Perugia città 30: apposta la targa in via del Bellocchio

by CISL LDS

“Perugia città 30, città delle relazioni”: da oggi, 19 settembre 2024, questa scritta campeggia lungo via del Bellocchio, proprio davanti alla nuova corsia per le bici che fiancheggia il marciapiede, quartiere in cui tante persone, soprattutto anziane, si muovono per accedere a servizi e assistenza. La targa è stata apposta stamattina, nell’ambito della campagna “Siamo tutti pedoni”, lanciata dai sindacati pensionati, Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil dell’Umbria, in occasione della Settimana Europea della Mobilità. Presenti i segretari dei sindacati pensionati dell’Umbria, Andrea Farinelli (Spi Cgil), Luigi Fabiani (Fnp Cisl) ed Elisa Leonardi (Uilp Uil), insieme all’assessore alla mobilità del Comune di Perugia, Pierluigi Vossi. “Una mobilità sempre più sostenibile e soprattutto a misura di anziani è un obiettivo fondamentale per la nostra giunta – ha dichiarato Vossi – per questo vi siamo grati per questa iniziativa e per averci coinvolti e lavoreremo insieme in futuro per costruire una città sempre più inclusiva e vivibile”.
“La sicurezza stradale è per le persone anziane fra le principali emergenze nazionali – hanno sottolineato i segretari di Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil – Dai tempi per l’attraversamento pedonale di un semaforo, alla presenza di strisce pedonali visibili; dalla installazione di dossi dissuasori di velocità, alla realizzazione di una zona 30; dalla pedonalizzazione di strade e piazze alla creazione di strade scolastiche che proteggano nonni e nipoti, all’installazione di panchine e la qualità degli spazi pubblici: nessun caso è troppo piccolo per farne un simbolo di una richiesta generale di trasformazione urbana per avere strade più sicure e curate, nuove aree verdi, piazze pedonali e piste ciclabili, attraversamenti tranquilli per le persone anziane e con disabilità, spazi protetti per i bambini davanti alle scuole per migliorare la vivibilità urbana attraverso la qualità degli spazi pubblici”.

Infortunio sul lavoro, Cgil, Cisl e Uil Alto Tevere: “La formazione per un cambio di passo e subito l’attuazione della patente a crediti”

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Nella foto il coordinatore per la Cisl dell’Area Sindacale Territoriale Alto Tevere Antonello Paccavia

CITTA’ DI CASTELLO, 19 settembre 2024 – In Umbria continua la scia di infortuni sul lavoro che questa volta, nella giornata del 17 settembre 2024, ha coinvolto un lavoratore metalmeccanico cinquantenne, residente a San Giustino e impegnato per lavoro nella vicina Toscana. “Molto spesso – sottolineano Cgil, Cisl e Uil Alto Tevere – gli infortuni emergono a causa della fretta incosciente. Una fretta che insegue la volontà di produrre sempre di più. Questa logica deve essere contrastata e sostituita con una nuova cultura, che sia funzionale alla responsabilità e all’attenzione. Quindi – sottolineano i sindacati confederali – diventa strategico da una parte il ruolo della formazione e dall’altra attuare la partecipazione dei lavoratori”. Se il percorso formativo, per i sindacati, deve essere meno teorico e più pratico, dall’altra la patente a crediti diventi un’urgenza: “Subito la sua attuazione in tutti i settori”.

Nuova tappa per “Per-corso formativo” organizzato dalla Cisl Umbria. A partecipare una trentina di delegati e operatori Cisl

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PERUGIA, 18  settembre 2024 – Prosegue in maniera itinerante “Il Per-Corso di formazione”, il corso di formazione della Cisl Umbria per giovani sindacalisti di tutte le categorie. Il secondo modulo si è svolto il 16 settembre 2024 al Romitorio di Amelia dove è collocato il Centro studi della Fim Cisl. A fare gli onori di casa Rosario Iaccarino, Responsabile della formazione della Fim Cisl Nazionale insieme al segretario regionale della Cisl Umbria Riccardo Marcelli che insieme al gruppo di lavoro hanno lavorato insieme ai partecipanti sul tema della rappresentanza. “La rappresentanza sindacale dei lavoratori -sottolinea Riccardo Marcelli- costituisce un elemento fondamentale del tessuto democratico del nostro paese”.

D’altra parte il tema scelto dal corso di formazione è “I nostri valori, la nostra strada”.

Rosario Iaccarino dopo aver tracciato il quadro, ha lavorato in modo particolare sui nuovi linguaggi della rappresentanza sindacale: “Il riconoscimento del valore dell’opera della donna e dell’uomo, come fonte relazionale del significato del lavoro -afferma Rosario Iaccarino- diviene un progetto di società basata sulla ricerca dell’uguaglianza delle opportunità, sulla creatività e la giustizia sociale”.

Il “Per-corso” riprenderà con il terzo modulo formativo che si terrà a Perugia nel mese di ottobre.

Siamo tutti pedoni: giovedì 19 settembre a Perugia arriva la campagna dei sindacati pensionati per una nuova idea di mobilità urbana sostenibile

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Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil, insieme al Comune, apporranno una targa “Perugia città 30” in via del Bellocchio
 

Nella foto il segretario generale Fnp Cisl Umbria Luigi Fabiani, assieme al segretario organizzativo della categoria dei pensionati della Cisl Umbria Vito Bozzi. Anche Fabiani sarà a Perugia per intervenire a “Siamo tutti pedoni”

Nell’ambito della Settimana Europea della Mobilità, arriva anche a Perugia la campagna “Siamo tutti pedoni”, lanciata dai sindacati pensionati, Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil, insieme al Centro Antartide. Domani, Giovedì 19 settembre, alle ore 10.00, in via del Bellocchio (parcheggio antestante la Cgil i segretari dei sindacati pensionati dell’Umbria, Andrea Farinelli (Spi Cgil), Luigi Fabiani (Fnp Cisl) ed Elisa Leonardi (Uilp Uil), insieme all’assessore alla mobilità del Comune di Perugia, Pierluigi Vossi, verrà apposta una targa con scritto “Perugia città 30, città delle relazioni”. 

Nel 2022 sono stati 287 i pedoni over65 morti sulle strade delle città italiane, circa il 60% di quelli totali, e più di 6.000 i pedoni over65 coinvolti in incidenti stradali che hanno riportato ferite di varia gravità (il 32% del totale). Fra le principali cause degli incidenti e sicuramente della gravità degli stessi nel caso di pedoni è riconducibile alla velocità.
“Un trend nazionale, quello dei pedoni investiti, che, pur registrando un lieve calo negli ultimi anni (al netto del periodo del Covid), continua a restituire dati allarmanti che collocano la sicurezza stradale fra le principali emergenze nazionali – spiegano i sindacati dei pensionati in una nota – Dai tempi per l’attraversamento pedonale di un semaforo, alla presenza di strisce pedonali visibili; dalla installazione di dossi dissuasori di velocità, alla realizzazione di una zona 30; dalla pedonalizzazione di strade e piazze alla creazione di strade scolastiche che proteggano nonni e nipoti, all’installazione di panchine e la qualità degli spazi pubblici: nessun caso è troppo piccolo per farne un simbolo di una richiesta generale di trasformazione urbana per avere strade più sicure e curate, nuove aree verdi, piazze pedonali e piste ciclabili, attraversamenti tranquilli per le persone anziane e con disabilità, spazi protetti per i bambini davanti alle scuole per migliorare la vivibilità urbana attraverso la qualità degli spazi pubblici”.
 
Perugia, 18 settembre 2024
 
Uffici stampa CGIL CISL UIL Umbria

Sciopero lavoratori Uneba: “Serve il rinnovo contrattuale subito”

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Città della Pieve, 16 settembre 2024 – Sono scesi in piazza i lavoratori a cui si applica il contratto Uneba, scaduto da oltre cinque anni. I sindacati hanno rifiutato la proposta di aumento contrattuale di Uneba, ritenuta assolutamente insufficiente. Nell’ambito della mobilitazione nazionale, in Umbria il presidio si è svolto a Città della Pieve ed è stato indetto da Fp Cgil, Fisascat Cisl, Fp Cisl, Uil Fpl e Uiltucs.

“In Umbria il settore coinvolto dalla mobilitazione, quello socio-sanitario e assistenziale nelle strutture associate ad Uneba, riguarda 750 lavoratrici e lavoratori, prevalentemente donne che lavorano in strutture accreditate, quindi che usufruiscono di fondi pubblici e dalle quali, dunque, non è possibile accettare un atteggiamento di tale noncuranza nei confronti di chi esercita una professione delicata come quella di tali lavoratori. Il contratto Uneba, ad oggi, è l’unico del settore socio-assistenziale che non è stato rinnovato, pertanto siamo in presenza di una situazione in cui le stesse professionalità come infermieri e Oss, con le stesse mansioni, percepiscono una retribuzione inferiore dei loro colleghi. Per questo rivendichiamo con forza la parità di trattamento economico e normativo”.

“Rinnovo del contratto subito per i lavoratori” chiedono i sindacati che ricordano come Uneba abbia dichiarato la volontà di intraprendere un negoziato con delle aperture che i rappresentanti dei lavoratori hanno valutato “insufficiente la disponibilità datoriale ai fini di una eventuale sospensione delle iniziative programmate oltre lo sciopero di oggi. I presidi rappresentano solo l’inizio di una battaglia che si concluderà solo quando le lavoratrici e lavoratori di questo settore non avranno il giusto riconoscimento economico e normativo”.

Uffici stampa Cgil, Cisl e Uil

Infortuni sul lavoro ancora in aumento in Umbria, sindacati: mettere questo tema al centro del dibattito politico

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A Foligno assemblea di Cgil, Cisl e Uil con Rls e Rlst: la nostra piattaforma, presentata 10 mesi fa, non è stata degnata di risposta
 
“I dati Inail 2024 purtroppo lo confermano: il fenomeno degli infortuni nei luoghi di lavoro in Umbria, anche mortali, è ancora vasto e sta toccando livelli di allarme sociale. Anche se in Umbria ci sono stati meno decessi nei primi 7 mesi del 2024 (11 contro le 17 del 2023) non possiamo abbassare la guardia, visto che il numero di denunce di infortunio e di malattie professionali è aumentato ancora (6.292, +281 sul 2023)”. Cgil, Cisl e Uil dell’Umbria rilanciano da Foligno la loro piattaforma su salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e lo fanno riunendo in assemblea, ancora una volta, Rls e Rlst, ovvero le lavoratrici e i lavoratori che nei luoghi di lavoro svolgono il ruolo di rappresentanti a tutela della sicurezza delle loro colleghe e dei loro colleghi.
Ad aprire i lavori la relazione del segretario regionale Cisl Umbria Riccardo Marcelli, L’incontro, presieduto dal segretario regionale Uil Umbria Fabio Benedetti, ha poi visto l’intervento di Rsl e Rlst di tutti i settori. A seguire quelli dei segretari generali Maria Rita Paggio (Cgil Umbria), Angelo Manzotti (Cisl Umbria) e Maurizio Molinari (Uil Umbria).Sebastiano Calleri, responsabile Salute e Sicurezza Cgil nazionale, ha concluso i lavori riconoscendo l’importante percorso unitario avviato in Umbria.
“Quello di oggi è un appuntamento importante che vogliamo utilizzare per richiamare ancora una volta l’attenzione di tutta la nostra comunità su questo tema, a dieci mesi dalla presentazione della nostra piattaforma unitaria alle Istituzioni, sulla quale sia la Giunta Regionale che le associazioni datoriali non ci hanno degnato di una risposta – hanno rimarcato i sindacati nei loro interventi – Lo facciamo oggi alla vigilia della campagna elettorale per la Regione, con l’obiettivo di inserire questa piattaforma nella discussione programmatica delle forze politiche”.
I dati sugli infortuni sul lavoro in Umbria indicano che il settore più colpito è quello dell’industria e servizi con 4623 denunce di infortunio nei primi 7 mesi del 2024 (entrando ancora più nel dettaglio 1252 nell’industria, 652 nell’artigianato, 1112 nel terziario. In agricoltura siamo passati da 435 a 453. Gli infortuni crescono a Perugia da 694 a 813 come a Terni, da 120 a 130 anche se in provincia di Terni le denunce sono scese nei sette mesi di riferimento, da 1250 a 1215, salendo di conseguenza di più in quella di Perugia da 4761 a 5215.

Ad infortunarsi di più sono le classi di età che vanno da 45 a 59 anni.
“L’impegno messo in campo negli ultimi anni, attraverso le modifiche normative e l’aumento delle risorse umane ed economiche negli organi di controllo, è certamente un segnale importante che sta già facendo registrare una crescita rilevante nel numero delle indagini e verifiche svolte nei luoghi di lavoro – hanno osservato Cgil, Cisl e Uil – ma questo non è assolutamente sufficiente per affrontare i problemi, in particolare in settori a rischio come in agricoltura e l’edilizia, dove anche l’irregolarità del lavoro è più diffusa”.

I sindacati chiedono dunque che la Regione si faccia promotrice di una continua collaborazione tra Inail, Inps, Ispettorato Nazionale del Lavoro, Carabinieri e Usl, per garantire un lavoro “degno e dignitoso”, che significa senz’altro un lavoro con più salute e sicurezza, un’attenzione all’appalto e al subappalto che abbassa la qualità del lavoro. E un lavoro “con la giusta retribuzione e assunzioni effettive per tutti i lavoratori, garantendo l’emersione a chi è costretto a lavorare in nero”. Il tutto con un ruolo sempre maggiore anche delle istituzioni locali.

Oltre alla formazione di tutti i lavoratori (compresi quelli stranieri) e dei datori di lavoro, Cgil, Cisl e Uil chiedono che nelle aziende vi siano investimenti sull’utilizzo di nuovi materiali (materie prime che in lavorazione non compromettano la salute), di nuove tecnologie, che possono non soltanto ridurre la gravosità e la pesantezza del lavoro, ma anche garantire sempre di più chi lavora echi si appresta ad entrare nel mondo del lavoro.

È poi determinante, secondo le organizzazioni dei lavoratori, dare vita ad un progetto di diffusione della cultura della sicurezza, unita alla affermazione dei diritti dei lavoratori nelle scuole medie superiori.
“In Umbria l’attuale Giunta Regionale non ha voluto ascoltare le nostre ragioni e non ha preso minimamente in considerazione le nostre proposte, fatta eccezione per un intervento sui colpi di calore nei settori dell’edilizia e dell’agricoltura, che è servito comunque a scongiurare eventi gravi rispetto ai fenomeni climatici – hanno sottolineato ancora i sindacati nei loro interventi – È stata un’ordinanza tardiva, rispetto a quando il sindacato l’aveva richiesta, ma estremamente utile e per questo va riproposta ed estesa.
Questo era uno tra i punti che proponevamo nella piattaforma e che a nostro avviso dovrebbe essere anche estesa. Per tutti gli altri
vogliamo ripartire da questa giornata per  migliorare le condizioni di vita e di salute, la sicurezza e l’ambiente di lavoro in Umbria. Dobbiamo farlo tutti insieme – hanno concluso Cgil, Cisl e Uil – pretendendo risposte dalle Istituzioni e dalle imprese che non possono più rimanere in silenzio”.

Osservatorio Regionale Appalti:  poche luci e molte ombre

by CISL LDS

A 7 mesi dal rinnovo del CCNL delle cooperative sociali la gran parte dei comuni umbri non ha ancora riconosciuto i maggiori costi alle cooperative

Chiesto un incontro ai Sindaci dei 12 Comuni capofila, per verificare l’adeguamento dei contratti con le cooperative sociali e l’applicazione della LR 2/2024

Perugia, 13 Settembre 2024 – Alcune luci e molte ombre: a 7 mesi dall’entrata in vigore del nuovo contratto nazionale di lavoro della cooperazione sociale, in Umbria solo una piccola parte dei “committenti”, ovvero stazioni appaltanti pubbliche, ha adeguato i contratti e recepito le novità normative. A denunciarlo è l’Osservatorio regionale dell’Umbria su appalti ed accreditamenti, formato da centrali cooperative (Legacoop, Confcooperative, Agci) e organizzazioni sindacali (Fp Cgil, Fp e Fisascat Cisl, Uil Fpl e Uiltucs), che stamattina nel corso di una conferenza stampa ha presentato un report sul “riconoscimento del valore della cooperazione sociale”.

Il nuovo contratto dei lavoratori delle cooperative sociali, in vigore dal 1 febbraio, ha migliorato le retribuzioni dei lavoratori del settore, facendo recuperare il potere di acquisto ai lavoratori e qualificando il lavoro sociale. In Umbria sono 280 le cooperative sociali attive, che erogano complessivamente servizi per un valore di 260 milioni. Gli addetti nel settore sono 9.500, di cui 1000 persone disabili o svantaggiate, ed erogano servizi a 80.000 cittadini, rappresentando un attore fondamentale del welfare locale.

Per le cooperative sociali il nuovo contratto determina nel 2024 un incremento del costo del lavoro di 12 milioni di euro. In termini percentuali questo si traduce in un incremento del costo del lavoro di oltre il 5%, che a regime arriverà ad oltre 15 punti percentuali. E dato che il 90% dei ricavi delle cooperative stesse proviene dalle amministrazioni pubbliche (USL, Comuni ed altri enti), la sostenibilità del welfare locale è a rischio in assenza di un pieno riconoscimento da parte delle amministrazioni pubbliche dei dovuti incrementi a favore delle cooperative sociali.

L’Osservatorio regionale appalti ha monitorato il livello di adeguamento dei contratti ed ha presentato alla comunità regionale i risultati del monitoraggio.

In Umbria – afferma Andrea Bernardoni, coordinatore dell’Osservatorio Regionale Appalti – analizzando l’adeguamento dei contratti delle amministrazioni pubbliche con le cooperative sociali la situazione presenta poche luci e molte ombre. Tra le luci si sono l’adeguamento delle tariffe dei servizi accreditati effettuato dalla Regione Umbria nel giugno scorso; l’adeguamento dei contratti relativi ai servizi sociosanitari effettuato dalla Usl Umbria 2; ed il percorso avviato dalla Usl Umbria 1. La situazione più critica, invece, è quella relativa alle cooperative di inserimento lavorativo. La quasi totalità dei contratti tra queste cooperative e le amministrazioni pubbliche non sono infatti stati adeguati”.

Tra le ombre – continua Monica Di Angelo, vice-coordinatrice dell’Osservatorio regionale appalti – ci son i Comuni della regione. Dal monitoraggio che abbiamo effettuato emerge che la gran parte di questi non ha adeguato i contratti e, anche i comuni che hanno effettuato alcuni adeguamenti lo hanno fatto solo per alcuni contratti in modo molto limitato”.

L’Osservatorio Regionale Appalti, vista la situazione particolarmente critica, ha scritto ai 12 sindaci dei Comuni capofila delle zone sociali chiedendo un incontro urgente per rimuovere gli ostacoli che stanno rallentando l’adeguamento dei contratti con le cooperative e verificare il livello di applicazione della LR 2/2024. Una legge molto importante, approvata all’unanimità dall’Assemblea legislativa regionale, che vuole assicurare la qualità del lavoro e dei servizi alla persona, promuovendo anche l’inclusione lavorativa delle persone con disabilità e utilizzando lo strumento delle procedure di gara riservate, previste dal codice dei contratti pubblici.

Per L’Osservatorio regionale appalti la LR 2/2024 è una legge importante, da applicare in modo puntuale, come fatto ad esempio dall’Azienda USL Umbria 2 che ha recente pubblicato una gara per i servizi socio sanitari che l’Osservatorio Regionale Appalti ha giudicato in modo positivo.

Perugia, 13 settembre 2024

Fonte: Fisascat Cisl Umbria

“Basta morti sul lavoro”: Cgil, Cisl e Uil Umbria rilanciano la “Piattaforma per la Salute, Sicurezza e Ambiente nei luoghi di lavoro dell’Umbria”

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PERUGIA, 6 settembre 2024 – “Basta morti sul lavoro”: Cgil, Cisl e Uil Umbria rilanciano la piattaforma per la promozione di un “Patto per la Salute, Sicurezza e Ambiente nei luoghi di lavoro” con l’obiettivo di aggiornarla. L’attivo dei Rls e Rlst dell’Umbria di martedì 10 settembre alle ore 10,00, che si terrà presso la sala riunioni della Cisl di Foligno in via La Louviere, 1, sarà aperto con la relazione del segretario regionale Cisl Umbria Riccardo Marcelli, la quale partirà da una fotografia della situazione umbra.
L’incontro, presieduto dal segretario regionale Uil Umbria Fabio Benedetti, vedrà l’intervento dei Rsl e Rlst di tutti i settori. A seguire quelli dei segretari generali Maria Rita Paggio (Cgil Umbria), Angelo Manzotti (Cisl Umbria) e Maurizio Molinari (Uil Umbria). A concludere i lavori sarà Sebastiano Calleri, responsabile Salute e Sicurezza Cgil nazionale.
“Con questa iniziativa – fanno sapere Cgil, Cisl e Uil Umbria – proseguiamo il nostro percorso di riflessione sul tema fondamentale della Salute, Sicurezza e Ambiente nei luoghi di lavoro. Ciò nella consapevolezza che purtroppo il fenomeno degli infortuni e quello delle malattie professionali, nonostante gli sforzi, continuano a crescere”.

Tutti gli organi di informazione sono invitati a partecipare

Sostegno scolastico, al via l’impegno dell’Anteas di Foligno

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“Ci sarà anche l’Anteas nel progetto regionale umbro “Educare insieme: percorsi intergenerazionali di supporto extrascolastico”. La finalità è quella di aiutare, attraverso lezioni effettuate da docenti accreditati, ragazzi che necessitano di essere supportati sia nelle discipline scientifiche in quelle letterarie”. Sono le parole della presidente Anteas di Foligno, Anna Mollaioli, che, riprendendo quanto detto nel marzo scorso in occasione della sua elezione, sottolinea come anche quest’anno l’associazione di volontariato promossa dalla Fnp Cisl si dedicherà al sostegno scolastico. Attività che, proprio come quella del “Trasporto Amico” al servizio di persone che devono raggiungere ospedali o farmacie nell’ambito della provincia, si era già sviluppata durante il mandato del suo predecessore, Francesco Emanuele, e che proprio in questi giorni vuole ampliare il suo respiro con l’ausilio di nuovi volontari.
“L’Anteas di Foligno può finalmente contare anche sulla sede ristrutturata” prosegue la dottoressa Mollaioli che, con la ripresa delle attività di volontariato, sottolinea come sia importante e gratificante far parte di un’associazione di volontariato come l’Anteas, nella quale la componente di genere è particolarmente attiva sia nelle iniziative formative – informative che nel coro. “Realtà, quest’ultima, che permette di entrare da protagonisti e con allegria nelle case di riposo, negli oratori e più in generale nelle comunità del folignate”. A riconoscere l’importanza di quanto svolto dall’associazione sono anche il segretario generale Fnp Cisl di Foligno Sante Fraccalvieri e il coordinatore per la Cisl dell’Area Sindacale Territoriale di Foligno – Spoleto Bruno Mancinelli: “Il mondo dell’associazionismo – ribadiscono – è importante sia per chi lo fa che per chi riceve i risultati dell’impegno profuso. Da una parte le persone impegnate riescono a far rete per un fine nobile, come quello della solidarietà, dall’altra parte chi è supportato non si trova solo nelle proprie difficoltà. Buon lavoro Anteas!”.

Foligno, 6 settembre 2024