Studio dell’Istituto Superiore Sant’Anna di Pisa: Sanità in Umbria e tasso di assenze dei dipendenti, la Fp Cisl Umbria dice no alla lettura semplificata dei dati

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LUCA TALEVI (FP CISL UMBRIA): “COVID-19 E CARENZA DI ORGANICO TRA LE CAUSE DELLE ASSENZE, SPESSO SI TRATTA DI MALATTIA E STRESS PSICO – FISICO”

Secondo l’analisi comparata compiuta dall’Istituto Superiore Sant’Anna di Pisa il tasso di assenza dei dipendenti della sanità pubblica in Umbria nel 2021 ha subito un incremento rispetto al 2019 e 2020. I numeri però vanno inquadrati nel contesto perché, da soli, rischiano di essere fuorvianti. L’Umbria è stata infatti particolarmente colpita nei primi mesi del 2021 dal Covid -19 con inevitabili conseguenze anche sui professionisti della sanità: coloro i quali (come infermieri, operatori socio sanitari, tecnici di laboratorio ed amministrativi) hanno fornito assistenza, con coraggio, a quanti sono stati colpiti dalla pandemia, sino ad arrivare a rischiare la propria incolumità fisica. A ciò, vanno aggiunti i noti problemi di organico: i lavoratori hanno operato in un contesto di forte e reiterato stress psico – fisico, iniziato nel marzo 2020 (con la pandemia), dovuto a ferie e riposi saltati e a carichi di lavoro in costante aumento.

Per la Fp Cisl Umbria la risposta al tema posto dall’Istituto Superiore Sant’Anna di Pisa, che correttamente prende l’indicatore delle assenze quale “proxy del clima interno aziendale”, investe un unico versante: quello delle assunzioni, delle stabilizzazioni, della copertura delle dotazioni organiche e dell’organizzazione del lavoro. Ciò per dare la possibilità ad infermieri, operatori socio – sanitari, tecnici ed amministrativi di operare in massima sicurezza psico – fisica, in un contesto che esca dalla emergenza per inserirsi all’interno di un modello in grado di disegnare la sanità umbra post – Covid-19.

Il Responsabile Fp Cisl Umbria
Luca Talevi
Perugia, 13 giugno 2022

Irccs, Cisl Umbria e Cisl Medici Umbria: “Deve diventare oggetto di discussione nel Piano Sanitario Regionale”

by CISL LDS
“E’ arrivato il momento di discutere anche in Umbria degli Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS)”. Sono i segretari generali della Cisl Umbria Angelo Manzotti (nella foto a sinistra) e della Cisl Medici Umbria Tullo Ostilio Moschini (nella foto a destra) a invocare questa necessità nel confronto sul Piano Sanitario Regionale. “Ciò perché in Umbria non sono presenti ancora tali strutture che hanno, tra le finalità, quelle di innalzare le prestazioni e aumentare le reti di assistenza. Reti che sono state messe a dura prova nel periodo pandemico”.
Per Manzotti e Moschini: “Le strutture, che godono di finanziamenti propri per il proprio mantenimento, potrebbero trovare compimento proprio adesso grazie alle risorse messe a disposizione dal PNRR. Queste, in una regione come la nostra con un tasso di invecchiamento tra i più alti a livello nazionale, dovranno essere funzionali allo sviluppo delle politiche socio-sanitarie regionali. L’auspicio – proseguono – è che questi istituti possano diventare in breve tempo un esempio, un’eccellenza a livello nazionale. La realizzazione – precisano i sindacalisti – non dovrà essere un doppione di altre realtà, ma tenere conto del contesto nel quale si trova e così essere funzionale al recupero della mobilità passiva che da troppi anni sta colpendo l’Umbria, aprendo così le porte all’assunzione di personale di alta specializzazione. Un tassello importante – concludono – per essere non solo più attrattivi, ma anche rispondenti ai bisogni dei cittadini e alle esigenze dei territori. Per una sanità territoriale”.
Cisl Umbria e Cisl Medici Umbria
Perugia, 11 giugno 2022

Insieme per il futuro: i sindacati dei pensionati lanciano la piattaforma per l’Umbria

by CISL LDS
Insieme per il futuro: i sindacati dei pensionati lanciano la piattaforma per l’Umbria
Casa, trasporti, invecchiamento attivo, sanità: vogliamo essere protagonisti del cambiamento
 

Nella foto, da destra il segretario generale Fnp Cisl Umbria Luigi Fabiani, il segretario generale Uilp Uil Umbria Francesco Ciurnella, la segretaria generale Spi Cgil Umbria Maria Rita Paggio con il segretario nazionale Spi Cgil Lorenzo Mazzoli

“Il nostro obiettivo non è quello di scrivere o presentare piattaforme, ma di farle vivere, arrivando alla concretizzazione delle nostre proposte. Quindi il percorso comincia oggi: vogliamo che la Regione Umbria, attraverso la contrattazione, metta le persone anziane, che rappresentano oltre un quarto dell’intera popolazione, al centro delle sue politiche si sviluppo”.  È questo lo spirito con cui Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil dell’Umbria, i sindacati delle pensionate e dei pensionati dell’Umbria, che rappresentano oltre 100mila persone nella nostra regione, hanno lanciato oggi la loro piattaforma rivendicativa “Insieme per il futuro”. Un documento di 18 pagine che racchiude le proposte del sindacato per migliorare la condizione di vita delle persone over 65, ma così facendo, a cascata, dell’intera società umbra. 

Al 31 dicembre 2021 – si legge nella piattaforma – la popolazione residente in Umbria ammontava a 882.000 abitanti, di cui 225.700 over 60, 121.700 over 75 e 76.700 over 80. “È intercettando e comprendendo i bisogni di questa fetta così importante della nostra popolazione, peraltro in continuo aumento, che l’Umbria può e deve modellare le sue politiche sociali – hanno spiegato i tre segretari generali di Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil dell’Umbria, Maria Rita Paggio, Luigi Fabiani e Francesco Ciurnella – per questo proponiamo come primo intervento la realizzazione di un osservatorio permanente sulla condizione degli anziani, per avere una lettura puntuale e dare risposte ai bisogni reali della popolazione anziana”. 
Bisogni tra i quali i sindacati indicano quello della casa (condizione abitativa), quello della mobilità (trasporti pubblici), la sicurezza, l’invecchiamento attivo, le politiche di genere, la difesa del potere d’acquisto delle pensioni, e ancora, la digitalizzazione e, soprattutto, la salute. “La pandemia ha avuto un drammatico impatto in particolare sulla popolazione anziana, alle prese con liste d’attesa infinite e sempre più spesso costretta a rinunciare alle cure – si legge ancora nel documento dei sindacati pensionati –  ed ha rappresentato un acceleratore delle criticità pregresse del servizio sanitario regionale. Per questo, oggi, il nuovo Piano sanitario rappresenta un’occasione fondamentale per costruire una sanità più aderente ai bisogni della popolazione. Tuttavia, la proposta presentata dalla giunta regionale non risponde a queste esigenza e va pertanto cambiata”.
L’assemblea unitaria di Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil, alla quale hanno preso parte oltre 200 pensionate e pensionati da tutta la regione, alla presenza dei segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil, Vincenzo Sgalla, Gianluca Giorgi e Maurizio Molinari – e alla quale erano stati invitati a partecipare la presidente della Regione, Donatella Tesei, e l’assessore alla Sanità, Luca Coletto, che non hanno accolto l’invito – è stata conclusa da Lorenzo Mazzoli, segretario nazionale dello Spi Cgil. “Con questa piattaforma – ha detto il rappresentate nazionale – il sindacato umbro delle pensionate e dei pensionati si candida a dare un’interpretazione della società regionale e lo fa dal punto di vista della parte più fragile della popolazione, quella anziana, che è in forte crescita. Ora è fondamentale che le parti istituzionali capiscano l’importanza di avere un confronto e un rapporto continuo con chi rappresenta decine di migliaia di persone anziane in questo territorio, persone che vogliono contribuire attivamente al futuro dell’Umbria”. 
 
Todi, 10 giugno 2022

Tpl, i sindacati incontrano la Regione. Fit Cisl e Uilt Uil Umbria: “L’esito dell’incontro non è stato soddisfacente”

by CISL LDS

Nella foto il segretario generale Fit Cisl Umbria Gianluca Giorgi

Anche nel 2022, per il TPL umbro si ripropone ciò che ormai non è più una novità. Ci riferiamo per la precisione, all’ormai consueto ricorso ai tagli chilometrici del servizio autobus. Non è  una novità in quanto già nel 2019 con la precedente amministrazione regionale, si diede avvio a questo metodo. Un metodo, quello dei tagli chilometrici, che le scriventi e le altre O.S., contestano ed hanno sempre contestato, in quanto propongono una soluzione che non ha nulla di strategico e che può avere pesanti ricadute sul personale. Ricadute sul personale che sono state minime negli anni scorsi grazie al coinvolgimento delle parti sociali e all’uso oculato delle ferie che avevano accumulato i dipendenti coinvolti. Oggi invece, ci allarma l’impossibilità di utilizzare il bacino delle ferie dei dipendenti in quanto ormai svuotato a causa della riduzione dei servizi durante alla pandemia oltre al ricorso dei tagli chilometrici sopra citati.

Quello dei tagli chilometrici è solo uno delle tante questioni irrisolte che riguardano il nostro TPL regionale. A questo possiamo aggiungere infatti, le incognite relative alla prossima gara che riguarderà l’intero settore del TPL. Una gara su cui non abbiamo certezze nei contenuti economici ( la base di gara sarà sostenuta solo dalle risorse del Fondo Nazionale del TPL o la Regione intenderà aggiungervi delle risorse proprie? E semmai a quanto ammonteranno le risorse aggiunte dalla regione Umbria? ) e di cui non abbiamo certezze nemmeno sul mantenimento di un’azienda unica.

E’ facile capire come il futuro del TPL umbro dipenderà dalle risposte che si avranno alle domande appena poste. E’ facile capire che ricorrere ai tagli chilometrici, impostare una gara regionale del TPL senza la garanzia del mantenimento dell’azienda unica e con le sole risorse del Fondo Nazionale del TPL, non potrà mai garantire il principio costituzionale del “Diritto alla Mobilità” e della “Tutela Ambientale”. E’ chiaro inoltre, che poco cambierebbe se alle risorse del Fondo Nazionale dei Trasporti utilizzato come base gara, si aggiungessero le risorse risparmiate con l’avvio dell’Agenzia Unica Regionale del Trasporto.

Queste sono le tematiche per cui abbiamo chiesto, insieme alle altre O.S., un coinvolgimento più concreto con la Giunta Regionale. Poiché riteniamo poco lungimirante per un’amministrazione regionale, escludere le parti sociali da qualsiasi scelta che riguarda un settore che vale la seconda voce del bilancio regionale.

L’altro ieri ( 7 giugno ) abbiamo avuto l’occasione di porre le stesse domande sopra descritte, direttamente alla Presidente della Regione Umbria Donatella Tesei e all’Assessore ai Trasporti Enrico Melasecche. Purtroppo l’esito dell’incontro non è stato soddisfacente. Non abbiamo avuto risposte esaustive sul tema dei tagli chilometrici ma solo “indicazioni” di nuove corse che si faranno per collegare il capoluogo con l’aeroporto S. Francesco. Abbiamo avuto solo garanzie verbali anche sulle ricadute del personale che verrà coinvolto dai tagli chilometrici. L’unico dato politico che possiamo rilevare riguarda il tema della futura gara del TPL Umbro. I Segretari Generali FIT CISL Umbria Gianluca Giorgi e UILT UIL Umbria Stefano Cecchetti sottolineano: “La Presidente Tesei infatti, incalzata dalle nostre domande, ci ha risposto che la gara per quanto concerne la parte economica, avrà delle risorse aggiuntive messe a disposizione dalla Regione Umbria. Una risposta che è un fatto politico ma che potrà essere valutata compiutamente dalle scriventi solo nel momento in cui conosceremo a quanto ammonteranno queste  risorse aggiuntive e quando tutto prenderà forma di una vera e propria delibera.

La situazione quindi, nonostante l’incontro avuto con la Presidente Tesei e l’Assessore Melasecche, non ha trovato sviluppi interessanti né per l’immediato problema dei tagli chilometrici e né per la futura gara del TPL Umbro.

A noi Segreterie Regionali FIT Umbria e UILT Umbria non resta che continuare, insieme alle altre O.S., il nostro percorso di protesta ma anche di proposta ben consci però che riterremo intollerabili azioni unilaterali che avranno come risultato ricadute negative sul personale in termini economici ed occupazionali con grave pregiudizio anche sul servizio reso ai cittadini. In quest’ultimo caso non escludiamo azioni di protesta più incisive.

Perugia; lì 9 giugno 2022

FIT CISL Umbria (Gianluca Giorgi)

UILT UIL Umbria (Stefano Cecchetti)

Tagli al Tpl: sindacati in piazza a Perugia davanti al Consiglio Regionale

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Nella foto di repertorio, il segretario generale Fit Cisl Umbria Gianluca Giorgi

Tagli al Tpl: domani, 7 giugno 2022, i sindacati in piazza a Perugia davanti al Consiglio Regionale
I lavoratori di Busitalia e del trasporto pubblico locale scendono in piazza domani, martedì 7 giugno, alle ore 9.30, in piazza Italia a Perugia, insieme ai loro sindacati Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Faisa Cisal, in concomitanza con il consiglio regionale nel quale verrà presentata una interrogazione all’assessore Melasecche in merito al taglio di 3,5 milioni di euro al Tpl annunciato dalla giunta. Sempre domani, alle ore 18:00 l’assessore ha convocato un incontro con le organizzazioni sindacali sul futuro del Tpl.

Orvieto si candida a capitale italiana della cultura, Riccardo Marcelli (Cisl Umbria): “Anche noi protagonisti delle politiche turistiche del territorio”

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Riccardo Marcelli (Cisl Umbria) è il secondo da sinistra. Nella foto con Giuliano Bicchieraro e Catia Giulivi (Filca Cisl Umbria), il segretario generale Cisl nazionale Luigi Sbarra e il segretario generale Cisl Umbria Angelo Manzotti.

Orvieto si candida a Capitale Italiana della Cultura per l’anno 2025 e la notizia suscita entusiasmo nella Cisl Umbria. Riccardo Marcelli, segretario regionale confederale ma anche per la Cisl coordinatore dell’area sindacale territoriale Terni – Orvieto, vede in questo un’opportunità di sviluppo. “Entro il 13 settembre – afferma il segretario – dovrà essere presentato il dossier di candidatura, che comprende il progetto culturale della durata di un anno. Sarebbe opportuno – prosegue – che anche il sindacato, oltre alle “articolazioni sociali e culturali” (invitate ad un coinvolgimento nei giorni scorsi dallo stesso sindaco Tardani) potesse essere protagonista in questa elaborazione, in quanto la cultura di un territorio – come quello orvietano – non può che rappresentare un volano di sviluppo e quindi anche di occupazione di qualità”.

Ricordando che Orvieto e i comuni dell’alto e basso orvietano fanno parte delle aree interne, Riccardo Marcelli sottolinea come il sostegno a questa candidatura debba arrivare da tutto il territorio, Provincia e Regione comprese. “Le politiche turistiche – aggiunge il sindacalista – devono basarsi sulla sinergia dell’intero comprensorio. Una sinergia che, proprio per definizione, deve essere bidirezionale: questa, infatti, si deve sviluppare dai più piccoli comuni verso Orvieto, ma anche dal comune capofila verso i pittoreschi campanili che compongono questa parte di Umbria, ricca di storia, tradizione e arte”. Marcelli ha quindi concluso affermando che “se lavoreremo tutti verso la stessa direzione comunque sarà una vittoria per il territorio. Per questo, come Cisl, non vogliamo essere solo spettatori, ma protagonisti di un cammino concertativo che abbia ad oggetto lo sviluppo dell’intero territorio orvietano, uno sviluppo che deve essere innovativo, sostenibile e di valore”.

Cisl Umbria
Orvieto, 30 maggio 2022

Rinnovo Rsu alle acciaierie ternane, la Fim Cisl si conferma il primo sindacato. Manzotti e Marcelli (Cisl Umbria): “Importante risultato”

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Nella foto, da sinistra: il segretario generale Fim Cisl Umbria Simone Liti, il segretario generale Cisl Umbria Angelo Manzotti e il segretario regionale Cisl Umbria Riccardo Marcelli

Rinnovo Rsu alle acciaierie ternane: la Fim Cisl si conferma il primo sindacato e ottiene 9 delegati, dei quali 7 tra gli operai e 2 espressione degli impiegati. Ad esprimere soddisfazione per il risultato ottenuto sono il segretario generale Cisl Umbria Angelo Manzotti e il segretario regionale Cisl Umbria Riccardo Marcelli (coordinatore per la Cisl del territorio Terni – Orvieto): “Si tratta di un importante risultato ottenuto dalla nostra categoria dei metalmeccanici, la Fim Cisl Umbria, in un momento difficile che ha visto delle grosse novità, prima tra tutti l’acquisizione del sito da parte del cavaliere Arvedi. Il nostro grazie va a chi si è candidato, a chi ha dato fiducia ai nostri delegati e all’impegno profuso negli anni dalla segreteria regionale della Fim Cisl Umbria. Categoria, quella dei metalmeccanici oggi guidata dal segretario Simone Liti, che è sempre stata attenta ai bisogni dei lavoratori e che ha basato il proprio lavoro sulla contrattazione e sul dialogo per tutelare gli operai e gli impiegati di questa realtà produttiva che incide notevolmente sull’economia non solo della città di Terni, ma dell’interno territorio regionale. Con questo risultato – concludono i segretari – si conferma la validità del gioco di squadra”.

Per la prima volta si è votato anche per gli Rls (rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza). Manzotti e Marcelli, anche in questo caso, hanno manifestato soddisfazione: “Complimenti alla Fim Cisl Umbria che, anche in questo caso, è risultata essere la prima organizzazione, eleggendone 4”.

Sanità, accordo tra Università degli Studi di Perugia e Regione. Manzotti (Cisl Umbria): “E’ un’opportunità”

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ANGELO MANZOTTI (CISL UMBRIA): “UN’OPPORTUNITA’ DA COGLIERE SIA PER IL SETTORE INTERESSATO CHE COME VOLANO DI SVILUPPO REGIONALE”
La Cisl Umbria guarda con favore alla sottoscrizione dell’accordo tra Università degli Studi di Perugia e Regione in fatto di sanità. “Dopo 10 anni siamo di fronte ad un accordo importante, soprattutto nella consapevolezza che stiamo attraversando un momento particolare. Ciò rende ancora più importanti le ingenti disponibilità economiche messe a disposizione dal Pnrr” dichiara il segretario generale Cisl Umbria Angelo Manzotti, che è convinto che “in questa partita, se di vincitori vogliamo parlare, c’è ne è uno solo: la comunità umbra. Questo perché siamo di fronte ad una strada ancora tutta da definire attraverso i decreti attuativi: questi, infatti, dovranno prendere forma da un percorso concertativo tra istituzioni e parti sociali”.

Per la Cisl Umbria l’accordo tra l’Università degli Studi di Perugia e la Regione rappresenta un’opportunità, non solo per il settore direttamente interessato ma per tutta l’economia umbra. “La questione della sanità è certamente complessa e questo accordo per essere realmente un’occasione di sviluppo – spiega Manzotti – dovrà procedere affinché la sanità sia sempre più rispondente alle esigenze del territorio, attraverso servizi e strutture, come le case della salute, che offrano assistenza 7 giorni su 7 e 24 ore al giorno. In tal modo sarà possibile anche superare gli intasamenti ai pronto soccorso da parte di chi, non solo nell’urgenza, per affrontare le difficoltà non trova altra possibilità se non quella di recarsi nelle strutture ospedaliere. La Cisl, inoltre – prosegue il segretario – vede nel potenziamento delle due aziende ospedaliere la strada per innalzare il livello delle prestazioni e quindi lavorare affinché la sanità sia pubblica e universale. Questo presupposto, per noi fondamentale – prosegue -, non deve essere dato per scontato: purtroppo, ad oggi, ancora troppe persone si trovano a dover ricorrere alla sanità privata per superare le troppo lunghe liste di attesa. Dobbiamo tutti insieme lavorare – conclude Manzotti – affinché la nostra regione possa tornare ad essere attrattiva oltre che rispondente in ogni momento alle esigenze di tutti i cittadini, anche di quelli che non si possono permettere di accedere a strutture private, e soprattutto delle persone anziane. Questione prioritaria in una regione con uno dei tassi di invecchiamento più alti in Italia”.
Cisl Umbria
Perugia, 24 maggio 2022

Il terzo appuntamento della campagna social del Coordinamento donne Cisl Umbria è sulle eroine combattenti ucraine

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Sara Claudiani, coordinatrice donne Cisl Umbria, in una foto di repertorio

Il terzo appuntamento della campagna social del Coordinamento donne Cisl Umbria si soffermerà sulle eroiche combattenti ucraine.
Le donne hanno deciso di restare, di resistere e di combattere per l’Ucraina. Hanno compiti diversi: aiutano i bambini malati e abbandonati, curano i feriti, cucinano un pasto caldo per chi è al fronte, rammendano le divise per i soldati, imbracciano i fucili e preparano, come insegna la ex attrice Mia Khalifa tramite twitter, le molotov da lanciare dalle finestre.
Kira Rudik ha 36 anni, giovane parlamentare e ex Ad della sede ucraina di Amazon, ha preso tra le mani, con tutto il suo staff, per la prima volta un kalashnikov per difendere il suo Paese.
Jane, la guerriera ucraina che guida le truppe, è una delle poche donne della Guarda Nazionale Ucraina, ex volontaria, e poi in prima linea dalla guerra in Crimea. Ora sta combattendo contro russi e ceceni in scontri diretti a venti metri di distanza gli uni dagli altri. Per Jane la vita in battaglia è una questione di famiglia. Anche il marito infatti sta combattendo, ma sono in unità diverse. Provano ad essere vicini, parlando attraverso i walkie – talkie.
Tra le donne che vogliamo ricordare c’è Valentyna Pushych, la margherita ucraina, paramedico ed uccisa mentre cercava di evacuare dei feriti vicino Kiev. E’ stata sepolta con rose rosse e avvolta nella bandiera gialla e blu, per cui ha perso la vita.
Anche la dottoressa Maryna Kalabina, cardiochirurga pediatrica ha perso la vita mentre cercava di trasportare il nipote ferito, vicino all’ospedale di Kiev.
C’è poi Iryna Tswila, 52 anni, madre di cinque figli, ex creatrice di gioielli. Lei ha cercato di opporsi ai tank russi ed è stata uccisa, insieme al marito, lei del battaglione “Sich” e lui in quella di ” Aidar”.

Tutte queste donne erano inizialmente convinte che per fermare il dittatore Putin si sarebbe formata una coalizione, ma poi hanno capito che soltanto le donne che vengono umiliate stuprate ed uccise possono sconfiggerlo. Combattono per il loro Paese e per i bambini, stipati nei rifugi antiaerei, con gli occhi pieni di paura che vedono sofferenze e morte. Combattono affinché possano essere liberi. Siamo sempre più convinte che soltanto le donne possano salvare il mondo.
Sara Claudiani
Coordinatrice Donne Cisl Umbria
Perugia, 24 maggio 2022