Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil Umbria e Rsa chiedono un incontro urgente alle curatele di fallimento Alimentitaliani e Gruppo Novelli

by CISL LDS

Nella foto il segretario generale regionale Fai Cisl Umbria Simone Dezi

Con la presente le OO..SS.. FAI CISL UMBRIA, FLAI CGIL UMBRIA e UILA UIL UMBRIA e RSA sono a chiedervi risposte e date precise e i pagamenti sulle seconde metà delle mensilità di maggio e di luglio e la quattordicesima degli impiegati. Le persone sono sempre più in difficoltà, considerati anche ormai i noti ritardi in merito alla cassa integrazione le cui problematiche non si sono ancora completamente risolte per Fattorie Novelli.

Non comprendiamo inoltre come sia possibile che nello stabilimento di Spoleto ci sia una confusione organizzativa e produttiva tra le realtà industriale ed agricola. Ci si ritrova con un trattamento diversificato nel pagamento degli stipendi, con chi lo riceve giustamente e chi invece deve aspettare mesi per la saldo; il comparto uova è infatti collegato da accordi commerciali.

Chiediamo dunque un incontro urgente alle curatele di Fallimento Alimentitaliani e Gruppo Novelli sia per discutere i temi di cui sopra sia per tutte le questioni legate al bando imminente. In questa sede e dati i passaggi delicati che ci aspettano ribadiamo il necessario coinvolgimento delle istituzioni.

Perugia lì, 23/08/2022

FAI CISL UMBRIA

FLAI CGIL UMBRIA

UILA UIL UMBRIA

RSA

Umbertide, sindacati: vicenda pronto soccorso emblematica della mancanza di una seria programmazione regionale

by CISL LDS

Nella foto Antonello Paccavia (Cisl Alto Tevere)

“L’incresciosa situazione che si è determinata presso il pronto soccorso di Umbertide negli ultimi giorni a seguito di comunicazioni informali, smentite, rassicurazioni, è sintomatica della mancanza di una seria e articolata programmazione regionale condivisa con le parti sociali”. Lo affermano in una nota i sindacati Cgil, Cisl e Uil dell’Alta Umbria, insieme alle rispettive sigle dei pensionati, Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil. “Come più volte sottolineato dalla categorie di Cgil Cisl e Uil che organizzano le lavoratrici e i lavoratori della sanità, fondamentale è la questione del personale (basta 1 dipendente in ferie e salta un servizio e da tempo si stanno rinviando le ferie). A ciò – proseguono i sindacati – si aggiunge la problematica (non affatto risolta da quanto previsto e contenuto nel piano sanitario regionale adottato dalla giunta regionale) di come si intrecciano servizi, e strutture (es. distretti sanitario ridotti ulteriormente), rete ospedaliera e territorio, che determina interruzioni, blocchi, nella catena prevenzione-cura-riabilitazione”.
Per i sindacati, deve essere chiaro il ruolo degli ospedali non principali e lavori di ristrutturazione immobiliare non possono essere l’occasione per precostituire indebolimenti nei reparti attivi e operativi e nei pronto soccorso. “Come sindacato lavoreremo affinché a Umbertide non avvenga tutto ciò, anche per impedire che poi il “modello” possa essere esportato in strutture simili nella regione”, concludono Cgil, Cisl e Uil e sindacati dei pensionati dell’Alta Umbria.

Città di Castello, 22 agosto 2022

p. Spi-Cgil Fnp-Cisl Uilp-Uil (Venturini-Mencaccini-Allegria) 

p. Cgil Cisl Uil Alta Umbria (Fratini – Paccavia- Belletti)

Tpl, la Fit Cisl e la Uilt Uil Umbria: “Abbiamo ottenuto un canale di trattativa con la Regione”

by CISL LDS

TPL, LA FIT CISL E LA UILT UIL UMBRIA: “UNA GARA CON TROPPE INCOGNITE. ABBIAMO OTTENUTO UN CANALE DI TRATTATIVA CON LA REGIONE E INTENDIAMO PERCORRERLO A TUTELA DEI LAVORATORI COINVOLTI E DEGLI UTENTI”

La FIT CISL e la UILT UIL credono da sempre che la contrattazione sia l’unica via maestra per la tutela dei lavoratori. La contrattazione, secondo noi, deve essere alimentata anche quando si è di fronte alle situazioni più avverse.
E’ sulle basi di questa premessa che come organizzazioni sindacali, nonostante il permanere di tutte le perplessità e preoccupazioni del caso, abbiamo creduto necessario dover richiedere all’Assessore Melasecche l’avvio di un percorso di relazioni sindacali per districare, se possibile, tutti i nodi irrisolti che la futura gara del TPL ci porrà nel 2023. Abbiamo creduto inoltre, fare questa richiesta urgente prima della delibera di Giunta uscisse il 10 di agosto prossimo.
In data 8 agosto abbiamo avuto un primo incontro dove abbiamo nuovamente confermato tutte le nostre preoccupazioni per una gara strutturata in 4 bacini. Preoccupazioni legate prima di tutto alle ricadute sui dipendenti coinvolti e alla qualità dei servizi che verranno erogati una volta che la gara sarà assegnata.
Inutile ribadire la posizione da parte dell’Assessore che ha giustificato la scelta dei 4 bacini con l’applicazione della normativa vigente ( in particolare del DM 157 del 2018 e della relativa giurisprudenza ) che di fatto gli “imporrebbe” una gara su più bacini e dai risparmi che l’applicazione di tale normativa gli garantirebbe pari a circa 13 milioni di euro. L’Assessore inoltre, ha confermato un impegno di 58 milioni di euro circa, comprensivi di una parte dei 20 milioni dal bilancio regionale destinati ai trasporti pubblici in generale( calcolati sulla media di spesa dei prossimi 9 anni ) per la gara a cui andranno aggiunte le risorse dei comuni.
Nonostante le distanze tra le parti, come FIT CISL e UILT UIL abbiamo richiesto ed ottenuto dallo stesso assessore di avviare una serie di incontri per:
– ottenere precise garanzie a tutela dei lavoratori coinvolti tramite la sottoscrizione di un Protocollo di intenti in cui la Regione si impegna ad inserire nel bando di gara i requisiti minimi per le società partecipanti, la previsione della “CLAUSOLA SOCIALE” e la garanzia dell’applicazione del contratto nazionale di primo e secondo livello in tutti i bacini al fine di non perdere nessun posto di lavoro nel TPL e di salvaguardare i salari attuali di tutti i lavoratori coinvolti;
– inserire nella futura gara elementi di salvaguardia dei servizi che oggi si svolgono in sinergia, data la particolarità nostro territorio (tra urbano, extraurbano, lago trasimeno).
Pur consapevoli che gli argomenti trattati in questo primo incontro, oggetto delle nostre richieste, non siano esaustivi al fine di avere un quadro più chiaro circa la futura gara, riteniamo che essi siano i più urgenti da trattare.
Allo stesso tempo abbiamo manifestato forti perplessità sull’ulteriore taglio di circa 800.000 euro al TPL, previsto da settembre a dicembre prossimi. Perplessità legate all’intempestività e all’inutilità di tale provvedimento funzionale solo a far cassa, nonché dannoso al trasporto scolastico. Anche su tale questione, la nostra richiesta ha trovato terreno fertile. L’assessore ha confermato che sta lavorando con BUSITALIA per evitare questo taglio.
Rimaniamo fermamente convinti che dividere il TPL umbro in 4 bacini non sia la soluzione. Restiamo fortemente perplessi dalle scelte politiche su tale tema ma allo stesso tempo restiamo realisti e pragmatici. Il nostro interesse è evitare che il peso economico della nuova gara ricada sulle spalle dei lavoratori. Riteniamo che garantire la CLAUSOLA SOCIALE e l’APPLICAZIONE del CONTRATTO di PRIMO e SECONDO LIVELLO sia un passaggio necessario ma non ancora sufficiente. Per tale motivo percorreremo tutte le strade disponibili a tal fine compresa quella che noi riteniamo essere la via maestra e cioè la TRATTATIVA.

Perugia; lì 09/08/2022

Gianluca Giorgi – FIT CISL

Stefano Cecchetti – UILT UIL

Forestali, arriva la firma dell’ipotesi di accordo di rinnovo del contratto integrativo regionale

by CISL LDS

Nella foto Simone Dezi, alla guida della Fai Cisl Umbria

E’ stato  siglato  il 2 Agosto scorso presso l’Assessorato all’agricoltura della Regione Umbria da FAI-CISL,FLAI-CGIL,UILA-UIL e dalla Regione dell’Umbria stessa l’ipotesi  di accordo di rinnovo del Contratto integrativo Regionale degli operai ed Impiegati forestali 2020/2023  scaduto  il 31/12/2019.

Le Segreterie Regionali FAI,FLAI e UILA, insieme alle rispettive delegazioni trattanti esprimono soddisfazione per un accordo che al di là dell’incremento economico riveste un’importanza fondamentale per tutti i lavoratori forestali dell’Umbria,in virtù del fatto che negli ultimi 11 anni  questo è il secondo rinnovo del C.I.R.L. dopo quello del 2017 e che segue il rinnovo del contratto Nazionale dei forestali avvenuto nel  Dicembre 2021.

Le Rappresentanze Sindacali unitariamente ringraziano sia  l’Assessore all’agricoltura della Regione dell’Umbria Roberto Morroni per il grande contributo dato in prima persona per la firma del rinnovo contrattuale , sia l’Amministratore Unico dell’agenzia Forestale Regionale dell’Umbria Manuel Maraghelli,sia  i Dirigenti di Regione ed AFOR per aver siglato un accordo così importante in una fase storica così delicata in cui sia la pandemia e soprattutto la guerra stanno mettendo a rischio la tenuta economica ma anche psicologica di tutti i lavoratori.

Tra i punti salienti del rinnovo in primis c’è l’impegno a stabilire un nuovo contingente forestale ottimale per AFOR che dovrà essere approvato dalla Regione e di conseguenza l’avvio di una nuova fase di assunzione di personale a tempo indeterminato.

Proprio per questo da Settembre vi sarà l’apertura di un tavolo Regionale  per iniziare la discussione di questa che per noi è una tematica fondamentale,sapendo che il futuro dell’Agenzia dipenderà  da quale ruolo si vorrà dare all’Agenzia stessa.

Quanto sopra esposto diventa importante per far si che entro fine anno o al massimo i primi mesi del 2023 possa essere pronto il bando di concorso per le  nuove assunzioni del personale forestale, partendo con  la stabilizzazione di quei lavoratori a tempo determinato che ormai da più anni sono inseriti stabilmente nelle squadre AFOR.

Inoltre le OO.SS. esprimono la loro soddisfazione per gli aumenti salariali  che diventano importantissimi vista la crescita costante dei prezzi al consumo e  dell’inflazione.

Tali  aumenti,  sono legati all’alta professionalità dei lavoratori tutti, sia impiegati che operai, professionalità riconosciuta anche dall’Assessore Morroni,in una visione meritocratica che premia di più, chi più fa, con premialità legate ad obbiettivi,  realizzazione di progetti ed uso di mezzi ed attrezzature.

In questo contesto si inquadra una nuova fase soprattutto per coloro che saranno i nuovi assunti dell’Agenzia,con incentivazioni come riconoscimento per l’impegno a mettersi in gioco,una scommessa che punta sulla formazione per professionalizzare tutti quei lavoratori che desiderano approfondire nuove conoscenze e che vogliono accrescere la proprio professionalità.

Proprio per questo riteniamo che il futuro dell’Agenzia non dovrà più essere inteso sia dalla gente comune, sia dalle istituzioni,come in passato,come un Ente inutile ma anzi,dovrà essere visto come un Ente che oltre ad avere un ruolo fondamentale nell’equilibrio ambientale e nel recupero della ruralità demaniale Regionale,dovrà scommettere su se stessa per migliorare la qualità delle già buone professionalità già presenti sia tra gli operai sia tra gli impiegati forestali.

La formazione dovrà diventare elemento importante anche per i lavoratori del comparto ADISU che avranno la possibilità di aderire ai vari corsi di formazione attinenti le mansioni  che svolgono e  che l’Agenzia metterà a disposizione nei prossimi mesi che potranno permettere anche avanzamenti di livello.

Nelle prossime settimane inoltre  dovrà essere affrontata la questione del riconoscimento della C.I.S.O.A. e proprio per questo c’è un impegno unilaterale sia  da parte delle OO.SS sia da parte  di AFOR a convocare un tavolo con INPS  Regionale per definire meglio alcune problematiche inerenti la fruizione della cassa integrazione.

Dal prossimo 29 Agosto l’ipotesi di accordo verrà portata in  discussione tra i  lavoratori  AFOR nei vari compartimenti per portare a conoscenza degli stessi le   novità introdotte e per l’approvazione delle assemblee.

Gianluca Menichini (Flai Cgil)

Simone Dezi (Fai Cisl)

Mirko Ghiandoni (Uila Uil)

Perugia, 5 agosto 2022

Sanità, sindacati: “Dove è il confronto sul piano regionale promesso dalla presidente Tesei?”

by CISL LDS

Sgalla, Manzotti e Molinari: “Non accettiamo lo smantellamento del sistema, pronti alla mobilitazione”

A prendere posizione sulla sanità in Umbria è, assieme a Cgil e Uil Umbria, il segretario generale regionale Cisl Umbria Angelo Manzotti

Sono passati più di due mesi dall’incontro dello scorso 31 maggio nel quale la presidente Tesei, accompagnata dall’assessore alla Sanità Coletto, aveva annunciato l’apertura di un confronto con Cgil, Cisl e Uil sul piano sanitario regionale ed in particolare sull’emergenza personale, anche sulla scorta delle oltre 8mila firme raccolte dai sindacati a sostegno della loro piattaforma. “Da allora purtroppo è calato ancora una volta il silenzio, mentre la situazione del nostro sistema sanitario peggiora di giorno in giorno e in questa estate assistiamo all’interruzione di servizi e prestazioni fondamentali in molti territori, mentre l’emergenza covid che non molla la presa ha riprodotto una situazione simile a quella di due anni fa – affermano in una nota i segretari dei tre sindacati umbri, Vincenzo Sgalla, Angelo Manzotti e Maurizio Molinari – In questo quadro la discussione sul nuovo piano sanitario, ovvero la programmazione della sanità del futuro in Umbria, diventa cruciale e non può assolutamente essere affrontata come fatto finora dalla giunta, ovvero ignorando le tantissime voci di dissenso, a partire da quelle della quasi totalità dei sindaci umbri, sia di sinistra che di destra, oltre al malessere diffuso tra tutto il personale”.
Per Cgil, Cisl e Uil il tempo dell’attesa è finito: “Di sicuro non intendiamo assistere allo smantellamento della sanità pubblica senza reagire – concludono Sgalla, Manzotti e Molinari – La presidente a l’assessore Coletto mettano in conto lo scontro con il sindacato su questo tema, come sul trasporto pubblico locale e su tutti quei provvedimenti che penalizzano pesantemente le lavoratrici e i lavoratori, così come i tanti pensionati che hanno lottato in passato per garantire lo stato sociale in Umbria”.

Tpl, la Fit Cisl e la Uilt Uil Umbria convocano un’incontro con la stampa e si rivolgono alla Regione: “C’è bisogno di una visione globale della realtà umbra”.

by CISL LDS

Nella foto il segretario Gianluca Giorgi, alla guida della Fit Cisl Umbria

La gara del TPL in Umbria strutturata in 4 lotti, per UILT UIL e FIT CISL è incomprensibile poiché oltre a non poter garantire il diritto alla mobilità a tutti i cittadini umbri, sta mettendo in discussione alcune interessanti novità realizzate negli ultimi anni come ad esempio il PUMS del comune di Perugia. Il progetto del PUMS, non dimentichiamo già approvato a livello nazionale e che attendeva, per la sua realizzazione, di essere inserito nella gara regionale, prevede sinergie fra il trasporto urbano e il trasporto extraurbano. Con questo spacchettamento in 4 lotti, di cui 2 prevedono proprio la gara dell’urbano e dell’ extraurbano nel territorio Perugino, rimette in discussione tutto il progetto. Questa situazione mette in difficoltà il Comune di Perugia, capoluogo di Provincia e soprattutto della regione Umbria, perché alle incertezze degli afflussi economici si somma le rigidità di sistema.
Alcuni comuni sotto i 12 mila abitanti, inoltre, non avranno più contributi economici derivanti da una Legge regionale di qualche anno fa ma che risulta non ancora applicata.
Non condividiamo l’impostazione che questa amministrazione regionale e molti sindaci stanno dando al trasporto pubblico locale. È sbagliato totalmente l’approccio.
Si pensa che il trasporto pubblico possa essere gestito come un’azienda di produzione dimenticando dell’importanza sociale che riveste. Inoltre, si registra uno scarso e timido approccio per il disincentivo dei mezzi privati in favore all’utilizzo dei mezzi pubblici.

Facciamo appello alla Presidente della Regione Umbria Donatella Tesei in quanto è necessario che prenda in mano la situazione che ad oggi ogni singolo assessore gestisce in base all’assessorato che rappresenta. C’è bisogno di una visione globale della realtà umbra e quindi anche del trasporto pubblico locale, siamo ancora in tempo diamo la giusta importanza alla mobilità dei cittadini e dei turisti in Umbria.

Tutti gli organi di informazione sono invitati alla conferenza stampa di Fit Cisl e Uilt Uil Umbria per trattare delle criticità del Trasporto Pubblico Locale per il territorio, lavoratori ed utenti.

L’incontro con la stampa si terrà a Perugia presso la sala conferenze stampa della Cisl Umbria in via Campo di Marte il giorno 9 agosto 2022 alle ore 10,30.

Fit Cisl e Uilt Uil Umbria
Perugia, 3 agosto 2022

Cisl Umbria: “Un tavolo di lavoro sull’economia umbra: premiata una nostra idea”

by CISL LDS

Un tavolo di lavoro sull’economia umbra: un’iniziativa della Cisl regione che diventa realtà. “Il Tavolo di lavoro – dichiara la Cisl Umbria – nasce in un periodo di forte crisi e preoccupazione per il futuro. Il sindacato proprio per questo potrà essere quel valore aggiunto, dare un’importante spinta propulsiva e un punto di vista diverso. Elementi necessari in questo difficile momento storico, che andranno ad arricchire un tavolo composto dal mondo sindacale, politico, economico ed accademico”.
Per la Cisl Umbria l’obiettivo sarà quello di confrontarsi costantemente e a 360 gradi sulla situazione economica dell’Umbria, cercando di cogliere le opportunità della formazione, della finanza agevolata, dell’internazionalizzazione e identificando, nel contempo, quelli che saranno i sentieri di sviluppo futuri, secondo un approccio costruttivo ed aperto. I protagonisti saranno quanti avranno competenze qualificate, diventando in tal modo punti di riferimento sul territorio ed interlocutori con il referente regionale del progetto.
La Cisl Umbria guarda con favore anche ai workshop di approfondimento tematici aperti al pubblico, definiti Giornate dell’economia. “Anche questi incontri – conclude la Cisl Umbria – saranno importanti per avvicinare le persone e soprattutto i giovani al mondo del lavoro, permettendo loro di conoscere meglio e di più il mercato del lavoro umbro”.
Cisl Umbria
Perugia, 3 agosto 2022

Forestali, siglato l’accordo

by CISL LDS

Nella foto Simone Dezi, il segretario generale Fai Cisl Umbria

Forestali: siglato l’accordo: Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil Umbria, in un periodo storico così complicato per le famiglie, vedono riconosciuto finalmente il grande lavoro degli operai – impiegati forestali sia a livello normativo che economico: “Grazie anche all’impegno dell’Assessore Morroni Regione Umbria, si apre un nuovo capitolo. A settembre 2022 inoltre – fanno sapere i sindacati – vi sarà anche apertura del tavolo regionale per la pianta organica dell’Agenzia Forestale Regionale e della definizione del Bando per assunzione dei dipendenti stagionali, per noi questione di primo piano per capire il futuro dell’agenzia e stabilizzare i lavoratori”.
#essercipercambiare

Sanità e bisogni dei pensionati: le priorità di Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil Umbria oggi in Regione

by CISL LDS

Nella foto i segretari generali regionali Maria Rita Paggio (Spi Cgil), Francesco Ciurnella (Uilp Uil) e Luigi Fabiani (Fnp Cisl)

Liste d’attesa, sanità territoriale, Prina, non autosufficienza e case di riposo sono stati solo alcuni dei temi centrali dell’incontro odierno che ha permesso ai segretari generali regionali Maria Rita Paggio (Spi Cgil), Luigi Fabiani (Fnp Cisl) e Francesco Ciurnella (Uilp Uil) di illustrare ufficialmente alle istituzioni (presenti l’assessore regionale alla sanità Luca Coletto e il direttore regionale alla sanità Massimo D’Angelo) la Piattaforma rivendicativa sindacale e, con essa, le condizioni nelle quali si trovano gli anziani umbri.
“Al 31 dicembre 2021 – hanno ribadito Maria Rita Paggio, Luigi Fabiani e Francesco Ciurnella – la popolazione residente in Umbria ammontava a 882.000 abitanti, di cui 225.700 over 60, 121.700 over 75 e 76.700 over 80. Con l’incontro di oggi quindi, stiamo dando voce ai bisogni di tante persone”. Così Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil Umbria sono passati ad illustrare i vari capitoli del documento unitario: dai bisogni abitativi, della mobilità (trasporti pubblici), della sicurezza, dell’invecchiamento attivo, delle politiche di genere, della difesa del potere d’acquisto delle pensioni, fino ad arrivare alla digitalizzazione e, soprattutto, a diritto alla salute.

Ancora una volta i sindacati dei pensionati sono tornati su questo diritto costituzionale, che si basa anche e soprattutto sulla prevenzione, la presa in carico delle cronicità e sulla concreta possibilità di accesso alle prestazioni. Proprio per questo i segretari sono entrati nel merito di alcune delle numerose inefficienze segnalate dai propri iscritti. Hanno ribadito quindi come la pandemia abbia acuito delle criticità già esistenti nel sistema sanitario. I segretari hanno posto all’attenzione dell’assessore e del direttore regionale tre priorità. “La prima riguarda l’abbattimento delle liste di attesa e la necessità di limitare l’insostenibile pendolarismo sanitario da un lato all’altro dell’Umbria – hanno affermato Paggio, Fabiani e Ciurnella -, che per gli anziani è isostenibile anche alla luce dei limiti del sistema di trasporto pubblico. Il secondo – hanno continuato – riguarda il potenziamento della medicina territoriale, che per gli anziani rappresenta la prima risposta al loro bisogno di cura. Proprio in questo ambito, le risorse del Pnrr possono e devono essere un’opportunità per costruire risposte qualificate e di prossimità su tutti i territori della regione. La medicina territoriale, intanto, sta perdendo pezzi importanti perché il progressivo pensionamento dei medici di medicina generale sta lasciando scoperti molti cittadini, soprattutto anziani, creando gravi problemi soprattutto a quella parte di popolazione che vive nei territori delle aree interne (certamente più in difficoltà rispetto a chi vive nei centri più grandi)”. Terzo punto, sul quale i segretari hanno puntato l’attenzione è stato quello che ha visto la richiesta del raddoppio del finanziamento del fondo regionale per la non autosufficienza, fermo a 4 milioni di euro dalla sua istituzione (che risale ad oltre 10 anni fa).

I sindacati dei pensionati hanno ascoltato con attenzione quanto comunicato dalle istitizioni. “A queste richieste l’assessore e il direttore hanno informato che dal 1° luglio è vigente il nuovo piano regionale per l’abbattimento delle liste d’attesa, i cui esiti non sono ancora verificabili. Inoltre, per quanto riguarda la sostituzione dei medici di medicina generale – hanno riportato Paggio, Fabiani e Ciurnella – l’istituzione ci ha comunicato che la sostituzione può avvenire solo per apposito bando, che può essere avviato solo dopo il pensionamento del medico. Pertanto si creano delle difficoltà temporanee che la Regione sta tentando di superare attraverso l’incentivazione della “medicina di gruppo”. Infine, per quanto riguarda l’aumento del fondo regionale per la non autosufficienza l’assessore ha garantito che la questione sarà portata all’attenzione della Presidente”.

I sindacati dei pensionati hanno colto l’occasione dell’incontro per sollecitare la Regione a convocare un incontro sull’accordo ponte in relazione all’aumento delle rette delle residenze per anziani. “Un aumento – hanno precisato Paggio, Fabiani e Ciurnella – il cui aumento è stato deciso senza alcun preventivo confronto con le organizzazioni sindacali”.

“Rimaniamo vigili e attendiamo risposte concrete – hanno quindi concluso i tre segretari generali regionali di Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil Umbria – e per questo rimaniamo in attesa dell’incontro previsto per settembre, nel corso del quale verificheremo la reale volontà della Regione di dare risposte concrete ai bisogni dei cittadini e dei pensionati umbri”.
Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil Umbria
Perugia, 2 agosto 2022

Crisi energetica, sindacati a confronto con Confindustria Umbria: si rischia un autunno bollente

by CISL LDS

Nella foto il segretario generale Cisl Umbria Angelo Manzotti, che il 28 luglio 2022 ha partecipato all’incontro tra Cgil, Cisl e Uil regionali e Confindustria Umbria sulla crisi energetica

Difendere l’occupazione dagli effetti nefasti della crisi energetica che sta impattando pesantemente sul tessuto produttivo umbro e che nei mesi autunnali rischia di diventare dirompente È questo l’obiettivo “che deve essere prioritario” per i sindacati umbri, Cgil, Cisl e Uil, che il 28 luglio 2022 hanno incontrato i vertici di Confindustria per un confronto sull’andamento produttivo e sulle strategie di breve periodo delle imprese umbre per affrontare i rincari (esorbitanti) dell’energia, in particolare del gas.

“È stato un primo incontro utile a cercare soluzioni comuni per i lavoratori e per le imprese in grado di tamponare un ulteriore aggravamento della situazione che, da quanto ci riportano le nostre categorie e le stesse imprese, è purtroppo alle porte con la nuova impennata dei costi energetici. Da questo punto di vista il confronto tra Cgil, Cisl e Uil nazionali ed il Governo ha prodotto un primo risultato, ma occorre rafforzare gli interventi contro il caro-energia anche attraverso un’ulteriore tassazione degli extraprofitti delle imprese energetiche, delle multinazionali della logistica e dell’economia digitale. Accanto a questo – aggiungono i sindacati – anche la Regione Umbria dovrebbe fare la sua parte, per questo chiediamo la convocazione di un tavolo con le parti sociali dove porteremo le istanze di lavoratrici e lavoratori dell’Umbria”.

Perugia, 28 luglio 2022