Fbm, la Rsu: “Ripristinare un fondo nel quale i lavoratori possano versare le ferie per chi ne ha bisogno”

by CISL LDS

FBM, la RSU: “Un esempio virtuoso anche per altre aziende”

La storia di Natale che vorremo condividere come RSU della FBM di Marsciano affonda le proprie radici negli anni. In tempi di crisi, nel quale l’individualismo sta prendendo sempre più spazio, vorremmo condividere un esempio di solidarietà anche per altre aziende. Per anni abbiamo avuto un fondo nel quale tutti i lavoratori versavano mensilmente ore di ferie, che poi erano messe a disposizione di chi si trovava in difficoltà per motivi personali o familiari. Purtroppo è arrivato un momento nel quale, a causa di questioni burocratiche, abbiamo interrotto quello che per tutti i lavoratori veniva considerato un vero e proprio salvadanaio. In molti casi infatti i giorni o le ore di ferie sono stati fruiti proprio come tali, in altri come risorsa economica in quanto monetizzate. La disponibilità dell’azienda è andata oltre: tutto quello che veniva versato per solidarietà tra colleghi veniva raddoppiato. Malgrado l’assenza di questo strumento, la solidarietà non è venuta mai meno con la raccolta di ore alla bisogna e con la stessa modalità di partecipazione da parte dell’azienda. Ora, anche grazie alla convinta volontà della proprietà di superare alcune difficoltà gestionali, siamo di nuovo pronti a ripristinare quello che noi consideriamo un importante strumento: una grande opportunità utile a superare momenti di difficoltà.

Buone feste
RSU della FBM di Marsciano
Marsciano, 27 dicembre 2019 

Cuccello (Cisl): “Conoscenza, formazione e unità per sterilizzare le paure”

by CISL LDS

Il Consiglio Generale Cisl Umbria odierno inizia con l’analisi regionale e territoriale del segretario generale regionale Cisl Umbria Angelo Manzotti che indica nei fondi europei una delle principali opportunità per creare sviluppo in Umbria e tentare di uscire dalla crisi. “La Cisl coglie questa opportunità e vuole stare ai tavoli”. La Cisl dell’Umbria sostiene le ragioni della mobilitazione che ha portato anche i territori umbri in piazza Santi Apostoli e alle manifestazioni dei pensionati.

Le questioni degli appalti, della flessibilità del lavoro e del rapporto persona e tecnologia sono state centrali nella relazione di Manzotti, esposta a Santa Maria degli Angeli, che ha sottolineato l’urgenza di definite rinnovate forme di tutela per i lavoratori anche attraverso un’impegno nella contrattazione perché “senza lavoro non ci sono diritti e non c’è futuro”.

Il segretario nazionale Cisl Andrea Cuccello (nella foto), dopo la relazione introduttiva del segretario generale regionale Cisl Umbria Angelo Manzotti: “La Cisl continua ad insistere: i tavoli promossi col Governo, non sono il fine ultimo ma il prodotto finale. Ciò – precisa- che sono in grado di portare per i lavoratori dipendenti e pensionati”.
Per il segretario nazionale: “Lo scenario che abbiamo innanzi è ignoto: digitalizzazione e ambientalizzazione del lavoro portano ad un cambiamento di paradigma del lavoro. La Cisl è convinta che conoscenza, formazione e unità possano creare le condizioni per sterilizzare le paure”.

Tpl, Umbria tra alti e bassi

by CISL LDS

Si sono svolti nei giorni scorsi gli incontri tra Regione Umbria, le Province, i Comuni e le varie Società che effettuano il servizio TPL, con capofila l’Azienda Busitalia. L’esito degli incontri ha portato alla luce numerose criticità perlopiù dovute alle scarse risorse economiche degli enti coinvolti. Notizie riportate in occasione dell’incontro tra Busitalia e Organizzazioni Sindacali del 17 Dicembre.

Iniziamo subito col dire che la famosa Agenzia della Mobilità, che la Regione doveva istituire da diversi anni,  partirà “forse” non prima di marzo 2020. Tale Agenzia, una volta istituita, potrebbe portare ad un incremento delle risorse destinate al TPL di circa 8 milioni di euro annui grazie a tecnicismi contabili, di recupero dell’Iva. E’ chiaro, quindi, che ogni anno che passa senza che l’Agenzia della Mobilità parta, comporta la perdita di risorse vitali per il trasporto pubblico. Ad aggravare la situazione, abbiamo la certezza che per il 2020 ci sarà un’ulteriore riduzione del fondo regionale per il TPL pari a circa 3,5 milioni di euro. Quest’ultima riduzione si aggiunge ai 2 milioni di riduzione già avuti nel corso del 2019. Le soluzioni proposte al momento dagli enti a Busitalia, per far fronte ai citati tagli, saranno incentrate al ridimensionamento dei turni previsti per il sabato pomeriggio, nei festivi, con un’ ulteriore massiccia riorganizzazione nei periodi non scolastici; verrà inoltre prevista per le linee a bassa domanda di trasporto un servizio a chiamata. Le citate iniziative dovrebbero prendere corpo nei prossimi mesi del 2020.

Persistono, inoltre, i problemi per la linea ferroviaria ex FCU, per la quale è stata prevista una proroga del contratto di servizio fino a giugno 2020, ma dopo, al momento è prevista anche una riduzione del servizio offerto.

Buone notizie, invece, giungono da parte di Busitalia che, nonostante i tagli descritti, procederà ad importanti investimenti:

68 nuovi autobus di cui 37 a trazione ibrida e 11 endotermici per il trasporto urbano, 17 autobus per l’extraurbano e 3 per il noleggio. E’ previsto anche un nuovo traghetto per il trasporto lacustre. Nel settore TPL ferro si prevedono invece 3,4 milioni di investimento per adeguare gli attuali treni al decreto gallerie e si ipotizza il ripristino dei 4 Minuetti, ora fermi, entro settembre 2020.

In questo contesto, come sempre fatto, Salvatore Chirico della FIT CISL Umbria e Paolo Bonino della Faisa Cisal Umbria, restano attenti alle possibili ripercussioni sui lavoratori: “Per quanto ci riguarda -hanno precisato i due sindacalisti- abbiamo da sempre denunciato l’uso, per così dire, poco proficuo delle risorse regionali destinate al TPL e abbiamo sempre distinto le responsabilità tra Azienda appaltatrice e gli Enti, sottolineando come sempre di più le difficoltà che nascono sono a causa della cronica mancanza di risorse”. L’attenzione dei sindacati si prodiga anche sui cittadini che da tutto questo potrebbero subire dei disagi.

Salvatore Chirico (Fit Cisl Umbria)

Paolo Bonino (Faisa Cisal Umbria)

Perugia, 18 dicembre 2019

Fabiani (Fnp Cisl): “Le generazioni si devono incontrare e confrontare. Nel 2020 proseguiremo con questo impegno”

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Il responsabile per la Fnp Cisl del territorio Perugino Luigi Fabiani alla recente Festa degli Alberi

Gli auguri di buon Natale dei pensionati dell’Umbria assumono il significato dell’autenticità, attingendo al più profondo valore della solidarietà. “Dalle parole ai fatti – sottolinea il responsabile della Fnp Cisl Umbria del territorio Perugino Luigi Fabiani– e quindi, in occasione del ormai prossimo Natale, un incontro intergenerazionale tra bambini e anziani. Solo chi ha esperienza, come i pensionati – sottolinea- può trasmettere valori e conoscenza alle nuove generazioni. Noi della Fnp Cisl Umbria crediamo in questo e ci siamo messi, ancora una volta, a disposizione”. Il riferimento del numero uno dei pensionati di Perugia sottolinea l’importanza dell’iniziativa della scorsa settimana “Natale è un dono – Un incontro fra bambini e anziani per gli auguri di buon Natale” che si è realizzato alla residenza protetta per anziani Fontenuovo di Perugia in collaborazione con la Scuola d’Infanzia “Italo Calvino” di Perugia. Un momento di incontro, di festa, di musica che -basandosi su quel dialogo intergenerazionale che dal Congresso della categoria dei pensionati ad oggi caratterizza l’azione dei pensionati della Cisl e ha visto dalla prima edizione impegnata la categoria umbra nel Festival delle Generazioni di Firenze- si pone in perfetta continuità con l’appena trascorsa “Festa degli Alberi”, quando sempre a Perugia i pensionati della Cisl si sono impegnati a piantare, assieme ai bambini, tre alberi.  

L’incontro a Fontenuovo è stato organizzato dalla Fnp Cisl dell’Umbria, dal suo coordinamento donne e dall’Associazione di Volontariato Anteas Umbria con la Fondazione Onlus Fontenuovo e ha visto la partecipazione del responsabile della Fnp Cisl del territorio Perugino Luigi Fabiani (in sostituzione del segretario generale regionale Fnp Cisl Umbria Giorgio Menghini, impossibilitato a partecipare), della coordinatrice donne Fnp Cisl Umbria Novella Biondi, di Nerina Antonini Ponti della Fnp Cisl Umbria, del presidente regionale Anteas Umbria Gustavo Sciamanna, di Catia Passeri di Fontenuovo, dei genitori degli alunni e delle insegnanti. “L’incontro – ha raccontato Biondi– è stato un momento toccante e coinvolgente, per chi lo ha vissuto ma anche per noi organizzatori”.

Bruno Mancinelli (Cisl): “La precarietà non accellera la ricostruzione”

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Il cosiddetto “Decreto Sisma” DL n.123 del 24-10-2019, ieri è stato convertito in legge e purtroppo, con profonda delusione, dobbiamo rilevare che non sono stati recepiti tutti gli emendamenti che non solo noi ma le stesse regioni avevano proposto ed approvato nella Conferenza Stato Regioni, e soprattutto non contiene misure che prevedono un percorso di stabilizzazione dei lavoratori che lavorano presso gli USR  ( Uffici Speciali Ricostruzione ), i quali rischiano di vivere la loro condizione di precarietà senza nessuna prospettiva futura di stabilizzare il loro rapporto di lavoro.

In particolare ricordiamo che l’USR Umbria ha oggi all’attivo un organico di 68 persone e di queste solo circa 35 si occupano dalle ricostruzione privata e di questi solo 20 sono i tecnici che istruiscono i progetti.

Ci si dimentica poi che per le stesse mansioni stiamo riservando ad alcuni il trattamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri (il meglio della PA) fino ad arrivare a quelli che hanno contratti a progetto senza quasi diritti e tutele, passando per contratti a tempo determinato con agenzie interinali o società incaricate dal commissario straordinario per la ricostruzione.

Questo status contrattuale spinge quest’ultimi alla ricerca di soluzioni alternative per cui qualsiasi altro impiego e maggiormente concorrenziale e di facile accesso dopo in periodo di intensa formazione presso l’USR e con le disponibilità che si aprono con le uscite della Quota 100 nella PA, sono oggi maggiormente disponibili.

Il turn over molto dannoso e dispendioso di energie ad oggi ha interessato l’USR con circa 20 collaboratori con il risultato che anche le pratiche hanno subito numerosi passaggi di mano.

Le iniziative da intraprendere sono ormai improrogabili: garantire la continuità operativa con la stabilizzazione dei rapporti di lavoro dell’organico attuale e con un incremento considerevole del personale pari ad almeno il doppio dell’attuale.

Basti pensare ai numeri raggiunti dall’Umbria in occasione del Sisma del 97 per comprendere come l’attuale organico dell’USR sia del tutto inadeguato ad affrontare il problema.

Di questo insieme alle confederazioni di Cgil e Uil, con le relative categorie, chiederemo conto sia alla neo-eletta Giunta Regionale, sia ai nostri parlamentari, per un impegno straordinario che produca risultati in tempi brevi, al fine di poter affrontare la ricostruzione con le risorse umane necessarie ad abbreviare gli inevitabili iter burocratici delle domande di contributo.

Bruno Mancinelli

Coordinatore per la Cisl dell’Area Sindacale Territoriale Foligno-Spoleto

Foligno, 13 dicembre 2019

Non siamo invisibili: martedì 17 dicembre i pensionati umbri manifestano a Perugia e Terni

by CISL LDS

Scenderanno in piazza anche in Umbria, come sta avvenendo in tutta Italia, le pensionate e i pensionati di Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil, per ribadire che “non sono invisibili” e protestare contro l’indifferenza del governo e del Parlamento di fronte alle giuste rivendicazioni di 16 milioni di italiani, che sono appunto le pensionate e i pensionati del nostro Paese. 

L’appuntamento è per martedì 17 dicembre, alle ore 10.00, sotto le prefetture di Perugia e Terni, dove Spi, Fnp e Uilp terranno due presidi e raccoglieranno le firme a sostegno di una legge nazionale per la non autosufficienza. Al termine dei presidi i sindacati chiederanno inoltre di essere ricevuti dai prefetti per illustrare le ragioni della mobilitazione: la richiesta di estensione della 14esima per gli assegni più bassi, una rivalutazione dignitosa delle pensioni, un fisco più giusto anche per gli anziani che attualmente sono gravati da una tassazione più pesante di quella del lavoro dipendente e, appunto, una legge nazionale sulla non autosufficienza.

“L’Umbria è una delle regioni italiane con il tasso di anzianità più elevato – affermano Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil dell’Umbria – e questa è certamente una buona notizia, ma al tempo stesso porta con sé inevitabilmente problemi legati in particolare alla condizione di non autosufficienza che interessa molte persone anziane e le loro famiglie. Per questo una legge nazionale per la non autosufficienza è assolutamente necessaria, non solo in difesa delle persone più vulnerabili, ma anche per i loro cari e i loro congiunti, perché sappiamo bene come la presenza di una persona non autosufficiente in famiglia sia una delle condizioni che può far scivolare interi nuclei familiari in condizioni di povertà e disagio sociale. Anche se in Umbria abbiamo ottenuto ormai da 10 anni una legge regionale su questo tema – concludono i sindacati dei pensionati – il suo finanziamento, appena 4 milioni di euro all’anno ottenuti tramite un faticoso confronto con la Regione, che oggi riteniamo assolutamente insufficiente. Ecco perché serve una legge nazionale, che deve tra l’altro garantire anche i livelli minimi delle prestazioni”.

La Cisl a Roma: “Il tema del lavoro e dell’occupazione sono vitali”

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L’intervento della segretaria generale Cisl Annamaria Furlan

Oggi, 10 dicembre, a Roma a piazza Santi Apostoli alla manifestazione #CgilCislUil anche la #CislUmbria con le vertenze regionali.

Il sindacato in piazza per il lavoro: parte la fase di mobilitazione di #CgilCislUil, presentata anche in Umbria con la conferenza stampa unitaria del 5 dicembre.

Il segretario generale regionale Cisl Umbria Angelo Manzotti e il segretario regionale Cisl Umbria Gianluca Giorgi in piazza a Roma

Dall’#Umbria la #Cisl nel primo giorno di manifestazione in piazza Santi Apostoli sui temi della crescita, le crisi aziendali, lo sblocco dei cantieri e delle infrastrutture. Solidarietà ai lavoratori metalmeccanici della ex Ilva, in sciopero e anche loro a Roma. La mobilitazione proseguirà con le manifestazioni, sempre a Roma, del 12 e 17 dicembre.

#FuturoalLavoro

Margaritelli, sindacato e azienda il 12 dicembre in Confindustria.

by CISL LDS

Il 12 dicembre FILCA-CISL e RSU di Mantignana e Migiana si incontreranno con l’azienda in Confindustria per fare chiarezza sul futuro dello stabilimento e sul destino dei suoi lavoratori. Non si parlerà, quindi, del futuro di tutti i dipendenti della Margaritelli Spa ma solo di quelli occupati nel sito produttivo di Mantignana di Corciano.

Un’anomalia già emersa nel 2014 quando quei lavoratori, raggiunti da una procedura di mobilità ‘selettiva’, erano riusciti, dopo una lunga e serrata trattativa sindacale condotta dalla FILCA-CISL, a evitare il licenziamento collettivo, grazie anche al sacrificio di 13 lavoratori che rassegnarono le dimissioni, convinti più da ragioni di solidarietà che da validi incentivi aziendali all’uscita. Considerando che a questo seguì una quasi contestuale assunzione dello stesso numero di lavoratori giovani, con un percorso formativo da avviare, rimangono, oltre al rammarico, perplessità e dubbi tutt’ora irrisolti.

Fu unanime, in quell’occasione, il sostegno della politica e della società civile. Del caso si occupò il M5S con l’On. Ciprini, relatrice di un’interpellanza all’allora Min. Poletti. E, a scendere, le istituzioni regionali, i Comuni di Corciano e Magione coi Sindaci Betti e Chiodini; il mondo dello sport e i cittadini comuni con continue dimostrazioni di vicinanza. Una convergenza che non passò inosservata e che l’azienda non ignorò, decidendo responsabilmente di rivedere i progetti di ridimensionamento del proprio organico.

Ora, a distanza di cinque anni, complici una crisi che pare ritrovare nuovo slancio e la mancanza di una politica aziendale di rilancio del sito, si riapre una difficile trattativa che deve puntare alla necessaria ricollocazione dei lavoratori all’interno di un gruppo industriale solido, come confermano gli ultimi dati diffusi dai media sulle aziende umbre più performanti. L’Ing. Luca Margaritelli, AD del gruppo, ha ribadito la disponibilità a ricorrere a tutti gli ammortizzatori sociali disponibili e, nei limiti del possibile, a riassorbire su altri siti l’esubero che creerà l’imminente chiusura dello stabilimento corcianese. Ciò al fine di scongiurare fino all’ultimo drastiche riduzioni dei livelli occupazionali. L’esperienza passata dovrebbe giocare a favore delle buone intenzioni.

Intanto però i lavoratori hanno copertura fino a metà gennaio e l’attenzione è concentrata al prossimo incontro del 12 dicembre. Lì, convergeranno proposte utili affinché si giunga al trionfo dei buoni propositi. Un augurio che il clima natalizio non può che favorire.

Lavoratori, Rsu e Filca Cisl Umbria

Articolo pubblicato da www.umbria24.it