I sindacati: “Mancanza di rispetto”
Doveva essere il giorno della verità per i tanti lavoratori dei siti Sangemini e Amerino, e invece è stata solo l’ennesima presa in giro da parte di Acque Minerali d’Italia, proprietaria degli stabilimenti. «Questo piano di esiste veramente?» – chiedono in coro le organizzazioni sindacali Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil dell’Umbria.
La risposta a questa domanda era prevista nella mattinata di oggi, 19 settembre 2018, ma tra lo stupore di tutti i presenti al tavolo – organizzazioni sindacali e Rsu – la dirigenza aziendale ha disertato l’appuntamento.
«La scelta di non presentarsi questa mattina – si legge in una nota sindacale – è stata motivata, da parte aziendale, con la presenza di un presidio di lavoratori sotto la sede di Confindustria. Una manifestazione regolarmente autorizzata dalla questura e annunciata da diversi giorni».
«Quello dell’azienda – prosegue la nota – è stato un comportamento non consono alle relazioni sindacali e configura una ulteriore mancanza di rispetto, di cui nessuno francamente sentiva il bisogno».
«Se il clima è teso – precisano le organizzazioni sindacali – non è certo per colpa dei lavoratori, che vogliono solo conoscere il loro futuro. La responsabilità dell’atmosfera pesante è eventualmente dell’azienda, che da tempo fa girare voci preoccupanti all’interno degli stabilimenti, come quella di spedire un terzo dei dipendenti in cassa integrazione, invece di far conoscere i propri eventuali piani di sviluppo».
In tarda mattinata è arrivata da parte dell’azienda una nuova convocazione avente come ordine del giorno «la ricostituzione del tavolo sindacale», prevista per lunedì 24 alle ore 10:00, prima dell’incontro istituzionale convocato dall’assessore regionale allo Sviluppo Economico, Fabio Paparelli. In pratica, la riproposizione dell’incontro odierno disertato, in cui era prevista la presentazione piano di sviluppo.
«Le organizzazioni sindacali – conclude la nota congiunta – dietro il mandato dei lavoratori comunicano di accettare la nuova convocazione, a patto che l’incontro venga effettuato presso lo stabilimento Sangemini, dove i lavoratori saranno riuniti in assemblea permanente». Richiesta accettata dalla proprietà.
Terni, 19/09/2018
Fai Cisl
Flai Cgil
Uila Uil