Terni, verso il Congresso dei pensionati della Cisl

by CISL LDS

“LA SANITA’ RESTA AL CENTRO DELLE PREOCCUPAZIONI INSIEME AL CAMBIAMENTO DEL MODELLO FAMILIARE”

Le Assemblee Precongressuale dei pensionati della Cisl di Terni sono arrivate a metà percorso. Il 4 febbraio sarà la volta di Terni. L’attività si inserisce in un più ampio contesto precongressuale della Cisl che da qui a luglio sta vedendo coinvolti i livelli territoriali, regionali e nazionali della Federazione dei Pensionati e della Cisl: “Con estremo piacere -afferma Paolo Conti segretario generale della Fnp di Terni- stiamo partecipando ad assemblee partecipate degli iscritti. Sono momenti importanti per confrontarsi sulla manovra finanziaria, anche se la materia della sanità, in modo particolare quella della Regione, continua ad essere molto attenzionata. I nostri pensionati e le nostre pensionate ci stanno chiedendo di promuovere le soluzioni per limitare l’erosione del potere di acquisto delle pensioni. La prospettiva di vita tende ad allungarsi, ma la sussistenza diventa sempre più complicata con la copertura sociale che si restringe in rapporto alle risorse finanziarie che sono disponibili. Senza dimenticare la trasformazione della famiglia e della comunità di appartenenza. Dobbiamo essere interpreti del cambiamento in atto e per riuscirci dobbiamo farlo ascoltando i nostri anziani”.

Per questo l’appuntamento del 4 febbraio alle 15,30 presso la sede della Cisl di Terni di via del Cassero diventa un momento importante.

La Segreteria della Fnp di Terni, poi, sta ponendo molta attenzione al rapporto costruttivo con i servizi e le altre federazioni cercando con loro di collaborare sempre più in futuro sia per la continuità associativa che per iniziative per consolidare l’identità della Cisl e dei suoi valori fondanti.

Terni, 3 febbraio 2024

Elezioni Rsu/Rls in Fastweb e Fibercop, la Fistel Cisl si conferma primo sindacato

by CISL LDS

PERUGIA, 30 gennaio 2025 – Nei giorni scorsi si sono svolte le elezioni per il rinnovo delle Rsu/Rls in Fastweb e in Fibercop.
La Fistel Cisl Umbria esprime grande soddisfazione per aver confermato il precedente risultato, attestandosi così, ancora una volta, primo sindacato. “Il risultato premia la coerenza e la serietà della nostra organizzazione, l’impegno dei nostri delegati e quadri – ha affermato il segretario generale Fistel Cisl Umbria Simona Garofano -. Ringraziamo chi ha lavorato per questo grande successo e auguriamo buon lavoro a quanti sono stati eletti. Il grande risultato ottenuto per l’azione sindacale della Cisl è basato sulla valorizzazione della persona attraverso la proposta di legge di iniziativa popolare sulla partecipazione. Questo sta a significare valorizzare ed emancipare le lavoratrici e i lavoratori in ambito lavorativo per migliorare sia l’ambiente di lavoro che aumentare le retribuzioni. Quest’ultimo assume particolare rilievo nella nostra regione, considerato che siamo il fanalino di coda a livello nazionale per retribuzioni basse”.
“Questo risultato – concludono Cisl e Fistel – ci carica di maggiori responsabilità nel dare tutto il nostro sostegno alle Rsu elette e ai lavoratori che ci hanno sostenuto in un momento molto difficile, considerato le grandi trasformazioni nel mondo del lavoro ”.
Cisl Umbria e Fistel Cisl Umbria

La tragedia all’Europoligrafico di Perugia, Cgil, Cisl, Slc, Fistel Umbria: “Alla Regione sollecitiamo urgentemente un tavolo istituzionale dedicato alla sicurezza nei luoghi di lavoro”

by CISL LDS

PERUGIA – 22 gennaio 2025 – “Ieri si è consumata l’ennesima morte sul lavoro, una tragedia che ha lasciato sgomenti tutti”. CGIL e la CISL, con le categorie del settore Slc e Fistel regionali le quali hanno rappresentanze in azienda, esprimono cordoglio alla famiglia, colleghi e amici di Gabriele che, a soli 32 anni, nella giornata di ieri ha perso la vita lavorando. “Abbiamo chiuso il 2024 con questo triste primato: l’Umbria – fanno sapere i sindacati – con i suoi 17 morti sul lavoro, si attesta al quarto posto a livello nazionale. Sono anni che cerchiamo di arginare l’emergenza sicurezza. E per questo abbiamo chiesto alle istituzioni di aprire un tavolo dedicato, che permetta di monitorare il fenomeno e trovare soluzioni. E di arginarlo attraverso la partecipazione di tutti i soggetti coinvolti. E’ un invito, una proposta, che rinnoviamo alla nuova Giunta regionale – affermano -, nell’auspicio che la risposta sia nel più breve tempo possibile”. C’è poi tutta la partita della formazione e i sindacati sono categorici: “La formazione – sottolineano – deve essere fatta dai lavoratori ma anche dagli imprenditori. Solo attraverso un cambio culturale sarà possibile un cambio di passo”. E poi il ruolo degli Rls e Rlst. “La figura di questi rappresentanti dei lavoratori della sicurezza – spiegano – deve essere valorizzata e questo sarà possibile incrementando il confronto fra lavoratori e imprese. Una battaglia per migliorare l’organizzazione del lavoro e la sua sicurezza”.
Il lavoro va rimesso al centro del progetto politico e sociale del paese e deve tornare ad essere il perno su cui la società si muove e si indirizza per costruire un paese più forte e giusto.
CGIL e CISL, SLC e FISTEL Umbria

A Terni si è concluso “Per-corso di formazione. I nostri valori la nostra strada”

by CISL LDS

Il segretario generale Cisl Umbria Angelo Manzotti ha concluso a Terni “Per-corso di formazione. I nostri valori la nostra strada”

“Per-corso di formazione. I nostri valori la nostra strada”, nella foto il gruppo dei formatori

Terni, 22 gennaio 2025 – Con la partecipazione di Antonio Ingallinesi, formatore della Femca Nazionale, si è conclusa alla Biblioteca del Clt la prima edizione del “Per-corso di formazione. I nostri valori la nostra strada” organizzato dalla segreteria regionale della Cisl Umbria. Il “Per-corso”, cominciato lo scorso mese di luglio, ha visto la partecipazione di una quarantina di corsisti, uomini e donne, che hanno approfondito i valori della Cisl: dall’autonomia alla competenza, dalla rappresentanza all’associazionismo, passando per la partecipazione e la contrattazione.
“La formazione nella nostra organizzazione rappresenta un elemento costante e mutevole allo stesso tempo -afferma Riccardo Marcelli segretario regionale Cisl Umbria che ha diretto il corso -la costante rilevanza della formazione per la Cisl ha consentito di trasformarla nel tempo in uno dei pilastri che identifica la nostra organizzazione”.
Il “Per-corso di formazione” si è svolto in sessioni mensili, vedendo la presenza di formatori e formatrici della Cisl, professionisti di livello nazionale e dirigenti sindacali, in una serie di incontri organizzati su tutto il territorio regionale i cui lavori sono stati sempre pianificati dallo staff composto da Federica Argenti, Floriano Pizzichini, Rocco Ricciarelli, Alessandro Rosati, Rachele Rotoni.
“Il corso -rivela il segretario generale della Cisl Umbria Angelo Manzotti che ha chiuso l’ultimo modulo- ha rappresentato una grande soddisfazione e una straordinaria occasione di crescita per tutta la Cisl Umbra. Una sfida in cui tutto il gruppo dirigente ha creduto fermamente e che riteniamo possa diventare un elemento strutturale della nostra attività e del nostro impegno. Senza formazione, infatti, non c’è crescita, non c’è qualità nella rappresentanza dei lavoratori e non c’è la capacità di affrontare le complessità che oggi incidono sulla società e il mondo del lavoro. Un ringraziamento particolare va ai corsisti che hanno partecipato al percorso con impegno ed interesse e al gruppo dei formatori che si sono prodigati nella riuscita dello stesso”.

Morti sul lavoro, Umbria sul podio: un allarme che non può essere ignorato

by CISL LDS

Il segretario generale Filca Cisl Umbria Giuliano Bicchieraro

L’Umbria resta tristemente in zona rossa per il tasso di mortalità sul lavoro, posizionandosi al terzo posto tra le regioni italiane per incidenza di infortuni mortali. Secondo i dati elaborati da Vega Engineering, nei primi 11 mesi del 2024 si sono registrate 17 vittime sul lavoro a fronte di una popolazione occupata di 361.596 persone, per un indice di mortalità di 47 decessi ogni 100.000 lavoratori. Questo dato supera di gran lunga la media nazionale, che si attesta a 31, ed è inferiore soltanto a quello di Basilicata (77,2) e Valle d’Aosta (70,4). A livello provinciale, la situazione è altrettanto drammatica: Terni è l’ottava provincia italiana più pericolosa per lavorare, con 5 morti su 83.000 occupati. Perugia, pur posizionandosi al 30° posto, registra 12 vittime su 278.000 lavoratori, con un indice di mortalità di 43,1.

“Questi numeri – commenta il segretario regionale Filca Cisl Umbria Giuliano Bicchieraro – evidenziano una realtà in cui la sicurezza sul lavoro rimane una questione aperta e urgente, soprattutto in settori ad alto rischio come l’edilizia. Il ruolo dell’edilizia e il provvedimento della patente a crediti Il settore dell’edilizia, uno dei comparti maggiormente coinvolti negli incidenti mortali, richiede un’attenzione specifica. I rischi, spesso legati a cadute dall’alto, crolli strutturali e utilizzo improprio di macchinari, sono aggravati da una gestione non sempre adeguata della sicurezza”

Patente a punti, partecipazione e formazione: le sfide da accettare

 Una recente misura introdotta per affrontare questa problematica è la patente a crediti per le imprese edili, un sistema che premia le aziende virtuose in termini di sicurezza. Le imprese possono accumulare crediti adottando buone pratiche, investendo in formazione e utilizzando tecnologie per la prevenzione. Al contrario, comportamenti negligenti comportano la perdita di crediti e possibili sanzioni.

“Questo meccanismo – prosegue Bicchieraro – non solo incentiva una cultura della sicurezza, ma responsabilizza le aziende nel tutelare i lavoratori. Partecipazione, formazione e informazione per rendere la sicurezza strutturale nell’ambito dell’organizzazione del lavoro, queste a nostro parere le chiavi per invertire la rotta. Affrontare il dramma delle morti sul lavoro richiede un approccio integrato che metta al centro partecipazione, formazione e informazione. I lavoratori devono essere coinvolti nella gestione della sicurezza attraverso strumenti oltre alla designazione di Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS), devono poter “partecipare” alle scelte organizzative con riunioni periodiche e consultazioni, possono migliorare la consapevolezza e permettere di identificare e segnalare i rischi. La formazione, che nel settore è già obbligatoria, deve essere continua ed estesa ai datori di lavoro e aggiornata periodicamente. Per i lavoratori stranieri o con difficoltà linguistiche, è fondamentale adottare strumenti didattici comprensibili. Devono essere utilizzate tecnologie avanzate che possano anche sostituirsi al lavoratore quando, affaticato perde la concentrazione. Campagne di sensibilizzazione possono contribuire a creare una cultura della sicurezza. L’informazione deve essere chiara, accessibile e multilingue, per raggiungere tutti i lavoratori, soprattutto i più vulnerabili. L’innovazione tecnologica come accennato sopra, può giocare un ruolo cruciale nella prevenzione degli incidenti: Sistemi di monitoraggio smart: sensori per rilevare condizioni pericolose, droni per ispezionare aree di lavoro e dispositivi di protezione individuale intelligenti. Digitalizzazione delle procedure: l’uso di piattaforme digitali per la gestione della sicurezza facilita l’accesso alle informazioni e garantisce trasparenza. Inoltre, è necessario intensificare i controlli sul rispetto delle normative. Un maggior numero di ispettori del lavoro, unito all’applicazione rigorosa delle sanzioni, può rappresentare un deterrente efficace contro le violazioni. I dati sulle morti sul lavoro in Umbria rappresentano un richiamo forte all’azione”

Fare rete per un lavoro sicuro

“È indispensabile – conclude il segretario – che imprese, istituzioni e lavoratori uniscano le forze per costruire un sistema lavorativo sicuro e sostenibile. La partecipazione attiva, la formazione continua e l’informazione capillare devono diventare i pilastri di una strategia che ponga al centro la vita e la dignità delle persone. La sicurezza sul lavoro non è solo un obbligo legale, ma un dovere morale verso chi contribuisce ogni giorno, con il proprio impegno, alla crescita della società”.

Il taglio del nastro alla fase tecnologica, Fnp Cisl di Foligno da via Fazi: “Assistenza, accoglienza, attività per i nostri pensionati”

by CISL LDS

PERUGIA – 14 gennaio 2025 – Non si tratterà di una semplice inaugurazione di una sede quella che si terrà giovedì 16 gennaio p.v. in via Francesco Fazi, 47 a Foligno. La sede Fnp Cisl di Foligno aprirà le sue porte (alle ore 10,00) e con il taglio del nastro il sindacato dei pensionati di Foligno darà luce a quel cambiamento in essere, che ormai da tempo si sta facendo largo, e che trova concretezza proprio nella sede di Foligno centro. “Il nostro intento – fa sapere il segretario generale Fnp Cisl di Foligno Sante Fraccalvieri – è quello di passare da un modo classico di fare sindacato ad uno più tecnologico. Ecco quindi il rinnovamento non solo dei locali di via Fazi, che comunque sono funzionali all’accoglienza, ma anche e soprattutto l’ingresso di nuove tecnologie. Tecnologie che devono essere finalizzate al supporto dei nostri iscritti ma anche alla socialità. A promuovere quello stare insieme che soprattutto per i pensionati diventa elemento prezioso. Anche per questo abbiamo deciso di potenziare questa sede, che si trova in prossimità del centro storico, per attirare persone sia che necessitano di consulenza e/o servizi ma anche della nostra rete di associazioni funzionali allo stare insieme”.
Il processo di tecnologizzazione della Fnp Cisl di Foligno sta andando avanti ormai da tempo e ha caratterizzato tutto il mandato di Fraccalvieri e si è basato sulla formazione. “Tutti noi abbiamo bisogno di crescere – spiega – a tutte le età, in tutti i contesti e nei nostri diversi ruoli. Così abbiamo portato avanti percorsi conoscitivi che per molti pensionati (alcuni già inseriri nel mondo sindacale) si è aperto un mondo: quello dell’informatica, della tecnologia, dei social. Tutti strumenti che se ben utilizzato diventano importanti per allontanare quel senso di solitudine ed isolamento che può accompagnare le persone anziane, ma non solo. Vero è che il supporto più grande lo stiamo facendo in presenza dalle nostre sedi. Assistenza, accoglienza, attività: le nostre 3 A per i nostri pensionati. Da qui il ruolo, tra gli altri, del coordinamento di genere, dell’Anteas, del turismo sociale, del coro e dell’Adiconsum: tutti animati dal nostro stare dalla parte dei pensionati. Dal nostro stare insieme. Adesso anche in via Fazi”.
Da programma all’inaugurazione interverranno, dopo il segretario generale Fnp Cisl di Foligno Sante Fraccalvieri, il segretario generale Fnp Cisl Umbria Luigi Fabiani, il segretario generale Cisl Umbria Angelo Manzotti e il coordinatore per la Cisl dell’Area Sindacale Territoriale Foligno – Spoleto Bruno Mancinelli e il sindaco Stefano Zuccarini.

TUTTI GLI ORGANI DI INFORMAZIONE SONO INVITATI A PARTECIPARE

Fnp Cisl di Terni va a congresso nel mese di marzo 2025

by CISL LDS

“Ripartire dal basso per costruire responsabilità, partecipazione e solidarietà”

Cominciate le Assemblee

Nella foto il segretario generale Fnp Cisl di Terni Paolo Conti con il segretario regionale Cisl Umbria e coordinatore per la Cisl dell’Area Sindacale Territoriale Terni – Orvieto Riccardo Marcelli

IL CONGRESSO DELLA FNP CISL DI TERNI SI TERRA’ NEI GIORNI 5 E 6 MARZO preceduto da un ampio programma di assemblee territoriali degli iscritti che coinvolgerà tutti i comuni della provincia.

Con l’Assemblea che si è tenuta lo scorso venerdì a Castel Giorgio e che ha visto protagonisti pure i comuni di Allerona e Castel Viscardo, è partito il percorso congressuale della Fnp di Terni che si concluderà il 5 e il 6 marzo. 

L’attività si inserisce in un più ampio contesto precongressuale della CISL che da qui a luglio vedrà coinvolti i livelli territoriali, regionali e nazionali della Federazione dei Pensionati e della Cisl: “Con tali assemblee si desidera creare la condizione per favorire la più ampia partecipazione dei propri iscritti, perché – come affermato da Emilio Didonè segretario generale nazionale della FNP CISL – la partecipazione deve essere la stella polare del nostro percorso congressuale”.

Le assemblee precongressuali saranno un’occasione per riflettere e confrontarsi sulla situazione nazionale e sulle questioni che più riguardano gli over 65, anche sul territorio. Mentre il dibattito politico si concentra sulla manovra finanziaria, l’attenzione della Fnp è alta sui provvedimenti che riguardano la previdenza, ma anche sugli scenari del lavoro, perché dai salari di chi è occupato oggi dipendono le pensioni dei futuri anziani. Ascolteremo i pensionati e le pensionate cercando poi di promuovere le soluzioni per limitare l’erosione del loro potere di acquisto, migliorare la sanità e la pressione fiscale.

“Pertanto –afferma Paolo Conti segretario generale Fnp Terni- dobbiamo ripartire dal ‘basso’ per ricostruire responsabilità, partecipazione e solidarietà, linfe vitali della democrazia. Dobbiamo favorire fenomeni partecipativi dal “basso” per dare voce e corpo alle idee, alle esigenze, ai bisogni dei territori e trasformare il nostro operare in azioni concrete, con una “cassetta degli attrezzi” più ampia e articolata fatta di processi, etica, buone pratiche e voglia di fare”.  Ci dobbiamo basare su questi principi fondamentali per capire in che modo le persone vivono l’attuale transizione politico-sociale-economica a cui assistiamo a livello globale. E’ importante capire le ricadute sui singoli, nello specifico, dei pensionati del nostro territorio.

 “Come sappiamo ormai da tempo –prosegue Paolo Conti-  la popolazione anziana in provincia è in aumento. Purtroppo il 39 per cento degli anziani vive da solo. Ecco perché riteniamo come sia assolutamente necessario che i comuni della provincia di Terni comincino ad interloquire con noi negoziando con le amministrazioni fisco, tariffe e prezzi per sostenere i cittadini con più basso reddito. Dobbiamo perseguire interventi economici e di inclusione sociale per le famiglie in condizioni di povertà, sostenendo gli anziani fragili i disabili e non autosufficienti”.

Essere una ‘’generazione per la sostenibilità “significa assumersi una responsabilità storica: quella di connettere valori, azioni e persone per un futuro più giusto. Nel frattempo si continuano a proporre i soliti problemi: la sempre più diffusa solitudine degli anziani, la mancata risposta alle esigenze della non autosufficienza, la sanità pubblica che diventa sempre più un servizio inadeguato per le difficoltà di accesso (e non tutti hanno le risorse economiche per accedere al privato) le pensioni ormai bloccate da anni o con aumenti ridicoli – per quelle minime – che non garantiscono una vita dignitosa a chi le percepisce.

Le assemblee precongressuali devono allora essere l’occasione per far emergere i bisogni delle persone, raccoglierne le difficoltà a cui vanno incontro ogni giorno, per dare poi voce e corpo alle idee, alle esigenze, ai bisogni dei territori e trasformare il nostro operare in azioni concrete attraverso la concertazione con le istituzioni locali e nazionali nel tentativo di migliorare il benessere sociale.

“Vogliamo immaginare –conclude Paolo Conti- un cambiamento che tenda ad un unico fine, che è quello del bene comune e non di pochi, e per questo il nostro impegno deve vedere la partecipazione di tutti gli iscritti ma anche gli operatori, i delegati e tutti i responsabili della FNP della provincia di Terni e dell’Umbria Il Congresso rappresenta il luogo giusto per avviare discussioni e processi di miglioramento.  Essere un sindacato contemporaneo significa saper accompagnare le trasformazioni della società”.

Sciopero Metalmeccanici, adesione all’80 per cento. Presidio davanti a Confindustria: “Vogliamo il contratto”

by CISL LDS

Presidio regionale e mobilitazione nazionale per chiedere la ripresa della trattativa con Federmeccanica e Assistal

La squadra della Fim Cisl Umbria al presidio sotto Confindustria il 13 gennaio 2025 con il supporto della Cisl Umbria e di altre categorie

Perugia, 13 gennaio 2025 – Altissima adesione per lo sciopero generale dei Metalmeccanici dell’Umbria, convocato in seguito alla rottura della trattativa con Federmeccanica e Assistal in relazione al rinnovo del contratto nazionale del lavoro. L’adesione allo sciopero in Umbria ha toccato, nelle aziende metalmeccaniche umbre, punte dell’80 per cento. 

In concomitanza con le otto ore di astensione dallo sciopero, Fim, Fiom e Uilm dell’Umbria hanno tenuto un presidio di protesta davanti alla sede regionale di Confindustria per far sentire la propria voce e chiedere il rinnovo del Contratto di lavoro e la ripresa della trattativa. 

“Respingiamo la provocazione che abbiamo ricevuto con la piattaforma alternativa presentataci da Federmeccanica – dicono i rappresentanti dei Metalmeccanici dell’Umbria – il nostro obiettivo è creare un lavoro di qualità, respingendo una piattaforma che ha generato il caos e che non dà risposte su salario, welfare integrativo, diritti, parità di genere, salute e sicurezza. Senza metalmeccanici in questo Paese non c’è futuro. Se non ci sarà una risposta seria, le organizzazioni sindacali continueranno a mobilitarsi per ottenere il contratto nazionale”.

Il comizio di Fim, Fiom e UIlm Umbria si è tenuto nel corso del presidio sotto Confindustria Umbria

La trattativa si è rotta perché Federmeccanica e Assistal avevano respinto la piattaforma dei lavoratori, presentandone un’altra. “La proposta di Federmeccanica e Assistal – sottolineano le segreterie territoriali Fim, Fiom e Uilm di Perugia e Terni – prende solo i titoli della piattaforma di Fim, Fiom e Uilm smontando complessivamente la proposta delle organizzazioni sindacali votata dal 98 per cento dei lavoratori. Peggiora complessivamente tutte le condizioni. Non c’è alcuna disponibilità, per esempio, a normare l’utilizzo dei contratti precari attraverso il Contratto nazionale. Per l’orario di lavoro nessuna disponibilità a ridurre l’orario di lavoro e a regolamentare lo smart working, come nessuna disponibilità a riconoscere permessi per conciliare tempi di vita e di cure dei figli e dei genitori. Nella piattaforma poi nessuna garanzia economica e occupazione per i lavoratori in caso di cambio di appalto”.