Una generazione che non si arrende. Il segretario generale Fnp Cisl Umbria uscente Luigi Fabiani apre il XII Congresso della Fnp Cisl Umbria

Il segretario Luigi Fabiani apre il Congresso della Fnp Cisl Umbria

Aperto il congresso Fnp Cisl Umbria, Fabiani attacca sul welfare: “Serve un confronto vero con la Regione. Sanità, povertà, partecipazione: non ci basta essere ascoltati, vogliamo contare”

Nella foto da sinistra: i membri di segretaria Fnp Cisl Umbria Vito Brozzi e Paola Cianchetti, il presidente del Congresso Giorgio Menghini, il segretario generale Fnp Cisl Umbria uscente Luigi Fabiani, la segretaria nazionale Fnp Cisl Anna Maria Foresi, il segretario generale Cisl Umbria Angelo Manzotti

PERUGIA, 8 aprile 2025 – «Abbiamo bisogno di tornare a credere in una società più giusta, più equa, più umana. Una società in cui il lavoro torni ad avere un senso, e la vecchiaia non sia una condanna»: così Luigi Fabiani, segretario generale uscente della Fnp Cisl Umbria, ha aperto la sua relazione introduttiva al congresso regionale della Federazione nazionale pensionati, in corso a Perugia oggi 8 aprile e domani 9 all’Hotel Giò.
Nel cuore del suo intervento – denso di riflessioni sociali, politiche e morali – Fabiani ha tracciato un bilancio dei tre anni trascorsi e ha rilanciato con forza il ruolo dei pensionati come “costruttori di umanità” e “presidio democratico” nei territori. «Siamo una generazione che non si arrende. Una generazione che vuole partecipare, contribuire, essere ascoltata», ha scandito.
Il congresso, dal titolo “Generazione sostenibile: impegno, energia, connessione. Il coraggio della partecipazione”, ha raccolto i delegati della Fnp da tutta la regione. Previsti, oltre ai saluti istituzionali, gli interventi del segretario generale della Cisl Umbria Angelo Manzotti e, in chiusura, della segretaria nazionale Fnp Cisl Anna Maria Foresi.
Al centro della relazione di Fabiani il tema della contrattazione sociale, intesa come strumento per ridurre le disuguaglianze, rafforzare i servizi essenziali e tutelare la coesione delle comunità locali. «La contrattazione sociale non è una richiesta: è un diritto. E in Umbria chiediamo un confronto vero con la Regione, permanente, trasparente e orientato ai risultati», ha detto. Ha poi aggiunto: «Non basta ascoltarci, bisogna agire. Serve un cambio di passo su sanità, politiche abitative, disabilità, povertà».
Fabiani ha denunciato i ritardi strutturali della sanità umbra, sottolineando il disagio crescente delle famiglie e delle persone fragili. «Non possiamo restare indifferenti davanti alla solitudine e alla marginalità. Chiediamo che nessuno venga lasciato indietro. La sanità pubblica è un pilastro: va difesa, non smantellata», ha dichiarato.
Ha poi richiamato con forza l’urgenza di un nuovo “patto tra generazioni”, fondato sulla solidarietà e sull’accesso equo alle opportunità: «Il futuro o è umano o non sarà. L’intelligenza artificiale non potrà mai sostituire l’empatia, la cura, la relazione».
Ampio spazio è stato dedicato al valore dei territori, alla valorizzazione dei borghi storici e alla memoria collettiva. «L’Umbria ha una ricchezza culturale e sociale unica. Noi ci siamo, e continueremo a costruire ponti, non muri», ha detto. E ha rilanciato il progetto di coabitazione solidale, come forma innovativa di welfare comunitario.
Nel corso della due giorni, verranno eletti i nuovi componenti del Consiglio generale della Fnp Cisl Umbria, che nel pomeriggio del 9 aprile designerà il nuovo segretario e la segreteria regionale per il prossimo quadriennio.
Fabiani ha chiuso il suo intervento citando il Codice di Camaldoli: «La persona prima di tutto. È questa la nostra bussola, oggi più che mai. E non smetteremo di batterci per un’Italia in cui la vecchiaia sia un tempo di dignità e di diritti».

 

Simone Liti Segretario Generale Fim Umbria: “È Il momento di consolidare la siderurgia a Terni aggiungendo altre pagine alla lunga storia industriale”

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Arvedi Ast investe su Sdf e Tubificio. Simone Liti Segretario Generale Fim Umbria: “È Il momento di consolidare la siderurgia a Terni aggiungendo altre pagine alla lunga storia industriale”

Il segretario generale Fim Cisl Umbria Simone Liti

TERNI, 8 aprile 2025 – Le notizie di questi giorni dove la Direzione Aziendale di Acciai Speciali Terni ha condiviso con la Rsu la volontà di procedere agli investimenti al Tubificio di Terni e Sdf sono positive. L’investimento al Tubificio di Terni con l’acquisto di una macchina di taglio e il potenziamento di linee già esistenti, si aggiunge alla comunicazione e la volontà di voler procedere ad investire nella divisione delle Fucine altri quattro milioni di euro per la messa in opera di due forni di trattamento, oltre all’inserimento di ulteriore personale. Personale che si aggiunge oltre i 100 uomini e donne, con scelte che valorizzano anche l’occupazione femminile. Queste sono le risorse che dal 2022 hanno fatto ingresso nel Sito da quando il gruppo Arvedi ha fatto il suo arrivo a Terni e su questo dovremo continuare a trovare gli spazi per ulteriori stabilizzazioni. Questo non solo consolida la volontà del gruppo Arvedi di investire a Terni oltre che nella produzione di Acciaio Inox anche dando una visibilità futura alla produzione di fucinati e tubi, che da anni non ricevevano investimenti, confermando anche gli impegni e le risorse sull’aspetto ambientale.
La Fim Cisl ritiene che il Gruppo fin dal primo momento in cui ha deciso di radicarsi a Terni, abbia dimostrato la volontà di rendere competitivo il sito con le sue produzioni.
Oggi più che mai serve che la sottoscrizione dell’accordo di programma e che arrivi prima possibile: Dove si risolva in modo strutturale il costo energetico che penalizza in modo consistente Arvedi Ast e le aziende energivore, situazione che potrebbe vedersi aggravata in una situazione di dazi e instabilità Federazione Italiana Metalmeccanici Confederazione Italiana Sindacati Lavoratori
Segreteria Regionale geopolitica, per cui è necessario mettere in tutela Arvedi-Acciai Speciali Terni, che opera in un settore strategico e deve essere riconosciuta ancora una volta come un global player proiettato nei mercati internazionali.
Come Fim Cisl Umbria, riteniamo che solo attraverso un approccio inclusivo e partecipato di tutti gli attori interessati, sia possibile costruire una fabbrica e città sostenibile e migliore. Un lavoro qualificato e dignitoso deve essere il fulcro del nostro impegno, per creare opportunità capaci di rispondere alle sfide del futuro. La partecipazione attiva e la collaborazione tra tutti gli attori della comunità sono fondamentali per consolidare e avviare un processo di rigenerazione di cui ne beneficeranno tutti.
“È Il momento di consolidare la siderurgia a Terni aggiungendo altre pagine alla lunga storia industriale.
A questo si aggiunge la necessità di rinnovare il contratto dei metalmeccanici: serve responsabilità di Federmeccanica, in una fase come quella attuale definibile come cupa. Aziende e lavoratori devono lavorare in un campo comune , per traghettare e affrontare il futuro con più determinazione, tenendo conto che l’ipotesi di piattaforma contrattuale rivendicata ha come base una visione industriale e manifatturiera che guarda al presente e al futuro del Paese.

Simone Liti

Segretario generale Fim Cisl Umbria

Manovra fiscale, Cgil Cisl e Uil a confronto in Regione: “Persistono criticità”

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Il segretario generale Cisl Umbria Angelo Manzotti

Confronto sulle novità presentate dalla giunta regionale. Per Cgil ci sono “risposte importanti rispetto alle problematiche segnalate ma permangono criticità per i redditi tra 28milae 50mila”. Per Uil l’aumento delle tasse è ingiustificato ma bisogna parlare di riforme. Anche per Cisl permane insoddisfazione nonostante le aperture

(AVInews) – Perugia, 7 apr. – Come annunciato nei giorni precedenti, si è tenuto nella mattinata di lunedì 7 aprile a Perugia l’incontro tra i vertici della Giunta regionale dell’Umbria –  la presidente Stefania Proietti e gli assessori Tommaso Bori e Francesco De Rebotti – e i segretari generali regionali di Cgil, Rita Paggio, Cisl, Angelo Manzotti, e Uil, Maurizio Molinari. Tema del confronto durato circa due ore, il buco di bilancio nel sistema sanitario e la conseguente manovra finanziaria regionale che dovrà essere varata entro il 15 aprile. In concomitanza con l’incontro che si è svolto a palazzo Donini, le tre organizzazioni sindacali hanno dato vita a un presidio davanti alla sede della giunta regionale.

“Massima solidarietà alla presidente della Regione Stefania Proietti per le vignette e la campagna d’odio di cui è stata vittima in questi giorni – hanno innanzitutto voluto sottolineare i tre segretari –. La politica può essere discussa, la persona non può essere attaccata e quindi le esprimiamo solidarietà e vicinanza. Respingiamo con forza e determinazione i violenti attacchi sessisti di cui è stata vittima. Tutto ciò è inaccettabile. Ciò non ha nulla a che fare con ogni legittima forma di critica. È pura violenza”.

Tornando al tema del confronto, per quanto riguarda la manovra regionale ci sono molte novità rese note dai sindacati. Rispetto al primo incontro in cui si prevedeva una manovra da 90 milioni di euro, questa risulterebbe adesso dimezzata perché si parla di 52 milioni di euro. C’è poi un intervento sulle aliquote Irpef con l’azzeramento dell’aliquota addizionale regionale nello scaglione compreso tra i 15mila e i 28mila. Si crea, così, una no tax area che va dai 0 ai 28mila euro. Novità anche per quanto lo scaglione dai 28mila ai 50mila euro, che non è possibile dividere e in cui sono compresi tanti lavoratori dipendenti e pensionati: c’è una nuova proposta di abbassare l’aliquota rispetto a quella prevista inizialmente. Vi sarà poi uno sgravio, non ancora quantificato, ma che sarà superiore ai 100 euro, che dovrà riassorbire una parte importante di questo aumento, soprattutto per le fasce intorno ai 30mila euro. “La rimodulazione della manovra da 90 milioni a 52 milioni di euro – ha dichiarato Paggio (Cgil) – è già un risultato importante, così come l’azzeramento dell’aliquota addizionale regionale tra i 15mila e 28mila euro, perché tutela le fasce più esposte e più a basso reddito. In pratica chi appartiene a questa fascia non paga più nemmeno l’addizionale che pagava in precedenza. Sulla fascia tra i 28mila e 50mila euro restano invece ancora forti criticità, che come Cgil avevamo già denunciato nel precedente incontro, ma i correttivi introdotti dalla giunta, pur non risolvendo definitivamente il problema, sono comunque un passo in avanti”. Oltre a quello già detto, è prevista anche la creazione di un fondo taglia tasse, da alimentare attraverso una revisione e razionalizzazione della spesa e riforme strutturali, per il quale la Regione si è detta disponibile ad aprire un confronto con i sindacati per la sua destinazione. “Come Cgil – ha reso noto Paggio – vorremmo che tale fondo fosse destinato alle fasce di reddito più basse, che hanno avuto comunque aumenti per via della manovra: parliamo quindi delle fasce di reddito poco superiori ai 28 mila euro”.

Molto più critica la posizione della Uil. “Da una giunta di sinistra – ha affermato Molinari (Uil) – ci saremmo aspettati una serie di misure diverse. La mole di debito, infatti, non è tale da giustificare un aumento della tassazione. A livello nazionale siamo in prima linea per chiedere la detassazione degli aumenti contrattuali e non possiamo dunque accettare innalzamenti dell’Irpef regionale, fermo restando che stamattina ci è stato illustrato uno sforzo importante per rimodulare quanto previsto. Serviva un tavolo tecnico, convocato in maniera permanente, per iniziare a riformare il sistema Umbria. A questo punto diventa sempre più urgente parlare di riforme, con il Piano sanitario in primis. Occorre aprire il ‘Cantiere Umbria’, per rendere il sistema regionale più competitivo e lavorare su una crescita del Pil che sia sostenuta da lavoro sicuro e ben retribuito”. “Dall’incontro in Regione – è il commento che arriva dal segretario Cisl, Manzotti – si ravvisano alcuni passi avanti, ma non siamo soddisfatti. Prima di aumentare le tasse per i cittadini umbri dobbiamo discutere del nuovo piano sanitario regionale per efficientare i servizi sanitari che devono essere rispondenti alle esigenze dei cittadini e dei territori. È necessaria quindi un’opera di razionalizzazione della spesa sanitaria. Qualora la riforma sanitaria non dovesse portare ai risultati sperati si potrà discutere della manovra fiscale regionale.

“L’altro dato importante – hanno spiegato Paggio, Manzotti e Molinari – è che non è più previsto l’aumento del bollo auto, così come noi avevamo chiesto. Per noi è un risultato molto importante perché gli umbri, vista le caratteristiche della regione, sono in gran parte costretti ad avere l’auto per andare a lavorare e studiare. Infine, c’è l’impegno della giunta a confrontarsi sul nuovo piano sanitario regionale e mettere mano alle difficoltà strutturali che hanno portato a questo disavanzo e che hanno determinato le condizioni per cui i cittadini sono costretti a pagare per farsi curare”.

Prima dell’incontro in Regione del 7 aprile 2025, i segretari generali Maria Rita Paggio (Cgil Umbria), Angelo Manzotti (Cisl Umbria) e Maurizio Molinari avevano incontrato la stampa per ribadire le posizioni del sindacato

Sanità e manovra regionale, Cgil, Cisl E Uil: “aspettiamo il nuovo incontro con la Regione, non possono essere sempre i cittadini a pagare”

by CISL LDS

Da sinistra: il segretario generale Uil Umbria Maurizio Molinari, la segretaria generale Cgil Umbria Maria Rita Paggio e il segretario generale Cisl Umbria Angelo Manzotti

Le sigle insistono sulla necessità di un nuovo Piano sanitario regionale
Sanità e manovra regionale, Cgil, Cisl E Uil: “aspettiamo il nuovo incontro con la Regione, non possono essere sempre i cittadini a pagare”
Convocato nuovo incontro per lunedì 7 aprile. I sindacati: dopo decideremo cosa fare
 
(AVInews) – Perugia, 3 apr. – “Ci aspettiamo di capire quali sono le operazioni di modifica che la giunta della Regione Umbria vuole mettere in campo rispetto alla prima delibera di marzo, sapendo che gravare sulle persone che vivono di pensioni e di stipendi non è possibile, non possono essere sempre i cittadini a pagare”. Lo dicono i segretari regionali dell’Umbria di Cgil Maria Rita Paggio, Cisl Angelo Manzotti e di Uil Maurizio Molinari durante un incontro, giovedì 3 aprile, a seguito del tavolo di confronto con i vertici regionali per affrontare i temi del buco di bilancio in sanità e della manovra finanziaria regionale che dovrà essere varata entro il 15 aprile. Un confronto che proseguirà con le parti sindacali lunedì 7 aprile con un nuovo incontro, dopo il quale i sindacati decideranno quale sarà la loro posizione e le eventuali misure da adottare. Tra le richieste di Cgil, Cisl e Uil la definizione urgente di un nuovo Piano sanitario regionale. Dopo il parere del Ministero di economia e finanza, ammonta a 73 milioni di euro il fabbisogno complessivo da colmare in sanità, di cui 34 milioni euro dovuti al disavanzo sanitario d’esercizio del 2024 e 39 milioni di euro del ‘fondo di dotazione’ negativo delle aziende sanitarie. “Per noi – ha commentato Maria Rita Paggio – è fondamentale che ci sia una discussione complessiva sul nuovo Piano sanitario regionale per capire come si è arrivati a questo punto e come si può evitare che accada di nuovo. La preoccupazione che abbiamo è chiarire qual è la prospettiva per una inversione di tendenza del sistema sanitario regionale, che così com’è non funziona. Bisogna fare un ragionamento complessivo sui temi generali che riguardi anche le liste d’attesa, la non autosufficienza e la sanità territoriale. Siamo preoccupati non solo per l’oggi ma anche rispetto al domani”. Molinari ha sottolineato, inoltre, come gli unici documenti a disposizione siano “la delibera di giunta del 21 marzo 2025 e le slide presentate in conferenza stampa”. “Ieri (2 aprile ndr) – ha commentato Manzotti – abbiamo fatto chiarezza sui numeri. Il disavanzo in sanità conia 34 milioni di euro, dato strutturato degli ultimi 5 anni. Abbiamo chiesto di accantonare la delibera di marzo e affrontare le cause che hanno portato da una sanità attiva a una sanità passiva. Prima di andare a mettere le mani in tasca a cittadini e ai contribuenti chiediamo di avviare tavolo di trattativa per un nuovo Piano sanitario regionale che oggi non risponde più alle esigenze dei cittadini. Un piano sanitario non più centrato sugli ospedali ma che risponda sul territorio alle esigenze dei cittadini”. “Non penso che una manovra del genere sia accettabile – ha aggiunto il segretario Molinari –. Non si è fatto un passo indietro da parte della Regione, non credo che lunedì qualcosa cambi, andremo all’incontro ma le prospettive non sono rosee. Abbiamo dato la nostra disponibilità per vedere come ristrutturare la sanità, seppure questa è competenza della politica, ma abbiamo chiesto un totale passo indietro sulla delibera di marzo e sui 34 milioni di euro che non c’è stato. Sappiamo che l’economia umbra ha bisogno di una sterzata e di una politica che pensi a come riportare il Pil in positivo cercando di trovare nuove formule. Le scelte deve farle la politica, non è possibile che ogni volta che c’è un buco il bancomat devono essere i cittadini. Voglio capire anche le scelte a livello nazionale: togliere 40 milioni di euro alla sanità umbra non è uno scherzo”. “Abbiamo bisogno di investire per il futuro – ha aggiunto la segretaria Paggio –, oggi più che mai in questa fase di crisi economica, per questo i fondi del Pnrr e la programmazione dei fondi comunitari 21-27 sono essenziali. Se non possiamo contare almeno su queste risorse il sistema economico regionale rischia molto. È importante capire come modificare strutturalmente le risorse destinate ai bilanci delle aziende sanitarie, il cui disavanzo non è stato mai reso noto nei cinque anni passati, tanto più in un momento nel quale si aggiungono i tagli previsti dalla Legge nazionale di bilancio. Ci è stato confermato che l’unica leva utilizzabile per il 2025 è l’Irpef e questo è elemento di ulteriore criticità. Chiediamo di riprendere in mano il tema dell’evasione fiscale, se si agisce sull’Irpef si va sui redditi che di sicuro non evadono, bisogna trovare strade che diano maggiore equità e questa è una strada stretta”. “Nel 2018 – ha ricordato Manzotti – la sanità umbra portava nel bilancio +20 milioni di euro per la mobilità attiva. Nel corso degli anni abbiamo perso professionisti anche perché in Umbria non ci sono più molte scuole di specializzazione. Mettiamo in atto azioni per essere di nuovo un territorio attrattivo che porti luminari e quindi generi economia”.

Luca Minestrini eletto alla guida della Felsa Cisl Umbria. La categoria guarda ad un nuovo umanesimo del lavoro

Nella foto il segretario generale Felsa Cisl Umbria Luca Minestrini

PERUGIA, 2 Aprile 2025 – Il IV Congresso Regionale Felsa Cisl Umbria si conclude con l’elezione del consiglio della categoria dei lavoratori somministrati, autonomi e atipici. Questa mattina, sempre a Ponte San Giovanni di Perugia, è stato eletto poi Luca Minestrini, come segretario generale Felsa Cisl Umbria. Nella sua segreteria: Ilaria Spinelli e Marco Bergamini.
Presenti ed intervenuti ai lavori il segretario generale nazionale Felsa Cisl Daniel Zanda e il segretario generale Cisl Umbria Angelo Manzotti.

Partendo dalla consapevolezza che negli ultimi anni è aumentato il numero degli occupati, il segretario Minestrini, che ha ringraziato il passato segretario Rocco Ricciarelli per il lavoro svolto nei suoi mandati, ha sottolineato come “sia fondamentale la questione di mettere al centro la persona ed il suo percorso lavorativo, perseguendo sempre l’obiettivo di migliorare le sue condizioni in tutte le fasi: quelle – precisa – legate alla formazione prima di una nuova esperienza di lavoro, ma anche di condurre un percorso di aumento delle capacità e conoscenze anche nei periodi di non lavoro”. Dunque, per la Felsa Cisl Umbria la flessibilità del mercato del lavoro va garantita con strumenti che abbiano come fine la tutela ma anche che siano un valore aggiunto per il mercato stesso. “Tale obiettivo – ribadisce – deve essere orientato a tutelare il valore dell’esperienza umana come fattore necessario nel determinare l’identità di lavoratrici e lavoratori affinché si possa creare una comunità del lavoro solidale e mutualistica”.

Nella foto (da sinistra): il segretario generale Felsa Cisl Umbria Luca Minestrini, il segretario regionale Felsa Cisl Umbria Marco Bergamini, la segretaria regionale Felsa Cisl Umbria Ilaria Spinelli, il segretario generale nazionale Felsa Cisl Daniel Zanda e il segretario generale Cisl Umbria Angelo Manzotti

Il Congresso della Felsa CISL si è concluso con l’intervento del segretario generale nazionale della categoria Daniel Zanda che ha sottolineato: “In questa fase storica diventa ancora più importante la contrattazione aziendale, il principio di equità di trattamento dei lavoratori occupati nella medesima azienda e il presidio nei luoghi di lavoro. La nostra è un’azione missionaria: dove il missionario è colui che si dota degli strumenti utili, si reca dai lavoratori e tende la mano. Dimostrando così la capacità di sapere accogliere domande e così generare cambiamento. Processo possibile attraverso un lavoro sinergico con la confederazione e le altre categorie”.

“In quest’ottica evolutiva, finalizzata allo sviluppo e alla tutela di tutti i lavoratori – aggiunge il segretario generale Cisl Umbria Angelo Manzotti -, uno dei fattori principali diventa la promozione del modello partecipativo come prototipo delle relazioni sindacali del nostro Paese e nella nostra regione. È necessario un cambio di passo anche per arginare l’esodo dei giovani dall’Umbria. Giovani che dobbiamo tutelare anche grazie alla Felsa Cisl Umbria”.

Luca Nicola Castiglione confermato segretario generale della Cisl Medici Umbria: “Il nostro impegno per garantire migliori condizioni di lavoro per i professionisti e servizi efficienti ai cittadini”

Luca Nicola Castiglione è stato confermato segretario generale della Cisl Medici Umbria al termine della votazione che si è tenuta a margine del 6° Congresso Regionale. Con Castiglione, sono stati eletti come componenti della segreteria Andrea Spaccatini, Laura Costantino e Cristina Colasanti. L’evento che si è svolto a Villa Buitoni a Perugia aveva come titolo “Il coraggio della partecipazione – Affrontare i problemi, trovare le soluzioni”. Presenti, tra gli altri, il segretario confederale e reggente nazionale Cisl Medici Ignazio Ganga, il segretario generale Cisl Umbria Angelo Manzotti e il segretario regionale Riccardo Marcelli. La Cisl Umbria ha omaggiato il segretario confederale Ignazio Ganga con una prestigiosa stampa raffigurante lo Sposalizio mistico di Santa Caterina di Alessandria.

Nella sua relazione, Luca Nicola Castiglione ha delineato l’operato del sindacato, i traguardi raggiunti e le sfide future, ponendo l’accento sull’importanza della partecipazione e del confronto costruttivo: “La Cisl è il sindacato della partecipazione e del confronto costruttivo – ha detto Castiglione – non solo un sindacato di rappresentanza, ma un sindacato della partecipazione, come dimostrato ad ogni livello aziendale, regionale e nazionale. Il nostro obiettivo non è semplicemente rivendicare diritti, ma costruire soluzioni concrete attraverso il confronto e la negoziazione. Dobbiamo affrontare i problemi per aiutare a risolverli. Dobbiamo avere il coraggio di sporcarci le mani e non limitarci a una sterile, talvolta strumentale, contrapposizione con la parte datoriale”.

La parte centrale della relazione è stata dedicata ai risultati concreti ottenuti grazie all’impegno della Cisl Medici Umbria, spesso in collaborazione con l’intersindacale medica, a livello regionale e aziendale. L’approvazione dei nuovi regolamenti sull’affidamento e la revoca degli incarichi dirigenziali che garantisce trasparenza, meritocrazia e perequazione nell’assegnazione di incarichi di alta specializzazione (altissima specializzazione e IPAS) e di strutture semplici dipartimentali e non dipartimentali. L’accordo sul fondo di perequazione Alpi relativo a 10 anni di arretrati. Lo storico accordo sull’orario di lavoro presso l’Azienda Ospedaliera di Perugia, raggiunto dopo anni di difficoltà e che rappresenta una vittoria per i medici, garantendo una migliore organizzazione del lavoro e tutela dei diritti. Infine la crescita degli iscritti: nonostante i pensionamenti, la Cisl Medici Umbria è riuscita ad aumentare il numero totale degli iscritti grazie a un lavoro costante sul territorio e alla capacità di rispondere alle esigenze dei professionisti.

Castiglione ha evidenziato alcune iniziative di rilievo intraprese dal sindacato. Il convegno ECM del novembre 2024 a Terni: importante occasione di formazione, confronto e dibattito sulle sfide della sanità umbra, con la partecipazione tra gli altri di Davinia Boco, direttore regionale relazioni sindacali, e del reggente nazionale Cisl Medici Ignazio Ganga. Gli incontri dedicati alla riforma pensionistica per la dirigenza medica e sanitaria, con particolare attenzione alla previdenza complementare e al Fondo Perseo, organizzati a Foligno e Città di Castello per supportare i professionisti nella pianificazione del loro futuro previdenziale. Il monitoraggio delle politiche sanitarie regionali, attività cruciale svolta anche grazie al contributo del segretario generale Cisl Umbria, Angelo Manzotti.

“La Cisl Medici Umbria non si limita a denunciare le criticità del sistema sanitario – ha concluso il riconfermato segretario generale Luca Nicola Castiglione – ma lavora quotidianamente per individuare e attuare soluzioni concrete. Il nostro impegno è rivolto a migliorare le condizioni di lavoro dei professionisti della sanità e a garantire ai cittadini un servizio efficiente e di qualità. Siamo consapevoli che le sfide da affrontare sono molteplici, ma continueremo con determinazione il nostro percorso, forti del dialogo con le istituzioni e del sostegno dei nostri iscritti. La nostra azione si basa su un principio chiaro: non basta segnalare i problemi, bisogna contribuire attivamente alla loro risoluzione. Talvolta la stanchezza si fa sentire, ma guardiamo al futuro con fiducia, pronti a portare avanti il nostro impegno con serietà e competenza, perché un sindacato forte e responsabile è un pilastro fondamentale per una sanità migliore”.

Fonte: Cisl Medici Umbria

Fistel Cisl, Slp Cgil, Uilcom Uil in piazza: “Ampia adesione allo sciopero e nutrita presenza di giovani al sit-in di Perugia”

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Sciopero per rinnovo del contratto telecomunicazioni: l’intervento di Simona Garofano (Fistel Cisl Umbria) al sit-in di Perugia

PERUGIA, 31 marzo 2025 – Sciopero nazionale proclamato da Fistel Cisl, Slc Cgil e Uilcom Uil per i lavoratori del settore delle telecomunicazioni. “Questa mattina, 31 marzo 2025, abbiamo manifestato anche in Umbria sotto la sede di Confindustria a Perugia per il rinnovo del contratto, scaduto il 31 dicembre 2022 e ancora non rinnovato – affermano dai sindacati -. L’auspicio è che questa prima manifestazione possa sbloccare una situazione che i lavoratori stanno pagando soprattutto in termini economici in quanto manca ormai da troppo tempo il recupero dell’inflazione. Sulla questione normativa, invece, l’allineamento delle posizioni potrebbe essere stato quasi raggiunto”. Ampia adesione da tutti i luoghi di lavoro, che nelle due province contano circa 2500 addetti, e soddisfazione da parte degli organizzatori per la manifestazione alla quale era presente una significativa partecipazione dei giovani.

Congresso Fistel Cisl Umbria, tra i temi trattati quelli della manifestazione di lunedì prossimo

La segretaria generale uscente Fistel Cisl Umbria Simona Garofano nell’esposizione della relazione introduttiva dei lavori congressuali

PERUGIA, 28 marzo 2025 – Si è tenuto oggi, 28 marzo 2025, a Perugia il Congresso della Fistel Cisl Umbria per eleggere il Consiglio della categoria dell’Informazione, Spettacolo e Telecomunicazioni della Cisl Umbria. L’appuntamento congressuale è servito per trattare dei temi centrali che porterà la categoria in piazza lunedì prossimo (31 marzo 2025) in una manifestazione unitaria che si terrà a Perugia, davanti a Confindustria Umbria, a partire dalle ore 9,30 per chiedere con forza il rinnovo del contratto nazionale. A ribadire l’importanza del rinnovo del contratto delle Telecomunicazioni il segretario generale nazionale Fistel Cisl Alessandro Faraoni: “Dobbiamo cercare di riuscire ad accorciare il più possibile i tempi della contrattazione – spiega – e chiudere così il contratto per dare risposte concrete in termini economici e di tutela ai lavoratori che rappresentiamo”. I complimenti alla segretaria generale uscente Fistel Cisl Umbria Simona Garofano e alla sua squadra per le recenti Rsu in Umbria sono arrivati dal segretario Faraoni e dal segretario generale Cisl Umbria Angelo Manzotti, intervenuto ai lavori: “Primo sindacato: la Fistel Cisl Umbria deve essere orgogliosa per i risultati ottenuti in aziende strategiche nel settore come Fibercop, Tim, Fastweb, System House”.

Il congresso della Fistel Cisl Umbria è stato presieduto da Marco Tenerini. Al tavolo da sinistra: il segretario generale nazionale Fistel Cisl Alessandro Faraoni, la segretaria generale uscente Fistel Cisl Umbria Simona Garofano, il presidente del Congresso Marco Tenerini e il segretario generale Cisl Umbria Angelo Manzotti

L’incontro perugino con i delegati ha visto nella relazione introduttiva della segretaria Simona Garofano porre massima attenzione sul ruolo della partecipazione del sindacato nelle aziende: “Dopo esserci impegnati nella raccolta delle firme per proporre la legge di iniziativa popolare – spiega -, adesso attendiamo l’approvazione. Sarà un cambio epocale nelle relazioni aziendali. Un cambiamento voluto dalla Cisl. Un cambiamento che come dice il segretario Faraoni oggi qui a Perugia ci vede protagonisti nella nostra visione che deve essere profetica, così da anticipare i tempi”.

Ciro Di Noia confermato alla guida della Flaei Cisl Umbria: “La transizione energetica e digitale deve essere preceduta da quella culturale”

TERNI, 27 marzo 2025 – La Flaei Cisl Umbria conferma la sua squadra e la amplia, passando da una segreteria regionale da tre membri a cinque. Si è svolto oggi, 27 marzo 2025, a Terni il XVI Congresso della categoria dei Lavoratori Aziende Elettriche Italiane della Cisl Umbria per eleggere il Consiglio generale e quindi la Segreteria. A guidare l’organizzazione nei prossimi anni sarà Ciro Di Noia. Nella sua segreteria: Elena Attili, Michele Sisani, Lorenzo Ruffinelli e Amleto Del Sorbo. Tra i presenti i passati segretari generali: Roberto Paoletti, che ha presieduto i lavori congressuali, Pierpaola Pietrantozzi e Maurizio Ottaviani. Tra gli ospiti il segretario generale Flaei Cisl Lombardia Jgor Manzo, il segretario regionale Cisl Umbria Riccardo Marcelli e il coordinatore per la Cisl dell’Area Sindacale Territoriale Foligno – Spoleto Bruno Mancinelli, oltre a rappresentanti della Filctem Cgil e Uiltec Uil, dei servizi ed uffici vertenze della Cisl Umbria.

“Stiamo attraversando un periodo di transizione – afferma il segretario Di Noia -, una transizione energetica, digitale ed ecologica, che deve essere preceduta da quella culturale. Crediamo che in ambito energetico, la transizione culturale debba concentrarsi soprattutto sul cambiamento di mentalità, valori e comportamento della società riguardo alla produzione, al consumo e alla gestione dell’energia. Questo processo è fondamentale per accompagnare la transizione energetica. Riteniamo sia necessaria un’evoluzione delle politiche e delle normative che promuovano comportamenti virtuosi e modelli di sviluppo sostenibili”. Una sostenibilità che per Di Noia passa dalla partecipazione e dal giusto equilibrio tra diritti e doveri e quindi dal rinnovo del contratto nazionale, ma anche dalla trattativa di secondo livello. “Una trattativa – precisa – che dovrà essere potenziata e supportata soprattutto nelle prime linee, in quelle territoriali”.

“Mi fa piacere – afferma il segretario generale nazionale Flaei Cisl Amedeo Testa – la presenza del segretario della Lombardia in questo congresso perché è in continuità con un progetto al quale abbiamo lavorato durante il Covid, che si chiama “Contagiamoci”. E in Umbria, come anche in altre regioni, siete capaci di creare una bella atmosfera. Reti necessarie per l’attività che svolgiamo. Necessarie come il confronto costruttivo che sto portando avanti in questo periodo partecipando ai vari congressi nelle varie regioni”. La parola chiave utilizzata da Testa è stata partecipazione. “L’elemento che manca per non perdere le sfide future passa dalla partecipazione – spiega -, noi dobbiamo essere ascoltati prima che la decisione venga presa dall’azienda. La Cisl con la proposta di legge e stando ai tavoli ci sta facendo vivere con protagonismo questo momento storico: la partecipazione deve essere un elemento di grande soddisfazione per tutti noi”.

Siamo il sindacato più forte in Enel e, in genere, nel settore: “In alcune Rsu abbiamo toccato punte del 70 per cento. I lavoratori quando si iscrivono e ci votano dimostrano di apprezzarci e di apprezzare le nostre idee”. Il segretario Testa ha quindi descritto con orgoglio gli elementi cardine del rinnovo del Contratto nazionale: “Risultato – conclude – ottenuto in soli quaranta giorni e con importanti risultati soprattutto dal punto di vista economico”. Il segretario, dopo aver affrontato il tema dei giovani, della formazione e della comunicazione, ha quindi salutato i presenti ricordando che il Congresso nazionale della categoria si svolgerà dal 21 al 23 maggio prossimi proprio in Umbria, a Santa Maria degli Angeli: “Congratulazione e buon lavoro all’eletta segreteria Flaei Cisl Umbria e a tutti noi. Un lavoro che dobbiamo continuare a portare avanti mossi dall’entusiasmo. Fare sempre di più, consolidare i risultati e comunicarlo”.

“Oggi – sottolinea il segretario generale Cisl Umbria Angelo Manzotti – ci troviamo con una delle categorie particolarmente coinvolte nello sviluppo economico. Si potrebbe essere una regione quasi autosufficiente dal punto di vista energetico ma solo se si sfruttassero le risorse idroelettriche – sottolinea il segretario generale -. Basta con le politiche del no anche a livello nazionale: essere dipendenti è sempre un problema. La Cisl prima di altri ha messo sul piatto una discussione: la Cisl ha iniziato a ragionare sull’energia nucleare di terza e quarta generazione. Per questo passaggio, per gestire questa transizione, siamo consapevoli che ci vorrà del tempo”.

Il Congresso della Flaei Cisl Umbria è stata l’occasione anche per riconoscere a Roberto Paoletti e Fabio Temperini il valore dell’impegno profuso nella categoria negli anni.

Simone Liti eletto segretario generale Fim Cisl Umbria, nella sua segreteria Andrea Calzoni ed Emilio Trotti

SIMONE LITI CONFERMATO ALLA GUIDA DELLA FIM CISL UMBRIA: “LA SICUREZZA RIMANE UNA DELLE NOSTRE PRIORITA’”

Il segretario generale Fim Cisl Umbria Simone Liti dopo essere stato eletto dal Consiglio Regionale del 26 marzo 2025

PERUGIA, 26 marzo 2025 – Il congresso della categoria dei metalmeccanici della Cisl Umbria si è riunito a Strettura di Spoleto in data odierna, 26 marzo 2025, per eleggere il consiglio regionale. Nel pomeriggio i nomi della segreteria: ad essere confermato segretario generale Fim Cisl Umbria Simone Liti, nella sua segreteria Andrea Calzoni ed Emilio Trotti.

“Il settore metalmeccanico è uno di quelli strategici per lo sviluppo della nostra regione, per creare Pil – afferma il segretario generale Cisl Umbria Angelo Manzotti -. Per una ripresa della nostra regione è necessario un cambio di passo che punti alla sostenibilità: economica, sociale ed ambientale. Un cambiamento che deve essere guidato e nel quale il ruolo della partecipazione diventa centrale. Per questo è necessario valorizzare quelle aziende che assumono giovani e che fanno contrattazione di secondo livello”.

Nella foto la segreteria Fim Cisl Umbria con il segretario nazionale Fim Cisl Fabio Bernardini

Temi, quelli della contrattazione e della partecipazione, affrontati nella relazione del segretario generale Fim Cisl Umbria Simone Liti. Poi quello della sicurezza nei luoghi di lavoro. “La Fim Cisl Umbria – afferma Liti – esprime cordoglio per la recente scomparsa di Sandro, che ha riproposto anche nel nostro territorio il dramma degli infortuni mortali sul lavoro che vedono l’Umbria registrare negli ultimi anni un aggravarsi del fenomeno sia del numero degli infortuni che in quello delle malattie professionali. Per questo sosteniamo l’iniziativa della Cisl Umbria di aver promosso insieme alla Cgil e alla Uil un protocollo con la Prefettura di Terni, auspicando che gli impegni assunti in campagna elettorale in materia della nuova Giunta regionale, possano trovare soddisfazione cercando di sensibilizzare quante più persone possibili, a cominciare dagli studenti delle scuole medie superiori. Aderiamo alla fiaccolata per dire “Basta alle morti sul lavoro” e a tutte le altre iniziative che saranno messe in campo per la salute, la sicurezza e l’ambiente”.

L’attenzione è stata quindi posta sul rinnovo del contratto dei lavoratori metalmeccanici e sull’ormai prossimo sciopero nazionale, indetto per venerdì 28 marzo. “In Umbria – precisa Liti – saremo impegnati in due manifestazioni: una a Perugia e una a Terni”.

L’intervento conclusivo del segretario nazionale Fim Cisl Fabio Bernardini ha posto l’accento sul tema di una narrazione sindacale che dovrà essere realizzata percorrendo e costruendo soluzioni concrete orientate a costruire un percorso di equità sostanziale tra uomo e donna e una nuova visione sul tema dei migranti. “Dobbiamo in una società caratterizzata dal populismo e dall’individualismo spinto – sottolinea il segretario – proseguire come Fim Cisl a mettere davanti all’io un noi di natura collettiva”. Per Bernardini questo è l’approccio che deve continuare a perseguire il sindacato e quindi, in tal modo, “devono essere affrontati il rinnovo del contratto collettivo e temi centrali per lo sviluppo come il mismatch. Il mio grazie – conclude – va a tutti coloro che sono impegnati nel mettere a disposizione un po’ di se stessi per le lavoratrici e i lavoratori che rappresentiamo. Il sindacato è un vettore di cambiamento. Un cambiamento che non va delegato ad altri: partecipare è cambiamento”.