
Il segretario Luigi Fabiani apre il Congresso della Fnp Cisl Umbria
Aperto il congresso Fnp Cisl Umbria, Fabiani attacca sul welfare: “Serve un confronto vero con la Regione. Sanità, povertà, partecipazione: non ci basta essere ascoltati, vogliamo contare”

Nella foto da sinistra: i membri di segretaria Fnp Cisl Umbria Vito Brozzi e Paola Cianchetti, il presidente del Congresso Giorgio Menghini, il segretario generale Fnp Cisl Umbria uscente Luigi Fabiani, la segretaria nazionale Fnp Cisl Anna Maria Foresi, il segretario generale Cisl Umbria Angelo Manzotti
PERUGIA, 8 aprile 2025 – «Abbiamo bisogno di tornare a credere in una società più giusta, più equa, più umana. Una società in cui il lavoro torni ad avere un senso, e la vecchiaia non sia una condanna»: così Luigi Fabiani, segretario generale uscente della Fnp Cisl Umbria, ha aperto la sua relazione introduttiva al congresso regionale della Federazione nazionale pensionati, in corso a Perugia oggi 8 aprile e domani 9 all’Hotel Giò.
Nel cuore del suo intervento – denso di riflessioni sociali, politiche e morali – Fabiani ha tracciato un bilancio dei tre anni trascorsi e ha rilanciato con forza il ruolo dei pensionati come “costruttori di umanità” e “presidio democratico” nei territori. «Siamo una generazione che non si arrende. Una generazione che vuole partecipare, contribuire, essere ascoltata», ha scandito.
Il congresso, dal titolo “Generazione sostenibile: impegno, energia, connessione. Il coraggio della partecipazione”, ha raccolto i delegati della Fnp da tutta la regione. Previsti, oltre ai saluti istituzionali, gli interventi del segretario generale della Cisl Umbria Angelo Manzotti e, in chiusura, della segretaria nazionale Fnp Cisl Anna Maria Foresi.
Al centro della relazione di Fabiani il tema della contrattazione sociale, intesa come strumento per ridurre le disuguaglianze, rafforzare i servizi essenziali e tutelare la coesione delle comunità locali. «La contrattazione sociale non è una richiesta: è un diritto. E in Umbria chiediamo un confronto vero con la Regione, permanente, trasparente e orientato ai risultati», ha detto. Ha poi aggiunto: «Non basta ascoltarci, bisogna agire. Serve un cambio di passo su sanità, politiche abitative, disabilità, povertà».
Fabiani ha denunciato i ritardi strutturali della sanità umbra, sottolineando il disagio crescente delle famiglie e delle persone fragili. «Non possiamo restare indifferenti davanti alla solitudine e alla marginalità. Chiediamo che nessuno venga lasciato indietro. La sanità pubblica è un pilastro: va difesa, non smantellata», ha dichiarato.
Ha poi richiamato con forza l’urgenza di un nuovo “patto tra generazioni”, fondato sulla solidarietà e sull’accesso equo alle opportunità: «Il futuro o è umano o non sarà. L’intelligenza artificiale non potrà mai sostituire l’empatia, la cura, la relazione».
Ampio spazio è stato dedicato al valore dei territori, alla valorizzazione dei borghi storici e alla memoria collettiva. «L’Umbria ha una ricchezza culturale e sociale unica. Noi ci siamo, e continueremo a costruire ponti, non muri», ha detto. E ha rilanciato il progetto di coabitazione solidale, come forma innovativa di welfare comunitario.
Nel corso della due giorni, verranno eletti i nuovi componenti del Consiglio generale della Fnp Cisl Umbria, che nel pomeriggio del 9 aprile designerà il nuovo segretario e la segreteria regionale per il prossimo quadriennio.
Fabiani ha chiuso il suo intervento citando il Codice di Camaldoli: «La persona prima di tutto. È questa la nostra bussola, oggi più che mai. E non smetteremo di batterci per un’Italia in cui la vecchiaia sia un tempo di dignità e di diritti».