La presidente è intervenuta oggi, 20 marzo, presso la sede Cisl di Terni al corso di formazione regionale
Manzotti (Cisl Terni-Orvieto): “La Denominazione Comunale un’opportunità per il territorio”
Nell’articolo pubblicato dal Corriere dell’Umbria del 19 marzo 2019, il coordinatore dell’Area Sindacale Territoriale Cisl Terni-Orvieto Angelo Manzotti, intervenuto sabato scorso a Monteleone d’Orvieto al convegno di presentazione di De.Co. – Denominazione Comunale, sottolinea come questa sia un’opportunità per il rilancio del territorio, anche in termini occupazionali.
Lavoro, coesione sociale, sostenibilità integrale
L’Umbria a Roma, allo sciopero generale dei lavoratori delle costruzioni #15marzo
Fridaysforfuture, la Cisl Umbria alla marcia di Perugia
La Cisl Umbria, come anticipato, ha condiviso l’iniziativa mondiale degli studenti per il clima, promossa dal movimento fridaysforfuture.
Per questo la Cisl regionale ha partecipato il 15 marzo alla marcia umbra, quella di Perugia.
Effetto D: storie di successo al femminile nel mondo del lavoro
IL COORDINAMENTO DONNE CISL UMBRIA OLTRE L’8 MARZO
“Effetto D: storie di successo al femminile nel mondo del lavoro”: la Cisl Umbria non esaurisce le proprie iniziative nella giornata internazionale della Donna ma prosegue il cammino avviato approcciandosi alla questione di genere, consapevolmente da una particolare prospettiva, con questo momento di confronto e riflessione, firmato dal suo coordinamento donne.
Una giornata corale, quella che ha preso forma oggi a Foligno, dove le protagoniste della riflessione, guidate dal segretario regionale Cisl Umbria Francesca Rossi, sono state: Sara Claudiani, coordinatrice regionale donne Cisl Umbria, Francesca Di Felice (nella foto il suo intervento), responsabile coordinamento donne Fit Cisl, Romina Pitoni, avvocato Foro di Terni, Vanessa Virgili, delegata sindacale – dipendente Asm, Cristina Cenci, dottoressa – ospedale di Foligno, e Monica Paparelli, consigliera di parità Regione Umbria.
“Al centro della riflessione di oggi – puntualizza Sara Claudiani, coordinatrice Donne della Cisl Umbria- c’è la donna ma anche il concetto di “persona”, che appunto nelle sue declinazioni di genere, deve trovare realizzazione e spazi nella società e nel lavoro che vadano oltre le discriminazioni di genere e le decisioni familiari assunte”.
Prima di tutto la comparazione tra le donne italiane e quelle europee. “Se il tasso di occupazione femminile delle donne in Europa si attesta intorno al 60 per cento, quello del nostro Paese è decisamente più basso, con una disparità salariale che vede le donne italiane guadagnare circa il 30 per cento in meno degli uomini. Questo anche se le ragazze in genere – sottolinea Claudiani – si laureano prima e con voti migliori rispetto ai colleghi maschi. La questione poi riguarda le scelte familiari: avere un figlio o meno diventa un elemento discriminante sia da un punto di vista lavorativo che di carriera professionale”. Da qui, il favore della Claudiani sulla Legge 120/2011 Golfo – Mosca che, grazie alle “quote rosa”, ha permesso di fare notevoli passi in avanti nei consigli di amministrazione e collegi sindacali delle società quotate e pubbliche.
Riguardo all’ “ascensore sociale”, Claudiani chiarisce: “Solo attraverso la contrattazione e pacchetti mirati sarà possibile traguardare importanti risultati e tentare di superare, una volta per tutte, l’intollerabile disparità di genere”.
“L’iniziativa di oggi è servita per dare visibilità a storie di successo al femminile, di chi è riuscito ad andare oltre a ricatti e ostacoli più o meno palesi che la società frappone tra le donne e la propria realizzazione”. Ne è convito il segretario generale regionale Cisl Umbria Ulderico Sbarra che ha concluso l’incontro sottolineando: “Ancora c’è da fare molto per superare il divario di opportunità tra uomini e donne. Una partita, questa, che passa dal rispetto per le diversità. Ci vuole un cambio culturale –ha spiegato-, ma non solo: dobbiamo guidare il cambiamento affinché ci siano riforme legislative che agevolino questo processo. Come sindacato dobbiamo continuare ad impegnarci sulla contrattazione a tutti i livelli, sulla realizzazione di una rete di servizi più efficiente. Anche la formazione e le politiche attive del lavoro sono strumenti centrali per il raggiungimento dell’obiettivo finale: quello di una parità effettiva tra i due generi, dove ad essere rispettata sia la persona in quanto tale”.
Foligno, 14 marzo 2019
La Cisl Umbria per l’ambiente
La Cisl Umbria aderisce alla Marcia per il Clima
La Cisl Umbria condivide l’iniziativa mondiale degli studenti per il prossimo 15 marzo promossa dal movimento fridaysforfuture.org e che vedrà anche Perugia protagonista con una marcia che parte dai Giardini di Santa Giuliana alle 8,30.
Gli effetti e le conseguenze dei cambiamenti climatici devono essere affrontati con la massima urgenza in tutto il mondo dai decisori politici. Dai disastri ambientali alle migrazioni forzate sono evidenti i sintomi dei cambiamenti climatici che coinvolgono in gran parte le fasce più deboli della popolazione. La presa di coscienza da parte dei giovani di tali problemi, la loro consapevolezza e il loro impegno non possono che trovare la nostra approvazione e il nostro sostegno.
“L’azione degli studenti -afferma Riccardo Marcelli Segretario Regionale Cisl Umbria (nella foto)- si collega bene con le richieste e le azioni del sindacato, per la Just Transition, atte a contrastare i cambiamenti climatici. Sulla linea del movimento sindacale internazionale garantiamo il massimo appoggio possibile, ma non dobbiamo né vogliamo rubare la scena e la piena titolarità ai giovani e agli studenti che il prossimo 15 marzo si attiveranno nelle forme che riterranno più opportune. Il futuro è dei giovani e noi abbiamo il compito di fare in modo di lasciargli il pianeta in condizioni migliori”.
Perugia, 13 marzo 2019
Lavori senza “offerta”: “Manca il dialogo”
L’articolo e il video su www.umbriaon.it, dove il Coordinatore per la Cisl dell’Area Sindacale Territoriale Terni-Orvieto Angelo Manzotti sottolinea l’importanza delle politiche attive del lavoro e del necessario dialogo tra scuole, università e imprese
Si fermano le costruzioni: «Senza di noi l’Umbria non riparte»
Venerdì 15 marzo lo sciopero generale proclamato da Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil con manifestazione a Roma
La ripartenza dell’economia, in Umbria come in Italia, passa dalla ripartenza del settore delle costruzioni. Solo dai cantieri del terremoto potrebbero arrivare circa 12mila posti di lavoro, che in una fase difficile come l’attuale sarebbero per l’Umbria una straordinaria boccata d’ossigeno. Ecco allora che lo sciopero generale dei lavoratori delle costruzioni, programmato per venerdì 15 marzo da Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil a livello nazionale (5 pullman dall’Umbria), diventa un’occasione per parlare di sviluppo e ripresa del paese e della regione.
“Il settore delle costruzioni contribuisce da solo ad oltre il 10% del Pil regionale, ma se partissero i cantieri del cratere sismico e quelli delle infrastrutture questo dato potrebbe aumentare sensibilimente – hanno spiegato i segretari di Fillea, Filca e Feneal dell’Umbria, Augusto Paolucci, Emanuele Petrini e Stefano Paloni – E questa è una delle motivazioni che ci porteranno venerdì a scioperare per otto ore e a manifestare a Roma, in continuità con la grande manifestazione di Cgil, Cisl e Uil del 9 febbraio, perché il governo deve dare risposte e aprire un confronto per far ripartire i lavori pubblici”.
I sindacati umbri dei lavoratori delle costruzioni hanno sottolineato che nell’ultimo decennio il settore è stato attraversato da una crisi senza precedenti: 600mila posti di lavoro persi a livello nazionale, 20mila in Umbria, con 3mila aziende chiuse. “Numeri che fanno tremare i polsi – hanno sottolineato Paolucci, Petrini e Paloni – e che impongono l’apertura di un confronto serio con il governo. Tanto più per l’Umbria che soffre di un ritardo infrastrutturale drammatico, basti pensare alle tante situazioni aperte, dalla E45 alla Perugia-Ancona, dalla Due Mari alla Terni-Civitavecchia, dalla Pian d’Assino a tutta la rete ferroviaria regionale”. E come dimenticare la vertenza della ex Cementir di Spoleto, sul cui futuro pesano oggi grande incertezze: “ Si tratta dell’unica cementeria all’interno del cratere – hanno sottolineato i segretari – per di più in un territorio, lo Spoletino, fortemente in crisi. Anche questa vertenza sarà al centro della nostra mobilitazione”.
C’è poi un ultimo grande tema che i sindacati porteranno in piazza venerdì: quello della sicurezza e della legalità. “L’Umbria è stata protagonista nel 1997 di un’esperienza fortemente positiva – hanno spiegato i tre segretari – quella del Durc per congruità, strumento in grado di garantire una selezione delle imprese nella ricostruzione post terremoto e quindi di favorire la qualità del lavoro. Oggi questo strumento è messo in discussione, una scelta che ci vede assolutamente contrari”.
“Lo sciopero di venerdì non riguarda solo i lavoratori dell’edilizia e delle costruzioni – hanno affermato a margine della conferenza stampa i tre segretari generali di Cgil, Cisl e Uil dell’Umbria, Vincenzo Sgalla, Ulderico Sbarra e Claudio Bendini – ma riguarda l’Italia nel suo complesso e tanto più la nostra regione nella quale la ripartenza del settore è indispensabile per un rilancio complessivo dell’economia e dei consumi. Per questo, le nostre confederazioni saranno al fianco di Fillea, Filca e Feneal, per chiedere al governo l’apertura di un tavolo sulla costruzioni e sullo sviluppo del paese”.
Perugia, 12 marzo 2019