Cooperazione sociale in Umbria: la conferenza stampa del Comitato paritetico regionale

by CISL LDS

Alla conferenza stampa interverrà il segretario generale Fisascat Cisl Umbria Valerio Natili

Venerdì 16 febbraio, alle ore 10.30, presso la sala della Partecipazione di Palazzo Cesaroni (Consiglio regionale) si terrà una conferenza stampa del Comitato paritetico regionale umbro della cooperazione sociale, composto da Cgil, Cisl e Uil e centrali cooperative, per illustrare la situazione della cooperazione sociale dell’Umbria, comparto in cui lavorano 9.500 persone, alla luce dell’approvazione del nuovo contratto nazionale di lavoro che richiede un immediato adeguamento delle tariffe regionali e dei contratti in essere tra cooperative ed amministrazioni pubbliche. Il tutto, a ridosso della discussione in consiglio regionale della nuova legge sugli appalti nei servizi alla persona.

Alla conferenza stampa interverrà la Cisl Fp Umbria. Nella foto di repertorio il segretario generale regionale della categoria della Funzione pubblica in Cisl Marcello Romeggini

Alla conferenza stampa interverranno i rappresentanti di Fp Cgil, Fp e Fisascat Cisl, Uiltucs e Uil Fpl, Legacoopsociali, Confcooperative Federsolidarietà, Agci imprese sociali.

Stabilimento Fbm Spa di Bevagna: la Filca Cisl Umbria si conferma primo sindacato

by CISL LDS

La Filca Cisl Umbria si conferma primo sindacato nello stabilimento FBM Spa di Bevagna eleggendo due Rsu e la Rls.
“Siamo pienamente soddisfatti del risultato ottenuto – sottolinea Emauele Petrini, segretario generale aggiunto Filca Cisl Umbria – che sta a significare il riconoscimento da parte dei lavoratori per il lavoro svolto in questi ultimi anni. Scelte prese con responsabilità e rispetto di chi noi rappresentiamo, lavorando in squadra in un modello partecipativo ed inclusivo. Questo risultato sarà da stimolo per portare avanti il lavoro iniziato per affrontare insieme le sfide che il mercato e la produzione ci metteranno di fronte, mettendo sempre al centro il lavoro e la persona. Vogliamo ringraziare tutti i lavoratori che hanno votato la Filca Cisl e augurare un buon lavoro ai nostri rappresentanti Bacchettoni Gianni e Ricci Leonardo“.

Perugia, 9 febbraio 2024

Riqualificazione ex Fcu: un valore aggiunto per il trasporto ferroviario. La Fit Cisl Umbria: “Per la Omcl Foligno il giusto riconoscimento”

by CISL LDS

La visita del Ministro dei Trasporti all’impianto di manutenzione ciclica locomotive (OMCL) Trenitalia di Foligno in occasione dell’avvio dei lavori di riqualificazione della tratta ex FCU Perugia Ponte S. Giovanni – Terni, al netto di altre valutazioni relative al periodo di campagna elettorale, rappresenta il giusto riconoscimento ai risultati fino ad ora ottenuti dall’impianto manutentivo folignate. I dati produttivi dell’OMCL di Foligno infatti, sono i migliori tra gli impianti di manutenzione nazionali e del tutto competitivi con l’industria privata del settore. A testimoniare tale circostanza c’è la scelta della Regione Umbria che in quanto proprietaria dei 4 Minuetti, ha optato per far fare manutenzione straordinaria alla stessa OMCL di Foligno dopo aver constatato che i preventivi offerti tra quest’ultima e l’azienda privata erano del tutto analoghi. Scelta giusta quella operata dalla Regione Umbria che in tal modo ha riversato sul territorio umbro lavoro altamente specializzato. La visita del Ministro dei trasporti quindi, suggella la posizione strategica dell’OMCL in ambito manutentivo della flotta Trenitalia. Posizione raggiunta grazie all’impegno e alle capacità di tutti i lavoratori dell’impianto. Il merito inoltre, spetta anche a questa sigla sindacale maggiormente rappresentativa in impianto e alle altre OS regionali che hanno saputo valorizzare gli sforzi dei lavoratori con accordi sindacali mirati alla produttività e al raggiungimento degli obiettivi aziendali. Tutto ciò in cambio di un turn over occupazionale ininterrotto e di investimenti. Tra gli investimenti non possiamo non citare il prossimo avvio della gara per l’assegnazione dei lavori di riqualificazione del layout dell’OMCL per un valore pari a 48 mln di euro. Una riqualificazione dell’impianto che renderà capace l’OMCL di fare manutenzione anche su treni bloccati come i POP e i JAZZ. Con questo panorama la FIT CISL Umbria continuerà nel suo percorso sindacale basato sulla vera partecipazione continuando però, a rivendicare un maggior sforzo da parte di Trenitalia per quanto concerne le assunzioni. Secondo noi infatti, è necessario portare i diretti di produzione ad almeno 315 unità (attualmente sono attestati a circa 280). Mancherebbero quindi, al netto del turn over, circa 35 assunzioni.

Per quanto concerne la riqualificazione della rete ex FCU non possiamo che manifestare tutto il nostro favore. La prossima apertura della linea secondo gli standard più elevati di sicurezza (ci auspichiamo entro i tempi previsti dal PNRR) non rappresenta solo un recupero importante di un patrimonio di tutti ma un vero e proprio passo avanti per il TPL ferroviario umbro e per lo sviluppo della rete ferroviaria nazionale. Tale opera inoltre, se portata a compimento, garantirà al TPL ferroviario umbro di essere gestito da un unico operatore che la Regione ha già individuato con la recente integrazione del contratto di servizio, in Trenitalia. Un unico operatore che garantirà miglioramenti per i lavoratori coinvolti (a tutti sarà applicato il CCNL del Gruppo FS), miglioramenti dei servizi (tramite l’uso di materiale rotabile a trazione elettrica e non più diesel) ed investimenti.

Le Istituzioni locali e non, hanno quindi dimostrato attenzione sui temi relativi al trasporto ferroviario umbro ed a quelli dell’OMCL di Foligno. Le stesse Istituzioni però, devono ora riflettere sulla questione della privatizzazione del Gruppo FS. La FIT CISL è nettamente contraria a tale ipotesi poiché i dati produttivi, i bilanci e gli stessi servizi (come testimoniato anche in Umbria) non giustificano una tale necessità.

Fabio Ciancabilla

Segretario regionale Fit Cisl Umbria

Perugia; lì 08/02/2024                                                              

 

Cento candeline per Celestino Castagnoli. La Cisl Umbria lo ringrazia per il suo impegno nel settore agricolo

by CISL LDS

UNA TESSERA SINDACALE DATATA 2 FEBBRAIO 1950 E UNA STORIA LUNGA UN SECOLO: LA CISL UMBRIA FA GLI AUGURI A CELESTINO CASTAGNOLI
Una tessera sindacale datata 2 febbraio 1950 e una storia lunga un secolo. E’ quella di Celestino Castagnoli che il 9 febbraio 2024 soffierà su cento candeline. La Cisl Umbria gli farà gli auguri donandogli una targa nella quale sarà ricordato l’impegno profuso da uno dei fondatori dell’organizzazione in Umbria. Una storia che parte dall’Alto Tevere, da Umbertide, dal mondo agricolo per arrivare poi all’impegno confederale, come segretario di zona, e poi presidente regionale dell’Unione generale coltivatori (Ugc) con incarichi anche a livello nazionale.
A ricordarlo lo stesso segretario generale Cisl Umbria Angelo Manzotti: “Ero appena arrivato in Cisl quando conobbi Castagnoli – racconta – ed ho avuto la fortuna di poter imparare molto da quella generazione di sindacalisti che militavano nel settore agricolo. Di Castagnoli ricordo tante, tantissime cose, e l’impegno. Uno tra tutti: il sostegno alla legge 203/1982, quella che accompagnò i mezzadri a diventare affittuari dei terreni nei quali lavoravano. E’ grazie a questa normativa – spiega Manzotti – che molti di loro si sono visti valorizzare le proprie spiccate capacità professionali e sono riusciti a coronare il sogno di una vita: quello di avere un’abitazione di proprietà. La Cisl – conclude il segretario – lo ricorda per aver sostenuto e portato avanti tante vertenze in prevalenza nel settore agricolo”.
Cisl Umbria
Perugia, 8 febbraio 2024

Terni, il segretario regionale Cisl Umbria Riccardo Marcelli sulla vertenza del magnetico

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Terni. La vertenza del magnetico 20 anni dopo: dai trentamila in piazza ai nodi irrisolti.

L’intervento del segretario regionale Cisl Umbria e coordinatore per la Cisl dell’Area Sindacale Territoriale Terni – Orvieto Riccardo Marcelli (nella foto) è stato pubblicato da Il Messaggero il 4 febbraio 2024.

Rileggilo: https://www.ilmessaggero.it/umbria/il_magnetico_20_anni_dopo_vertenze_nodi_irrisolti-7913400.html

Coop Sociali, aumenti salariali per oltre 7mila lavoratori in Umbria

by CISL LDS

Nella foto di repertorio il segretario generale Fisascat Cisl Umbria Valerio Natili

Coop Sociali – Dopo un anno di intense trattative, è stata finalmente firmata l’ipotesi di rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) per le Cooperative Sociali per il periodo 2023-2025. Questo importante accordo, atteso con ansia da oltre 400.000 lavoratori in Italia e da più di 7.000 in Umbria, coinvolge il settore socio-sanitario-assistenziale ed educativo. La preintesa, che ha visto la collaborazione di sindacati e rappresentanti delle cooperative, prevede significativi miglioramenti nelle condizioni di lavoro e nei benefici per i dipendenti.

Michele Agnani (Fp Cgil Umbria), Valerio Natili (Fisascat Cisl Umbria) e Monica Di Angelo (Uil Fpl Umbria) hanno sottolineato l’importanza di questo risultato, riconoscendo il contributo essenziale dei lavoratori nel settore socio-sanitario-assistenziale ed educativo, che giocano un ruolo fondamentale nei servizi pubblici come scuola e sanità nella regione e nel Paese.

Il rinnovo contrattuale prevede un aumento medio parametrato sul livello C1 di oltre 180 euro, distribuito in tre tranche. La prima tranche, di 60 euro, sarà applicata con la mensilità di febbraio 2024, seguita da un ulteriore aumento di 30 euro ad ottobre 2024 e una terza tranche di 30 euro ad ottobre 2025. Inoltre, il contratto prevede l’introduzione della quattordicesima mensilità, che inizierà ad accumularsi a partire da gennaio 2025.

Ulteriori miglioramenti riguardano l’assistenza sanitaria integrativa, con un aumento della quota mensile da 5 a 10 euro. Viene anche garantita un’integrazione al 100% per la maternità e l’introduzione dei tempi di vestizione-svestizione pari a 15 minuti. Il rafforzamento delle relazioni sindacali è stato incluso per stabilizzare l’occupazione, con un incremento al 25% della clausola di stabilizzazione per il personale a tempo determinato.

Nel prossimo mese, si terranno assemblee di consultazione con i lavoratori per esaminare l’intesa. Gli attori sindacali credono che l’accordo sia positivo, ma sottolineano l’importanza che le stazioni appaltanti, soprattutto gli enti pubblici in Umbria, adeguino le tariffe in conformità al nuovo contratto. Questo adeguamento è cruciale per riconoscere la dignità e l’importanza dei migliaia di lavoratori del terzo settore che svolgono un ruolo essenziale nella società.

Gara Tpl gomma Umbria: non esiste un’unica rappresentanza dei lavoratori

by CISL LDS

Nella foto Fabio Ciancabilla, segretario regionale Fit Cisl Umbria

Comunicato stampa del segretario regionale Fit Cisl Umbria Fabio Ciancabilla

Grazie al question time previsto nell’ordine del giorno di oggi ( 23 gennaio ) nella seduta del Consiglio Regionale, il tema del futuro del TPL Umbro è tornato alla ribalta. Da quanto dibattuto è possibile trarre degli spunti afferenti il tema della prossima gara del TPL gomma Umbria e poter puntualizzare alcune questioni. Iniziamo con l’evidenziare che la rappresentanza sindacale tra i lavoratori del TPL umbro non è monocolore. Esistono nel suo ambito posizione diverse,  tutte tese alla tutela dei lavoratori, tutte legittime ma con strategie diverse. E anche con risultati, fino ad ora ottenuti, diversi. La FIT CISL Umbria ama entrare nel merito delle questioni dal punto di vista tecnico evitando di essere trascinata, anche involontariamente, nelle polemiche da campagna elettorale. Il nostro stile predilige la trattativa silenziosa fatta di proposte credibili e realisticamente fattibili. Ciò può non pagare in termini di visibilità ma paga nel tempo.

Entrando nel merito della questione ci interessa rivendicare ciò che la FIT CISL insieme alla UILT UIL, ha ottenuto grazie ad un’impegnativa trattativa avuta nel corso del 2023 con la Regione Umbria e nello specifico con l’Assessorato ai Trasporti:

  • E’ stata nostra ( FIT e UILT ) la proposta di accorpare la navigazione del Trasimeno con il Lotto Urbano di Perugia nella prossima gara. Grazie a ciò sarà possibile gestire gli stagionali del Trasimeno utilizzandoli nei periodi di bassa stagione nel trasporto urbano di Perugia.
  • Noi ( FIT e UILT ) abbiamo attenzionato presso la stazione appaltante la questione dei dipendenti SAVIT, della mobilità alternativa e degli inidonei.
  • E’ stata nostra la proposta articolata della cosiddetta “CLAUSOLA SOCIALE RAFFORZATA” che verrà inserita nell’offerta tecnica.

Tutte questioni da noi sollevate e trattate con la Regione Umbria e da essa accolte come testimoniato dalla “Relazione di affidamento dei servizi di TPL urbano, extraurbano, di navigazione e mediante impianti fissi meccanizzati (Misura 2 – Delibera ART 154/2019) Bacino del TPL della Regione Umbria” recentemente pubblicata.

Ci spiace sottolineare come l’introduzione della cosiddetta “CLAUSOLA SOCIALE RAFFORZATA” da inserire nell’offerta tecnica che rappresenta una novità assoluta nello scenario nazionale delle gare TPL e che rafforza la tutela dei lavoratori in ambito di gara, non sia stata valorizzata nel modo giusto e sia stata sovrastata dalle polemiche politiche.

“Inserire nell’offerta tecnica la possibilità da parte degli offerenti, di proporre il mantenimento dei livelli retributivi e occupazionali per tutta la durata della gestione dei lotti acquisiti. A tale proposta la stazione appaltante attribuirà un punteggio utile per poter vincere la gara”

Questa “clausola sociale rafforzata” inserita nell’offerta tecnica, ha un valore non solo innovativo ma sostanziale dal punto di vista giuridico. Chi infatti, vincerà la gara con il contributo determinante del punteggio ottenuto con la clausola sociale rafforzata inserita nell’offerta tecnica, si assume  un obbligo contrattuale a cui non potrà venir meno senza incorrere nella perdita del lotto.

Ci spiace che ciò di positivo che parte del mondo sindacale ha raccolto non abbia avuto lo spazio che merita. Ci dispiace ancor di più perché è il massimo che si può raccogliere attualmente nell’ambito delle gare TPL nel rispetto delle leggi vigenti. Proprio in considerazione della normativa esistente in ambito gare TPL  sarebbe più opportuno per tutte le organizzazioni sindacali, concentrarsi nel chiedere una sua modifica che rafforzi la tutela dei lavoratori invece che sprecare energie contro chi tali leggi deve rispettarle.

E’ ovvio che non tutto ciò che chiedevamo è stato accolto: eravamo e restiamo contrari alla suddivisione del TPL umbro in 4 lotti. Abbiamo anche scioperato ma una volta che la Regione ha deliberato per questa strada con la Delibera di Giunta del 10 agosto 2022, abbiamo scelto di gestire le conseguenze di tale scelta al fine di tutelare i lavoratori.

E’ possibile ancora cambiare qualcosa? Si. Secondo la FIT CISL e la UILT UIL prima di tuto sarà necessario chiedere alla stazione appaltante di prevedere nella gara un’attribuzione di punteggi rilevanti e sostanziali a chi proporrà nell’offerta tecnica la “clausola sociale rafforzata”. Inoltre come previsto dalla normativa (D. Lgs. 36/2023), non esistendo un vincolo nella possibilità di limitare l’aggiudicazione dei lotti ad uno stesso operatore economico, sarebbe necessario prevedere che anche un solo operatore possa vincere tutti i lotti TPL messi a gara. Attualmente l’intento della stazione appaltante invece, è quello di limitare al possibile vincitore della gara di acquisire al massimo 2 lotti su 4. Su questo continueremo ad insistere con la Regione Umbria affinché ci sia un cambiamento di indirizzo.

Perugia; lì 23-01-2024                                                      

Sanità, apertura della Regione sulla concertazione. Cgil, Cisl e Uil: “Ottenuti 5 tavoli di confronto su tematiche specifiche. Verificheremo la validità del percorso”

by CISL LDS

Cgil, Cisl e Uil in Umbria sono rappresentati dai segretari generali Maria Rita Paggio, Angelo Manzotti e Maurizio Molinari. Nella foto di repertorio sul palco di Bologna, nel corso della manifestazione unitaria.

Cinque tavoli di confronto con le organizzazioni sindacali sulle emergenze della sanità umbra: liste d’attesa, territorio e riorganizzazione della rete ospedaliera, convenzione con l’università, cronicità e non autosufficienza, progetti del Pnrr e edilizia sanitaria. È quanto hanno ottenuto i sindacati nel confronto odierno con la presidente della Regione Donatella Tesei, affiancata dall’assessore alla Sanità Luca Coletto, dal capo di Gabinetto, Federico Ricci, e dal direttore regionale della Sanità, Massimo D’Angelo. “Dopo quasi 5 anni, una lunga mobilitazione e in vista della scadenza del mandato – scrivono in una nota Cgil, Cisl e Uil dell’Umbria – la Regione ha finalmente riconosciuto la necessità di una partecipazione delle forze sociali che finora è clamorosamente mancata. Abbiamo accolto con riserva questa apertura, perché sarà necessario verificare nel concreto le reali intenzioni di cambiare rotta da parte di palazzo Donini”.
I sindacati, nel corso dell’incontro durato oltre 2 ore, hanno sottolineato lo “svuotamento drammatico del sistema sanitario pubblico regionale”, aggravato, secondo i sindacati dalla delibera sulla riorganizzazione della rete ospedaliera, approvata in pieno periodo natalizio. “Un atto che appare essere più teso a dare risposte a problemi di bilancio e razionalizzazione, che alle esigenze degli umbri e che è in contrasto con i principi dello stesso Piano sanitario regionale, presentato e poi lasciato (non a caso) in un cassetto”. Intanto, rimarcano le tre organizzazioni, la delibera “incrementa i posti letto in carico alla sanità privata (convenzionata e non) a discapito di quella pubblica” e questo “nonostante l’utilizzo reale dei posti letto nella sanità pubblica umbra sia intorno al 70% e non al 90 come sostenuto impropriamente nella delibera della Regione”.
“Un dato – sottolineano ancora Cgil, Cisl e Uil – che fa capire come il vero problema non sia la mancanza di posti, ma la disorganizzazione, l’abbassamento della qualità dovuta alle mancate assunzioni e al mancato riconoscimento della professionalità di lavoratrici e lavoratori della sanità, che non a caso continuano a lasciare la nostra regione e a disertare le selezioni di personale”.
Altro dato allarmante, che dovrà essere secondo i sindacati oggetto di confronto, è quello riferito alla mobilità passiva dei pazienti: -11 milioni di euro di saldo nel 2022, dato lontano anni luce dai risultati che l’Umbria conseguiva nel 2017 (+9 milioni).
“Le liste d’attesa, tutt’altro che abbattute (dai portali internet di Usl e aziende ospedaliere risultano oltre 44mila prestazioni da erogare, escludendo quelle chirurgiche), sono lo specchio di un sistema che non funziona e contribuisce a questo impoverimento – sottolineano ancora Cgil, Cisl e Uil – Impoverimento che va contrastato attraverso investimenti nelle strutture e nel personale della sanità territoriale, precondizione fondamentale per qualsiasi ipotesi di riorganizzazione ospedaliera, a partire dal cosiddetto Terzo Polo”. Secondo i sindacati, infatti, senza un territorio organizzato, gli ospedali vanno inevitabilmente sotto pressione, “con il risultato di pronto soccorso sovraccarichi e barelle nei corridoi”.
Altre questioni poste dalle organizzazioni sindacali sono quella della mancanza di chiarezza sull’accordo con l’Università; sui progetti di edilizia sanitaria (in particolare ospedale di Terni e Narni-Amelia); sulla permanenza di 2 Dea di II livello (Perugia e Terni); su Case ed Ospedali di comunità (con quale personale?); e sulla grande sfida delle cronicità”. Tutte questioni che, come chiesto da Cgil, Cisl e Uil, saranno oggetto dell’annunciato confronto nelle prossime settimane.

Perugia, 15 gennaio 2024

Morte sul lavoro Valfabbrica: Cgil, Cisl e Uil: “Serve incontro in Regione per concretizzare le nostre proposte”

by CISL LDS

Nella foto di repertorio il segretario generale Cisl Umbria Angelo Manzotti che, assieme ai segretari generali di Cgil e Uil Umbria, chiede un incontro in Regione per concretizzare le proposte sindacali

Perugia, 11 gennaio 2024 – “Il 2024 si apre nel peggiore dei modi, dopo il terribile 2023, dove si sono registrate 25 morti certificate dall’inali nei primi 11 mesi. Una nuova vittima del lavoro, a Valfabbrica, l’ennesimo episodio di una mattanza che va avanti senza soluzione di continuità e che dobbiamo fermare. L’ennesima vita spezzata nell’esercizio di un diritto costituzionale come quello del lavoro. Per questo è urgente dare le gambe alla Piattaforma sindacale unitaria per la ‘Salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro”. Così i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Maria Rita Paggio, Angelo Manzotti e Maurizio Molinari che chiedono “per l’ennesima volta un incontro urgente per discutere delle nostre proposte presentate all’iniziativa del 31 ottobre 2023”.

“Esprimiamo cordoglio, vicinanza e solidarietà alla famiglia della vittima dell’incidente avvenuto a Valfabbrica, che ha coinvolto un lavoratore degli appalti di Umbra Acque – dicono i sindacati – un episodio che si aggiunge ai tanti accaduti in questo periodo facendo emergere la drammatica situazione che viviamo nei luoghi di lavoro a causa della mancata sicurezza e del pericolo continuo per la salute e la vita delle persone che lavorano, come denunciamo da anni. In questo contesto occorre intervenire: l’Umbria risulta essere tra le più colpite da questo terribile fenomeno delle morti sul lavoro. Troppo spesso nel nostro sistema produttivo i lavoratori sono costretti a subire le peggiori condizioni perché soffocati dalla compressione dei diritti generata dal ricorso all’appalto e al sub appalto usato come leva di competitività al ribasso”.

“Confidiamo dunque che le Istituzioni comprendano l’esigenza di intervenire urgentemente e che condividano con noi la necessità che tutti i soggetti di rappresentanza e le Istituzioni lavorino insieme per fermare questa strage”.

Sanità, sviluppo economico, lavoro, sociale: Cgil, Cisl e Uil aprono il confronto con il Comune di Terni

by CISL LDS

Nella foto di repertorio il segretario regionale Cisl Umbria Riccardo Marcelli, coordinatore dell’Area Sindacale Territoriale Terni – Orvieto

Avviare un confronto, finalizzato a trovare “soluzioni alle criticità presenti sul territorio e alle problematiche che cittadine e cittadini si trovano ad affrontare, individuando strade ed opportunità di rilancio di Terni”. È questo lo spirito con cui Cgil, Cisl e Uil si sono presentate oggi, 9 gennaio 2024, all’incontro con il sindaco Stefano Bandecchi e l’amministrazione comunale che si è tenuto presso la sala consigliare di palazzo Spada, incontro richiesto dalle stesse organizzazioni sindacali territoriali.

“Come Cgil, Cisl e Uil – affermano dopo l’incontro i tre segretari, Claudio Cipolla, Riccardo Marcelli e Fabio Benedetti – abbiamo da subito sottolineato la necessità che il confronto sia propedeutico ad una progettazione che porti a scelte da parte dell’amministrazione comunale che guardino ad un orizzonte medio-lungo, capace di delineare la prospettiva futura della comunità, affrontando con efficacia la transizione”.

Il confronto con l’amministrazione è partito su quattro macro titoli: sanità, sviluppo economico, lavoro, sociale, che per le organizzazioni sindacali rappresentano “le questioni chiave se si vuole realmente provare a cambiare passo cogliendo le sfide che abbiamo davanti”.

Su ogni argomento Cgil, Cisl e Uil hanno fornito per linee generali, alla delegazione comunale guidata dal sindaco, il proprio punto di vista, indicando le criticità presenti e le scelte che andrebbero adottate per rispondere, e individuando le opportunità da cogliere, soprattutto per cercare di elaborare una strategia per la città e il suo comprensorio.

“Non potendo approfondire nel dettaglio ogni singolo tema, per la complessità degli argomenti trattati – spiegano Cipolla, Marcelli e Benedetti – si è convenuto di avviare un confronto con quattro tavoli specifici sulle diverse tematiche, al fine di individuare obiettivi comuni, progetti e possibili soluzioni”.

Su proposta del Sindaco tale confronto, che vedrà la partecipazione delle delegazioni comunali, assessori, dirigenti, consiglieri, e di quelle sindacali e dovrà essere concluso entro il 30 marzo 2024, per verificare se ci saranno punti di condivisione sui quali, ognuno per la propria parte, mettere in campo un’azione orientata a rispondere ai bisogni e alle necessità delle cittadine e dei cittadini, tenendo presente che gli argomenti, con le relative declinazioni, hanno un’ampiezza anche regionale, italiana ed europea.

“Come Cgil, Cisl e Uil – rimarcano ancora i tre segretari – riteniamo importante questo avvio di confronto partecipativo, aspettando di esprimere una valutazione politica al termine del percorso, nella consapevolezza che non si potrà essere d’accordo su tutto, ma con l’auspicio che vengano colti gli elementi di novità rispetto a quello che si vuol mettere in pratica. È evidente che, come sempre, per il ruolo che ci compete, eserciteremo la nostra azione caratterizzata da analisi, proposta e contrattazione, finalizzata a raffigurare al meglio gli interessi delle persone che rappresentiamo, ma più in generale gli interessi generali di un territorio e della collettività”, concludono i sindacati.

 

Terni, 9 gennaio 2024

 

Claudio Cipolla              Riccardo Marcelli                     Fabio Benedetti

Cgil Terni                       Cisl Umbria Terni                    Uil Umbria Terni