Cgil Cisl e Uil e Pensionati Terni su ordinanza mascherine: “Prima andavano fornite alla popolazione”

by CISL LDS

L’ordinanza del comune di Terni che impone l’obbligo di utilizzo delle mascherine, se da una parte è un atto importante nel tentare di tutelare la salute pubblica, dall’altro rappresenta l’ennesima scelta non condivisa con le parti sociali né inserita in una programmazione condivisa a livello territoriale, fatto che, come ha sottolineato la stessa presidente della Regione, Donatella Tesei, sta generando molte difficoltà e problematiche per i cittadini della provincia.

Come Cgil Cisl e Uil, insieme ai sindacati dei pensionati di Terni, crediamo che sarebbe stato opportuno prima fornire le mascherine a tutti i cittadini e poi eventualmente emettere l’ordinanza.
Ci sentiamo in obbligo di evidenziare questo perché è sotto gli occhi di tutti la difficoltà, ancora oggi persistente, nel reperire le mascherine che tra le altre cose vengono vendute a prezzi diversi dai vari distributori.

È giusto avere il massimo dell’attenzione verso le fasce più anziane e disagiate del nostro territorio che, oltre ad avere difficoltà di mobilità, spesso non sono nelle condizioni di poter sopportare una spesa strutturata nel tempo. In queste ore ci sono stati segnalati assembramenti in più di una farmacia, nella maggior parte dei casi per ritirare mascherine la cui efficacia sembra non essere del tutto adeguata per l’utilizzo indicato.
Crediamo che l’emergenza sanitaria vada affrontata seriamente e collettivamente, come già abbiamo avuto modo di poter esplicitare, con provvedimenti responsabili e autorevoli e non di mera facciata politica.

Supermercati chiusi a Pasqua e Pasquetta. Cgil, Cisl e Uil Umbria: “Un provvedimento serio, giusto e soprattutto coerente”

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Supermercati chiusi a Pasqua e Pasquetta: Cgil, Cisl e Uil dell’Umbria: “Bene Presidente Tesei, un provvedimento serio, giusto e soprattutto coerente, che abbiamo chiesto con forza e che accogliamo con soddisfazione”. Così Cgil, Cisl e Uil dell’Umbria accolgono l’ordinanza con la quale la presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, ha stabilito la chiusura di tutti i supermercati, centri commerciali e negozi di vicinato per le giornate Pasqua e Pasquetta. “Sarebbe stato assurdo tenere le persone a casa e non chiudere i supermercati – affermano i tre segretari generali dei sindacati umbri, Vincenzo Sgalla, Angelo Manzotti e Claudio Bendini – Ora però non si arretri su questi provvedimenti e anche nelle prossime settimane si lasci la possibilità a lavoratrici e lavoratori del commercio di vivere con le loro famiglie i giorni di festa, le domeniche e le altre giornate di festa come prossimo il 25 Aprile e il 1 Maggio”.

Allargamento ammortizzatori Covid-19 agli assunti dopo il 23 febbraio

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“L’allargamento ammortizzatori Covid-19 agli assunti dopo il 23 febbraio è un altro risultato importante dovuto alle proposte del sindacato”. E’ il commento della Cisl Umbria che sottolinea come questa richiesta sia stata posta dal primo momento.

Nel Decreto-legge 8 aprile 2020 n. 23 (c.d. “Decreto liquidità”, pubblicato in G.U. l’8 aprile 2020), è stata inserita una norma (art.41) che estende gli ammortizzatori sociali previsti dagli articoli 19-22 del Decreto-legge 17 marzo 2020 n.18 (Cura Italia) ai lavoratori assunti dal 24 febbraio al 17 marzo 2020 (entrata in vigore del “Cura Italia”).

Inoltre lo stesso articolo 41 stabilisce che i datori di lavoro che richiedono la cassa integrazione in deroga ai sensi dell’art.22 del predetto decreto sono esentati dall’imposta di bollo.

Fim Fiom Uilm Terni: “La ripresa delle attività produttive deve essere nel massimo rispetto della salute e sicurezza dei lavoratori”

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Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil Terni: “In questo momento pensiamo sia indispensabile effettuare incontri specifici in tutte le aziende del Ternano per mettere in campo ulteriori azioni necessarie, oltre a ciò che prevedono i protocolli e DPCM per avere una ripresa delle attività produttive nel massimo del rispetto della sicurezza e della salute dei lavoratori”.

Comunicato Stampa Fim Fiom Uilm – Segreterie Provinciali Terni

Cgil Cisl Uil Umbria: “Cosa dice la comunità scientifica sulla riapertura di Ast?”

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Il coordinatore dell’Area Sindacale Territoriale Cisl Terni-Orvieto Riccardo Marcelli in una manifestazione unitaria di Reggio Calabria dei mesi scorsi

“La ripartenza di Ast già dalla giornata di oggi, seppur non a pieno regime, è molto pericolosa. Centinaia di persone che si muovono in un unico sito produttivo rappresentano, dal nostro punto di vista, un rischio notevole per i lavoratori e le loro famiglie, per Terni e per tutta l’Umbra. Chiediamo che la comunità scientifica si esprima chiaramente a riguardo”. Così in una nota i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil dell’Umbria, Vincenzo Sgalla, Angelo Manzotti e Claudio Bendini e quelli provinciali di Terni, Claudio Cipolla, Riccardo Marcelli e Gino Venturi.
“È evidente – scrivono i sindacati – che quanto determinatosi rappresenta una contraddizione rispetto alle raccomandazioni che quotidianamente arrivano dal Governo, dalla Protezione Civile, Dal Ministero della Salute, e dall’Istituto Superiore della Sanità sull’assoluta necessità di non rallentare con il rispetto delle prescrizioni previste nel Dcpm. Riteniamo che in un momento in cui, grazie al sacrificio di tutti, si è sensibilmente attenuato l’andamento dei contagi, sarebbe stato più opportuno proseguire su questa strada, senza aprire nuovi fronti di esposizione al contagio, magari intensificando l’azione a tutela di tutti quei lavoratori obbligati al lavoro perché operanti nei servizi essenziali”.
“In ogni caso, una volta appresa la notizia della riapertura – continuano i segretari delle tre sigle sindacali – la Rsu Ast e i sindacati dei metalmeccanici si sono immediatamente attivati e stanno continuando a lavorare per proteggere in ogni modo la salute e la sicurezza dei lavoratori e delle loro famiglie e far rispettare il Protocollo condiviso del 14 marzo tra Governo, sindacati e Confindustria. I lavoratori non vanno lasciati soli – insistono Cgil, Cisl e Uil – quindi, accanto al necessario chiarimento di carattere scientifico, chiediamo a Regione e Comune di intervenire a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori, vista la loro responsabilità diretta in materia di salute pubblica”.
Infine, Cgil Cisl e Uil ribadiscono “la necessità di promuovere in tutte le attività lavorative in essere la predisposizione di ‘Protocolli anticontagio aziendale’ come espressamente richiamato Dal DPCM del 22 marzo”.

Istituti penitenziari umbri, Fns Cisl Umbria: “Necessari strumenti di protezione individuale per operatori e detenuti”

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Tutto in una lettera della categoria della sicurezza inviata questa mattina, 3 aprile, alla Regione Umbria

E’ la Fns Cisl Umbria, categoria della sicurezza, a ritornare sulla questione sicurezza negli istituti penitenziari regionali e lo fa, questa mattina (3 aprile) attraverso una lettera aperta indirizzata alla presidente della Regione Donatella Tesei, all’assessore regionale alla sanità Luca Coletto e a tutti i gruppi consiliari regionali.

Nella comunicazione se da una parte viene sottolineato come si apprezzi quanto recentemente deliberato riguardo alla predisposizione dei test immunologici per gli operatori dei servizi essenziali (fra questi anche il personale di polizia penitenziaria), dall’altra viene manifestata l’urgenza e la richiesta che a queste analisi sia sottoposta anche la popolazione detenuta. “E’ evidente – si legge nel documento inviato alla Regione firmato dal segretario generale regionale Fns Cisl Umbria Luca Covarelli – che qualora dovessero riscontrarsi casi positivi tra i detenuti, la problematica assumerebbe caratteri ancor più rilevanti, dovendo trasferire tali soggetti negli idonei nosocomi regionali, con conseguente impegno di personale di polizia penitenziaria posto alla vigilanza”.

La Fns Cisl Umbria chiede inoltre di fornire a tutto il personale e agli stessi detenuti guanti e mascherine. “Questo perché – spiega la categoria cislina – questi rappresentano al momento un valido strumento di difesa, considerato che all’interno delle carceri rimane difficile per i reclusi rispettare le distanze di sicurezza indicate. Pur capendo le difficoltà che si registrano per reperire e acquistare da parte delle amministrazioni pubbliche tali protezioni individuali – prosegue – ci permettiamo di suggerire anche di interessare qualche imprenditore umbro che, nello spirito di solidarietà che in questo particolare momento viene fortemente vissuto da tutti, possa impegnarsi per far fronte a tale fornitura”.

Covid-19, la Cisl Umbria ti aiuta ad accedere agli ammortizzatori sociali

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Per accedere agli ammortizzatori sociali o per avere informazioni a riguardo scrivi alla tua categoria. Se non sai a quale categoria rivolgerti, scrivi a usr.umbria@pec.cisl.it

I lavoratori del commercio, turismo, multiservizi, cooperative, studi professionali, acconciatura/estetica, palestre, farmacie, servizi di pulizia, vigilanza, pompe funebri: fisascat.umbria@cisl.it

I lavoratori somministrati (agenzie interinali e lavoratori atipici): felsaumbria@pec.it

I lavoratori metalmeccanici di Perugia: fimcislperugia@pec.it

I lavoratori metalmeccanici di Terni: fimterni@pec.fimterni.it

I lavoratori in agricoltura, industria alimentare e panificazione: fai.umbria@pec.cisl.it

I lavoratori dell’edilizia, legno, lapidei, cemento: filcacislumb@pec.it

I lavoratori delle banche e assicurazioni: first.umbria@pec.cisl.it

I lavoratori della chimica, gomma plastica, vetro, tessili, calzaturieri, lavanderie: femca.umbria@pec.cisl.it

I lavoratori dei trasporti e autonoleggi: fitumbria@legalmail.it

I lavoratori nella grafica ed editoria, cartotecnici, spettacolo: fistelcislumbria@pec.it

Perugia: siglato in prefettura il protocollo tra Gdf, Camera di Commercio e parti sociali

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Verifiche stringenti sulle attività produttive ancora in essere, possibilità di segnalazione in caso di irregolarità e abusi

È stato siglato oggi, 1 aprile, in prefettura a Perugia il protocollo tra Guardia di Finanza, Camera di Commercio e parti sociali per la verifica delle condizioni per la prosecuzione delle attività produttive sul territorio provinciale, come previsto dal Dpcm del 22 marzo scorso.
Sarà il comando provinciale della Guardia di Finanza ad effettuare i controlli anche a campione, sulle aziende che proseguono le loro attività, mentre alle parti sociali (Cgil, Cisl, Uil, Confindustria, Cna e Confcommercio) è affidato un importante ruolo di “segnalazione di irregolarità, abusi, non conformità alle norme”. Inoltre, l’andamento dell’attività ispettiva sarà oggetto di esame da parte di un “Comitato di monitoraggio”, con la partecipazione delle parti sociali firmatarie del protocollo.
“Si tratta di uno strumento importante attraverso il quale, non solo verificheremo le richieste delle aziende che vogliono proseguire le loro attività sul nostro territorio – affermano, per Cgil, Cisl e Uil della provincia di Perugia, i segretari Filippo Ciavaglia, Angelo Manzotti e Claudio Bendini – ma, attraverso i nostri delegati ed Rls nei posti di lavoro, potremo anche intervenire direttamente in caso di mancato rispetto delle normative, attivando i controlli della Guardia di Finanza. Invitiamo pertanto le imprese del territorio che proseguono la propria attività a coinvolgere pienamente il sindacato, attraverso le rappresentanze aziendali, nell’organizzazione del lavoro e nel rispetto delle normative di sicurezza”.

Terni, videoconferenza con il Prefetto. Chiesti i tamponi per i lavoratori dei servizi essenziali

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Videoconferenza col Prefetto per la verifica delle attività per la prosecuzione delle attività produttive rispetto al DPCM del 22 marzo 2020: 3 quelle in deroga, 359 quelle collegate. 

Si è svolta oggi, 1° aprile, la conferenza telefonica tra i Segretari Generali di CGIL-CISL-UIL ed il Prefetto della provincia di Terni per aggiornare la situazione territoriale, come previsto dalla circolare Ministeriale, a garanzia dei lavoratori impegnati nei servizi essenziali e per conoscere il numero  delle aziende  che hanno fatto richiesta per poter proseguire le proprie attività lavorative.

Dall’incontro è emerso che le aziende che hanno richiesto al Prefetto di poter lavorare in deroga la DPCM, in quanto strategiche e/o a ciclo continuo sono risultate essere 3.

Le aziende che hanno comunicato al Prefetto la prosecuzione delle attività in quanto collegate a servizi essenziali risultano invece essere 359. L’insieme delle richieste viene analizzata quotidianamente dalla Prefettura insieme a Camera di commercio e Guardia di Finanza per verificarne la reale corrispondenza e collegamento a servizi essenziali.  

Dall’azione svolta si è potuto verificare che la maggioranza delle richieste è congrua alle attività svolte e soprattutto legata alle filiere dell’agroalimentare, del commercio e dei trasporti. Laddove è stata registrata una incongruità ci è stato comunicato che si è proceduto allo stop delle attività lavorative stesse.

Come Organizzazioni Sindacali, ritenendo importante l’azione di coordinamento e verifica fin qui svolta ai fini del contenimento del contagio, abbiamo ribadito la necessità di non abbassare la guardia rispetto a fenomeni che potrebbero verificarsi in questi giorni anche in ragione dell’andamento dei contagi.

Inoltre abbiamo ribadito la necessità di monitorare in modo più stringente le attività nei settori essenziali al fine di tutelare al massimo i lavoratori coinvolti con particolare attenzione a chi consegna a domicilio, ai punti vendita, agli sportelli bancari e postali, alla sanità tutta comprese le case di cura e chi vi opera dentro, senza dimenticare farmacisti e operatori della raccolta rifiuti (eccetera). Sarebbe opportuno soprattutto sottoporre i lavoratori di quest’ultime categorie al tampone.   

Riteniamo questo incontro utile ad approfondire criticità ancora presenti e soprattutto propedeutico ad un riaggiornamento anche a fronte di eventuali e nuove disposizioni ministeriali nella consapevolezza che oggi più che mai serve un alto senso di responsabilità di tutti.

Claudio Cipolla (Cgil Terni), Riccardo Marcelli (Cisl Terni), Gino Venturi (Uil Terni)