Per un’Umbria libera dall’amianto

by CISL LDS

bastia umbra - 12.10.2018Cgil Cisl Uil regionali hanno rilanciato alla Fiera Ecosostenibile di Bastia Umbra “Fa’ la cosa giusta”, la questione amianto.

Lo hanno fatto sostenendo la piattaforma nazionale unitaria che sta animando il dibattito anche in Parlamento, partendo dalla consapevolezza che l’amianto rappresenta anche in Umbria un problema, chiedendo al tempo stesso alla presidente della Giunta regionale di fare altrettanto durante la Conferenza delle Regioni in programma il prossimo 18 ottobre. Che l’amianto sia un problema di stringente attualità è un dato di fatto, come dimostra il recente allarme lanciato dai vigili del fuoco che si sono occupati delle macerie nel cratere del terremoto, oltre alle statistiche ufficiali, che collocano ad esempio Terni al 65esimo posto nella classifica dei comuni italiani per casi di mesotelioma.

 

Cosa chiedono le organizzazioni sindacali?

  • Nuova rilevazione e mappatura (superando il sistema dell’auto notifica o autodenuncia)
  • Rilevazione che indichi il grado di emergenza
  • Avviare una campagna informativa verso i cittadini
  • Finanziare la bonifica con leggi che aiutino i privati a risolvere il problema
  • Una normativa che tuteli la professionalità di chi svolge attività di bonifica
  • Intervento risolutivo legislativo per ex esposti per i benefici contributivi.

 

Di qui la prima necessità: fare in modo che rapidamente i Cor, i Centri Operativi Regionali che analizzano e studiano i mesoteliomi, siano strutturati per la ricerca e lo studio anche di tutti i tumori asbesto correlati e che il ReNaM (Registro nazionale dei mesoteliomi) diventi il registro di tutti i tumori asbesto correlati. E poiché si tratta di tumori di origine professionale, l’Inail deve essere maggiormente coinvolta sia in termini di risorse finanziarie che di risorse professionali.

 

Nel merito vogliamo riaffermare alcuni criteri:

– validità dei 10 anni di esposizione come soglia per la rivalutazione degli anni di lavoro ai fini previdenziali;

– la conferma del moltiplicatore dell’1,5 per la rivalutazione degli anni di lavoro ai fini previdenziali;

– la validità almeno fino al 2003 del periodo massimo valido ai fini della maggiorazione previdenziale, come indicato dal decreto (2007) dell’ex Ministro Cesare Damiano, che lo limitava solo ad alcuni stabilimenti.

“Il primo obiettivo – hanno detto all’unisono Vasco Cajarelli, Riccardo Marcelli e Francesca Fiorucci, segretari regionali rispettivamente di Cgil Cisl e Uil – è di rimuovere l’idea sbagliata che l’amianto in Umbria non ci sia: è necessario affrontare il problema, negarlo sarebbe un errore grave”.

Tenendo presente tutto ciò, le organizzazioni sindacali chiedono alla presidente Marini di sostenere la piattaforma di Cgil Cisl Uil, annunciando la partecipazione al presidio organizzato per il 6 novembre 2018.

Cgil, Cisl, Uil Umbria

Perugia, 17 ottobre 2018

Amelia, Fim Cisl al primo corso Smart Union Ue

by CISL LDS

amelia-15.10.2018Sindacato: FIM Cisl primo corso per Smart Union UE
In Industria4.0 il sindacato farà la differenza

AMELIA – Ha preso il via oggi presso la Scuola di Formazione della Fim Cisl di Amelia, con la tavola rotonda “Le relazioni industriali in Industry 4.0: nodi problematici e potenzialità del cambiamento”, con Marco Bentivogli (Segr. Gen. Fim Cisl), Corrado La Forgia (Direttore Industriale e AD Bosch), Libera Insalata (Area HR Manfrotto) coordinati da Carlo D’Onofrio Giornalista di Conquiste del lavoro, il Corso Smart Union, il sindacato 4.0, in collaborazione con Adapt, nell’ambito del progetto SUNI Smart Unions for New Industry, cofinanziato dalla Commissione Europea con l’obiettivo di formare i sindacalisti alla rappresentanza nel lavoro 4.0., progetto a cui, oltre all’Italia, partecipano università e sindacati di Germania, Spagna, Svezia.
Il segretario generale della Fim Cisl, Marco Bentivogli, aprendo la tavola rotonda, ha voluto sottolineare che “siamo in una fase di straordinaria importanza e di grandi opportunità; e che saper gestire la transizione sarà fondamentale per il Paese. Il sindacato in questo senso potrà fare la differenza, a patto che il sindacalista 4.0 accetti la sfida del cambiamento; che vuol dire acquisire sapere, conoscenza, comprensione delle tecnologie: per questo motivo, la Fim Cisl, oggi, è l’unico sindacato che prende parte a un competence center, insieme al Politecnico di Milano. Per noi – sottolinea Bentivogli – è fondamentale cambiare l’organizzazione e le competenze sindacali, spostando le politiche contrattuali dalla job protection alla skill protection: oggi dobbiamo avere il coraggio di dire alle persone che la garanzia della protezione della propria professionalità è fondamentale al pari della sicurezza e del salario perché la formazione è il vero diritto al futuro delle persone”.

“Chi contratta oggi – precisa Bentivogli– deve capire di quale formazione le persone hanno bisogno e aiutare le imprese che restano indietro ad agganciare l’innovazione, così come è necessaria una nuova cultura sindacale e d’impresa, che sia aperta a una gestione inedita degli orari che punti a conciliare i tempi di vita e di lavoro, oggi possibile grazie alla tecnologia. L’approdo finale deve essere la partecipazione dei lavoratori dentro le scelte strategie d’impresa”.

Libera Insalata, responsabile HR della Manfrotto, ha sottolineato come la vera sfida sia di carattere culturale. La tecnologia fa la differenza – ha commentato – ma solo quando arriva alle persone, per questo la formazione è fondamentale. Con il recente contratto aziendale realizzato alla Manfrotto – ha concluso – abbiamo trovato come interlocutore un sindacato disposto a sfidarci sul cambiamento. La Forgia di Bosch ha messo in guardia da atteggiamenti superficiali, tipici di quell’Italia pigra, che va avanti “a prescindere”.

Ciò ad esempio che si rileva riguardo a Industry 4.0, in molte piccole e medie imprese, che spesso, non sanno cosa significhi questa nuova frontiera. Citando l’ultimo rapporto del MISE, La Forgia ha evidenziato che solo l’8.42% delle imprese italiane dichiara di aver adottato tecnologie riconducibili a Industria 4.0. Per La Forgia, nei prossimi anni, avremo di fronte due problemi: il ricambio generazionale, visto che il 70% del management delle Pmi italiane ha una media di 70 anni, e la digitalizzazione: sfide che possono essere grandi opportunità, se tuttavia cambia la cultura e cresce la consapevolezza rispetto all’innovazione. In questo processo il sindacato può essere una grande risorsa, a patto che studi e che non sia ostile al cambiamento; è quanto sta dimostrando con le sue scelte la Fim Cisl, capace in questo senso di fare la differenza.

Ufficio stampa Fim Cisl Nazionale

Amelia, 16 ottobre 2018

Organici ospedale di Terni: c’è l’impegno della Regione ad attuare l’accordo entro il 15 dicembre

by CISL LDS

Siglata un’intesa tra Fp Cgil, Fp Cisl, Uil Fpl, Rsu e assessore Barberini: “Applicazione integrale”

L’accordo per le nuove assunzioni e per le stabilizzazioni all’azienda ospedaliera di Terni, siglato dai sindacati con la stessa azienda e con l’assessorato regionale alla Sanità, sarà applicato integralmente entro e non oltre il 15 dicembre 2018. Lo hanno sottoscritto oggi, con un verbale d’intesa, i sindacati Fp Cgil, Fp Cisl, Uil Fpl regionali e di Terni, la Rsu dell’azienda ospedaliera di Terni e l’assessore regionale alla Sanità, Luca Barberini. Nel verbale si legge: “L’accordo del 16 marzo 2017, visto e approfondito l’attuale stato di attuazione (bandi di concorso, piena applicazione della legge Madia sulle stabilizzazioni, individuazione del fabbisogno), sarà applicato in tutte le sue parti e forme (autorizzazione della Regione, etc.) entro e non oltre il 15 dicembre 2018, anche alla luce del termine ultimo per determinare i fabbisogni di ogni singola azienda del territorio regionale e della predisposizione del nuovo Piano sanitario regionale”. 
Sindacati, Rsu e assessorato hanno anche preso l’impegno ad un “costante e continuo monitoraggio degli obiettivi e dei risultati della vertenza e della presente intesa”, fissando un nuovo confronto “entro e non oltre il 10 dicembre 2018”.  

Perugia, 15 ottobre 2018

Facciamo la cosa giusta: liberiamo l’Umbria dall’amianto

by CISL LDS

La prima “rimozione” da promuovere è l’idea sbagliata che l’amianto in Umbria non ci sia. Dobbiamo affrontare il problema, negarlo sarebbe un errore grave.

Terni, per esempio, è al 65esimo posto nella classifica dei comuni italiani per mesoteliomi. Le quantità umbre sono notevoli e non censite, come dimostra anche la relazione dei Vigili del Fuoco nello smaltimento dei rifiuti prodotti dal terremoto: occorre mettere insieme un progetto generale di mappatura e bonifica in tempi certi.

Infine dobbiamo aumentare la tutela sanitaria per gli esposti, potenziando i Cor regionali, ma anche prevedere per quanto riguarda i benefici previdenziali la riapertura dei termini almeno fino al 2003 necessaria per i lavoratori che sono rimasti esclusi per meccanismi controversi e contraddittori che si sono accumulati nel tempo.

Il 18 ottobre ci sarà la conferenza delle Regioni: alla presidente Catiuscia Marini chiediamo di sostenere la piattaforma di Cgil Cisl Uil.

Riccardo Marcelli
Segretario Regionale Cisl Umbria
Bastia Umbra, 12 ottobre 2018

Al lavoro per Foligno

by CISL LDS

18.10.12_al lavoro per folignoVerso una nuova stagione politica e amministrativa

Scenario, idee e contributi per rendere la città più solidale, intelligente, ecologica, inclusiva, a benessere diffuso

Al confronto di venerdì 12 ottobre, che si terrà a Foligno alle ore 17,30, interverrà il Coordinatore dell’Area Sindacale Territoriale Cisl Foligno-Spoleto Bruno Mancinelli

Per un’Umbria libera dall’amianto

by CISL LDS

Il futuro è di chi lo fa

18.10.12failacosagiustaCensimento dell’amianto in Umbria, bonifica agevolata, tutela sanitaria e potenziamento dei Cor, benefici previdenziali:

cosa chiedono i sindacati confederali a Regione e Governo

 

Bastia Umbra – Venerdì 12 ottobre dalle 15,30 alle 17,00