Sanità, arrivano gli impegni della Regione su personale e liste d’attesa. La Cisl Umbria il 22 ottobre 2022 non parteciperà alla manifestazione di Perugia
SANITA’, ARRIVANO GLI IMPEGNI DELLA REGIONE SU PERSONALE E LISTE D’ATTESA
ANGELO MANZOTTI E RICCARDO MARCELLI (CISL UMBRIA): “NON BASTA MA STANDO AI TAVOLI SI OTTENGONO I RISULTATI”
“Sanità: perché scendere in piazza a Perugia il prossimo 22 ottobre? Adesso che abbiamo ricevuto il verbale della riunione di lunedì scorso, nella quale i sindacati si sono incontrati con il Direttore della Sanità regionale, possiamo sottolineare che abbiamo raggiunto risultati apprezzabili sia per quello che riguarda il personale che le liste d’attesa. Risultati che ci confortano sul fatto che non si organizzano manifestazioni preventive: fino a quando si sta ai tavoli istituzionali, impegnando e sfidando in alcuni momenti la Regione nella concertazione, ci si confronta, si propone e si dà voce a chi si rappresenta”.
Sono le parole del segretario generale Cisl Umbria Angelo Manzotti e del segretario regionale Cisl Umbria Riccardo Marcelli (nella foto), con delega alla sanità, che hanno detto no alla manifestazione di sabato prossimo, ma che parteciperanno a Roma con una delegazione alla manifestazione nazionale su Salute e Sicurezza indetta da Cgil Cisl Uil.
I temi caldi sui quali il sindacato si sta muovendo sono la stabilizzazione del personale precario, che vede nel 31 dicembre 2022 il proprio ultimo giorno di lavoro, e poi le annose e intollerabili liste d’attesa, che mettono in difficoltà soprattutto chi non può o non vuole accedere alla sanità privata e chi si trova a dover affrontare malattie cronache.
“Per entrambe le questioni sono arrivate delle prime risposte – affermano Manzotti e Marcelli -, risposte che sono arrivate dopo un serio confronto e sono state messe nero su bianco in un verbale”.
“Per quello che riguarda la questione del personale si è convenuti alla definizione di un percorso: è previsto – spiegano Manzotti e Marcelli – che le quattro aziende avviino le procedure per effettuare i concorsi volti alla trasformazione dei contratti oggi a tempo determinato a tempo indeterminato (a partire dal mese di gennaio 2023 e per tutto il prossimo anno). Ciò sarà importante, oltre che per i lavoratori precari, anche per dare una risposta concreta alle liste d’attesa e, più in generale, alle carenze del sistema sanitario. I contratti a tempo indeterminato potranno interrompere l’emorragia di professionalità verso altre regioni -continuano i segretari – auspicando anche un ritorno proprio di quelle professionalità che anche nel recente passato hanno scelto di emigrare in altre regioni in cerca di un contratto più stabile di quello che sarebbe stato possibile qui in Umbria, fenomeno che come Cisl abbiamo sempre cercato di contrastare”.
Sulle liste d’attesa i due sindacalisti sottolineano che ad andare a buon fine è stata proprio una delle proposte più care in casa Cisl: “Nella riunione era emerso, ed oggi si trova anche formalizzato, l’impegno di voler sensibilizzare maggiormente medici e professionisti per attuare la presa in carico dei pazienti, in modo particolare di quelli cronici. Chiaramente non basta. Tenere i tavoli aperti, però, significa provare a raggiungere dei risultati.
Lavoro in salute e sicurezza: l’attivo unitario degli Rls e Rlst si è tenuto a Perugia
Si è trattato di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro all’Attivo unitario degli Rls e Rlst di oggi, 18 ottobre 2022, che si è tenuto in Cassa Edile a Perugia. L’iniziativa, che si è svolta nella settimana dedicata alla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, ha visto al tavolo Gianni Fiorucci (Cgil), Gianluca Giorgi (Cisl) e Fabio Benedetti (Uil), assieme alla segretaria nazionale Uil Ivana Veronese. L’incontro, che era stato annunciato nei giorni scorsi, si è aperto con una corposa relazione che ha messo in primo piano gli allarmanti dati ma anche le proposte di Cgil, Cisl e Uil Umbria.
“In un momento in cui abbiamo dovuto riscoprire la drammaticità di una guerra in Europa, anche i dati degli infortuni sono numeri di guerra – è stato sottolineato da Cgil, Cisl e Uil Umbria -. In Italia nel 2022 siamo già ad oltre 677 morti (3 al giorno) e 400 mila infortuni. In questo contesto l’Umbria non è da meno. Nello specifico gli infortuni tra gennaio ed agosto sono stati 7091 (5480 nelle provincia di Perugia e 1611 in quella di Terni). Un dato che ha visto coinvolti circa 1200 stranieri e 2820 donne”. Per quanto riguarda i morti sul lavoro, Cgil, Cisl e Uil Umbria hanno proseguito sottolineando che il dato è in riduzione rispetto all’anno passato: 13 contro 18 persone. “Nel 2022 – hanno precisato – sono stati registrati 11 incidenti mortali in provincia di Perugia e 2 in quella di Terni”.
Per Cgil, Cisl e Uil Umbria è necessario un cambio culturale che veda le risorse destinate alla sicurezza non come un costo ma come un investimento. ” Le imprese che investono in quest’ottica devono essere sostenute”. In questo ha un ruolo importante la contrattazione ma anche gli enti e i comitati bilaterali (non casuale il luogo nel quale si è svolto l’incontro).
Per Cgil, Cisl e Uil Umbria la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro va non solo incentivata ma anche programmata. “No ai finanziamenti a pioggia – è stato ribadito -, e sì all’utilizzo delle risorse pubbliche messe a disposizione dall’Italia e dall’Europa”.
Altra questione affrontata, anche nel corso del susseguirsi degli interventi dei lavoratori, anche la questione degli appalti. Sono stati ribaditi nel corso dell’evento i limiti che presentano le gare di appalto al massimo ribasso: “È necessaria una legge sugli appalti che garantisca la qualità del lavoro anche in termini di sicurezza”. Formazione obbligatoria per i lavoratori quando ci sono cambiamenti organizzativi (con l’introduzione di nuovi macchinari), applicazione dei contratti collettivi e maggiori controlli sono stati tra i temi cardine di un incontro che si è rivolto a più riprese alla Regione chiedendo, ancora una volta, di riunire un tavolo tecnico dedicato alla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. “Un tavolo troppe volte rinviato”.
A concludere i lavori è stata la segretaria nazionale Uil Ivana Veronese che ha puntato l’attenzione sulla necessità di maggiore contrattazione nei luoghi di lavoro. “Dobbiamo maggiormente sensibilizzare i lavoratori su questi temi. Questa – ha aggiunto – è la settimana dedicata proprio alla salute e sicurezza, che sfocerà nella manifestazione nazionale di sabato 22 ottobre, che si terrà a Roma. Nel tema complesso della salute e sicurezza – ha quindi concluso la segretaria – entra a pieno titolo anche quello delle molestie sui posti di lavoro. Fenomeno che riguarda maggiormente le donne. Gli Rls e Rlst devono essere preparati per poter intervenire efficacemente”.
Uffici stampa Cgil, Cisl e Uil Umbria
Perugia, 18 ottobre 2022
Lavoro in salute e sicurezza
“Salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, le nostre proposte per fermare gli infortuni”: Cgil, Cisl e Uil Umbria hanno organizzato per martedì 18 ottobre 2022, a partire dalle ore 10,00 presso la Cassa Edile di Perugia (via Pietro Tuzi), l’attivo dei Rls e Rlst dell’Umbria. A moderare l’incontro sarà Gianluca Giorgi (Cisl). Dopo la relazione di Gianni Fiorucci (Cgil) ci saranno gli interventi dei Rls e Rlst. I lavori saranno conclusi dalla segretaria nazionale Uil, Ivana Veronese.
Tutti gli organi di informazione sono invitati a partecipare.
Sanità, la Cisl Umbria il 22 ottobre non scende in piazza: “E’ una questione di metodo e non di merito”
SANITA’, LA CISL UMBRIA IL 22 OTTOBRE NON SCENDE IN PIAZZA: “E’ UNA QUESTIONE DI METODO E NON DI MERITO: PRIMA VOGLIAMO RISPOSTE DAL TAVOLO DI TRATTATIVA APERTO CON LA REGIONE”
“Il tavolo di trattativa sulla Sanità regionale è ancora aperto: per la Cisl Umbria non è opportuno scendere in piazza. Si tratta di una questione di metodo e non di merito: per la Segreteria regionale è necessario rimanere fermi sugli obiettivi enucleati sul tavolo e socializzati con le altre confederazioni, anche attraverso la presentazione di una piattaforma comune, senza fare sconti, e, solo a discussione chiusa, valutati gli eventuali risultati ottenuti per i lavoratori e per i cittadini, scendere in piazza”.
Così Angelo Manzotti, segretario generale regionale Cisl Umbria, e Riccardo Marcelli, segretario regionale Cisl Umbria (con delega alla sanità) entrano nel merito di uno dei temi più sentiti: quello riguardante il Piano sanitario regionale e quindi la cura delle persone. “Se non saremo soddisfatti dai risultati – aggiungono – non solo scenderemo in piazza, ma coinvolgeremo tutta l’organizzazione per far sentire la nostra voce”.
A preoccupare la Cisl Umbria, in questo momento, è soprattutto la mancanza di risposte in merito alle questioni che, come sindacato confederale, sono state poste alla Presidente Donatella Tesei e all’Assessore Regionale Luca Coletto. La Cisl punta l’attenzione su due priorità: la necessità di assumere nuovo personale stabilizzando quello che vede scadere il proprio contratto al 31 dicembre 2022 e abbattere, una volta per tutte, le intollerabili liste d’attesa.
“Le due questioni – affermano Manzotti e Marcelli – vanno di pari passo: se si stabilizza il personale, che ormai è parte integrante nell’organizzazione del lavoro, e se ne aggiunge di nuovo laddove ce ne è bisogno, il sistema sanitario potrà essere più veloce ed efficiente, soprattutto se si ripensa anche l’organizzazione del lavoro in un’ottica di efficientamento anche dei macchinari in dotazione. Se il sistema migliora allora si potranno abbattere anche le liste d’attesa, che per alcuni utenti è un reale e tangibile problema: ci sono tante persone che, per motivi economici, non possono accedere al sistema privato. L’impoverimento in essere nella nostra regione e l’inflazione galoppante certamente inaspriranno la forbice del benessere”.
Per la Cisl Umbria, proprio in virtù di questa consapevolezza, il sistema sanitario deve rimanere pubblico ed essere efficiente.
Tra le priorità approfondite dalla Cisl Umbria anche quella della necessità della presa in carico diretta da parte dei pazienti e dei malati cronici attraverso l’integrazione tra aziende ospedaliere e medicina di territorio, con la creazione di strutture territoriali specializzate nella riabilitazione e nella chirurgica a bassa intensità operativa ed assistenziale. “Oggi – sottolineano i due segretari – questo è possibile anche in virtù della telemedicina. A questo si deve aggiungere anche il potenziamento dell’assistenza domiciliare integrata: serve un necessario cambio di passo. Tutto questo per fornire risposte concrete ai lavoratori e a tutti coloro che si rivolgono alle strutture sanitarie pubbliche in cerca di cura e risposte”.
Cisl Umbria
Perugia, 13 ottobre 2022
Rinnovo RSU Faurecia, la soddisfazione della Fim CISL: “Per la prima volta abbiamo la rappresentanza sia tra gli impiegati che tra gli operai”
“Soddisfazione per i delegati della Fim Cisl al rinnovo della Rsu di Faurecia -afferma il segretario generale Fim Cisl Umbria Simone Liti (nella foto) – che ottengono la rappresentanza sia nel collegio operai, con Mirko Valentini e per prima volta in quello degli impiegati con Roberto Orsini, confermandosi la seconda organizzazione. A loro, a tutti i candidati e naturalmente a tutti i lavoratori va il nostro ringraziamento per la rinnovata fiducia”.
La vecchia Rsu, infatti, era composta da 3 delegati Fiom 2 Fim, 1 Uilm.
“Insieme ai lavoratori – afferma Roberto Orsini – cercheremo di gestire nel migliore modo possibile questo periodo di transizione”. “Come consueto -aggiunge Mirko Valentini, eletto pure come Rls- lo faremo con la massima responsabilità tenendo presente il contrasto storico che vede il settore dell’automotive al centro dell’attenzione globale”
Le elezioni delle Rsu hanno rappresentato ancora una volta una grande prova di democrazia con un altissima affluenza al voto 94% degli aventi diritto, con i lavoratori che hanno scelto democraticamente la propria rappresentanza. “Voto che va rispettato – conclude Simone Liti- senza cercare di tentare di dividere i lavoratori in virtù delle sfide che abbiamo davanti e del contesto storico che stiamo vivendo”.
Fim Cisl Umbria
Terni, 13 ottobre 2022
A Giano dell’Umbria il taglio del nastro della nuova sede sindacale nella frazione di Bastardo
Questa mattina, 12 ottobre 2022, l’annunciata inaugurazione della nuova sede sindacale a Bastardo (Giano dell’Umbria). Al taglio della nostra nuova sede, che si trova in via Primo Maggio, sono intervenuti il sindaco di Giano dell’Umbria e il sacerdote per la benedizione. Numerose le persone presenti e tanti coloro che hanno preso la parola (dirigenti sindacali, rappresentanti del territorio e dei servizi).
Al Tgr Rai Umbria del 12 ottobre 2022, edizione delle ore 19,35, le parole del segretario generale territoriale Fnp Cisl di Foligno Sante Fraccalvieri che descrive l’importanza di queste nuove sedi, che vanno nella precisa direzione di offrire servizi e ascolto ai cittadini, lavoratori e pensionati: nel dare servizi alla comunità. Una comunità che, purtroppo dagli ultimi dati riguardanti la povertà, si trova in difficoltà anche e soprattutto per le conseguenze della pandemia e per il caro energia, che sta provocando un processo inflattivo preoccupante.
Inaugurazione sede sindacale di Bastardo
SANTE FRACCALVIERI (FNP CISL DI FOLIGNO): “LE NOSTRE SEDI, SOPRATTUTTO NEI CENTRI PIU’ PICCOLI, SONO PUNTI DI RIFERIMENTO PER LA COMUNITA’ ED UN ARGINE ALLA CRESCENTE SOLITUDINE”
Domani, 12 ottobre 2022, alle ore 10,00 si terrà l’inaugurazione della nuova sede Fnp Cisl di Bastardo (Comune di Giano dell’Umbria). L’appuntamento è in via 1° Maggio, 25 e, oltre al mondo dell’associazionismo, le autorità civili, militari e religiose e la cittadinanza tutta, sono invitati tutti gli organi di informazione.
All’evento parteciperanno da programma il sindaco del comune di Giano dell’Umbria Manuel Petruccioli, il segretario generale Cisl Umbria Angelo Manzotti e il coordinatore per la Cisl dell’Area Sindacale Territoriale Foligno – Spoleto Bruno Mancinelli, il segretario generale Fnp Cisl Umbria Luigi Fabiani e il segretario generale Fnp Cisl di Foligno Sante Fraccalvieri.
“E’ importante che il sindacato rinforzi la propria presenza nei territori perché è là che i lavoratori e i pensionati sono maggiormente in difficoltà”. Anticipa il segretario Fraccalvieri, che aggiunge: “L’isolamento di alcuni territori, che a volte sono addirittura a rischio spopolamento, rende necessaria la nostra attività anche in termini di offerta dei servizi. Nei centri più piccoli la sede sindacale diventa punto di riferimento, un luogo di confronto su idee e per alcuni pensionati diviene un deterrente alla solitudine”.
Fnp Cisl di Foligno
Foligno, 11 ottobre 2022