La First Cisl Umbria sta seguendo con grande attenzione la vicenda Popolare di Bari e le implicazioni sulla Cassa di Risparmio di Orvieto. Il segretario regionale Francesco Marini, in collaborazione con il direttivo regionale della First Cisl Umbria e le rappresentanze sindacali di base della banca Orvietana, sta monitorando da tempo una vicenda che, per le numerose implicazioni socio economiche, ha in più occasioni impegnato il sindacato e, ancor più oggi, lo vede in prima fila al fianco dei clienti e delle decine di lavoratori coinvolti. La situazione di incertezza e precarietà che da mesi interessa l’istituto di credito ha determinato grandi difficoltà al personale, che, solo per senso di responsabilità e rispetto nei confronti dei clienti e dei propri impegni professionali, ha continuato ad operare con correttezza e serietà. L’accelerazione impressa in queste settimane dalle vicende legate alla capogruppo, dovrebbe far riflettere le parti sindacali tutte sul ruolo e le funzioni svolte dagli organismi di vigilanza, ai quali sono demandati compiti fondamentali.
È necessario lavorare per tutelare il personale dipendente, valutando la possibilità di una riorganizzazione interna, la gestione degli attuali sportelli e i servizi. C’è un aspetto diretto che riguarda la banca e un aspetto indiretto che non va sottovalutato e che può avere ripercussioni sul territorio e sulla sua economia. Motivo per il quale la vendita non dovrà essere una pura operazione finanziaria, ma un’operazione che rientri in una logica progettuale di sviluppo dell’intera area di interesse operativo della stessa banca. A tal proposito, confidiamo in un’attenta e responsabile posizione della Fondazione, che dovrà attenzionare in modo particolare le peculiarità territoriali e socio economiche in fase di contrattazione con il nuovo partner. La First Cisl Umbria ritiene fondamentale il coinvolgimento delle istituzioni locali, sensibilizzando la comunità umbra tutta alla tutela di questo patrimonio, che difenderemo in ogni modo.
First Cisl Umbria
Perugia, 24 gennaio 2020
Vertenza ex Antonio Merloni, ci sono importanti novità per i dipendenti cessati
La vicenda, di cui s’è occupata per la Cisl Olivia Stazi, coordinatrice regionale degli uffici vertenze del sindacato, su Il Messaggero del 21 gennaio 2020 in un articolo del giornalista Giovanni Camirri.
Il coordinatore dell’Area Sindacale Territoriale Cisl Foligno – Spoleto Bruno Mancinelli: “A riconferma della professionalità del nostro Ufficio Vertenze, che riesce sempre più spesso a risolvere situazioni complesse come questa, a tutela dei lavoratori”.
La Cisl e la Fnp Cisl Umbria si uniscono al dolore per la perdita di Nerina Antonini Ponti
“UNA GRANDE DONNA, ATTENTA AI GIOVANI E AI DIRITTI DI GENERE, CHE HA CONTRIBUITO A FAR CRESCERE IL SINDACATO”
La Cisl e la Fnp Cisl Umbria si uniscono al dolore per la perdita di Nerina Antonini Ponti, avvenuta nella notte tra il 19 e il 20 gennaio. “E’ stata una grande donna e ha ricoperto incarichi istituzionali – ricordano i colleghi della Cisl –, si è impegnata con determinazione e capacità nel sociale, nel dialogo intergenerazionale e nei diritti di genere, contribuendo negli anni a far crescere il sindacato cislino”. E’ stata segretaria generale regionale Cisl Scuola Umbria, è poi confluita nella categoria dei pensionati dove ha ricoperto l’incarico di coordinatrice delle donne Fnp Cisl Umbria. Attiva e propositiva, ha contribuito in sinergia con la federazione nazionale e regionale alla realizzazione di molteplici iniziative, alle quali hanno partecipato istituzioni e rappresentanti del mondo religioso. Tra gli ultimi, il suo contributo di supporto alla segreteria, nella recente giornata dedicata agli alberi: ancora una volta, impegnata a Perugia in un momento tutto dedicato al dialogo intergenerazionale, al futuro di quei giovani con i quali non bisogna mai stancarsi di dialogare, contribuendo in questo modo alla loro consapevolezza nei diritti e alla loro realizzazione nella crescita professionale e personale.
Cgil, Cisl e Uil per “La sanità in Umbria: pubblica e universale”
Acqua, riceve bolletta da seimila euro ma c’è una perdita: ridotta a 600
Dal 2020 le spese detraibili vanno pagate con metodi di pagamento tracciabili
Fanno eccezione le spese per medicinali, dispositivi medici e prestazioni in strutture del SSN (pubbliche o convenzionate).
Il conto/carta dal quale si effettua il pagamento deve essere intestato alla persona che porterà in detrazione la spesa e oltre alla fattura va conservata la copia della ricevuta del pagamento.
Umbria: sindacati al primo confronto con la presidente Tesei
Alla Colussi di Petrignano d’Assisi lo sciopero e lo stato di agitazione sono momentaneamente sospesi
RSU COLUSSI E FAI, FLAI E UILA: “RIAPRIRE IL TAVOLO CON L’AZIENDA ENTRO IL 17 GENNAIO”
Lo stato di agitazione e lo sciopero a oltranza alla Colussi di Petrignano d’Assisi, di un’ora a turno e iniziato lo scorso 16 dicembre, sono momentaneamente sospesi. A deciderlo i lavoratori che si sono riuniti con la Rsu e i rappresentanti di Fai, Flai e Uila in assemblee nelle giornate di giovedì 9 gennaio (dalle 21,00 alle 22,00) e di venerdì 10 gennaio (dalle 13,00 alle 14,00 e poi dalle 14,00 alle 15,00).
A prevalere il senso di responsabilità e l’attaccamento a una realtà produttiva importante per il tessuto territoriale. “Anche se l’adesione allo sciopero è stata elevata –fanno sapere la Rsu Colussi e i rappresentanti di Fai, Flai e Uila- con questo gesto i lavoratori vogliono dimostrare all’azienda il senso di responsabilità, ma ribadiamo ancora una volta che è necessario immediatamente riaprire il tavolo per entrare nel merito dei contenuti da noi sollevati che riguardano la produttività, la gestione e l’organizzazione del sito umbro”.
Ad essere ribadita l’urgenza di risposte concrete e proprio per questo dalle assemblee arriva la richiesta di un incontro da realizzare prima e non oltre il prossimo 17 gennaio. “Mancate risposte o ciò che sarà definito con l’azienda –concludono- sarà discusso in successive assemblee: saranno gli stessi lavoratori a valutare e decidere se proseguire con ulteriori forme di mobilitazione”.
Rsu Colussi
Fai, Flai e Uila Umbria
Per l’Umbria un progetto condiviso che tenda al bene comune
Colussi di Petrignano di Assisi, alta l’adesione allo sciopero
L’adesione altissima allo sciopero, quasi al 100% dal primo giorno, indetto nello stabilimento COLUSSI di Petrignano di Assisi, dalla RSU e OO.SS. di FAI, FLAI e UILA, iniziato il 16 Dicembre e tuttora in corso, è testimonianza che gli argomenti dibattuti nelle assemblee con i lavoratori, non solo hanno un fondamento importante, ma alcuni in particolare necessitano di una risoluzione al più presto.
Nello specifico, vogliamo ribadire che la trattativa con l’azienda su alcuni temi contestati dai lavoratori in assemblea, sono in essere già da prima dell’estate 2019 e nell’incontro del 7 ottobre scorso alla presenza delle segreterie nazionali, l’azienda si era presa l’impegno di dare risposte soddisfacenti alle richieste del tavolo, entro la fine di ottobre. Invece l’azienda, nonostante i ripetuti appelli fatti dalla stessa RSU ad incontrarsi, ha risposto solo a cose fatte, presentando la turnazione. Nel frattempo ha fatto convivere i lavoratori con turni fortemente disagiati, unilateralmente decisi ed inoltre adottando una disomogeneità di trattamento in relazione ai turni notturni, riposi, lavoro domenicale ed anche in merito ai permessi L.104. Presentata definitivamente la turnazione aziendale, di fronte alla proposta della RSU di attuare alcuni miglioramenti per renderla più equa ed omogenea, tenuto conto della delicata fase di transizione che vive lo stabilimento, qualunque proposta indicata è stata respinta, definendo nei fatti immodificabile la turnazione presentata. Ci sono anche altri temi in discussione, in merito alla turnazione, la fase sperimentale, eventuale indennità disagio, la formazione, utilizzo della flessibilità e tempi di comunicazione.
Gli altri argomenti su cui l’assemblea si è espressa riguardano la maggiorazione del turno notturno e PPO, sui quali, ci vorrebbero ulteriori approfondimenti, ma le distanze non sembrano incolmabili.
Dovremmo in seguito verificare anche il mansionario a fronte della nuova impiantistica istallata ed i livelli di inquadramento fermi ormai da troppo tempo.
I turni, invece, riguardano la vita quotidiana dei lavoratori e delle loro famiglie e come si sono affrontati fino ad oggi, non sono più condivisibili, e su questo argomento il sindacato è deciso nel voler trovare una soluzione condivisa ed equilibrata.
Se questo obiettivo di una più equa distribuzione del disagio fosse raggiunto, a nostro avviso, non solo ci sarebbe un miglioramento delle condizioni di lavoro, ma ne beneficerebbe di certo, anche la produttività aziendale.
Questo dovrebbe far riflettere un po’ tutti, anche chi è alla guida di questa azienda dato che negli ultimi periodi, non ha di certo favorito un clima distensivo, ma nonostante la forte tensione in fabbrica, siamo convinti che se l’azienda con senso di responsabilità saprà affrontare la situazione senza provocare ulteriori strappi (ad esempio fissando una data per la trattativa), si potrebbe pensare di interrompere lo stato di agitazione durante la trattativa in questione e sottoporre l’esito del confronto ai lavoratori in assemblea.
Attraverso questo percorso possiamo tentare di trovare soluzioni accettabili, come sempre fatto in questi ultimi anni e scongiurare il perdurare dello stato di agitazione che insieme ai lavoratori e alla RSU, si deciderà prossimamente come continuare e/o modificare sia nei tempi che nelle modalità.
RSU COLUSSI e OO.SS. di FAI, FLAI e UILA