie e del Contratto Aziendale di Gruppo FSI.

Fit Cisl Umbria

Foligno, 24 febbraio 2024

Fim, Fiom e Fismic di Terni ringraziano i lavoratori della Ex Tct per aver sostenuto in tutti questi mesi il percorso sindacale

by CISL LDS

Un percorso sindacale condiviso nelle tante assemblee e mobilitazioni.

Nella foto il segretario regionale Fim Cisl Umbria Emilio Trotti

Nella giornata di ieri la proprietà di Acciai Speciali Terni ci ha comunicato l’intenzione di avviare quanto più volte annunciato, e cioè, le prime assunzione dei lavoratori che si trovano in cassa integrazione straordinaria da maggio 2023 per la cessazione dell’attività, con la conferma che il processo terminerà quando saranno chiamati tutti i lavoratori oggetto del provvedimento in essere.
Sin dai primi giorni della vertenza abbiamo chiesto, che dentro una mera diatriba commerciale e più in generale dentro una visione strategica della filiera del tubo venissero salvaguardati i lavoratori.
Riconosciamo alla Famiglia Timpani di essersi fatti carico di una parte di lavoratori che sono stati riassorbiti nelle aziende del Gruppo. Con l’annuncio di Ieri da parte Acciai Speciali Terni, oltre ad anticipare i tempi di qualche mese, possiamo dire di aver tutelato tutti i lavoratori occupati nella TCT, salvaguardando anche i livelli salariali e professionali.
Abbiamo avuto già modo di ringraziare la proprietà e il management locale di AST per un atto, non scontato, e che non era obbligato da contratti o leggi in essere, facendo assumere un valore ulteriore che consolida e rafforza le correte relazioni industriali e i reciproci affidamenti.
Grazie all’unità dei lavoratori siamo stati in grado di tenere insieme e a difendere l’intera filiera del tubo respingendo detrattori e strumentalizzazioni che invece tendevano alla divisione e alla salvaguardia di un interesse particolare. Per questo vogliamo ringraziare anche i lavoratori del Tubificio che hanno compreso la portata delle nostre iniziative.
Possiamo dire dopo nove mesi dall’inizio della vertenza TCT di aver ottenuto un risultato che non era né facile né certo.
FIM-FIOM-FISMIC considerano il buon esito della vertenza uno stimolo a rappresentare di più e meglio i lavoratori e a difendere l’occupazione di questo territorio, già troppo volte colpito da chiusure aziendali con i lavoratori che hanno pagato sempre il prezzo più alto.
Terni 22 febbraio 2024
Le segreterie Territoriali di FIM-FIOM-FISMIC di Terni

Le dichiarazioni del segretario regionale Fim Cisl Umbria Emilio Trotti al Tgr Rai Umbria del 22 febbraio 2024 – Edizione ore 14,00: https://www.rainews.it/tgr/umbria/video/2024/02/assunzioni-in-ast-le-acciaierie-assorbiranno-tutti-i-lavoratori-in-cassa-integrazione-ex-tct-884ac38a-03c5-4393-90ad-dd23937855a1.html

Terni, 22 febbraio 2024

Acciai Speciali Terni, assunzione per venti lavoratori ex Tct. Soddisfazione dei sindacati

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La categoria dei metalmeccanici della Cisl in Umbria è rappresentata dal segretario Simone Liti

Nella giornata odierna le Segreterie Territoriali di FIM-FIOM-UILM-FISMIC-UGL hanno ricevuto la comunicazione da parte della Direzione del Personale di Acciai Speciali Terni dell’assunzione a partire dal mese di marzo 2024 di circa 20 lavoratori EX TCT, confermando che si tratta di un primo step che sarà completato con l’assunzione di tutti coloro che si trovano in cassa integrazione straordinaria per la cessazione dell’attività. Gli impegni che la proprietà ha assicurato, da diversi mesi, sia con il Presidente del gruppo Cav. Giovanni Arvedi, sia del Vicepresidente Dott. Mario Arvedi Caldonazzo fino all’impegno del management locale con l’Amministratore Delegato Ing. Dimitri Menecali e il Direttore del Personale Dott. Giovanni Scordo, oggi si concretizzano, e manifestano una affidabilità e solidità delle relazioni industriali che in questi mesi si sono costruite.
Dare una risposta ai lavoratori EX TCT, dopo una lunga diatriba commerciale tra imprese, significa di fatto togliere i lavoratori da una situazione di difficolta, dando loro una nuova occupazione che, come organizzazioni sindacali, abbiamo sempre richiesto. L’atto che oggi compie Acciai Speciali Terni è ancora più apprezzato in quanto non vi era nessun obbligo contrattuale o di legge.
Terni, 21 febbraio 2024
Le Segreterie Territoriali di FIM-FIOM-UILM-FISMIC-UGL

Rivedi il servizio del Tgr Rai Umbria del 22 febbraio 2024 – Edizione ore 14,00 con le dichiarazioni del segretario regionale Fim Cisl Umbria Emilio Trotti: https://www.rainews.it/tgr/umbria/video/2024/02/assunzioni-in-ast-le-acciaierie-assorbiranno-tutti-i-lavoratori-in-cassa-integrazione-ex-tct-884ac38a-03c5-4393-90ad-dd23937855a1.html

Riccardo Marcelli (Cisl Umbria): “Promuovere una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile”

by CISL LDS

“Rompiamo il silenzio”. Ad affermarlo è Riccardo Marcelli, Responsabile Cisl Terni in merito all’acuirsi in questo inizio del 2024 della piaga sociale delle morti e degli infortuni sul lavoro. Non ultimo quello accaduto a Cesi in un cantiere edile.

“Come sindacato dobbiamo rafforzarci per promuovere una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, perseguendo la piena occupazione e il lavoro dignitoso per tutti. Dobbiamo proteggere il diritto al lavoro e promuovere un ambiente lavorativo sano e sicuro per tutti i lavoratori, inclusi i migranti, le donne e i precari. In Umbria è necessario prevedere un coordinamento istituzionale permanente guidato dalla Regione Umbria, composto da tutti gli attori. A livello nazionale serve un Patto di responsabilità che impegni Governo, Istituzioni, Enti preposti e Parti Sociali ad una strategia di prevenzione sul tema della salute e della sicurezza sul lavoro. Da una parte è necessario qualificare e valorizzare le imprese, dall’altra formare i lavoratori, promuovendo la salute e la sicurezza a partire dalle scuole. Come sindacato dobbiamo farci promotori dello sviluppo di un processo culturale di prevenzione in coloro che costituiscono il futuro della nostra società”.

A livello nazionale la Cisl sarà impegnata con la mobilitazione nei luoghi di lavoro.

Nuova legge regionale su welfare e assistenza alla persona, sindacati: “Una grande conquista di civiltà”

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Nella foto il segretario generale Cisl Fp Umbria Marcello Romeggini e il segretario generale Fisascat Cisl Umbria Valerio Natili

“L’approvazione della legge regionale su welfare e assistenza alla persona è una buona notizia. Una legge che abbiamo fortemente voluto e per la quale abbiamo a lungo lottato”. Lo scrivono in una nota i sindacati di categoria Fp Cgil, Fp e Fisascat Cisl, Uil Fpl e Uiltucs dell’Umbria insieme alle rispettive confederazioni di Cgil Cisl e Uil, che sottolineano come la norma, che recepisce il nuovo codice degli appalti, garantirà regole certe a salvaguardia delle professionalità e della qualità del servizio alle persone.
“Questo percorso ci ha visti protagonisti – spiegano i sindacati – Abbiamo avanzato proposte che sono state tutte accolte e rappresentano elementi fondamentali per la tutela delle lavoratrici e dei lavoratori”. In particolare, le sigle sindacali rimarcano l’importanza dell’obbligo della clausola sociale (la cui mancanza diventa elemento di esclusione dal appalto) e il superamento della logica del massimo ribasso attraverso la valutazione dell’offerta economicamente più vantaggiosa. Ma non è tutto, la nuova legge, infatti, prevede garanzia dei livelli retributivi e mantenimento degli scatti di anzianità nei cambi appalto, impone l’applicazione dei CCNL firmati dalle organizzazioni sindacali più rappresentative, riserva almeno il 20% dei bandi alle imprese o cooperative ad inserimento lavorativo e assicura l”adeguamento delle tariffe ad ogni rinnovo contrattuale.
“Parliamo di una legge che riguarda nella nostra regione 9500 addetti e 80mila utenti solo nella cooperazione sociale – continuano Cgil, Cisl e Uil – ora, come sindacati chiediamo che si apra subito il confronto per elaborare le linee guida attuative e che la legge diventi operativa il prima possibile. Questo è fondamentale – insistono le sigle sindacali – in quanto abbiamo in scadenza la maggior parte dei servizi nella regione. È essenziale, inoltre, che le risorse per il rinnovo del CCNL vengano messe subito a disposizione. Chiediamo infine, visto l’ottimo risultato nell’approvazione della legge, che si apra il confronto rispetto a tutti gli altri servizi ad alta intensità di manodopera e alle grandi opere infrastrutturali, con l’obbiettivo di arrivare a protocolli d intesa o linee guida che regolamentino settori altrettanto importanti di servizio alla persona”, concludono Cgil, Cisl e Uil.

Perugia, 21 febbraio 2024

Sicurezza nei luoghi di lavoro, Angelo Manzotti (Cisl Umbria): “E’ una delle nostre priorità”

by CISL LDS

Salute e sicurezza: oggi, 20 febbraio 2024, si è riunito il gruppo dirigente della Cisl Umbria per discutere di questo attuale e fondamentale tema.

“Considerato che in Umbria la sicurezza è ancora un’emergenza – afferma il segretario generale Cisl Umbria Angelo Manzotti in una nota inviata alla stampa – siamo intenzionati ad aprire una vera e propria mobilitazione partendo dai luoghi di lavoro, coinvolgendo lavoratrici e lavoratori in merito alla tutela e alla salvaguardia della salute e sicurezza. Chiediamo pertanto alle istituzioni di aprire immediatamente il tavolo dedicato”.

La Cisl regionale si rivolge anche alle associazioni datoriali chiedendo di avviare un confronto per condividere alcune azioni comuni al fine di migliorare la situazione in essere. “I dati che sono stati forniti dagli uffici preposti (Uffici del lavoro e Inail) – spiegano da casa Cisl – fanno emergere una situazione drammatica, dove la stragrande maggioranza delle aziende viene descritta come carente rispetto alle elementari norme che disciplinano la sicurezza nei luoghi di lavoro”.

Una delle azioni da promuovere, per la Cisl, è dunque una campagna di formazione ed informazione in materia di salute e sicurezza, non solo rivolta alle lavoratrici e ai lavoratori ma anche alle parti datoriali.

“Soprattutto è necessario – continua il segretario – stabilire anche un sistema di qualificazione delle imprese tramite una patente a punti. E’ anche necessario avviare una forte collaborazione tra gli organi preposti alla vigilanza e controllo e i nostri Rlst per monitorare e attenzionare più realtà possibili”.

La Cisl Umbria sta già lavorando per promuovere un’assemblea dei quadri delegati, coinvolgendo pure le parti datoriali per condividere un percorso unitario per arginare anche in Umbria questa piaga”.

La Cisl Umbria valuta infine con soddisfazione l’approvazione in queste ore della legge regionale che regola un mercato delicato e complesso come quello dei servizi alla persona, escludendo la politica del massimo ribasso per l’assegnazione degli appalti nel comparto sociale. “Finalmente – conclude Manzotti – i lavoratori troveranno applicato il contratto di lavoro delle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative”.

Cisl Umbria

Perugia, 20 febbraio 2024

La Cisl Umbria per la libertà di informazione

by CISL LDS

Questa mattina, 17 febbraio 2024, la Cisl Umbria ha partecipato alla manifestazione di Asu – Associazione stampa umbra e dell’Ordine dei Giornalisti dell’Umbria per ribadire l’importanza della libertà di informazione. Da Perugia, da piazza Italia, le dichiarazioni del segretario regionale Cisl Umbria Gianluca Giorgi.

Sicurezza, il segretario generale Filca Cisl Umbria Giuliano Bicchieraro si rivolge alle associazioni e alle istituzioni

by CISL LDS

Forse è il caso che dalle parole si passi ai fatti, non sappiamo più come dirlo se non scadendo nella retorica, la retorica sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, è sconveniente, non tollerabile perché si ha a che fare con la vita delle persone, la salute, bene indisponibile delle persone solo da tutelare non da mettere a rischio ogni volta che ci si reca in un luogo di lavoro. E’ ormai retorico indignarsi a mezzo stampa, rendiamo conto della nostra ennesima delusione per il mancato funzionamento dell’apparato di sistema che la vita e la salute nei luoghi di lavoro dovrebbe tutelare. La retorica interviene quando con sufficienza trattiamo la questione. Quando una legge consona e tra le più evolute d’Europa non viene rispettata, o addirittura neppure applicata, dato confermato dalle statistiche dell’ispettorato del lavoro che ci raccontano una realtà drammatica rispetto ai controlli, quei pochi che riescono a fare, non certo per mancanza di volontà ma per mancanza di personale, in cui emerge che per esempio, nell’ambito della vigilanza “110 in sicurezza 2023”  (fonte ministero del lavoro) promossa e coordinata dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro, un’operazione straordinaria di tutela della salute e sicurezza dei lavoratori e di contrasto al sommerso nel settore dell’edilizia, che ha interessato tutto il territorio nazionale. La giornata di vigilanza straordinaria ha visto la partecipazione di ispettori del lavoro (541 ordinari e 177 tecnici) e dei carabinieri dei Nuclei Ispettorato Lavoro, supportati da militari dei Comandi provinciali dell’Arma dei Carabinieri per un totale di 634 militari impiegati (di cui 350 del Comando per la tutela del lavoro). Alle operazioni hanno preso parte anche personale ispettivo di ASL, INAIL e INPS. Oltre l’80% dei 334 cantieri ispezionati sono risultati irregolari con un sequestro preventivo ex art. 321 c.p.p. già convalidato; sono stati adottati 166 provvedimenti di sospensione delle attività d’impresa, di cui 110 per gravi violazioni in materia di sicurezza e 56 per lavoro nero. In materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro sono state contestate violazioni riconducibili principalmente al rischio di caduta dall’alto, irregolarità dei ponteggi, rischio elettrico, all’omessa fornitura e utilizzo dei DPI (dispositivi di protezione individuale), alla organizzazione e viabilità inadeguata dei cantieri oltre che alla mancata protezione da investimento per caduta di materiali dall’alto. Numerose le omissioni riguardanti la sorveglianza sanitaria dei lavoratori, la formazione e informazione dei lavoratori, la redazione del DVR (documento valutazione rischi), del POS (piano operativo di sicurezza) e del Pi.M.U.S (piano di montaggio, uso e smontaggio dei ponteggi). L’attività ispettiva ha evidenziato una rilevante  presenza di lavoratori a nero nei cantieri edili (116), con residuali  ipotesi di  indebita percezione del reddito di cittadinanza;  accertate, altresì, casi di  somministrazione illecita e distacchi non genuini,  utilizzo di prestazioni lavorative da parte di pseudo artigiani, violazione in materia di orario di lavoro, omessa registrazione di ore di lavoro e omissione contributiva e mancata iscrizione alla Cassa Edile (94 aziende non iscritte). Nella nostra regione i dati non sono molto diversi e nelle ultime settimane sembra esserci una recrudescenza del fenomeno infortunistico e purtroppo delle morti soprattutto nei cantieri. I dati sono incontrovertibili, non interpretabili, se non in un modo, basta infortuni, basta morti. Le associazioni datoriali battano un colpo, in qualità di rappresentanti delle aziende hanno una responsabilità diretta nel pretendere regolarità e rispetto delle leggi dalle stesse. Le istituzioni battano un colpo anche in virtù del fatto che sempre di più, una parte di queste, saranno chiamate ad essere anche responsabili dirette della sicurezza in qualità di stazioni appaltanti. Abbiamo progetti già sperimentati elaborati dalla nostra bilateralità, che devono essere messi in campo perché funzionano. Le risorse per la sicurezza non dovrebbero mai mancare perché devono far parte dei piani di gestione e organizzazione del lavoro soprattutto nei cantieri. La sicurezza non è mai un costo quando salva le persone, ma è sicuramente un investimento lo è anche per rendere più attrattivo dell’intero settore. Nessuno vorrà avvicinarsi ad un lavoro che può mettere a repentaglio la propria salute se non la vita stessa. Registriamo una scarsa volontà di risolvere il problema, per questo non vorrei ci dovessimo trovare a discutere di provvedimenti estremi, perché il problema è diventato estremo già da diverso tempo.

Giuliano Bicchieraro

Segretario Generale Filca Cisl Umbria

Perugia, 16 febbraio 2024

Rinnovato il contratto della cooperazione sociale, adesso servono le risorse da parte della Regione, delle USL e dei Comuni

by CISL LDS
Perugia, 16 febbraio 2024 – Il 26 gennaio scorso è stato rinnovato il contratto dei lavoratori delle cooperative sociali che ha introdotto delle importanti novità a beneficio dei lavoratori: un incremento di 120 ero al mese a regime, l’introduzione della quattordicesima mensilità, il potenziamento della maternità e altre tutele per le lavoratrici i lavoratori. In Umbria lavorano nelle cooperative sociali 9.500 persone, di cui il 80% donne con 1000 lavoratori diversamente abili e svantaggiati. Questi erogano servizi a favore di 80 mila cittadini.

Le organizzazioni sindacali e le centrali cooperative che costituiscono il Comitato misto paritetico della Cooperazione sociale Umbra – per Legacoop sociali Andrea Bernardoni; per Confcooperative Federsolidarietà Roberta Veltrini; per AGCI Imprese Sociali Gianfranco Piombaroli; per Fp Cgil Anna Magnani; Fisascat Cisl Valerio Natili; per Fp Cisl Marcello Romeggini; per UilFpl Monica Di Angelo; per Uiltucs Nicola Cassieri – hanno sottolineato in una conferenza stampa unitaria l’importanza di questo rinnovo, che qualifica il lavoro sociale e, a partire dal mese di febbraio, produce un incremento significativo delle buste paga di lavoratrici e lavoratori, erose dall’inflazione.

Il nuovo contratto ha un importante impatto anche sui bilanci delle cooperative. Dal mese di febbraio il costo del lavoro cresce del 4%, a regime aumenterà di oltre 13 punti percentuali. Questo significa che le cooperative sociali dell’Umbria registreranno un incremento dei costi nel solo 2024 di 10 milioni di euro che a regime, a fine 2025, salirà a 25 milioni di euro.

Considerando che in Umbria il 90% dei ricavi delle cooperative sociali deriva dalla domanda pubblica, sindacati e cooperazione hanno lanciato un appello a Regione, USL, Comuni e Prefetture: “Serve un tempestivo adeguamento delle tariffe dei servizi sociosanitari accreditati da parte della Regione Umbria e dei contratti in essere tra amministrazioni pubbliche e cooperative. Senza le risorse della Regione, delle USL e dei Comuni il comparto della cooperazione sociale andrà in crisi e sarà impossibile mantenere sia gli attuali livelli dei servizi che i livelli occupazionali”. È per questa ragione che sindacati e cooperazione hanno annunciato che la prossima settimana scriveranno a tutte le stazioni appaltanti pubbliche, invitandole ad adeguare, rapidamente e senza indugio, i contratti in essere.

“Il rinnovo di un contratto nazionale è un passaggio fondamentale e doveroso e ovviamente ha un peso non indifferente in un settore ad alta intensità di manodopera. Adesso – concludono i rappresentanti delle organizzazioni sindacali e delle centrali cooperative – abbiamo fiducia nelle istituzioni, che dovranno fare la loro parte, proprio per valorizzare il punto di avanzamento raggiunto dalla contrattazione e per garantire almeno l’attuale livello di servizi pubblici essenziali e di occupazione, per salvaguardare la loro qualità e sicurezza. Il Comitato misto paritetico ha incontrato ANCI Umbria ed ha registrato apertura e disponibilità ad accogliere le nostre esigenze. Ha anche richiesto un incontro alla Giunta Regionale con la certezza di trovare un interlocutore attento alle esigenze dei lavoratori del sociale. Siamo fiduciosi anche perché nei prossimi giorni sarà in discussione in consiglio regionale una legge bipartisan dal titolo “Qualità del lavoro e dei servizi alla persona”, che indica con chiarezza la direzione che la Regione Umbria, dopo la pandemia, ha scelto di intraprendere”.