L’inaugurazione della nuova sede di Bastia Umbra, che si terrà il giorno 11 novembre 2023, a partire dalle ore 10,00, oltre ad essere un motivo di orgoglio per la Cisl Umbria in un’ottica di sviluppo di un altro presidio sul territorio finalizzato alla tutela, consulenza ed erogazione dei servizi per gli iscritti e quanti si rivolgono alla Cisl sarà l’occasione per fare un focus sulla situazione del territorio. Tra nuove e vecchie povertà. Questo nel tentativo di attingere in senso propositivo ad esperienze positive, come quella del territorio di Foligno, di un osservatorio sociale del territorio che permetta così ai soggetti protagonisti nel comune di agire in maniera consapevole anche a vantaggio delle fasce più deboli. Tra gli interventi previsti, che saranno conclusi dall’intervento di un segretario Cisl nazionale, quelli del segretario generale Cisl Umbria Angelo Manzotti e del coordinatore per la Cisl dell’Area Sindacale Territoriale Foligno – Spoleto, Bruno Mancinelli che ha sottolineato come “non a caso siano state riprese le parole chiave della recente Assemblea Organizzativa: partecipazione e territorio. Il nostro impegno – chiarisce il sindacalista – vuole rimanere quello di soggetti protagonisti del cambiamento. Ma prima di agire è necessario conoscere e, quindi, nel corso dell’evento punteremo l’attenzione sulle principali criticità di questo territorio. Per questo ringraziamo sin da ora chi vorrà partecipare all’evento e ai giornalisti che saranno coloro che ci permetteranno di tenere alta l’attenzione su temi di estrema importanza”.
Tutti gli organi di informazione sono invitati all’iniziativa che si terrà sabato 11 novembre 2023 a Bastia, in via Ettore Majorana, 26, alle ore 10,00.
I tre sindacati rilanciano la piattaforma unitaria e chiedono un incontro urgente alla Regione
Perugia, 6 novembre 2023 – “Pensionati e pensionate sono ancora nell’agenda politica della Regione?”. Questa la domanda che i sindacati dei pensionati e pensionate dell’Umbria, Spi Cgil, Fnp Cisl e Uil Pensionati hanno posto nel corso di una conferenza stampa tenuta stamattina dai tre segretari generali Andrea Farinelli (Spi Cgil), Luigi Fabiani (Fnp Cisl) e Elisa Leonardi (Uil Pensionati) per rilanciare i contenuti della piattaforma “Insieme per il futuro” lanciata oltre un anno fa ma rimasta inascoltata da parte della politica regionale.
“Gli anziani della nostre regione rappresentano la fascia più ampia della popolazione e quella con maggiori bisogni da un punto di vista sociale e sanitario – hanno detto i tre segretari – ma nelle politiche regionali manca completamente un’attenzione nei loro confronti. Come organizzazioni sindacali che rappresentano centinaia di migliaia di pensionate e pensionati è nostro dovere non solo denunciare i problemi, ma cercare di trovare soluzioni concrete”. E’ per questo che, sulla base della piattaforma elaborata dalle tre sigle, i sindacati avevano chiesto e ottenuto l’avvio di un confronto con la presidente della Regione e l’assessore regionale alla Sanità, nel corso del quale erano anche stati presi impegni rispetto alla costituzione di un Osservatorio permanente sulla condizione degli anziani in Umbria. “Quegli impegni però sono stati totalmente disattesi – hanno rimarcato Farinelli, Fabiani e Leonardi – e oggi ci troviamo costretti ad alzare la voce per chiedere interventi urgenti in materia di sanità (del Piano sanitario 2021 – 2025 si sono perse le tracce, così come della Convenzione con l’Università), di trasporti pubblici, invecchiamento attivo, non autosufficienza e condizione abitativa”.
I sindacati richiedono quindi una convocazione immediata da parte della Regione per riprendere il percorso interrotto e garantire risposte concrete ad una popolazione anziana alle prese con un’inflazione record che erode il potere d’acquisto delle pensioni, con liste d’attesa infinite per le prestazioni sanitarie e in generale con una esponenziale crescita delle disuguaglianze. “E’ evidente che in mancanza di risposte ci vedremo costretti a mettere in campo quelli che sono gli strumenti dell’azione sindacale, ovvero la mobilitazione delle persone che rappresentiamo e che esigono risposte”.
Tra le richieste specifiche della piattaforma sindacale c’è il raddoppio del fondo per la non autosufficienza da 4 a 8 milioni annui; un intervento immediato per l’abbattimento delle liste d’attesa attraverso l’assunzione di personale; la ripresa del confronto sul Piano sanitario con particolare attenzione alla medicina del territorio e alla realizzazione delle Case e degli Ospedali di comunità. E ancora, l’istituzione di un albo regionale delle assistenti familiari, investimenti per i Centri antiviolenza, la revisione dell’accreditamento delle residenze protette, maggiori risorse per l’invecchiamento attivo, una politica tariffaria e fiscale che tenga conto delle condizioni economiche degli anziani.
Ad aprire i lavori del pomeriggio è stato il segretario generale Cisl Umbria Angelo Manzotti
Istituzioni e associazioni datoriali intorno al tavolo convocato dai sindacati: aperture su cabina di regia e premialità
Perugia, 31 ottobre 2023 – Un patto per l’Umbria che, mettendo intorno ad un tavolo parti sociali, istituti di controllo, enti locali ed associazioni datoriali, possa far fare uno scatto in avanti alla salute e alla sicurezza sul lavoro in Umbria, ad oggi una delle regioni con i numeri peggiori in quanto a infortuni mortali e incidenza. Questo lo spirito dell’iniziativa dell’Umbria, organizzata da Cgil, Cisl e Uil alla Cassa edile di Perugia.
Al centro della mattinata i 18 punti della piattaforma elaborata dai sindacati. Piattaforma che vuole essere un modo di dare concretezza all’impianto normativo esistente. La sfida è quella di fare un passo in avanti, cambiando approccio e inserendo un meccanismo premiante per tutte le aziende virtuose quanto ad investimenti in sicurezza. La piattaforma chiede un coordinamento istituzionale con tutti gli attori coinvolti che possano redigere un report periodico e una ‘patente a punti’ per le imprese che vincoli anche l’accesso ai finanziamenti pubblici e agli appalti. Fondamentale, nella piattaforma, il ruolo della formazione preventiva, della prevenzione in generale e della contrattazione di secondo livello, con ruoli più da protagonisti di Rls, Rlst e Rlsa.
Negli interventi della mattinata il responsabile del Servizio prevenzione della Regione Umbria, Salvatore Macrì, che ha illustrato il Piano nazionale prevenzione, la direttrice dell’Inail, Alessandra Ligi e Dina Musio, direttrice dell’Ispettorato del Lavoro. Se il primo ha spiegato nel dettaglio il documento, dall’Inail è stata palesata la necessità di interventi più incisivi e per l’Ispettorato del Lavoro la difficoltà di fronte alla scarsità del personale per i controlli ma anche l’alto tasso di irregolarità riscontrata nei controlli. A concludere la prima parte dei lavori, la segretaria generale Cgil Umbria, Maria Rita Paggio: “Vogliamo costruire un percorso tangibile, con un coordinamento capace di stilare un report nel quale dire cosa, come e quanto è stato fatto”. La proposta della premialità per le aziende virtuose nei bandi pubblici è stata accolta dalla Provincia di Perugia, con la presidente Stefania Proietti, e dal presidente dell’Anci Umbria, Michele Toniaccini.
“Serve un lavoro stabile ed un lavoro sicuro per l’Umbria, lavorando insieme e arrivando in tutti i luoghi di lavoro”, ha detto il segretario generale Cisl Umbria, Angelo Manzotti aprendo i lavori del pomeriggio. Nella tavola rotonda del pomeriggio emersa la disponibilità della Regione, con il direttore Massimo D’Angelo, a farsi carico del confronto per il tavolo. Ad intervenire Simone Cascioli (Confindustria), Mauro Franceschini (Confartigianato), Carlo Salvati (Confapi), Danilo Valenti (Legacoop), Roberto Giannangeli (Cna). Da tutti apertura al confronto, alla necessità di considerare la sicurezza come un investimento e non come un costo e ai meccanismi di premialità, a fronte della necessità di concretezza e minore burocrazia.
Conclusioni affidate al segretario generale Uil Umbria, Maurizio Molinari: “E’ importante iniziare a parlare la stessa lingua: è necessario andare a fondo di questa storia perché morti e infortuni sul lavoro sono una piaga intollerabile per la nostra società. Chiediamo quindi alla Regione di svolgere un ruolo concreto rispetto al contrasto al fenomeno”.
Nel video le dichiarazioni del segretario regionale Cisl Umbria Riccardo Marcelli e del segretario generale Filca Cisl Umbria Giuliano Bicchieraro
“LE AMMINISTRAZIONI TUTTE DEL COMPARTO FUNZIONI LOCALISI ATTIVINO PER PAGARE A DICEMBRE GLI EMOLUMENTI DOVUTI AI LAVORATORI”. L’APPELLO DELLA FP CISL UMBRIA A TUTTE LE AMMINISTRAZIONI
L’articolo 3 deldecreto legge 145/2023 del 18 ottobre scorso prevede che in attesa della definizione del CCNL 2022/2024 le amministrazioni delle Funzioni Locali ( Regione, Province, Camera Commercio, Comuni ) possono erogare nella busta paga di dicembre , agli oltre 7000 lavoratori umbri a tempo indeterminato del comparto, una quota pari all’indennità di vacanza contrattuale moltiplicataper un coefficiente pari a 6,7.
Si tratta di una cifrache oscilla tra i 750 ed i 1000 euro lordia lavoratore a seconda dell’inquadramento giuridico. Una quota importante per dare “ossigeno” ai salari dei lavoratori pesantemente erosi da una inflazione a due cifre.
La Fp Cisl si attivera’ presso tutte le amministrazioni affinché gli amministratori trovino le risorse in Bilancio per pagare quanto previsto dal decreto legge. Essendo infatti somme comunque dovute un volta firmato il CCNL, l’anticipazione potrà essere prevista o attingendo dai fondi di riserva o tramite variazione di bilancio.
Si tratta di una importante occasione per Presidente della Regione, delle Province e Sindaci tutti per riconoscere un primo emolumento a coloro che quotidianamente portano con professionalità avanti i servizi con un contratto nazionale scaduto il 31 dicembre 2021 ed un caro vita che ha pesantemente colpito chi vive di reddito fisso.
Martedì 31 presso la Cassa edile di Perugia Cgil, Cisl e Uil hanno convocato istituzioni e imprese per promuovere la piattaforma in 18 punti
Perugia, 27 ottobre 2023 – “Un’ecatombe continua, una carneficina costante che non accenna a diminuire e alla quale dobbiamo mettere fine. La notizia della nuova vittima sul lavoro di oggi, in una caduta dall’alto avvenuta in un’azienda di Mantignana (Corciano) e che ha riguardato un lavoratore di 57 anni, ci lascia ancora una volta sgomenti e indignati. Neanche il tempo di piangere le precedenti vittime, che la strage continua e non basta più neanche il cordoglio, che esprimiamo per il lavoratore venuto a mancare”. Così in una nota la segretaria della Cgil dell’Umbria, Maria Rita Paggio, il segretario generale Cisl Umbria, Angelo Manzotti e il segretario generale Uil Umbria, Maurizio Molinari e i responsabili delle categorie Elisabetta Masciarri (Fillea Cgil), Giuliano Bicchieraro (Filca Cisl) e Roberto Lattanzi (Feneal Uil)
“Una nuova e terribile morte – spiegano i sindacati – che deve spronare tutti gli attori, sociali e istituzionali, ad agire immediatamente. Proprio a questo scopo, già prima di questo ennesimo lutto, Cgil Cisl e Uil, hanno organizzato un appuntamento importante sul tema della sicurezza e salute sul luogo di lavoro. Martedì 31 ottobre presso la Cassa Edile di Perugia, abbiamo convocato istituzioni e associazioni datoriali per rilanciare la nostra piattaforma è chiedere un ‘Patto per la salute, sicurezza e ambiente nei luoghi di lavoro’”.
Arrivare ad un “Patto per salute, sicurezza e ambiente nei luoghi di lavoro”, al fine di sconfiggere il fenomeno degli infortuni e delle malattie professionali nella
nostra regione. È l’obiettivo che Cgil, Cisl e Uil dell’Umbria si sono poste nella loro vertenza regionale che vedrà martedì 31 ottobre un nuovo importante appuntamento. I tre sindacati, che hanno elaborato e presentato una piattaforma in 18 punti per interrompere la strage sul lavoro, hanno organizzato una giornata di confronto con le istituzioni e le parti datoriali che si terrà presso la cassa edile di Perugia, in via Pietro Tuzi. Apertura dei lavori alle ore 9.45 a cura di Riccardo Marcelli (Cisl) e relazione introduttiva di Fabio Benedetti (Uil). Seguiranno gli interventi di Salvatore Macrì, responsabile servizio Prevenzione Regione Umbria, Armando Gradone, Prefetto di Perugia, Alessandra Ligi, direttrice regionale INAIL, Dina Musio, direttrice Ispettorato del Lavoro, Michele Toniaccini, ANCI Umbria, Stefania Proietti, presidente della Provincia di Perugia. Concluderà la sessione mattutina Maria Rita Paggio, segretaria generale della Cgil dell’Umbria.
A segiure, dalle ore 13.30, spazio ad una tavola rotonda, coordinata dal giornalista Fabrizio Ricci, che vedrà confrontarsi, Angelo Manzotti, segretario generale Cisl Umbria, Massimo D’Angelo, direttore Salute e Welfare Regione Umbria, Vincenzo Briziarelli, presidente Confindustria Umbria, Mauro Franceschini, presidente Confartigianato Umbria, Michele Carloni, presidente Cna Umbria, Carlo Salvati, presidente Confapi Umbria, Danilo Valenti, presidente Legacoop Umbria. Concluderà i lavori intorno alle ore 15.00 Maurizio Molinari, segretario generale Uil Umbria.
Filctem Cgil e Femca Cis: “Intero settore a rischio se non si mettono in campo politiche energetiche”
Nella foto di repertorio Simone Sassone, segretario generale Femca Cisl Umbria, con la sua segreteria e la segretaria generale Femca Cisl nazionale Nora Garofalo e il segretario generale Cisl Umbria Angelo Manzotti
“È necessario e urgente un intervento a sostegno delle piccole e medie industrie energivore dell’Umbria, in particolare del settore della ceramica, se non si vogliono mettere a rischio centinaia e centinaia di posti di lavoro”. A lanciare l’allarme sono i sindacati Filctem Cgil di Perugia e Femca Cisl dell’Umbria, che sottolineano come le istituzioni a tutti i livelli, ma il Governo in primis, dovrebbero fare quello che non stanno facendo, ovvero intervenire con politiche energetiche e di controllo delle tariffe di metano e luce, che stanno impattando in maniera drammatica sul tessuto industriale ceramico, mettendo sul lastrico centinaia di lavoratori occupati in questo settore.
Il caso più emblematico, secondo i sindacati, è quello del territorio Gualdese, dove la ceramica in passato è stata motore economico trainante, dove esisteva la Tagina SpA (oggi Saxa Gres) che dava lavoro a più di 400 maestranze e che ancora oggi, dopo numerose ristrutturazioni, occupa circa 110 lavoratori, per i quali è ormai prossima la scadenza della cassa integrazione straordinaria. “La cassa terminerà il 31 dicembre 2023, salvo proroghe decise in sede ministeriale, auspicabili ma non certe – affermano Filctem Cgil e Femca Cisl – La produzione è ferma dal luglio 2022 e da quel giorno tutto il personale percepisce l’ammortizzatore sociale a zero ore. Sicuramente – continuano i sindacati – tra i vari fattori che hanno portato alla crisi aziendale, possiamo puntare il dito su due aspetti fondamentali: la crisi internazionale, che ha generato costi energetici impazziti, ma poi, in un contesto già difficile, alcune lacune della proprietà, che stanno dando il colpo di grazia a quella che era una delle aziende di riferimento per il settore ceramico, sia in territorio umbro sia oltre i confini nazionali”.
A fronte delle reiterate rassicurazioni da parte della direzione Saxa su “soggetti interessati all’acquisto” che avrebbero potuto garantire continuità produttiva, ad oggi, per i sindacati, l’unica cosa certa è che ufficialmente non si è presentato nessuno e non si è mai giunti ad alcuna vendita.
“Le speranze da noi riposte nella risoluzione di questa vertenza sono state completamente disattese – concludono Filctem Cgil e Femca Cisl – Intanto i lavoratori sono ancora a casa, con
gli stipendi decisamente ridotti e con il rischio che, alla fine dell’anno, anche questa minima fonte di sostentamento venga meno. In conclusione, dal punto di vista delle organizzazioni
sindacali, risulta fondamentale portare questa vertenza al tavolo ministeriale come già richiesto, per cui chiediamo anche alle Istituzioni regionali di sollecitare al più presto la
composizione del tavolo in maniera urgente e non rinviabile”.
Perugia, 26 ottobre 2023
I Segretari Territoriali
Euro Angeli – Filctem CGIL
Perugia
Simone Sassone – Femca CISL
Umbria
Tutto è partito il 5 ottobre 2013 e in dieci anni di strada ne è stata fatta. E proprio di strada di tratta. L’Anteas id Montecastrilli Avigliano Odv, proprio nel giorno dell’anniversario della propria nascita, ha spento 10 candeline con un evento pubblico dedicato a “Come prevenire e curare le malattie infettive?” grazie all’intervento del dottor Carlo Vernelli della Cisl Medici e dirigente malattie infettive dell’azienda ospedaliera Santa Maria di Terni, ma anche e soprattutto per ricordare cosa sia stato fatto negli anni. Anni di volontariato, nei quali molte delle persone che si sono rivolte all’associazione di volontariato hanno avuto una risposta e sono state ascoltate nelle loro necessità.
Nel corso dei lavori, che hanno visto come protagonisti il presidente Anteas Montecastrilli Avigliano Umbro Odv, Graziana Marcelli, il responsabile della Fnp Cisl di Montecastrilli Pietro Longhi, il sindaco di Montecastrilli, Riccardo Acquilini, e il vicesindaco di Avigliano Umbro, Daniele Marcelli, il segretario territoriale Fnp Cisl di Terni Paolo Conti, il presidente regionale Anteas Umbria Maurizio Fossatelli, l’ex presidente Anteas Umbria Gustavo Sciamanna, ex segretario Fnp Cisl Umbria Giulivo Scibinitti, l’ex segretario Fnp Cisl di Terni Flavio Confaloni, il segretario generale Fnp Cisl Umbria Luigi Fabiani e il segretario regionale Cisl Umbria Riccardo Marcelli, è stato sottolineato come le due macchine in dotazione all’associazione (una Fiat Panda e una Fiat 500 L) solo nel 2022 abbiano percorso 20.281 chilometri.
Questo per trasportare 329 persone, le stesse che si sono rivolte all’associazione per un aiuto. Sempre nel 2022 sono state svolte piccole commissioni, disbrigo di pratiche amministrative ed elargiti buoni spesa natalizi per le famiglie bisognose e acquisti di genere alimentare di lunga conservazione per l’Ucraina e di defibrillatori per il distretto sanitario di Montecastrilli e per la Croce Rossa di Avigliano Umbro. A questi gesti legati alle necessità si sono aggiunti anche momenti di festa per chi ha compiuto 100 anni nel territorio ed eventi informativi pubblici dedicati ai problemi cardiaci, diabete ed Alzheimer.
La Fit Cisl Umbria e le OO.SS. regionali firmano l’accordo con Trenitalia
Nella giornata del 23 ottobre la FIT CISL e le altre OOSS regionali hanno sottoscritto un accordo con i rappresentanti della Divisione Regionale Umbria di Trenitalia che prevede la prossima apertura di altri due presidi di assistenza ai viaggiatori presso le stazioni di Foligno e Terni. I due presidi si andranno ad aggiungere a quello già esistente nella stazione di Perugia. Il verbale in oggetto è frutto dell’applicazione dei contenuti di un accordo nazionale sulla vendita ed assistenza che omogenizza le figure degli addetti alle vendite con quelle deputate all’assistenza e che è stato calato nelle specificità del territorio umbro.
“Si tratta di un accordo molto positivo – commenta il segretario regionale Fit Cisl Umbria Fabio Ciancabilla (nella foto) – perché doterà dell’assistenza tutte le maggiori stazioni umbre e prevederà le coperture anche delle altre stazioni minori in caso di necessità. L’assistenza ai viaggiatori in un contesto di progresso tecnologico anche nel processo di acquisto dei biglietti, è fondamentale. L’assistenza si occuperà appunto, di assistere quei viaggiatori che avranno bisogno di informazioni, aiuto nell’acquisto dei biglietti tramite self service fino ad eventuali interventi in caso di eventi particolari ad inaspettati. Il merito di questo accordo è in primis delle segreterie nazionali che hanno costruito un accordo quadro e successivamente dell’impegno di tutte le OS regionali tra cui la FIT CISL che è il sindacato maggiormente rappresentativo nel settore. Grazie al contributo di tutte le sigle sindacali si è potuto portare in porto questo prezioso accordo che coniuga le necessità dei passeggeri, con le aspirazioni dei lavoratori senza dimenticare le positive ricadute occupazionali. Sulla questione inoltre, ci rammarica leggere che qualche sigla sindacale stia tentando di avocarsi tutti i meriti quando, invece, la realtà dei fatti li sta smentendo palesemente.”