Ancora una volta, su un argomento molto importante e sentito dai cittadini come il trasporto pubblico dobbiamo registrare, da parte della Regione, la totale mancanza di confronto con i Comuni (almeno a detta loro) che con le associazioni dei consumatori/cittadini.
Già a giugno dello scorso anno, come Adiconsum, associazione consumatori, e come FNP, federazione regionale pensionati Cisl, denunciammo questo atteggiamento per lo stesso problema, con il risultato che anche questo anno si è deciso senza sentire nessuno e, ci sembra, che il disagio sia ancora maggiore.
Le OOSS si sono subito mosse, giustamente, a tutela dei dipendenti del settore anche per capire le ricadute dei tagli sull’occupazione e la durata degli stessi (affinché non diventino definitivi).
I sindaci, più o meno in ordine sparso, stanno protestando, anche loro denunciando assoluta disinformazione (da verificare) e comunque DOPO che la decisione è stata presa.
E i cittadini? Gli utenti? Chi li ha minimamente coinvolti? Nessuno!
Ci sono paesi totalmente isolati, altri quasi. Ancora una volta sembrerebbero aver deciso a caso con tagli verticali (sempre criticati quando gli enti li subiscono) e a chi tocca…si arrangi.
Sia chiaro, nessuno pensa che nel periodo feriale, scuole chiuse, meno persone al lavoro, tutto debba rimanere inalterato ed, infatti, lo scorso anno avanzammo proposte su cui potersi confrontare che proviamo a ripetere.
Dovrebbe esistere un’analisi dei flussi dell’utenza, nei vari anni e dai vari luoghi, anche al netto delle presenze scolastiche; in base a tali verifiche organizzare servizi, in numero minore e anche con mezzi più “piccoli” rispetto ai normali autobus, per le località più “necessarie”, Ospedali-ambulatori Usl, Centro città/ uffici pubblici stazioni ferroviarie principali ecc.
Confrontarsi, in tempo utile, su queste proposte, o anche su altre, con le associazioni che sono certamente più vicini alla gente, ai fruitori dei vari servizi per evitare che ogni anno si ripeta questo “balletto” per cui “non vorremmo ma dobbiamo” alle spalle dei cittadini peraltro di coloro che ne hanno più bisogno, anziani-bisognosi di cure-disoccupati, ecc. Come FNP e come Adiconsum siamo disponibili a questo percorso.
Condividiamo anche che si possa richiedere parte dell’ abbonamento per coloro che lo hanno sottoscritto a suo tempo, pensiamo, però, che la restituzione di qualche euro non risolve il problema anzi potrebbe diventare un alibi!
Si potrebbe allora verificare se, in mancanza di una corretta informazione sui cambiamenti al momento della sottoscrizione degli abbonamenti, non si tratti di pratiche commerciali scorrette o qualcosa di più grave, con tutti i risvolti del caso.
Come FNP e Adiconsum attendiamo novità visto che, fino ad ora, i cittadini si stanno “dividendo i disagi” e i risparmi, invece, sono a beneficio solo degli amministratori.
FNP Regionale Umbria ADICONSUM Regionale Umbria
Perugia, 18 luglio 2019