Rivedi il servizio del Tgr Rai Umbria del 10 novembre 2024 ore 14,00 con le dichiarazioni dell’arcivescovo Domenico Sorrentino, della segretaria generale aggiunta Cisl nazionale Daniela Fumarola e del segretario generale Fai Cisl nazionale Onofrio Rota: https://www.rainews.it/tgr/umbria/video/2024/11/tgr-umbria-web-cianetti-festa-di-ringraziamento-1200-logomp4-38b94d0b-a234-4c47-a7b9-cd2ca883ea2b.html?nxtep
Aggressione ad un agente di polizia penitenziaria a Spoleto, il segretario regionale Fns Cisl Umbria Riccardo Laureti: “Dichiarato lo stato di agitazione in tutti gli istituti umbri”
PERUGIA, 8 novembre 2024 – “La Fns Cisl Umbria dichiara lo stato di agitazione e si riserva di mettere in atto tutte le forme di protesta, pacifiche, fin quando non ci saranno segnali concreti da parte del Prap, con il trasferimento di tutti i detenuti che si sono resi responsabili di aggressioni e di eventi critici”. E’ il segretario regionale Fns Cisl Umbria Riccardo Laureti a dichiararlo dopo quanto accaduto questa mattina (8 novembre 2024) che non ha perso tempo a scrivere per segnalare quanto accaduto al Provveditore Umbria Toscana, alla segreteria nazionale della categoria della sicurezza della Cisl e per conoscenza alla direttrice della casa di reclusione di Spoleto. “Oggi a Spoleto – affermato il segretario – si è registrata una grave aggressione da parte di un detenuto media sicurezza ai danni di un agente di polizia penitenziaria, con pugni al volto, che accompagnato prontamente in ospedale è stato giudicato guaribile in 10 giorni. La Fns Cisl Umbria esprime piena solidarietà al collega aggredito”.
“Fin da ora – prosegue Laureti – facciamo presente che la Fns Cisl dell’Umbria non parteciperà più a riunioni al Prap di Firenze, fin quando non verranno bloccati i trasferimenti di detenuti media sicurezza dagli Istituti della Toscana verso l’Umbria. Oltre a Spoleto – prosegue – anche gli Istituti di Terni e Perugia sono sovraffollati, oltre la capienza limite, e continuano a registrare arrivi di detenuti”.
Il segretario Fns Cisl Umbria Riccardo Laureti spiega come “al carcere di Spoleto, sovente, si ripropone il problema dei detenuti di media sicurezza, molti dei quali sono responsabili di aggressioni fisiche e verbali nei confronti del personale di polizia penitenziaria. Sono anni che chiediamo che venga tolta la sezione media sicurezza dall’Istituto di Spoleto. Nessuno ci ha ascoltato ed aiutato, anzi dal 1° giugno 2024 ad oggi sono arrivati 38 detenuti assegnati per ordine e sicurezza e solo 11 sono stati trasferiti. Nell’incontro che abbiamo avuto lo scorso 24 ottobre con il sottosegretario alla Giustizia on. Andrea Ostellari – conclude – abbiamo chiesto che la sezione media sicurezza venga chiusa, o perlomeno il trasferimento di almeno 40 detenuti media sicurezza. Quelli più facinorosi. Ancora nessuna risposta”.
Cassa integrazione a zero ore, Cgil, Cisl e lavoratori preoccupati: “Alla Sigit di San Giustino è stato di agitazione e presidio permanente”
Le scriventi Femca Cisl e Filctem Cgil, unitamente alle RSU di Sigit di San Giustino, esprimono una forte e preoccupata opposizione alla volontà dell’azienda di ricorrere alla cassa integrazione a zero ore per i lavoratori impegnati nelle attività legate alla gomma e plastica dello stabilimento. Questa misura improvvisa e unilaterale solleva gravi interrogativi sul futuro produttivo e occupazionale del sito. La decisione unilaterale dell’azienda, che prevede la sospensione totale del lavoro per un periodo indeterminato, non solo mette a rischio i posti di lavoro, ma aggrava ulteriormente la già delicata situazione economica e sociale dei dipendenti, che si trovano ora a fronteggiare un’incertezza totale sul loro futuro, coperti solo dall’ammortizzatore sociale. La preoccupazione cresce, in particolare, alla luce di alcuni spostamenti di macchinari e stampi effettuati nei mesi scorsi, giustificati dalla direzione aziendale come necessari per trasferire lavoro in altre sedi che ne erano sprovviste, a causa della saturazione della sede di San Giustino. Tuttavia, dopo aver trasferito macchinari produttivi per sostenere altre realtà aziendali, i lavoratori si trovano ora a dover affrontare la sospensione totale dell’attività per un periodo indefinito, con il crescente timore che altri macchinari e stampi possano essere trasferiti ad altri stabilimenti Sigit. Le Organizzazioni Sindacali denunciano che questa scelta non è stata accompagnata da un piano industriale chiaro, che possa garantire la tutela delle professionalità e la salvaguardia dell’occupazione. A seguito di tale decisione, le Organizzazioni Sindacali proclamano ufficialmente l’apertura di uno stato di agitazione, che prevede l’attivazione di un’assemblea permanente dei lavoratori e delle lavoratrici dello stabilimento. L’assemblea resterà attiva fino al prossimo incontro sindacale previsto per il 15 novembre 2024 e, in ogni caso, fino a quando l’azienda non fornirà risposte concrete e non saranno dissipati ufficialmente i dubbi riguardanti la tenuta della sede.
Per la FILCTEM CGIL (Euro Angeli)
Per la FEMCA CISL (Jacopo Maccari e Giovanni Amanti)
Agroalimentare: dall’8 al 10 novembre Fai-Cisl alla 74ª Giornata del Ringraziamento
La ricorrenza della Cei si svolge quest’anno ad Assisi ed è dedicata al tema della sostenibilità.
Venerdì 8 novembre il seminario “Dopo la pandemia: come cambia il lavoro agroalimentare”.
Sabato 9 tavola rotonda con le associazioni di categoria, domenica 10 la Santa Messa e la consueta benedizione dei mezzi agricoli
Ufficio stampa Fai-Cisl, 6 novembre 2024 – “La speranza per il domani: verso un’agricoltura più sostenibile”: è questo il tema scelto dalla Conferenza Episcopale Italiana per la 74ª Giornata Nazionale del Ringraziamento, che si terrà il 9 e 10 novembre ad Assisi. La ricorrenza è promossa dalla Cei in collaborazione con le associazioni di categoria Fai-Cisl, Terra Viva, Coldiretti, Acli Terra, Feder.Agri-Mcl.
La Fai-Cisl sarà presente ad Assisi già venerdì 8 novembre con il seminario “Dopo la pandemia: come cambia il lavoro agroalimentare”, in cui sarà presentata la ricerca “L’impatto della pandemia di Covid-19 sull’industria alimentare e sull’organizzazione aziendale”. L’incontro si terrà presso l’Auditorium dell’Istituto Serafico dalle 16 alle 18.30 e prevede gli interventi di Vincenzo Conso, Presidente Fondazione Fai-Cisl Studi e Ricerche, Gabriele Canali, docente all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, Francesca Di Maolo, Presidente dell’Istituto Serafico, Serena Bergamaschi, ricercatrice e operatrice Fai-Cisl Umbria, Alessandro Glisenti, Presidente dell’Ente bilaterale del settore alimentare; concluderà l’iniziativa il Segretario Generale della Fai-Cisl Onofrio Rota.
Sabato 9 novembre alle 14:30 è previsto un Percorso sul Cantico delle Creature, dalla Basilica di Santa Chiara alla Basilica di San Francesco passando per il Santuario della Spogliazione, mentre alle 17 si terrà il consueto Seminario di Studio presso il Sacro Convento, al Centro Convegni “Colle del Paradiso”, Sala Cimabue, con interventi di don Bruno Bignami, direttore Ufficio Nazionale per i problemi sociali e il lavoro della Cei, Luigino Bruni, economista e saggista, Angelo Riccaboni, docente di economia all’Università di Siena, cui seguirà la tavola rotonda con i referenti delle associazioni del mondo agricolo Fai-Cisl, Terra Viva, Coldiretti, Acli Terra, Feder.Agri-Mcl, moderata da Luca Ginetto, caporedattore del Tgr Umbria.
Domenica 10 novembre, alle 10, presso la Basilica di Santa Maria degli Angeli, si terrà la Celebrazione Eucaristica presieduta da S.E. mons. Domenico Sorrentino, vescovo di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e Foligno, cui seguiranno la benedizione dei mezzi agricoli e gli stand in piazza.
Al via il percorso congressuale della Cisl Umbria
AL CONSIGLIO GENERALE CISL UMBRIA, IL SEGRETARIO NAZIONALE CISL IGNAZIO GANGA SULLA MANOVRA 2025
PERUGIA, 5 novembre 2024 – Al via il percorso congressuale della Cisl Umbria: oggi, 5 novembre 2024, il Consiglio Generale ha deciso che il XIII Congresso Regionale Cisl Umbria si terrà ad Assisi il 23 e 24 aprile 2025. L’incontro odierno, presieduto dalla segretaria generale Cisl Scuola Umbria Caterina Corsaro, si è svolto a Ponte San Giovanni di Perugia e ha visto la partecipazione del segretario nazionale Cisl Ignazio Ganga. I lavori si sono aperti con la relazione introduttiva del segretario generale Cisl Umbria Angelo Manzotti ed è stata l’occasione per un confronto sulla manovra 2025. Nel corso del dibattito, al quale sono intervenuti diversi segretari di categoria, sono stati ribaditi risultati e priorità della Cisl.
Lavoro, famiglia, sanità e pubblico impiego, pensioni ed extraprofitti: i capitoli principali sui quali ha posto l’attenzione il segretario generale Cisl Umbria Angelo Manzotti nella sua relazione introduttiva. “Maggiori risorse per pensioni minime e non autosufficienza – è stato sottolineato -, più sgravi fiscali alle fasce medie, aprire il confronto su previdenza per maggiore flessibilità e sostenibilità sociale, rafforzare il contrasto all’evasione fiscale, pieno utilizzo delle risorse del Pnrr, no al taglio strutturale degli organici nella scuola, un grande investimento su formazione, competenze e politiche attive, un sostegno concreto alla partecipazione dei lavoratori agli utili e alla vita delle imprese, nuova politica industriale ed energetica”.
Sulla Manovra 2025 ha concluso i lavori il segretario nazionale Cisl Ignazio Ganga che ha sottolineato come questa risponda positivamente alle rivendicazioni avanzate da tempo dalla Cisl e di conseguenza, pur riscontrando alcuni aspetti migliorabili, ritiene risponda in modo significativo a diverse urgenze dei lavoratori, dei pensionati, delle famiglie e del sistema socio economico nel suo complesso. “In particolare sul fronte del sostegno ai redditi -afferma il segretario Ganga – è importante la decisione di rendere strutturale ed elevare la soglia del cuneo fiscale e contributivo. L’accorpamento delle prime aliquote Irpef, la defiscalizzazione dei salari legati alla produttività e al welfare contrattato. Il sostegno alla famiglia e le misure del rinnovo dei contratti a favore di quelli pubblici. Rafforzamento degli incentivi alle assunzioni, in particolare giovani e donne. Le risorse a favore del welfare, in particolare per la sanità, che dovranno essere investiti sulla medicina territoriale, sul taglio delle liste di attesa e per favorire assunzioni e stabilizzazione del personale. Sul capitolo pensioni – prosegue – abbiamo accolto con favore l’indicizzazione alle regole precedenti, il rifinanziamento dell’Ape sociale, la proroga della quota 103 e opzione donna e un inizio di intervento a sostegno della previdenza integrativa. Positivo anche il contributo introdotto per banche e assicurazioni da estendere anche alle multinazionali della logistica, del digitale, dell’energia, della farmaceutica. Sono questi alcuni dei punti positivi che ci portano a dare una valutazione favorevole all’impianto della manovra. Si tratta ora di proseguire il confronto per realizzare riforme utili al Paese, fra le quali quella pensionistica per introdurre maggiore flessibilità e sostenibilità sociale ed inclusione. E sul fisco – conclude il segretario Ganga – insistiamo nel sollecitare un rafforzamento sul contrasto all’evasione ed elusione fiscale, utile a recuperare risorse per sostenere ulteriormente il welfare, l’occupazione e le politiche attive per il lavoro”.
Sciopero nazionale unitario del Tpl
SCIOPERO NAZIONALE UNITARIO DEL TPL: IL PROSSIMO 8 NOVEMBRE 2024
Ricorriamo all’arma democratica più potente, consentita solo una volta nell’arco di ciascuna vertenza sul rinnovo del CCNL Autoferrotranvieri ossia lo sciopero senza fasce di garanzia che prevede solo l’espletamento dei servizi minimali indispensabili.
Ci saranno le lavoratrici ed i lavoratori con le braccia incrociate anche durante gli orari di punta che sono solitamente salvaguardati.
Sciopero dei mezzi pubblici venerdì 8 novembre in tutta Italia e anche in Umbria: Bus, Minimetro, Funicolari, mobilità alternativa, servizi sul lago Trasimeno si fermeranno senza tutelare le fasce di garanzia.
La ragione è uno sciopero nazionale di 24 ore del trasporto pubblico locale Proclamato dai sindacati nazionali con manifestazione a Roma, dalle 10.30, davanti al Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture.
A proclamare l’agitazione, unitariamente, Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Fna “a sostegno della vertenza in atto per il rinnovo del Ccnl, per la carenza di risorse, per la mancanza di politiche di programmazione, per la riforma del settore e per la salute e sicurezza sul LAVORO, CONTRO I TAGLI SUL TPL che metterebbero a rischio posti di lavoro e il diritto alla mobilità in tutto il paese”.
Le Segreterie Regionali FILT CGIL, FIT CISL, UILT UIL, FAISA CISAL, UGL FNA
Perugia, 5 novembre 2024
Manovra 2025
Foligno, al via “Educare insieme”. Corsi gratuiti di supporto extrascolastico per studenti dai 6 ai 13 anni
AL VIA “EDUCARE INSIEME”. LA PRESENTAZIONE DEL PROGETTO SARA’ ALL’ANTEAS DI FOLIGNO IL PROSSIMO 31 OTTOBRE 2024 ALLE ORE 16,00
Foligno, 30 ottobre 2024 – Corsi gratuiti di supporto extrascolastico per studenti dai 6 ai 13 anni. Al via il progetto dell’Auser, dell’Anteas, Ancescao Aps, finanziato dalla Regione Umbria con risorse statali del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Un eloquente denominazione, “Educare insieme”, percorsi intergenerazionali di supporto extrascolastico, per un progetto che sarà presentato il 31 ottobre alle ore 16 presso la sede dell’Anteas Odv/Fnp Cisl di Foligno in via La Louviere, 1 e che sarà operativo dal mese di novembre 2024 a quello di maggio 2025.
“L’anteas Odv di Foligno dà il via, insieme ad altre associazioni della regione Umbria – anticipa la presidente Anteas di Foligno Odv, Anna Mollaioli -, al Progetto “Educare insieme”, percorsi intergenerazionali di supporto extrascolastico. Insegnanti accreditati e nonni, tutor ultrasessantacinquenni si sono resi disponibili a supportare le famiglie più vulnerabili nel sostenere il processo educativo e scolastico (sia per le materie scientifiche che letterarie) di giovani studenti dai 6 ai 13 anni. L’obbiettivo sarà quello anche di imparare a comunicare, ognuno con il proprio patrimonio di conoscenze, in modo da trarne tutti uno speciale arricchimento culturale ed emotivo”.
Anteas Foligno Odv
Una ricostruzione post-sisma: per la Cisl serve una nuova “Civitas appenninica”
FOLIGNO, 29 OTTOBRE 2024 – Il prossimo 30 ottobre saranno ben 8 anni dalla seconda devastante scossa di terremoto, di ben 6,5 di magnitudo, che alle 7,40 con epicentro a Norcia, ha provocato una devastazione con decine di migliaia di sfollati: unica importante differenza in Umbria, rispetto al 24 agosto, nessuna vittima.
Dopo un inizio molto lento dei primi anni, provocata da complesse procedure burocratiche, con la nomina già del penultimo Commissario Straordinario Giovanni LEGNINI e dell’ ultimo in carica Guido CASTELLI, si sono semplificate le procedure e si è impressa la necessaria accelerazione soprattutto alla ricostruzione privata, indispensabile per ripopolare i territori colpiti.
Va evidenziato che le varie crisi demografica, climatica e sociale, che già da anni stanno impattando fortemente in tutto il Paese, nelle zone del cratere sismico, si aggravano ulteriormente influenzandosi reciprocamente.
Da qui come CISL pensiamo sia necessario rafforzare i legami tra le nostre città medie ed i piccoli centri dell’Appennino, investendo nella viabilità e potenziando la digitalizzazione. Questo pensiamo sia possibile anche integrando le risorse post-sisma come quelle del NextAppennino con quelle già stanziate dalla Strategia Nazionale delle Aree Interne ( SNAI ).
In questi ultimi due anni valutiamo positivamente l’aumento delle liquidazioni per la ricostruzione privata, che una volta esaurito il SUPERBONUS 110%, hanno permesso il ritorno di molte aziende nell’area del cratere: nonostante ciò rimangono ancora notevoli problemi in molte zone più isolate.
Come CISL riteniamo che tra gli elementi qualificanti del processo di ricostruzione fisica vada ribadita la centralità della BILATERALITA’ EDILE come elemento imprescindibile a protezione dei lavoratori e per una corretta GOVERNANCE del settore. Tutto ciò attraverso la conferma del DURC DI CONGRUITA’, prerequisito essenziale per accedere a finanziamenti pubblici e gare d’appalto, favorendo così trasparenza e legalità mai scontati nella ricostruzione.
A questo fine i PROTOCOLLI DI LEGALITA’, che si avvalgono del sistema delle Casse Edili/Edilcasse e dei tavoli per i flussi di manodopera, sono fondamentali per prevenire infiltrazioni criminali nel settore, nella ricostruzione post-sisma, coniugando efficienza e legalità, insieme alla sicurezza nei cantieri.
Siamo fermamente convinti, in sintesi, che è fondamentale continuare ad investire nella ricostruzione affrontando le sfide con un approccio integrato che promuova la coesione sociale e la vitalità economica delle comunità colpite: anche attraverso ulteriori provvedimenti legislativi mirati.
Ne è stato un esempio intelligente la norma del MIM ( Ministero dell’ Istruzione e del Merito ) varata nell’ agosto 2023 e quindi già applicata nelle 4 regioni del Cratere, già nello scorso anno scorso anno scolastico, per la costituzione delle CLASSI IN DEROGA fino all’a.s. 2028/2029: questo ha fatto si che molte famiglie restassero nel territorio con i loro figli in età scolare.
Questa è secondo noi la via sulla quale proseguire, ovvero adottare un approccio sociale alla ricostruzione che coinvolga in modo sinergico tutte le regioni interessate, rafforzando le politiche relative alla sanità, al welfare, ai trasporti e appunto all’ istruzione.
La nostra idea è quella di una “ CIVITAS APPENNINICA “, ciò implica che le città medie assumano un ruolo centrale nelle attività amministrative, mantenendo però la valorizzazione delle specificità dei singoli borghi e comuni, che devono continuare a svolgere le loro funzioni primarie.
Come CISL, insieme alle nostre categorie, non ci stancheremo mai, in collaborazione con tutti i soggetti istituzionali e non solo, di vigilare sul proseguo della ricostruzione fisica e socio-economica a salvaguardia delle nostre genti che per la loro resilienza meritano un futuro possibile in questi meravigliosi territori.
Bruno Mancinelli
Coordinatore per la Cisl dell’Area Sindacale Territoriale Foligno – Spoleto
Cisl Fp Umbria: “No all’accordo sulla vestizione in Azienda Ospedaliera di Perugia”
La CISL FP Umbria si è rifiutata di firmare l’accordo sugli arretrati per la vestizione: “Non abbiamo accettato il taglio del 30% economico”
Perugia, 28 ottobre 2024 – La CISL Funzione Pubblica Umbria ha deciso di non sottoscrivere l’accordo sugli arretrati per la vestizione del Personale Sanitario proposto dall’Azienda Ospedaliera di Perugia e sottoscritto invece da altre organizzazioni sindacali.
“La proposta dell’Azienda, che prevede il riconoscimento del solo 70% degli arretrati comporta, di fatto, una decurtazione economica del 30% di quanto spettante al Personale Sanitario”. La CISL FP infatti sostiene che l’accordo per gli arretrati relativi alla vestizione debba garantire la totale integralità di quanto spettante, senza penalizzare alcun dipendente.
Per cui la CISL FP Umbria ha ritenuto inaccettabile questa riduzione dei diritti acquisiti dai lavoratori, anche alla luce di quanto disposto dal Contratto e dalla recente Giurisprudenza in merito, ed esprime, quindi, un forte disappunto per un’intesa che comporta una significativa riduzione del diritto economico spettante a ogni lavoratore.
“Una scelta che penalizza ingiustamente i lavoratori e va contro i principi di equità e giustizia che dovrebbero essere il fine e guidare, quindi, ogni accordo sindacale. Non possiamo avallare un accordo che riduce il diritto dei lavoratori a una giusta retribuzione per la vestizione” ha affermato il Segretario Generale della CISL FP Umbria Marcello Romeggini. “Riteniamo che ogni lavoratore abbia diritto al 100% degli arretrati, senza eccezioni o tagli. Difendere i diritti e la dignità dei dipendenti è la nostra priorità.”
“Per questo e altri motivi – prosegue il segretario Romeggini – la nostra Organizzazione Sindacale continuerà a battersi per il pieno riconoscimento dei diritti economici dei lavoratori. Non possiamo accettare compromessi che vadano a ledere gli interessi legittimi del Personale Sanitario, già duramente provato negli ultimi anni”.
“Sembra – conclude – che ci siamo dimenticati che il periodo di riferimento era quello del COVID, dove i lavoratori sono stati costretti non solo a indossare la divisa ordinaria, ma ad una vestizione particolare, importante e complicata che ha comportato non poco sacrificio”.
Alla luce di quanto esposto la CISL FP Umbria ribadisce il proprio impegno a difendere i diritti di tutti i lavoratori delle Aziende Sanitarie dell’Umbria, nello specifico caso a tutela integrale e costante delle giuste retribuzioni del personale sanitario.
La CISL FP Umbria, infine, chiede che l’Azienda Ospedaliera di Perugia possa rivedere la propria proposta tramite un nuovo accordo atto a riconoscere il restante 30% nel completo rispetto dei diritti economici dei lavoratori, auspicando un dialogo sindacale più equo e volto alla tutela integrale delle spettanze arretrate, attuali e future.
CISL FP Umbria