La proposta presentata da Angelo Colombini, Segretario Nazionale Cisl
“Liberiamo l’Umbria dall’Amianto” per Riccardo Marcelli, Segretario Regionale Cisl Umbria, non deve essere solo uno slogan
Sindacati e imprese artigiane firmano un accordo regionale, l’intesa sottoscritta permetterà anche la redistribuzione della produttività aziendale. Oggi la presentazione dei contenuti alla stampa.
Creare le condizioni per favorire la crescita delle imprese e dell’occupazione, aumentare la capacità competitiva delle imprese artigiane, redistribuire la produttività anche tra i lavoratori e rafforzare l’Ebrau, l’ente bilaterale dell’artigianato umbro.
Questi gli obiettivi che hanno portato, dopo una lunga trattativa, alla firma dell’accordo contrattuale di secondo livello tra le associazioni delle imprese artigiane e i sindacati dei lavoratori. Un’intesa che semplifica le norme nazionali sul lavoro sul fronte datoriale, introducendo al contempo clausole di salvaguardia e premi di risultato per i lavoratori dipendenti.
Alla presentazione alla stampa erano presenti i presidenti di CNA (Renato Cesca) e Confartigianato (Mauro Franceschini), i segretari confederali umbri della Cgil (Vincenzo Sgalla), Cisl (Ulderico Sbarra) e Uil (Claudio Bendini) ed i rappresentanti di Casartigiani e Clai.
Per tutti i firmatari “il comparto artigiano ha dimostrato capacità di rispondere in modo originale alle sfide della crisi che, seppure ha portato a una riduzione del numero complessivo delle imprese, è riuscito, come dimostrano i dati, ad incrementare il numero dei dipendenti, puntando su settori a maggior valore aggiunto e crescendo dimensionalmente”.
“È un accordo che riapre le relazioni sindacali nell’artigianato e valorizza il ruolo dei soggetti sociali – hanno affermato i segretari di Cgil, Cisl e Uil -. Ad uscirne rafforzato è anche il ruolo dell’Ebrau che, lo ricordiamo, nel 2017 ha erogato oltre 400mila euro di prestazioni a favore dei dipendenti delle imprese artigiane iscritte”.
I presidenti delle associazioni datoriali hanno ribadito “il ruolo del comparto artigiano, che ha sempre rappresentato uno dei punti di forza dell’economia regionale e nella crisi ha dimostrato di saper resistere e riposizionarsi in un mercato in continua evoluzione”.
La firma dell’accordo, cui faranno seguito nei prossimi mesi contratti specifici per ogni singolo settore (dalla meccanica al tessile, dall’arredo casa ai servizi etc…), apre per le imprese artigiane umbre la possibilità di accedere al credito d’imposta del 40% previsto, all’interno del pacchetto nazionale Impresa 4.0, per le attività di formazione professionale di dipendenti.
Nel merito l’intesa consentirà maggiori margini di manovra in fatto di assunzioni con contratti a termine, in somministrazione e di apprendistato, introducendo però una clausola di salvaguardia (non prevista nella normativa nazionale) che fissa per questi forme contrattuali, nel caso si faccia ricorso ai provvedimenti contenuti nell’accordo, un tetto massimo dell’80% rispetto agli assunti a tempo indeterminato, eliminando quindi abusi derivanti da un utilizzo distorto delle norme. Un altro punto di forza dell’accordo sottoscritto è quello relativo all’opzione welfare per erogare ai dipendenti i premi di risultato: una misura che per le imprese si traduce in minori costi e per i lavoratori in un incremento di reddito netto disponibile. Attenzione anche al tema del lavoro femminile e alla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. Grazie all’accordo verranno inoltre incrementate le prestazioni dell’ente bilaterale e rafforzati i percorsi formativi a favore dei lavoratori e degli imprenditori dell’artigianato.
“Oggi – hanno concluso i firmatari – c’è bisogno più che mai di nuove misure di politica industriale che diano risposte alle criticità del nostro sistema economico regionale, confermate anche dal rapporto presentato da Bankitalia nei giorni scorsi, a cominciare da un sostegno per l’accesso al credito da parte delle piccole imprese, da facilitazioni alle forme di aggregazione per le imprese dell’edilizia martoriate dalla crisi, anche per facilitarne la partecipazione alle gare per gli appalti pubblici visto che a breve partirà la ricostruzione post-sisma, fino a un contrasto vero alla povertà delle famiglie”.
Prossimo appuntamento: un confronto tra i firmatari dell’accordo per avanzare proposte su un altro dei maggiori drammi di questi anni: la disoccupazione giovanile.
“La donna… nella famiglia… nel lavoro… nell’impegno sociale”, l’incontro organizzato dalla Fnp Cisl dell’Area Vasta di Terni e dal Coordinamento donne Fnp Cisl Terni che si è tenuto nei giorni scorsi a Terni, è stato animato da una grande e importante consapevolezza: quella che per risolvere le questioni aperte da una società complessa bisogna prima conoscere attraverso l’approfondimento e il confronto e poi procedere. “Agire in un’unica direzione: quella che mette insieme gli uomini e le donne, superando inutili e discriminatorie distinzioni di genere”. Ne è convinto il responsabile Cisl Fnp Area Vasta Terni Flavio Confaloni che ha aperto i lavori, che sono stati conclusi dalla coordinatrice nazionale delle donne della Fnp Cisl Irene Maria Trentin.
“Abbiamo decido di animare un confronto attivo all’interno della categoria -ha dichiarato Confaloni- in modo da poter incrociare i problemi per riuscire a superare le divergenze di genere e affrontare le nuove povertà che ormai sono conosciute anche nei nostri territori”. Da qui il ruolo della concertazione con i Comuni, nella quale la categoria dei pensionati assieme alla confederazione si è distinta nella propria azione affinché ci fosse una tenuta dei servizi dal punto di vista qualitativo e quantitativo”.
“A subire maggiormente le difficoltà di un contesto più povero, soprattutto le donne che sostengono ancora oggi – soprattutto a causa di retaggi culturali e di ruoli socialmente imposti- il carico della cura della famiglia”. E’ quanto emerso dall’intervento del segretario generale regionale Fnp Cisl Umbria Giorgio Menghini, presente ai lavori che ha sottolineato l’importanza del ruolo attivo delle donne pensionate all’interno del contesto familiare e anche in quello di cura dei nipoti.
A trattare delle donne lavoratrici è stata Sara Claudiani, la coordinatrice delle donne della Cisl Umbria, che ha proposto un’idea di welfare contrattuale integrativo da sviluppare in ambito nazionale e territoriale.
I lavori sono stati presentati dalla coordinatrice donne della Fnp Cisl Area Vasta Terni Anna Cristina Ananasso, la coordinatrice donne della Fnp Cisl Rls Terni Lucia Diamanti e la coordinatrice donne della Fnp Cisl Umbria Maria Novella Biondi. All’incontro ha partecipato il coordinatore dell’Area sindacale territoriale Cisl Terni-Orvieto Angelo Manzotti.
Fnp Cisl – Area Vasta di Terni
Come noto, la Regione Umbria è in fase di conclusione della sottoscrizione di un contratto di servizio dalla durata di quindici anni per il trasporto ferroviario con Trenitalia Spa.
“ Ovviamente, chi scrive, condivide pienamente il percorso e l’impostazione sin qui effettuata e auspica che la sottoscrizione del nuovo contratto di servizio avvenga quanto prima a tutela del lavoro e dei lavoratori coinvolti.”
La FIT CISL Umbria, però, intende proporre due piccoli aggiustamenti che potrebbero efficientare il citato contratto in termini di ricadute occupazionali e di utilizzo delle risorse economiche previste.
Ci riferiamo, innanzi tutto, alla necessità di prevedere l’apertura di un presidio manutentivo di primo livello presso la stazione di Foligno ( magari utilizzando le risorse e le strutture dell’attigua Officina Manutenzione Ciclica ). La nostra Divisione Passeggeri Regionale Umbria, infatti, ad oggi, pur essendo amministrativamente autonoma dalla DPR Marche, dipende da quest’ultima negli interventi manutentivi di emergenza sul materiale rotabile della Regione Umbria e nella gestione degli stessi materiali rotabili. In questo modo, se oggi un treno programmato ha un malfunzionamento di una porta o di qualsiasi altro elemento che pregiudica il confort e la sicurezza dei viaggiatori, la Direzione Passeggeri Umbria è costretta ad inviare l’intero rotabile ad Ancona in quanto non è dotato del presidio manutentivo di primo livello di cui chiediamo l’immediata istituzione.
Questa situazione determina delle inefficienze:
Le citate inefficienze, inoltre, potenzialmente possono causare ritardi e soppressioni dei treni programmati.
La nostra proposta, quindi, mira ad eliminare quanto descritto con un piccolo investimento in uomini e risorse con l’istituzione di un presidio manutentivo alle dipendenze della DPR Umbria presso la Stazione di Foligno.
Anche la gestione del materiale rotabile non è tra le funzioni della nostra DPR. Anche se crediamo che modificare tale impostazione non è attualmente possibile, chiediamo, però, che la programmazione dei materiali debba garantire la pulizia di almeno tutto il materiale rotabile assegnato in Umbria presso gli impianti di pulizia siti presso le stazioni di Foligno e Perugia. Immaginiamo, infatti, che quando la Regione Umbria decide di spendere per un contratto di servizio per il trasporto, lo faccia sia per garantire la mobilità su ferro in Umbria ma anche per mantenere e sviluppare i livelli occupazionali ad essi connessi. Se, invece, come avviene attualmente a causa della programmazione non direttamente gestita dalla nostra DPR, del nostro materiale rotabile viene pulito in altri impianti extra regione, si comprende bene che non tutte le risorse messe in campo sono funzionali al mantenimento dei livelli occupazionali.
Da ultimo ci auguriamo e chiediamo formalmente che tutto il nuovo materiale rotabile che verrà acquisito nell’ambito del rinnovo del contratto di servizio, sia utilizzato per fornire servizi per i viaggiatori umbri. Corriamo il rischio, infatti, che proprio per la mancanza di autonomia della gestione dei materiali da parte della nostra DPR, i nuovi mezzi che verranno acquisiti possano essere utilizzati per servizi extra regione che nulla hanno a che fare con i pendolari e viaggiatori umbri.
“Crediamo che una formale richiesta in tal senso, debba essere veicolata dal nostro Assessore ai trasporti dott. Chianella, nell’ambito della trattativa per la sottoscrizione del contratto di servizio con Trenitalia Spa. ”
La Segreteria Regionale Fit Cisl Umbria
18.06.04_Comunicato Stampa Segretaria Regionale Fit Cisl Umbria
Approfondire per affrontare i problemi insieme: questo l’obiettivo dell’incontro “La donna… nella famiglia… nel lavoro… nell’impegno sociale” organizzato dalla Fnp Cisl dell’Area vasta di Terni e dal Coordinamento donne Fnp Cisl Terni che si terrà domani mattina.
“Abbiamo decido di animare un confronto attivo all’interno della categoria -ha anticipato il responsabile Cisl Fnp Area Vasta Terni Flavio Confaloni– in modo da poter incrociare i problemi per riuscire a creare un percorso comune di donne e uomini. E’ la complessità della società che ce lo impone, che assieme alle nuove povertà che affliggono sempre di più le persone anziane e le famiglie non possono lasciare indifferenti. Proprio come la questione della cura della famiglia che molto spesso e ingiustamente ricade quasi esclusivamente sulle donne. Alla luce di questa consapevolezza, il sindacato continua a impegnarsi per dare risposte concrete in termini di welfare e sostenibilità dei servizi anche attraverso strumenti importanti quali la concertazione con i comuni, che anche nel nostro territorio rappresenta un cardine della nostra azione”.
L’incontro, che si svolgerà a Terni alla sala riunioni Parrocchia San Giuseppe, sarà concluso dalla Coordinatrice nazionale donne Cisl Fnp Irene Maria Trentin.
Si è concluso la scorsa notte lo spoglio per le elezioni del rinnovo della Rsu di Faurecia.
La Fim Cisl si è presentata all’appuntamento con una squadra totalmente motivata che ha prevalso sulle polemiche interne relative ad una campagna elettorale dove non sono mancati i colpi bassi nei confronti dei nostri delegati.
Ma la Fim Cisl guarda come sempre avanti perché il contesto storico rappresenta necessariamente una sfida per il management, le maestranze e naturalmente le organizzazioni sindacali che chiederanno un cambio deciso di rotta per le Relazioni sindacali che necessitano di un profondo rinnovamento al passo dei tempi che una multinazionale come la Faurecia propone a tutti i livelli: “Sarebbe assurdo non giocare la partita proprio a Terni”, sottolinea Simone Liti Segretario Regionale Fim Cisl.
Risultano eletti Mirko Valentini, confermato, e Andrea Leonardi.
La Fim Cisl ringrazia, oltre agli eletti, pure i candidati Francesco Dionigi, Samuele Verdastri, Gianluca Camilluzzi, Giorgio Paltriccia, Mirko Cozza e Marco Donatelli per la disponibilità di e naturalmente tutti i lavoratori che hanno riposto fiducia alla lista Fim Cisl.
Terni, 30 maggio 2018 La Segreteria Fim Cisl Umbria
Gestione del verde pubblico nella città di Terni, questa mattina conferenza stampa di Cgil, Cisl e Uil Terni alla sala consiliare del Comune.
Angelo Manzotti, Coordinatore per la Cisl dell’Area sindacale territoriale Terni- Orvieto: “La questione della gestione del verde pubblico a Terni ha importanti ricadute in termini di immagine per la città, ma rappresenta soprattutto una priorità sociale in quanto ci sono lavoratori che da mesi non percepiscono alcuna retribuzione e che, ad oggi, vedono il loro futuro fortemente compromesso”.
Tutti gli organi di informazione sono invitati alla conferenza stampa di Cgil, Cisl e Uil che si terrà lunedì 28 maggio alle ore 10,30 presso la sala consiliare del Comune di Terni per affrontare le problematiche inerenti la gestione del verde pubblico e la situazione occupazione nella quale vertono i lavoratori che sono stati occupati in passato nell’appalto di gestione, ad oggi ancora privi di alcun reddito.
Alcuni di loro saranno presenti all’incontro con la stampa per illustrare le proprie preoccupazioni riguardo al loro futuro occupazionale.
Il sindacato, considerata la difficile situazione, ha deciso di coinvolgere tutti i candidati sindaco, impegnati nell’imminente campagna elettorale della città di Terni.