Elezioni Rsu
Erica Cassetta, la segretaria generale regionale della Cisl Scuola Umbria, ringrazia quanti hanno sostenuto le idee della Cisl Scuola sia mettendosi in gioco in prima persona sia manifestando il proprio consenso nel corso delle elezioni Rsu. “Anche se il risultato che abbiamo in mano è ancora parziale (riguarda circa il 45 per cento delle scuole umbre) –fa sapere la segretaria- il risultato è positivo e premia la politica della Cisl Scuola, che a differenza di altre sigle sindacali ha avuto il coraggio di scelte importanti, come quella di firmare il nuovo contratto nazionale”.
Un sindacato, quello della Cisl Scuola, che da sempre mette al centro del proprio impegno la persona e il rispetto per i lavoratori, che devono essere valorizzati nelle singole specificità, professionalità e riconosciuti nell’importanza del ruolo sociale ricoperto. “I dati regionali in nostro possesso, che ricordiamo essere ancora parziali ma certamente significativi – precisa la segretaria- vedono la Cisl Scuola al 29,65 per cento, a seguire Flc Scuola (25,23 per cento), Uil Scuola (15,60 per cento), Snals (11,89 per cento) e Gilda (11,66 per cento). Situazione che per quanto riguarda la nostra sigla trova significativa affermazione negli istituti della provincia di Perugia, dove la Cisl Scuola è stata sostenuta dal 32,40 per cento”.
Cisl Scuola Umbria
Elezioni Rsu Pubblico Impiego
La CISL FP Umbria ringrazia tutte le lavoratrici ed i lavoratori della Pubblica Amministrazione per aver confermato anche in questa tornata elettorale un’elevata affluenza alle urne del 70/80% degli aventi diritto al voto.
Rivolgiamo un caloroso ringraziamento ai circa 400 Candidati che si sono messi in campo per i colori della CISL.
Gli addetti oggetto di voto della Pubblica Amministrazione sono circa 23 mila.
“I primi dati, ancora provvisori, dicono che la Cisl Fp Umbria ottiene il consenso di tantissime lavoratrici e lavoratori pubblici, in misura superiore al numero degli iscritti”, è questo il primo soddisfatto commento di Ubaldo Pascolini segretario generale della Cisl Fp dell’Umbria.
“Un grazie a tutti i dipendenti Funzioni Centrali (ministeri, agenzie fiscali, enti pubblici non economici), Funzioni Locali (Regione, Provincie, Comuni, Comunità Montane) e Sanità Pubblica e Privata, che con la loro partecipazione ed il loro voto hanno reso possibile questo importante momento di democrazia partecipata. Siamo grati a quanti hanno contribuito a sostenere e rafforzare la presenza della Cisl con la loro candidatura, con il loro voto e con la loro partecipazione”.
“Nell’attesa dei risultati definitivi – dichiara Pascolini -, questo è di per sé un obiettivo importantissimo, perché dimostra che tra i lavoratori pubblici c’è tanta voglia di partecipare e di riappropriarsi di quel diritto alla contrattazione a livello nazionale e decentrata che per lunghi 8 anni di vacanza contrattuale è stata disattesa dai vari Governi che si sono avvicendati nel tempo.
La stragrande maggioranza dei lavoratori ha lottato partecipando a SIT-in, Mobilitazioni, Scioperi a livello territoriale e nazionale, contrastando quelle riforme fatte con spot pubblicitari prive di formale sostanza e contraddittorie, ha riconosciuto nel sindacato Confederale e di Federazione un soggetto credibile capace di trasformare le esigenze in proposte, le competenze in leve della produttività e dell’innovazione. Una bella vittoria della fiducia e della partecipazione”.
“Nella nostra regione –precisa il segretario- si riscontra un esito molto positivo per gli enti dello Stato nel quale in molti casi siamo il primo sindacato, in particolare all’Archivio di Stato di Perugia, all’Avvocatura dello Stato, al Tribunale di Perugia, al Polo Mantenimento delle Armi Leggere di Terni, allo Stabilimento Militare Munizionamento Territoriale di Baiano, alla Soprintendenza Archivistica Umbria-Marche, alle Agenzie fiscali di Terni. Mentre nelle Autonomie Locali e Sanità nei quali dal 2015 c’è stato un calo degli addetti anche a fronte di processi di riassetto organizzativo, si riscontra una sostanziale tenuta della nostra organizzazione sindacale, con picchi di consenso molto elevato nelle Comunità Montane e Agenzia di Forestazione, al Consiglio Regionale, nel Comune di Terni, ed in molti comuni dell’area ternana e Valnerina ”.
“Ci siamo affermati all’ADISU Umbria, Comune di Corciano, Castiglione del Lago, AURI, Provincia di Terni, Provincia di Perugia e Comune di Perugia”.
Anche nella Sanità si conferma la tenuta, della CISL FP presso ASL 1 e ASL 2, ottimi i risultati all’Istituto Zooprofilattico Umbria Marfche e finalmente la conquista di un seggio anche all’Azienda Ospedaliera di Perugia.
“Comunque – ha aggiunto il segretario – forniremo dei dati più dettagliati e precisi nei giorni a seguire, tenuto conto che a tutt’ora in molti enti non è stato ultimato lo spoglio”.
“Con i voti ottenuti negli enti pubblici –sottolinea Pascolini- la Cisl Fp si conferma anche nel nostro territorio un sindacato forte e autorevole, profondamente radicato in tutte le realtà del lavoro pubblico, e capace di raggiungere e convincere anche tanti non iscritti”.
“Tanti uomini e donne si sono riconosciuti nel nostro progetto: un progetto – conclude il segretario- che punta a valorizzare le professionalità come motore del cambiamento organizzativo, a riqualificare la spesa degli enti per moltiplicare gli investimenti in qualità e produttività, ad investire nella formazione e nel turnover generazionale. E soprattutto a sbloccare la contrattazione, come riconoscimento tangibile della dignità e del valore del lavoro pubblico, che tiene insieme le nostre comunità locali”.
Grazie di nuovo a tutte le lavoratrici e lavoratori che hanno dato consenso e fiducia alla CISL.
Cisl Fp Umbria
Amministratore di Sostegno
“Contrattazione, sanità e giovani rappresentano le nostre priorità”
“Sicurezza, legalità e ricostruzione: le priorità dell’edilizia in Umbria”
All’incontro di Foligno, in primo piano liste di attesa, organizzazione e qualità dei servizi sanitari
Liste di attesa, organizzazione e qualità dei servizi sanitari tra i temi trattati nel corso dell’incontro “L.24/2017 Sicurezza delle Cure e Responsabilità Professionale – Aspetti Assicurativi” che si è tenuto questo pomeriggio, 13 aprile, nella sede dell’Area sindacale territoriale Cisl Foligno – Spoleto. Un partecipato momento di confronto, dal quale si è sviluppato anche un nutrito dibattito, organizzato dalla Cisl Umbria – Coordinamento politiche socio sanitarie, Cisl Medici, Fp Cisl e Fnp Cisl Umbria per trattare anche di questioni sentite sul territorio come urgenti ed emerse nel corso degli interventi. “Le liste di attesa – ha sottolineato Mario Propersi della Fnp Cisl Umbria- possono rappresentare un problema che può tendere ad aggravare il sistema delle cure dal punto di vista della sicurezza”. Per questo ad essere stato ribadito il bisogno di essere serviti nel distretto sanitario di appartenenza e senza dover aspettare periodi lunghi.
Per Bruno Mancinelli, coordinatore dell’Area sindacale territoriale Foligno – Spoleto, questo aspetto lega la discussione al territorio, dando voce ad importanti esigenze non solo dei cittadini, bisognosi di cure di qualità che vadano oltre le mere urgenze, ma anche a quelle dei lavoratori che nel settore della sanità devono essere messi in condizione di poter operare in modo sereno, in modo da affrontare quotidianamente l’attività di cura, mettendo a disposizione della collettività le proprie alte professionalità. “Attività –ha precisato Mancinelli- che devono essere svolte in contesti organizzativi efficienti e qualitativamente adeguati”.
Il dottor Paolo Cappotto, segretario regionale della Cisl Medici Umbria, è entrato quindi nel merito del tema trattato. “Un vulnus – ha sottolineato- determinato dal numero costante delle cause sanitarie annue, circa 30 mila a livello nazionale, associato ad un carico dei costi della medicina difensiva che ormai rappresenta circa il 10 per cento del totale del fondo assegnato al servizio sanitario nazionale”.
E’ stato quindi il dottor Pino Giordano, coordinatore delle politiche socio – sanitarie della Cisl Umbria, a riprendere questa questione nella relazione introduttiva, dove percorre l’iter legislativo per arrivare alla L.24/2017. Normativa che presenta luci ed ombre in quanto “si tratta di una buona legge ma presenta ancora carenze in fase di applicazione”.
All’incontro, moderato dal segretario generale regionale della Fp Cisl Umbria Ubaldo Pascolini, hanno partecipato il direttore generale USLUmbria2 Imolo Fiaschini e i segretari generali regionale della Cisl Medici Tullo Ostilio Moschini e della Fnp Cisl Umbria Giorgio Menghini. A seguire le relazioni di Laura Reattelli, responsabile dipartimento Risk Management per la Cisl Medici, e Michele Belladonna della Fp Cisl Umbria. All’incontro è intervenuto l’assessore regionale Sanità Luca Barberini che ha evidenziato l’impegno della Regione nell’affrontare i percorsi di qualità e sicurezza per garantire sempre di più servizi di qualità agli utenti.
L.24/2017 Sicurezza delle Cure e Responsabilità Professionale – Aspetti Assicurativi
L.24/2017 Sicurezza delle Cure e Responsabilità Professionale
“L.24/2017 Sicurezza delle Cure e Responsabilità Professionale – Aspetti Assicurativi” di questo tratteranno Cisl Umbria – Coordinamento politiche socio sanitarie, la Cisl Medici, la Fp Cisl e la Fnp Cisl Umbria nell’incontro che si terrà venerdì 13 aprile alle ore 15,00 nella sala convegni della Cisl a Foligno – Via La Louvriere, 1.
La riforma sanitaria passa dal territorio
La centralità della persona prima di tutto, per questo si rende necessario integrare l’ospedale con il territorio. La Cisl dell’area sindacale territoriale di Terni – Orvieto, il coordinamento politiche socio-sanitarie Cisl Umbria, la categoria dei pensionati, dei medici e della funzione pubblica hanno organizzato per oggi pomeriggio l’incontro “Integrazione Ospedale – Territorio”, una sanità in “rete” per il cittadino.
L’iniziativa, che si è tenuta all’ospedale di Orvieto, è stata presieduta da Luca Castiglione della Cisl Medici e da Flavio Confaloni della Fnp Cisl. Dopo i saluti del sindaco di Orvieto Giuseppe Germani e del coordinatore dell’Area sindacale territoriale di Terni – Orvieto Angelo Manzotti, ad essere stata esposta la relazione introduttiva del coordinatore politiche socio-sanitarie Cisl Umbria Pino Giordano (nella foto). L’evento, che è stato moderato dal segretario generale Fp Cisl Umbria Ubaldo Pascolini, ha visto gli interventi di Michele Belladonna (Fp Cisl Umbria), Massimo Bracaccia (direttore S.C. Medicina H Orvieto), Alessandro Ruina (medico di Medicina Generale), Teresa Manuela Urbani (direttore distretto Orvieto), Rita Valecchi (direttore P.O. Orvieto). Ai lavori è quindi intervenuto il direttore sanitario USLUmbria2 Pietro Manzi.
“Si è superata l’idea che ai bisogni dei cittadini si possa rispondere unicamente dall’interno delle mura di un ospedale, ma la risposta deve arrivare dal territorio considerato nella sua unicità”. Questa la posizione della Cisl che spiega di aver voluto avviare il confronto con i vari soggetti coinvolti proprio ad Orvieto perché “qui si registra uno dei dati più allarmanti in termini di invecchiamento della popolazione”. Elemento, quello demografico, che non può essere considerato una variabile indipendente rispetto alla partita della sanità.
E proprio partendo da un’analisi della contingenza, la Cisl ha fatto riferimento all’importanza della prevenzione, “ciò per tutelare la qualità della vita delle persone, che deve essere considerato un valore inestimabile, ma anche per non appesantire più del dovuto il sistema sanitario e la spesa pubblica, aggravando anche l’irrisolta questione delle liste di attesa”. Tempi lunghi di attesa, che continuano ad essere percepiti dai cittadini come un grave problema, soprattutto da quelle fasce più deboli della società che non si possono permettere alternative al sistema pubblico.
“E’ necessario che il territorio intercetti i reali bisogni e per fare questo è necessario che la riforma sanitaria metta al centro la persona e permetta un dialogo efficace e fattivo tra il settore sanitario e quello sociale”. Nel dire questo la Cisl è convinta che il nuovo piano regionale non debba essere frutto solo di scelte politiche, ma anche di una condivisione di interessi e di partecipazione di tutti quei soggetti che rappresentano la società civile. Anche il sindacato, naturalmente, dovrà continuare a ricoprire un ruolo strategico. Riguardo alla carenza di personale nelle strutture sanitarie, infatti, la Cisl sa che i lavoratori stanno facendo la loro parte, mettendo a disposizione importanti professionalità. “Nel tentativo di continuare a dare un servizio di qualità poi –hanno concluso gli organizzatori- sarebbe opportuno iniziare a utilizzare la strumentazione in modo diverso, pensando ad una riorganizzazione che possa offrire servizi h24, almeno laddove ci sono richieste urgenti e liste di attesa troppo lunghe”.