Tagli al Trasporto Pubblico Locale: permane lo stato di agitazione

by CISL LDS
giorgi - 20 giugno 2019Sindacati in presidio sotto l’assessorato, poi l’incontro: “Restano forti preoccupazioni”
 
“Il primo quadro fornito dall’assessore Chianella conferma le nostre preoccupazioni. Si parla di razionalizzazione, quindi di taglio di servizi, ma non è chiara l’entità e tantomeno le conseguenze sui lavoratori e sui cittadini”. Lo affermano in una nota i sindacati dei trasporti dell’Umbria, Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa CIsal, Ugl e ORsa che oggi, 20 giugno, a seguito del presidio con i lavoratori effettuato sotto la sede dell’assessorato ai Trasporti in piazza Partigiani a Perugia, sono stati ricevuti dall’assessore Giuseppe Chianella. “Da parte nostra abbiamo ribadito all’assessore che non accetteremo ulteriori tagli, che metterebbero a rischio i servizi minimi in molte zone della regione e quindi il diritto costituzionale alla mobilità – aggiungono i sindacati – Peraltro, questa scelta sarebbe in clamoroso contrasto con tutte le dichiarazioni di principio che vedono nella mobilità alternativa all’automobile l’unica via per uno sviluppo sostenibile”. 
 
fit cisl - 19 giugno 2019Permane pertanto lo stato di agitazione in attesa del prossimo incontro, fissato per il 27 giugno, nel quale la Regione dovrà fornire, dopo il passaggio con i Comuni – ai quali i sindacati chiedono di assumersi la propria quota di responsabilità – numeri precisi, soprattutto rispetto alle risorse da mettere nella prossima gara.
 

Periferie esistenziali, giovani e azioni di prossimità: i temi della Conferenza Organizzativa dell’Umbria

by CISL LDS

sbarra - relazione introduttivaPrendersi cura delle periferie esistenziali e lavorative che molto spesso si trovano anche nel degrado urbano e culturale: con la parola “solitudine” si è definito con forza la condizione che viene vissuta in maniera sempre giù dilagante da una parte della popolazione sia essa giovane o anziana. Per riflettere e cercare risposte concrete su questo processo che affonda le proprie radici nella mancanza di lavoro e nella povertà economica ma anche valoriale sempre più diffusa,  trovando forma e definizioni diverse nei vari contesti, si è riunita la Conferenza Regionale Organizzativa “Nelle periferie con i giovani per il lavoro” del 19 giugno, alla Domus Pacis di Santa Maria degli Angeli (Assisi).

Un momento di confronto, in vista della Conferenza Nazionale della Cisl che si terrà a Roma nei giorni 9-10-11 luglio.

sbarra - conferenza regionale organizzativaAd aprire i lavori, la relazione introduttiva del segretario generale regionale Cisl Umbria Ulderico Sbarra che ha fatto riferimento ai problemi strutturali presenti in Umbria “oggi aggravati da una doppia crisi: istituzionale da una parte ed economica dall’altra”. Per la Cisl Umbria non è possibile affrontare con distacco la questione dei giovani, sempre più lontani dal mondo del sindacato perché impegnati in lavori precari oppure protagonisti di un processo migratorio preoccupante per il dato demografico umbro. Per questo si rende necessario iniziare a lavorare nelle scuole, attraverso progetti, che facciano conoscere cosa è il sindacato, quale è stata la sua storia e quale sia il suo ruolo.

“Contrattazione prima di tutto – ha ribadito Sbarra- che deve allontanare dalla possibilità di un salario minino che presumibilmente darà un colpo mortale alle rappresentanze confederali”.

andrea cuccelloSulle periferie esistenziali e il contrasto alle vecchie e nuove solitudini, l’importanza dell’accoglienza, dell’integrazione, della contrattazione, dei servizi della Cisl, del ruolo dell’azione sindacale e quindi di momenti come quello della Conferenza Organizzativa si è articolato l’intervento del segretario nazionale Cisl Andrea Cuccello che ha partecipato ai lavori dell’intera giornata, curando le conclusioni.

#noiCISLsiamo, la Conferenza Regionale Organizzativa in Umbria per rafforzare il sindacato di prossimità

by CISL LDS

conferenza organizzativa cisl umbriaIn vista della Conferenza Organizzativa Nazionale che si svolgerà a Roma i prossimi 9-10-11 luglio, l’appuntamento umbro del 19 giugno si terrà a Santa Maria degli Angeli (Assisi).

Ad aprire la Conferenza Regionale Organizzativa, alla quale parteciperà il segretario nazionale Cisl Andrea Cuccello, sarà il segretario generale regionale Cisl Umbria Ulderico Sbarra.

I lavoratori di BusItalia Umbria sono in stato di agitazione

by CISL LDS

20190617_103130I lavoratori di BusItalia Umbria sono in stato di agitazione e daranno vita ad un sit-in sotto la sede dell’assessorato regionale ai Trasporti in piazza Partigiani a Perugia il prossimo 20 giugno, in occasione dell’incontro tra gli Enti coinvolti nella gestione del trasporto pubblico locale nella regione.

La decisione – annunciata dai sindacati di categoria, Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Faisa Cisal, nel corso di una conferenza stampa che si è svolta stamattina, lunedì 17 giugno a Perugia – è maturata dopo la comunicazione da parte della Società Busitalia delle pesanti criticità derivanti dalla delibera n°632 della Giunta Regionale dell’Umbria, in relazione alla riduzione immediata dei servizi di Tpl su gomma, che interessa tutte le aziende regionali del settore.

A fronte della mancata copertura finanziaria, già dal 2012, da parte del Fondo nazionale dei trasporti, la Regione Umbria ha sempre scelto di intervenire con risorse di bilancio aggiuntive di anno in anno, anziché inserirle strutturalmente nel bilancio regionale come attuato in altre regioni. Ma per l’anno in corso le risorse aggiuntive, garantite negli anni passati, non sono state reperite. 

In aggiunta a questa situazione, gravano dei crediti già vantati dalle aziende dei trasporti per l’anno 2016-17-18, pari a 21 milioni di euro, che creano alle stesse aziende del settore ulteriori difficoltà finanziarie, mettendone, in alcuni casi, a rischio anche la sopravvivenza stessa.

Per far fronte alle difficoltà economiche, è stato imposto dalla Regione un importante taglio del servizio ai cittadini in Umbria, pari a circa il 10%, con gravissime conseguenze sul servizio pubblico su gomma e il rischio di isolamento di parti del territorio regionale, oltre a rilevanti conseguenze sul piano occupazionale, con un taglio al momento di circa 190 turni lavoro, che coinvolgerebbe anche l’indotto.

Tutto ciò è naturalmente in controtendenza rispetto alle strategie politiche di potenziamento dei servizi pubblici di trasporto e di sostenibilità ambientale, oltre che rappresentare un arretramento pesante sul fronte del diritto alla mobilità dei cittadini dell’Umbria, garantito dalla Costituzione.

Preso atto della possibile drammatica situazione che si sta creando, si esortano tutti gli enti locali e regionali a dare immediata soluzione, facendo fronte con le risorse necessarie per scongiurare i tagli programmati e le relative ricadute.

La grave situazione non può esimere il Sindacato dal proclamare lo stato di agitazione immediato, con riserva di adottare tutte le misure atte a tutela dei cittadini e dell’occupazione in ambito alle aziende di trasporto pubblico locale su gomma. Da subito partirà una campagne di assemblee con i lavoratori del Tpl umbro. I sindacati sono in attesa di una convocazione urgente da parte della Regione.

Perugia, 17 giugno 2019

Le Segreterie Regionali

Filt-Cgil Fit-Cisl Uiltrasporti Faisa-Cisal    
Marco Bizzarri Gianluca Giorgi Stefano Cecchetti Paolo Bonino    

 

Manzotti (Cisl Terni-Orvieto): “Salario minimo da scongiurare. Rafforziamo la contrattazione”

by CISL LDS

angelo manzottiIl Governo accelera sul salario minimo e la risposta della Cisl non tarda ad arrivare: il territorio di Terni – Orvieto, infatti, manifesta grande preoccupazione per le potenziali conseguenze che potrebbero scaturire da questa proposta legislativa. “Se questo percorso dovesse essere portato a compimento – afferma Angelo Manzotti, coordinatore dell’Area Sindacale Territoriale Terni- Orvieto (nella foto)– si tratterebbe di tornare indietro di mezzo secolo, annullando molte delle conquiste del sindacato: per questo deve essere scongiurato”.

La Cisl di Terni-Orvieto sottolinea come “quello che accade a Roma non può che interessarci, viste le ricadute che scelte come questa potrebbero avere anche a livello locale. Il tessuto produttivo del nostro territorio, infatti, che caratterizza l’area ternana e orvietana è composto in gran parte da piccole e medie imprese e il salario minimo potrebbe avere conseguenze devastanti sulla contrattazione, ma non solo: applicare il salario minimo, infatti, potrebbe avere implicazioni in termini di fuoriuscita dal CCNL e indirettamente provocare un possibile proliferare del lavoro nero, con ricadute contributive e in termini di sicurezza per i lavoratori”.

Il riferimento della Cisl ai CCNL e alla contrattazione investe gli aspetti economici, oltre a quelli di tutela e previdenziali, che possono essere garantiti attraverso la rappresentanza e l’attività di corpi intermedi che scongiurino il pericolo della contrattazione individuale. “Non scordiamoci – conclude Manzotti- che l’esigenza dei lavoratori di unirsi per portare avanti i propri diritti fu uno dei principali motori che storicamente portarono alla costituzione dei sindacati. Oggi questo percorso potrebbe subire una battuta d’arresto, che secondo la Cisl potrebbe essere pericolosa per le lavoratrici e i lavoratori che rappresentiamo”.

Salario minimo. Il segretario generale aggiunto Cisl, Luigi Sbarra: “Per rilanciare retribuzioni abbassare tasse, garantire ed estendere applicazione contratti”

Case popolari, i sindacati: “Grossa ingiustizia”

by CISL LDS

 

conferenza stampa 10 giugno“La nuova legge regionale n. 3 del 29 maggio 2019 in materia di edilizia residenziale pubblica è una clamorosa ingiustizia”: i sindacati e le associazioni degli inquilini dell’Umbria Sunia, Sicet, Uniat, Unione Inquilini, assieme a Cgil, Cisl e Uil regionali, denunciano con forza l’iniziativa legislativa presa dalla Regione Umbria, peraltro dopo le dimissioni della Presidente Catiuscia Marini, che colpisce duramente le fasce più deboli tra gli assegnatari delle case popolari in Umbria (circa 7 mila famiglie).

“La nuova legge – hanno spiegato i rappresentanti di associazioni e sindacati nel corso della conferenza stampa di questa mattina-  varata senza tenere minimamente in considerazione le nostre proposte, introduce anche per la determinazione dei canoni l’Isee, strumento in questo caso distorsivo che penalizzerà fortemente i nuclei con un solo componente (circa 2 mila persone), producendo un incremento del canone che potrà arrivare fino al 300 per cento”.

L’esempio portato dai sindacati è quello di una persona ultraottantenne, rimasta sola, con un reddito di 7142 euro lordi che, attualmente paga un canone di circa 40 euro mensili, ma con la nuova normativa a regime andrà a pagarne circa 120 euro.  

“Eravamo già la terza regione con il canone medio più alto d’Italia (115 euro), ora –hanno sottolineato i sindacati- saremo di gran lunga la prima, raggiungendo una media di circa 140 euro. Non a caso –hanno aggiunto- l’Isee è applicato soltanto in tre regioni”.

Altra gravissima questione è quella della reintroduzione –nonostante la precedente cancellazione ottenuta grazie alla mobilitazione dei sindacati- del limite di 10 mila euro di beni mobili per poter mantenere il diritto alla casa popolare. “Questo significa –hanno spiegato in conferenza stampa- che un nucleo familiare che possiede una piccola utilitaria potrebbe perdere il diritto alla casa e quindi essere cacciato”.

“Appare chiaro che l’unico scopo di questa legge vergognosa è quello di fare cassa, nonostante i conti di Ater  (Azienda territoriale di edilizia residenziale) siano già in attivo – hanno concluso i sindacati-, per questo da subito avvieremo una campagna di assemblee nei quartieri popolari per informare gli assegnatari e la cittadinanza tutta in vista di una grande mobilitazione entro il mese di settembre”.

Cgil, Cisl e Uil Umbria

Perugia, 10 giugno 2019

In Tim, il successo della Fistel Cisl Umbria

by CISL LDS

simona garofanoGrande successo per la Fistel Cisl Umbria per il rinnovo delle Rsu in Tim, che si sono tenute in Umbria lo scorso il 4 e 5 giugno.

“Oltre il 60 per cento dei lavoratori ha espresso la preferenza per la nostra organizzazione – ha sottolineato Simona Garofano, segretario regionale Fistel Cisl Umbria (nella foto)-. Un risultato che ci investe di grandi responsabilità e conferma tutto l’impegno profuso negli anni in questa grande realtà lavorativa”.

In particolar modo la Fistel Cisl Umbria ringrazia chi ha sostenuto le idee cisline, il progetto organizzativo portato avanti e chi si è messo in gioco attraverso la propria candidatura. “Un impegno – ha affermato Garofano- che ha confermato la capacità dei candidati che sono stati i più votati in assoluto nelle varie liste”.

Ad essere eletti sono stati Emanuele Falucca e Moreno Conti. “A loro –conclude il segretario- va il nostro augurio di buon lavoro”.
Fistel Cisl Umbria
Perugia, 10 giugno 2019

Cgil, Cisl e Uil Umbria per il diritto alla casa

immagine unitariaEdilizia pubblica e diritto alla casa: Cgil, Cisl e Uil Umbria, assieme alle loro associazioni inquilini Sunia, Sicet e Uniat, tratteranno nel corso della conferenza stampa di lunedì 10 giugno alle ore 11,00 presso la Cisl Regionale in Via Campo di Marte – Perugia del recente licenziato del bando regionale riguardante il riordino dell’edilizia residenziale sociale, avvenuto senza condivisione con le organizzazioni sindacali. Nel corso dell’incontro con la stampa sarà esposta la situazione regionale e le posizioni del sindacato.

 

Tutti gli organi di informazione sono invitati

Cgil, Cisl, Uil Umbria
Perugia, 7 giugno 2019

Busta pesante, il sindacato chiede di semplificare al massimo le procedure

Bruno Mancinelli, coordinatore dell’area sindacale territoriale Cisl Foligno-Spoleto: “E’ forte la richiesta unitaria di Cgil, Cisl e Uil per superare l’attuale fase transitoria per la restituzione della busta pesante. Il sindacato chiede di semplificare al massimo le procedure per la restituzione graduale della stessa nel numero massimo di 120 rate”.

A seguire l’articolo pubblicato oggi, 6 giugno, da www.umbria24.it

Restituzione della busta paga pesante: è caos proroghe per i terremotati. Appello di Paparelli ai parlamentari