Costruzioni, il segretario generale Cisl Umbria Giuliano Bicchieraro: “Costruzioni, comparto che resiste”

by CISL LDS

PERUGIA, 23 AGOSTO 2024 – “I numeri e le statistiche sono incontrovertibili, inesorabili e impietose. Questo è il commento che mi sento di fare  dopo aver letto il rapporto della Svimez, che ci racconta una realtà economica produttiva dell’Umbria che la vede nelle ultime posizioni a livello nazionale. Addirittura per quanto riguarda il Pil siamo buoni ultimi. Le regioni del Sud crescono più delle regioni del Centro, addirittura la Puglia cresce più di tutte le altre regioni anche del Nord.

 Quello però che ci preme sottolineare, come Filca Cisl Umbria, è che il settore che cresce, evidenziando un dato in contro tendenza, è quello delle costruzioni. Il settore anticiclico per eccellenza, insieme al turismo, tant’è che è proprio questo l’altro comparto che cresce”. Così il segretario regionale della Filca Cisl Umbria Giuliano Bicchieraro dopo la pubblicazione del rapporto Svimez 2024, dal quale esce una fotografia molto negativa dell’Umbria, sempre più vicina come performance economiche alle regioni del Meridione. (qui l’analisi della Filca https://www.filcacislumbria.it/rotolando-verso-sud-lumbria-affonda-nel-post-covid-si-salvano-le-costruzioni/)

 “Il settore delle costruzioni, per questa sua peculiare caratteristica – prosegue Bicchieraro –  è in grado di far crollare, stabilizzare o far crescere l’economia di un intero Paese. Per questo diciamo ormai da tempo che occorre un piano industriale delle costruzioni attraverso il quale pianificare una serie di interventi che vanno nella direzione della prevenzione rispetto ai rischi naturali comuni a tutto il territorio nazionale, ovvero sismico, idraulico e idrogeologico.

 Insomma c’è da rimettere in sicurezza un intero territorio e sarà proprio il settore delle costruzioni a dover fare questo lavoro. Non solo. Il nostro patrimonio edilizio per circa il 70 percento è stato realizzato prima degli anni 70:  quindi si dovrà procedere a mettere in sicurezza, visto che i primi capitolati antisismici sono del 1974, un’infinità di edifici. Molti di questi andranno rinnovati, alcuni ristrutturati, altri demoliti e ricostruiti. E nella fase di “rigenerazione”, quasi tutti andranno anche efficientati da un punto di vista energetico. Dunque sarà altro lavoro per il nostro settore e serviranno risorse: dalla nuova legge di bilancio sembra ci saranno a disposizione circa 25 miliardi. Per cui chiediamo, oltre che la conferma di alcune misure che riguardano l’alleggerimento del cuneo fiscale per le fasce medio basse, anche che il resto delle risorse dovranno essere usate per gli investimenti pubblici e privati”.

“Non dimentichiamoci –  sottolinea ancora Bicchieraro – che con la riforma del patto di stabilità e con un debito pubblico a quasi 3000  miliardi di euro, le risorse a disposizione per le leggi di bilancio, quindi per gli investimenti saranno sempre di meno. In virtù di questo ragionamento non possiamo permetterci di sprecare importanti e preziose disponibilità. Dunque,  dove spendere meglio il denaro se non in un settore che risulta essere trainante per l’economia, e dove è importante investire per il bene del paese come quello delle costruzioni?

Il rapporto Svimez dice anche che il dato di crescita del settore è stato “dopato” dal bonus 110. Sicuramente è  vero, ma c’è da sottolineare il fatto che quando si immettono risorse nel settore questo risponde con un’altra delle sue peculiari caratteristiche, ovvero l’effetto moltiplicatore. Così è avvenuto, anche se nel caso del bonus 110 questo effetto è stato attenuato dalla percentuale elevata del contributo”.

“L’altro aspetto che è importante interpretare, almeno per quanto ci riguarda  – aggiunge ancora –  è l’età di coloro i quali hanno avuto nel periodo post pandemia, la possibilità di essere ricollocati o assunti: la percentuale più alta riguarda  cinquantenni e over 50. Il settore delle costruzioni per primo è stato protagonista di questo fenomeno, avendo bisogno di personale qualificato e specializzato. Queste particolari figure professionali risiedono per la massima parte in fasce di età medio alte. Questo anche perché i giovani purtroppo non scelgono il settore delle costruzioni per emanciparsi economicamente e socialmente, ritenendolo poco attrattivo. Anche in questa direzione ci si sta muovendo, vista l’importanza che ricopre il settore oggi, e ricoprirà in futuro, organizzando attraverso la bilateralità della formazione, dei corsi di studi per periti edili.

 Questa una delle strade migliori per attirare giovani nel settore: attraverso una qualificazione in partenza e non durante la carriera lavorativa.

Sia il paese tutto sia nello specifico, la nostra regione, dovranno sfruttare l’occasione di crescita che il settore dà, incentivandolo e concertando con le parti sociali, sindacati ed imprese misure che possano creare occasione di sviluppo e crescita. Noi come Filca Cisl Umbria siamo pronti a fare la nostra parte”

Fonte e foto della Filca Cisl Umbria

La Slp Cisl Umbria, di Perugia e la Cisl regionale si uniscono al dolore per l’improvvisa morte di Sergio Ponti

by CISL LDS

Nella foto di archivio di Umberto Pocceschi: Umberto Pocceschi, Marco Maiuli, Monica Bastianini, Leonardo Catena, Cinzia Zoppetti e, naturalmente, Sergio Ponti

GUALDO TADINO, 22 agosto 2024 – La Slp Cisl Umbria, di Perugia e la Cisl regionale, apprendendo la drammatica e improvvisa notizia della morte di Sergio Ponti, si uniscono al dolore per questa grave perdita.
Sergio Ponti, infatti, in Cisl rappresenta una pagina di storia del sindacato, essendo stato sino al ’96 segretario generale della categoria dei lavoratori delle Poste (Slp Cisl Umbria). In pochi sanno che è stato proprio lui ad iscrivere quello che sarebbe poi stato colui che avrebbe dato continuità al suo lavoro a partire dall’aprile ’96: Umberto Pocceschi.
Umberto Pocceschi, che ancora oggi è segretario della Slp Cisl di Perugia, assieme al segretario generale Slp Cisl Umbria Marco Carlini e al segretario generale Cisl Umbria Angelo Manzotti, ricorda la sua disponibilità, il senso del servizio per i lavoratori, la grande umiltà e dedizione. Un’empatia con gli iscritti che ha saputo trasmettere (fino a diventare un segno distintivo) alla sua squadra e a chi dopo di lui ha rappresentato la categoria.
“Sempre impegnato, dopo aver raggiunto il traguardo della pensione – proseguono dalla Cisl -, si è dedicato in crescendo nel sociale. Lo ricordiamo anche per quanto fatto in politica e per le istituzioni nel dare senso e forma a quell’amore che ha sempre avuto per il territorio e la sua comunità, per la sua Gualdo Tadino”.

Incontro sulla Sanità in Regione, Cisl e Uil Umbria: “Finalmente il tavolo regionale inizia a dare frutti”

by CISL LDS

Perugia, 9 agosto 2024 – Nei giorni scorsi si è tenuto un incontro con la Presidente Donatella Tesei, il direttore generale Massimo D’Angelo, i direttori delle quattro Aziende, l’Assessore Luca Coletto, per una verifica rispetto all’abbattimento delle liste di attesa.

Al tavolo con la Regione era presente anche il segretario generale Cisl Umbria Angelo Manzotti

I dati vanno nella giusta direzione ed in controtendenza rispetto al passato. Nonostante il perdurare di alcune criticità, dermatologia, oculistica e gastroenterologia, il resto delle prestazioni stanno rientrando nei termini stabiliti dalla normativa vigente. Per le organizzazioni sindacali CISL e UIL Umbria, questa è la conferma di come i tavoli concertativi producano frutti quando le parti lavorano senza preconcetti.

Chiaramente questo rappresenta un primo passo da valorizzare ma sul quale è opportuno non abbassare la guardia, ci riserviamo di valutare in futuro se le azioni oggi messe in campo saranno strutturali come auspicato da tutte le parti al tavolo. Per questo gli incontri con i direttori generali delle Aziende vanno nella direzione non solo di monitoraggio ma anche di concertazione. Ascoltare il sindacato significa ascoltare le persone.

Le Segreterie di CISL UIL UMBRIA

Rinnovo Contratto provinciale lavoratori agricoli di Perugia e Terni, i sindacati: “Trattative ad una fase cruciale”

by CISL LDS

Il punto della situazione durante la conferenza di Fai, Flai e Uila Umbria che si è tenuta oggi a Perugia

Perugia 7 agosto 2024 – Le trattative per il rinnovo del Contratto Provinciale dei Lavoratori Agricoli delle province di Perugia e Terni sono giunte a una fase cruciale, segnando un importante passo avanti verso il miglioramento delle condizioni lavorative nel settore agricolo. Le negoziazioni vedono coinvolte le parti sindacali FAI, FLAI, UILA e le parti datoriali CIA, Coldiretti e Confagricoltura.

Quello che prenderà forma con il rinnovo del contratto provinciale agricolo sarà la rappresentazione di una profonda revisione/novità rispetto agli accordi precedenti, con modifiche significative tese a rafforzare i diritti e le tutele dei lavoratori, ma anche incentivare la premialità per le aziende che si iscrivono alla rete del lavoro agricolo di qualità e disposte a far emergere ogni anno sempre più giornate di lavoro agricolo.

Tra le principali migliorie che si intende introdurre spicca l’ampliamento dei poteri in dote della Cassa Extralegem (enti bilaterali), che avranno un ruolo più incisivo nella gestione delle risorse e nel supporto ai lavoratori. Inoltre, sarà normata l’applicazione, come previsto dal CCNL, dell’Osservatorio Regionale. Questo organismo avrà compiti fondamentali quali: Incontro domanda-offerta di lavoro: mettere insieme le necessità delle aziende agricole e l’offerta di manodopera, facilitando così l’occupazione nel settore; monitoraggio del lavoro agricolo attraverso l’analisi costante sulla qualità delle condizioni lavorative e sulla corretta applicazione delle normative vigenti; contrasto al caporalato con l’implementazione di misure efficaci per prevenire e combattere il fenomeno dello sfruttamento irregolare dei lavoratori, garantendo il rispetto della legalità e dei diritti umani.

“Un aspetto di particolare rilievo del nuovo contratto – hanno spiegato i segretari generali regionali Simone Dezi (Fai Cisl), Luca Turcheria (Flai Cgil) e Daniele Marcaccioli (Uila Umbria) – riguarda la disciplina degli appalti, con l’introduzione di specifici articoli volti a garantire trasparenza e legalità”.

Un’ulteriore novità introdotta riguarda il sostegno specifico per gli operai agricoli a tempo determinato (OTD). C’è la volontà delle controparti di inserire norme che prevedano l’istituzione di un premio di continuità, volto a incentivare la permanenza dei lavoratori stagionali nelle stesse aziende e più in generale all’interno di questo settore primario. Il premio mira a riconoscere e valorizzare la continuità lavorativa degli OTD, migliorando la stabilità occupazionale nel settore agricolo.

“Abbiamo cercato in queste ultime settimane, come delegazione trattante, di ricostruire una parte normativa su misura per il contratto provinciale. Ora manca l’ultimo miglio il più faticoso, metaforicamente parlando, la parte economica. Le richieste avanzate dalle tre OO.SS. di categoria tengono conto del costo della vita dell’ultimo anno, del recupero del potere di acquisto delle retribuzioni e dell’Ipca nel biennio passato. La prossima riunione plenaria è fissata per il 28 agosto. Le organizzazioni sindacali FAI, FLAI e UILA ricordano alle controparti che il contratto è scaduto da 8 mesi e hanno dichiarato che non attenderanno oltre per una risoluzione positiva della trattativa, pronte ad attivare ogni iniziativa utile a far sì il pezzo mancante del rinnovo, la parte economica, sia il vero valore aggiunto di questi 2 Cpl e che a renda merito agli sforzi profusi dalle lavoratrici e lavoratori di questo fondamentale settore per il benessere umano”, spiegano i sindacati.  

“Queste novità rappresenteranno un passo significativo verso un settore agricolo più equo e sostenibile, ponendo al centro il benessere dei lavoratori e la lotta contro le pratiche illegali. FAI, FLAI e UILA – concludono i segretari – si dichiarano fiduciose che il nuovo contratto possa essere ratificato a breve, consentendo di avviare una nuova fase di crescita e sviluppo per l’agricoltura nelle province di Perugia e Terni”.

Uffici stampa Cgil, Cisl e Uil Umbria

Guarda il servizio video con e dichiarazioni del segretario generale Fai Cisl Umbria Simone Dezi

 

Una conferenza stampa per fare il punto sul rinnovo dei Contratti provinciali lavoratori agricoli Terni e Perugia: “Interessati in Umbria 12 mila lavoratori”

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Perugia, 5 agosto 2024 – È convocata per mercoledì 7 agosto alle 10,30, presso la sede regionale della Uil Umbria, in via del Fosso, 2bis a Perugia, la conferenza stampa di Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil regionali per fare il punto sulla trattativa per il rinnovo dei (Cpl) Contratti Provinciali Lavoratori agricoli di Perugia e Terni che interessa 12mila lavoratori in Umbria. Interverranno; Simone Dezi (Fai-Cisl), Luca Turcheria (Flai-Cgil) e Daniele Marcaccioli (Uila-Uil).

 
Le redazioni sono invitate a partecipare.

La Fnp Cisl di Foligno festeggia l’iscritta Anna Cardarelli

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Cento candeline per Anna Cardarelli che nell’ultimo pomeriggio di luglio è stata raggiunta a San Terenziano di Guardo Cattaneo per essere festeggiata dalla Fnp Cisl di Foligno, guidata da Sante Fraccalvieri. Con lui il segretario generale della Fnp Cisl Umbria Luigi Fabiani e la segretaria amministrativa Fnp Cisl di Foligno Patrizia Sisti. Dal territorio anche Marino Casini (Rls) e Alessandro Ruffini, recapitista per la frazione di San Terenziano di Gualdo Cattaneo.
“E’ stata una bella emozione festeggiare la nostra iscritta Anna – commenta il segretario Fraccalvieri -, una delle più longeve con in tasca la nostra tessera. Proprio per questo proseguiremo a fare festa alle nostre iscritte ed iscritti così longevi”. Una targa e dei fiori per Anna Cardarelli, che nei festeggiamenti era accompagnata dalle figlie. Un momento importante, immortalato da alcuni scatti. Uno di questi (ancora da decidere quale, ndr), entrerà nel calendario Fnp Cisl Umbria del 2025. Così da permettere alla federazione regionale umbra di entrare anche quest’anno (come già fatto nel corrente 2024) nelle case di molti iscritti con consigli, informazioni e immagini. “Anche questo – precisa il segretario Fabiani – a deterrente di una solitudine che spesso per gli anziani diventa ancora più pesante proprio in questi mesi estivi”.
Gualdo Cattaneo, 2 agosto 2024

Emergenza caldo, finalmente arriva anche l’ordinanza dell’Umbria

by CISL LDS

CGIL, CISL E UIL: “IN RITARDO MA VA NELLA GIUSTA DIREZIONE PER LA TUTELA DELLA SICUREZZA DEI LAVORATORI. ADESSO ATTUARE IL RESTO DELLA NOSTRA PIATTAFORMA, TRA CUI I COMITATI AZIENDALI PER PROMUOVERE AZIONI CONDIVISE E TAVOLO DI MONITORAGGIO”

Emergenza caldo, anche la Regione Umbria ha emanato l’ordinanza con misure di prevenzione per l’attività lavorativa nel settore agricolo e florovivaistico e nei cantieri edili all’aperto in condizioni di esposizione prolungata al sole. Cgil Cisl Uil Umbria avevano da tempo sollecitato la Regione a licenziare il provvedimento in considerazione della forte preoccupazione relativa all’aumento delle temperature. Aumento che potrebbe mettere a rischio la salute dei lavoratori impegnati in attività lavorative all’aperto e quindi esposti al sole nelle ore più torride.
Lo scorso 23 luglio 2024 Cgil, Cisl e Uil Umbria si sono recati presso l’assessorato regionale alla Sanità per affrontare la questione ed è di queste ore la risposta. Le organizzazioni sindacali confederali infatti avevano chiesto di adottare un provvedimento urgente tramite un’ordinanza che vietasse il lavoro durante le ore più calde per tutte quelle attività lavorative svolte all’esterno e che si basino su un particolare sforzo fisico. Quindi prima di tutto il settore edile e quello dell’agricoltura, ed il florovivaistico.
“Avremmo preferito essere ascoltati prima, tenendo conto anche di altri aspetti contenuti nella nostra piattaforma come: maggiori controlli, la garanzia della sospensione con 33 gradi percepiti (compresi i luoghi di lavoro al chiuso) ed una più ampia campagna d’informazione delle misure stabilite. Questi aspetti per essere
affrontati necessitavano di maggiore tempo e di capacità programmatoria.”
Nell’ordinanza si fa espresso divieto di lavorare in condizioni di esposizione prolungata al sole e con attività fisica intensa, nei giorni in cui la mappa del rischio è più alta, così come indicato sul sito www.worklimate.it/, dalle ore 12,30 alle ore 16, fino al 31 agosto 2024.
“Un atto -riconoscono Cgil, Cisl e Uil Umbria in una nota congiunta – che va a rafforzare l’attenzione sul tema della sicurezza nei luoghi di lavoro. Questo perché la legislazione vigente già vieta l’attività lavorativa con temperature superiori a 35 gradi. L’ordinanza segue le “Indicazioni per la prevenzione e protezione dai rischi correlati con le condizioni climatiche di caldo estremo negli ambienti di lavoro”.
Siccome c’è il rischio che l’emergenza caldo diventi normalità, come Cgil Cisl Uil Umbria “continueremo a richiedere da una parte la discussione sulla nostra piattaforma, che rimane per gran parte inevasa, dall’altra l’attivazione immediata di un tavolo di monitoraggio che affronti tale problematica”.
Da qui un tassello in più nella proposta. “Riteniamo che sia importante affrontare l’emergenza caldo e la sicurezza nei luoghi di lavoro – rilanciando la nostra piattaforma nei luoghi di lavoro per contrattare condizioni di salute e sicurezza – come siamo riusciti a fare attuando la procedura attivata nel periodo Covid – affermano i sindacati regionali confederali – costituendo comitati aziendali che coinvolgano i rappresentanti sindacali e quelli alla sicurezza e per promuovere azioni condivise in termini di salute, nuovi modelli organizzativi, orari e stabilità del lavoro.
Persone, salute, sicurezza, ambiente e qualità del lavoro rimangono le priorità del sindacato”.
Uffici stampa Cgil, Cisl e Uil Umbria

Perugia, 26 luglio 2024