Riccardo Marcelli (Cisl Terni-Orvieto): “Un’occasione unica”.
L’articolo della giornalista Vanna Ugolini è stato pubblicato da Il Messaggero del 14 giugno 2020
Riccardo Marcelli (Cisl Terni-Orvieto): “Un’occasione unica”.
L’articolo della giornalista Vanna Ugolini è stato pubblicato da Il Messaggero del 14 giugno 2020
Questa mattina, 21 aprile, i segretari di Cgil Cisl Uil hanno incontrato il prefetto di Terni, Emilio Dario Sensi, per la verifica di aggiornamento rispetto alla situazione territoriale delle aziende che stanno operando sul territorio, come previsto dalla circolare ministeriale.
Al momento sono arrivate al prefetto 584 richieste, di cui soltanto 15 hanno ricevuto un provvedimento di sospensione dopo verifica con Camera di Commercio e Finanza. Per tutte le altre, alcune delle quali in corso di istruttoria, non sono state riscontrate al momento particolari criticità.
Considerato che non sarà breve il tempo nel quale dovremo “convivere” con il potenziale rischio di contagio, risulta ovvio che occorra intervenire in questi giorni di transizione in modo strutturale nelle realtà lavorative, modificando e aggiornando le regole e le procedure, in modo meno emergenziale di come fatto fino ad ora, ma agendo in modo sicuramente più strutturale.
Per queste ragioni le organizzazioni sindacali partendo dal concetto che il protocollo condiviso con il Dpcm del 10 aprile è diventato norma primaria abbiamo chiesto o ribadito:
• di attivare un protocollo utile a rendere esigibili alcuni temi, già individuati da quello condiviso, attraverso un pieno coinvolgimento delle parti;
• di prevedere nei protocolli anticontagio che ogni azienda deve predisporre per la riapertura, la condivisione con le organizzazioni sindacali che provvederanno alla verifica in merito ad organizzazione del lavoro, dispositivi di protezione individuali; formazione; sorveglianza sanitaria – soggetti fragili; analoga richiesta vale per gli uffici della pubblica amministrazione e della scuola;
• di allargare l’effettuazione di tamponi non solo al personale sanitario, che comunque accoglie una nostra richiesta, ma anche a tutti i lavoratori dei servizi essenziali anch’essi esposti in questa fase emergenziale.
• di prevedere, considerando l’alta densità di imprese sul territorio, la promozione dei test sierologici sotto l’egida chiaramente della Regione, per definire un modello che consenta all’Umbria di avviare la Fase 2 nel migliore dei modi, consolidando i risultati fin qui ottenuti grazie al senso di responsabilità di lavoratori e cittadini;
• di conoscere la reale situazione delle residenze per anziani non solo per quanto riguarda il coronavirus, ma anche per il rispetto delle norme di sicurezza sul lavoro a fronte delle indagini in corso;
• di verificare l’idoneità del servizio pubblico locale, esaminando fin da subito con i soggetti preposti pure l’eventuale ripartenza del pendolarismo e più in generale la mobilità territoriale.
Per cogliere tutti questi obiettivi, abbiamo informato il prefetto che intendiamo chiedere il coinvolgimento delle associazioni datoriali e dei sindaci della provincia nella consapevolezza che non tutto potrà/dovrà tornare come prima.
Claudio Cipolla (Cgil Terni)
Riccardo Marcelli (Cisl Terni)
Gino Venturi (Uil Terni)
Nella tarda serata di ieri, dopo la messa in mora da parte delle segreterie territoriali, l’AD di Acciai Speciali Terni ha comunicato la chiusura di tutto il sito fino al 3 aprile 2020. Questo è un risultato ottenuto in ottemperanza dell’ultimo DPCM del 22 marzo 2020 e grazie alla mobilitazione che i lavoratori di AST e delle ditte terze, hanno sostenuto in questi 15 giorni di trattativa, con un’azienda che ha cercato fino all’ultimo minuto di produrre.
Lo stesso AD ha comunicato la necessità di completare le spedizioni e alcune lavorazioni al CDF legate al biomedicale. Le segreterie Territoriali hanno assunto come obbligo morale oltre che di legge procedere in tal senso, dando tutta la disponibilità all’azienda. Vista anche l’impossibilità di verificare concretamente l’utilizzo dei tanti materiali, le segreterie territoriali si sono rese disponibili ad avviare un percorso con le RSU che garantisse le lavorazioni previste, non si accetta invece che il biomedicale venga utilizzato in maniera strumentale per eludere e non rispettare il DPCM.
L’azienda, infatti, ha interrotto la riunione per motivi di tempo, chiedendo un aggiornamento comunicando però la piena operatività dei lavoratori delle spedizioni e di CDF a partire da oggi alle ore 14. L’azienda ancora una volta procede in maniera unilaterale anche attraverso comunicazioni a trattativa in corso, complicando ancor di più un confronto svolto tutto in videoconferenza e che arrivato fino alle 02.00 e ripreso alle 09.00 del 24.03.2020 a causa dei ritardi dell’azienda.
A seguito di quanto sopra le segreterie territoriali con grande senso di responsabilità chiedono alle RSU di verificare se già dalle 14.00 di oggi, si può ripartire nel rispetto dei codici ATECO, della salute e sicurezza e il rischio connesso al contagio coronavirus, contrariamente si riservano le azioni del caso per tutelare i lavoratori.
Terni, 24 marzo 2020
Le Segreterie Territoriali di Fim Cisl, Fiom Cgil, Uilm Uil, Fismic, Ugl, Usb Terni
“Il salario minimo non può essere la risposta, il Decreto Dignità ha generato false illusioni per i lavoratori, era più funzionale lo strumento del Rei”. A ritornare sulle vecchie e nuove povertà del territorio ternano è Angelo Manzotti, coordinatore dell’Area Sindacale Territoriale Cisl Terni-Orvieto, e lo fa in in un momento organizzativo particolare, quello all’indomani della Conferenza Organizzativa della Cisl (che si è svolta a Roma da martedì 9 a giovedì 11 luglio) e ha posto come tema centrale, proprio quello delle periferie esistenziali. “A Terni – chiarisce Manzotti, che cala i contenuti nazionali sul proprio territorio- non dobbiamo fare i conti con le periferie delle città metropolitane, ma molti temi legati alla povertà sono anche nel nostro territorio e trovano forma in quartieri, aree a rischio spopolamento dove non ci sono adeguati servizi alla persona e dove, una volta fuoriusciti dal mercato del lavoro, non si riesce a trovare una nuova occupazione”.
La questione per il sindacato rappresentato da Manzotti si può sintetizzare in un dato. “Solo a Terni – sottolineai il sindacalista- sono state presentate, anche su nostro suggerimento, alla sede Inps di Terni circa 2000 domande di Rei, delle quali solo un terzo respinte in quanto prive di requisiti”.
Ma come se ne esce? La Cisl ritorna sulla questione della contrattazione, welfare aziendale, formazione e del sempre più necessario collegamento tra scuola e lavoro. “E’ impensabile che i nostri ragazzi sappiano cosa è un sindacato, un contatto collettivo e come si fa un curriculum. Per la Cisl – precisa- diviene necessario avvicinare questo mondo, far capire ai giovani che ci siamo e quale ruolo abbiamo avuto e ancora svolgiamo in una società dove il lavoro è sempre meno e sempre più precario. Anche quest’anno – ammette- auspico di poter contribuire in qualche incontro con i giovani, come già fatto all’occorrenza a Orvieto”.
Per quello che riguarda la crisi economica e le sue ricadute in termini occupazionali, Manzotti teme che l’acuirsi della stessa possa peggiorare anche la questione della sicurezza nei luoghi di lavoro. “Dobbiamo continuare a vigilare, dare sempre più concretezza agli strumenti esistenti e trovarne di nuovi affinché ci sia la certezza da parte di ogni lavoratore di svolgere la propria mansione senza rischiare di farsi male o addirittura di perdere la vita. Su questo fronte siamo impegnati, anche con gli enti bilaterali”.
La Cisl sul territorio di Terni, inoltre, ha condiviso una piattaforma unitaria propositiva con Cgil e Uil Terni per il rilancio del tessuto produttivo del comprensorio, con particolare attenzione alle dinamiche occupazionali che devono tener conto dei limiti infrastrutturali. “E’ arrivato il momento – aggiunge Manzotti- di portare a termine progetti incompiuti, come la Piastra Logistica, che oltre a essere un’opportunità per le imprese del territorio e per l’occupazione è anche una risposta concreta in termini di sostenibilità ambientale.
Terni, 19 luglio 2019
Dichiarazione del Segretario Regionale Fim Cisl Umbria Simone Liti e del Coordinatore Area Sindacale Territoriale Cisl Terni – Orvieto Angelo Manzotti
È stato presentato questa mattina il primo bilancio di sostenibilità di Ast TERNI. Questo rappresenta un altro tassello importante nella costruzione di più solide relazioni sindacali. L’appuntamento odierno arriva dopo il piano industriale, l’accordo sull’integrativo e la sottoscrizione del protocollo Sas in prefettura a Terni. Anche in quest’ultima occasione le organizzazioni sindacali sono state protagoniste anche grazie alla richiesta di un bilancio di sostenibilità.
Come Fim e Cisl quindi non possiamo che essere soddisfatti per quanto illustrato oggi a Roma da Ast: si tratta di un impegno che va in un’ottica di valorizzazione del territorio (di quella realtà dove opera l’azienda), che dà rinnovato impulso alla tanto auspicata economia circolare e quindi alla sostenibilità ambientale, incidendo in questo modo anche nel tessuto economico e sociale. Quello di questa mattina, dunque, può essere un importante passo per rilanciare l’occupazione che, affiancato con buone pratiche di formazione, può anche creare l’opportunità per nuovi profili professionali.
La prospettiva, con questo nuovo atto, deve rafforzare ancora di più il concetto di strategicita’ del sito siderurgico di Ast TERNI, dove la cultura della sostenibilità ambientale e sociale deve essere impulso di sviluppo e crescita. Traguardi possibili solo attraverso il continuo e costruttivo potenziamento e l’innovazione delle relazioni sindacali.
Roma, 8 luglio 2019
All’incontro che si terrà venerdì 21 giugno a Narni, in occasione del Festival dello Sviluppo Sostenibile 2019, interverrà il Coordinatore dell’Area Sindacale Territoriale Cisl Terni-Orvieto Angelo Manzotti.
“È giunto il momento -ha sottolineato Manzotti- che l’Europa affronti la questione immigrazione, attraverso un approccio più consapevole e un impegno diffuso di tutti i cittadini, lavorando in un nuovo scenario che deve essere inclusivo e solidale”.
Un focus sul passato per impegnarsi nel presente
Il ruolo della donna nel tessuto sociale della Valnerina Ternana: questo il tema dell’appuntamento di oggi, 16 aprile, organizzato dai pensionati Cisl di Terni, unitamente all’associazione di volontariato Anteas dell’Umbria che ha visto protagonista la pubblicazione “Le donne della Valnerina tra memoria e leggende”. Un incontro, quello di Arrone, con la cittadinanza per presentare una ricerca intrapresa e portata avanti con determinazione e senso di prospettiva dal Coordinamento donne della Fnp Cisl Terni.
“L’obiettivo è quello di riportare alla memoria il passato di un territorio che fa della propria storia lo strumento per il suo futuro sviluppo tanto in termini di turismo, che di produzione agraria di qualità e di profilo culturale”. Con queste parole il Coordinamento donne Fnp Cisl Terni hanno presentato le 32 pagine, per le quali la ricerca della documentazione è stata a cura di Anna Cristina Ananasso e l’elaborazione dei testi di Lucia Diamanti (nella foto il suo intervento).
“Il lavoro presentato –fanno sapere gli organizzatori- avvia un percorso di riscoperta delle tradizioni, contraddistinto dal ruolo della donna nel tessuto sociale della Valnerina ternana per cogliere le forme della metamorfosi che ha determinato la trasformazione del mondo rurale in industriale prima e post-industriale poi”.
Nel susseguirsi delle pagine ad essere raccontate sono le leggende legate al territorio; ci sono quindi una breve ricerca del ruolo della donna nella società contadina oltre a proverbi, poesie e descrizione di piatti della tradizione.
All’incontro sono intervenuti: il coordinatore Fnp Cisl del territorio di Terni Flavio Confaloni, il presidente dell’Anteas Umbria Gustavo Sciamanna e il segretario generale regionale Fnp Cisl Umbria Giorgio Menghini, che hanno anche contribuito alla prefazione del testo. Quest’ultimo, ricordando alcune delle iniziative promosse, ha testimoniato il costante impegno della categoria umbra dei pensionati e del suo coordinamento donne in un’ottica di dialogo intergenerazionale.
“La Fnp Cisl – afferma Flavio Confaloni – con questo appuntamento vuole fondare sulla memoria le prospettive di miglioramento della condizione della donna nella società contemporanea, ponendo l’impegno sindacale nel conseguimento della effettiva parità di genere attraverso tutti i tavoli di concertazione in cui è possibile porre il problema, in un momento storico in cui stanno venendo avanti nuove discriminazioni ed abusi nei confronti del mondo femminile”.
Sul ruolo fondamentale del volontariato si è soffermato il presidente Anteas Umbria Gustavo Sciamanna che ha sottolineato l’importanza della vicinanza dell’associazione alle persone anziane, bisognose e sole del territorio.
Lavoro e ambiente sono state le due parole chiave dell’attivo unitario di Cgil, Cisl e Uil che si è tenuto questa mattina a Terni, presso la Cassa Edile. I sindacati infatti si sono riuniti “Per un nuovo modello di sviluppo nella provincia ternana” e quindi, con l’incontro odierno, chiedono un rinnovato confronto con le istituzioni a tutti i livelli e le associazioni datoriali che possa permettere di guardare al futuro attraverso una progettazione sostenibile. Per questo hanno elaborato un documento, nel quale sono state sintetizzate le priorità e che a partire dai prossimi giorni sarà portato all’attenzione dei lavoratori attraverso una serie di assemblee.
“E’ possibile coniugare il lavoro con le questioni ambientali”, di questo sono certi Angelo Manzotti (Cisl Terni), Attilio Romanelli (Cgil Terni), Guglielmo Bizzarri (Uil Terni), Riccardo Marcelli (Cisl Umbria) e Vincenzo Sgalla (Cgil Umbria). “L’area di crisi complessa deve essere l’occasione per il rilancio del territorio, che va oltre i confini comunali -hanno proseguito- e questo deve essere funzionale a ridisegnare un nuovo modello di sviluppo che deve comunque valorizzare il settore produttivo e industriale con particolare attenzione alle questione legate all’ambiente”.
Nel corso dell’incontro, inoltre, è emersa la necessità di una legge regionale sugli appalti al fine di evitare ii perpetrarsi del fenomeno del dumping contrattuale e la politica del massimo ribasso per rendere questo strumento utile allo sviluppo economico del territorio. “Un territorio che ha bisogno di un nuovo welfare –hanno concluso i rappresentati dei sindacati confederali- che deve essere più attento alla persona e alle esigenze della comunità, con particolare attenzione all’aspetto sanitario”.
Terni, 22 marzo 2019