Lo scorso 30 agosto nella suggestiva cornice del Terzo Paradiso del Bosco di San Francesco ad Assisi, i sei sindaci dei comuni coinvolti (Assisi, Spello, Foligno, Campello sul Clitunno, Trevi e Spoleto) hanno illustrato la candidatura Unesco della Fascia olivata Assisi-Spoleto ai numerosi ospiti presenti. Per la Cisl è intervenuto Bruno Mancinelli (nella foto), a nome della segreteria regionale, che ha sottolineato il sostegno del nostro sindacato alla importante iniziativa, condividendo tutte le motivazioni dei promotori, e sottolineando che l’ambizioso obiettivo sarebbe un vanto non solo per l’Umbria, ma anche per l’Italia. Anche la Fai Cisl dell’Umbria per tramite del suo segretario regionale Simone Dezi, non solo vuole sottolineare il proprio plauso alla lodevole iniziativa, evidenziando che sarebbe il giusto riconoscimento di tanti anni di valorizzazione di questo bellissima zona dell’Umbria, ma soprattutto avrebbe importanti ricadute economiche ed occupazionale per puntare ad un prodotto olivicolo di alta qualità.
Domanda e offerta di lavoro, Manzotti (Cisl Umbria): “La strada da percorrere è quella degli ITS”
La proposta avanzata dalle nove Associazioni riguardante la realizzazione di due ITS – Istituti tecnici superiori in Umbria è una proposta che come CISL condividiamo soprattutto in questo momento dove la nostra economia sta pagando pesantemente le difficoltà di una crisi economica che ci trasciniamo dal 2008 accentuata dalla situazione pandemica.
Con il mese di settembre alle porte è giusto rientrare nel merito del dibattito politico–istituzionale che si è aperto ormai da qualche mese, in merito alle scelte sui progetti legati al PNRR e alla programmazione europea 2021 – 2027. La parola d’ordine condivisa da tutti è il lavoro.
Ormai il mondo del lavoro è entrato a pieno titolo nella fase della digitalizzazione: sicuramente è stata la situazione pandemica ad accentuare questo processo, trovando comunque terreno fertile in un mercato del lavoro che necessità di professionalità sempre più avanzate.
Certo le scelte fatte alcuni anni fa dal mondo dell’istruzione, di non potenziare gli Istituti Tecnici professionali, è stata un errore che oggi paghiamo.
Infatti è sotto gli occhi di tutti che i dati del Mercato del Lavoro. Questi mettono in evidenza due grandi criticità: da una parte abbiamo giovani diplomati che, pur avendo un titolo di studio, non riescono a collocarsi nel mondo del lavoro in quanto il profilo professionale da loro offerto in molti casi non è richiesto dalle imprese e dall’altra siamo di fronte al forte disagio sociale dei NEET (che in Umbria hanno raggiunto quota 20.000).
In questi anni abbiamo constatato che i giovani usciti dopo aver frequentato gli ITS hanno trovato risposte occupazionali raggiungendo circa il 90%.
Di fronte a questi dati non possiamo che affermare che gli ITS sono stati il vero collante tra il mondo della formazione ed il mondo del lavoro.
Come CISL pensiamo che sia giunta l’ora anche nella nostra regione di gettare basi solide per avviare azioni di POLITICHE ATTIVE DEL LAVORO e CERTIFICAZIONI DELLE NUOVE COMPETENZE, partendo da un progetto di filiera che comprenda un forte coinvolgimento degli ITS ma anche la formazione professionale e l’ISTRUZIONE. Per dare risposte a diplomati e laureati dobbiamo puntare sulla FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE. Tutto questo per dare una speranza anche ai tanti giovani NEET umbri che ormai da troppo tempo vivono nella sfiducia e nella rassegnazione.
Se lavoriamo tutti insieme a questo progetto ambizioso ma realizzabile potremo dare risposte a un mondo del lavoro che sta soffrendo da troppo tempo.
Oggi abbiamo tutte le condizioni per realizzare un progetto per far crescere il nostro tessuto economico occupazionale con il lavoro dignitoso e di qualità. Cominciamo a lavorarci tutti insieme, in maniera concertativa, proprio a partire da questo mese di settembre.
Angelo Manzotti
Il segretario generale Cisl Umbria
Il coordinamento donne Cisl Umbria prosegue con la campagna social: “Solidarietà alle donne dell’Afghanistan”
Cascia inaugura la sua struttura polivalente: al taglio del nastro anche i sindacati
Il 24 agosto a Cascia inaugurazione centro socio – culturale “Don Sante Quintiliani” e tavola rotonda “Ricostruiamo insieme”
Tutti gli organi di informazione sono invitati all’evento inaugurale della struttura polivalente di Cascia, alla quale hanno contribuito con una raccolta fondi Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil e alla quale sarà presente monsignor Renato Boccardo, arcivescovo della sede apostolica Spoleto- Norcia.
L’evento si terrà il 24 agosto 2021 alle ore 15,00 e troverà proseguo, sempre nel centro socio – culturale “Don Sante Quintiliani” in via Pier Paolo Prosperi a Cascia, con la tavola rotonda “Ricostruiamo insieme – Per lo sviluppo socio economico della Valnerina” tra i segretari Vincenzo Sgalla (Cgil Umbria), Angelo Manzotti (Cisl Umbria) e Francesco Ciurnella (Uil Umbria), il sindaco di Cascia Mario De Carolis, il consigliere delegato provincia di Perugia Gino Emili e la presidente della Regione Donatella Tesei. Un momento costruttivo, di confronto, moderato dal giornalista Miki Russo, per mettere al centro i temi della ricostruzione e delle aree interne, con essi quelli del lavoro, dei pensionati, del sociale e della sanità.
L’evento si svolgerà secondo le disposizioni normative anti-Covid.
La coordinatrice donne Cisl Umbria Sara Claudiani lancia una campagna di sensibilizzazione sui social: “Siamo preoccupati per quello che sta accadendo in Afghanistan”
Operatori socio – sanitari, Luca Talevi (Fp Cisl Umbria): “Finalmente con il giusto profilo”
PER GLI OLTRE 2.000 OOS OPERANTI NELLA SANITA’ PUBBLICA E PRIVATA E NELLE COOPERATIVE SOCIALI UMBRE SI APRE UN IMPORTANTE PERCORSO DI VALORIZZAZIONE DELLA PROFESSIONE
La conversione in legge del decreto legge Sostegni bis ha previsto, come chiesto con forza dal sindacato, l’avvenuta istituzione nel ruolo socio – sanitario dei profili professionali di operatore socio sanitario, oltre che di assistente sociale e sociologo. Un provvedimento importante che consentirà di valorizzare figure, quali gli operatori socio – sanitari, fortemente impegnati nell’emergenza Covid e fondamentali per l’assistenza al paziente.
Vengono così meno le ambiguità legislative nate dopo la cosiddetta “Legge Lorenzin” del 2018, la quale nell’istituire l’area socio – sanitaria, ove far confluire i tre profili, non intervenne anche sul ruolo giuridico di appartenenza rimasto meramente tecnico, alimentando così solo aspettative tra i lavoratori senza produrre alcun effetto concreto.
Una notizia molto positiva per gli oltre 2.000 operatori socio – sanitari operanti nella sanità pubblica e privata oltre che nelle cooperative sociali umbre, che nei prossimi mesi potranno vedere valorizzate la loro professione grazie anche allo sviluppo della contrattazione nazionale e decentrata.
In tal senso, subito dopo la sosta estiva, fondamentale per gli operatori socio – sanitari la ripresa del confronto con la Commissione Salute della Conferenza delle Regioni per completare il percorso in atto di revisione “sostanziale” del profilo, con l’obiettivo di valorizzare la professione, avviare nuovi percorsi di carriera ed organizzativi tesi a sviluppare nuovi modelli di integrazione socio – sanitaria.
Perugia, 2 agosto 2021
Il Responsabile Fp Cisl Umbria
Luca Talevi
Tasse, tariffe e bilancio comunale: Cgil, Cisl e Uil e le categorie dei pensionati sollecitano l’incontro con la commissaria di Spoleto
Sono passati 3 mesi da quando Cgil, Cisl e Uil hanno chiesto un incontro alla commissaria prefettizia di Spoleto dottoressa Tiziana TOMBESI per discutere di tasse, tariffe e bilancio comunale. È inaccettabile che ancora non ci sia una risposta e una data per l‘incontro. Ricordiamo alla commissaria che rappresentiamo anche a Spoleto decine di migliaia di lavoratori e di pensionati che stanno subendo in maniera pesante la crisi che colpisce la città del Festival. Nel richiedere questo appuntamento, ribadiamo che in tutti i comuni del territorio gli incontri si stanno facendo e quindi sarebbe singolare che la città che ha più bisogno di confronto veda un’assenza di dialogo. Ciò nella consapevolezza che il confronto con le forze sociali è sempre stato costruttivo per il territorio e per la difesa delle fasce più deboli della società. Pertanto invitiamo a convocarci quanto prima per superare questo momento di stallo nel dialogo tra istituzioni e sindacato.
Cgil, Cisl, Uil territoriali
Spi, Fnp, Uilp territoriali
Spoleto, 30 luglio
Sisma 2016: la Cisl Umbria a fianco dei cittadini
La Cisl Umbria, con l’impegno di Bruno Mancinelli (Cisl Foligno – Spoleto) coadiuvato da Riccardo Marcelli (Cisl Terni – Orvieto), è stata promotrice di un’azione volta alla tutela dei residenti nei comuni del cratere che non hanno fatto richiesta della “Busta paga pesante”.
La Cisl Umbria è a fianco dei cittadini per presentare l’istanza da inviare all’Agenzia delle Entrate per il rimborso del 60 per cento dell’Irpef pagata nel 2017.
A tale scopo, da oggi, la Cisl Umbria mette a disposizione UN SERVIZIO PER SUPPORTARE I CITTADINI NELLA COMPILAZIONE DELLE ISTANZE E PER DARE TUTTE LE INFORMAZIONI A RIGUARDO. Per accedere al servizio basterà telefonare o mandare un Whatsapp al numero dedicato 331.6466874.
La domanda all’Agenzia dovrà essere presentata entro i primi giorni di ottobre.
La Cisl Umbria auspica che le istituzioni a tutti i livelli si impegnino per superare questo delicato problema.
Vertenza tempi di vestizione Usl Umbria 1, la posizione della Fp Cisl Umbria: “Prematuro l’abbandono del tavolo da parte della Fp Cgil e Fpl Uil”
E’ entrato nel vivo, nei giorni scorsi, il confronto con la Direzione della Usl Umbria 1 per il doveroso riconoscimento ai lavoratori del giusto indennizzo per i tempi di vestizione non conteggiati. Un tavolo complicato che ha necessità di tempo per comprendere se possibile giungere ad un accordo che possa evitare i lunghi e costosi ricorsi giudiziali.
Nell’apprendere, in questo contesto, dell’abbandono del tavolo da parte dei colleghi di Fp Cgil e Fpl Uil, la Fp Cisl Umbria ritiene che vi siano ancora margini di trattativa con l’Azienda.
Abbiamo infatti contestato la unilaterale applicazione del dettato contrattuale ma, contestualmente, abbiamo riconosciuto l’importante lavoro che stanno effettuando i lavoratori operanti presso il settore delle risorse umane / controllo orario per avere una precisa e reale contezza della situazione.
Per tale motivo abbiamo ottenuto di rivalutare e discutere i contenuti del modello organizzativo che, d’altronde, garantisce un DIRITTO CONTRATTUALE, cioè il riconoscimento dei minuti per la vestizione, DIRITTO che doveva essere già stato riconosciuto da Maggio 2018.
La FP CISL ritiene importante trattare modalità, tempistiche e metodi, e vuole confrontarsi con l’Azienda al fine di dare risposte capillari a tutti coloro, centinaia di lavoratori, aventi diritto a questo importante riconoscimento.
La FP CISL vuole trattare, confrontarsi e, se necessario, combattere fino alla fine, per ottenere il massimo nell’interesse dei Colleghi, e solo qualora non si ottengano i risultati auspicati adiremo le vie legali.
Per quanto sopra invitiamo i colleghi di Cgil e Uil a tornare a sedersi al tavolo poichè un sindacato unito è sempre un valore aggiunto per il raggiungimento dei diritti dei lavoratori.