Al “Per-corso di formazione. I nostri valori, la nostra strada”, la Cisl Umbria a Perugia tratta di welfare ed enti bilaterali

Al Cral della Perugina, la scorsa settimana è andato in scena il terzo modulo del “Per-corso di formazione. I nostri valori, la nostra strada”: I temi della giornata sono stati il welfare e gli enti bilaterali. A parlarne Angelo Colombini, vicepresidente nazionale dell’Ebna, Ente bilaterale nazionale artigiani. Gli Enti bilaterali, nati in origine nei settori dell’agricoltura e dell’edilizia per garantire ai lavoratori prestazioni fondamentali, nel tempo si sono strutturati e diffusi attraverso la contrattazione collettiva. La bilateralità rappresenta un importante strumento di partecipazione sociale, concorrendo a realizzare, con la contrattazione collettiva, la società democratica fondata sull’apporto delle formazioni espressione della società civile, riconosciuta dalla Costituzione. “Bilateralità e partecipazione – afferma il segretario regionale Cisl Umbria Riccardo Marcelli – rappresentano la soluzione più autorevole e credibile per rafforzare una virtuosa alleanza tra capitale e lavoro sui temi della crescita, dello sviluppo e della giustizia sociale, attraverso anche il welfare”. A portare i saluti il Responsabile di Perugia Valerio Natili. Ha partecipato ai lavori pure il segretario generale Cisl Umbria Angelo Manzotti
Il modulo di novembre avrà come tema quello della comunicazione.
 

Felsa, Nidil e Uiltemp Umbria: in piazza per lo sciopero dell’automotive 

Fim, Fiom e Uilm hanno proclamato sciopero nazionale del settore automotive con manifestazione a Roma per il giorno 18 ottobre 2024. Anche una delegazione della Felsa, Nidil e Uiltemp Umbria raggiungerà la Capitale.

I lavoratori e le lavoratrici in somministrazione, ancora operanti nell’indotto del gruppo Stellantis ed in tutto il settore dell’Automotive dell’Umbria, saranno in sciopero il prossimo 18 Ottobre a fianco dei loro colleghi assunti direttamente dalle aziende.
Lo sciopero generale del settore è stato proclamato a livello nazionale dalle categorie Fim, Fiom e Uilm, in relazione alla grave crisi che interessa il gruppo Stellantis ed in generale tutto il settore dell’automotive, sia in Italia che in tutta Europa.
Anche le categorie di Nidil Cgil, Felsa Cisl e Uiltemp Uil che rappresentano i lavoratori somministrati ed in appalto, hanno aderito a questo sciopero, in difesa dell’occupazione e per il rilancio delle politiche industriali.
In particolare si chiede che la Commissione Europea stanzi tutte le risorse necessarie a proteggere e sostenere il settore e che vengano accompagnati i cambiamenti tecnologici con un piano di salvaguardia occupazionale.
In questo settore è stata significativa nel tempo la presenza dei lavoratori e delle lavoratrici assunti dalle Agenzie per il Lavoro anche nella nostra Regione, una presenza ormai ridotta a poche unità.
La maggior parte di questi lavoratori, infatti,  è già fuoriuscita: i primi a pagare la crisi in questo settore come in altri, sono stati i lavoratori in somministrazione.
Non sono stati rinnovati i contratti in scadenza o sono state interrotte le missioni di chi aveva un contratto a tempo indeterminato con l’Agenzia.
Più di 400 in Umbria i  lavoratori e le  lavoratrici fuoriusciti dal mercato del lavoro tra settembre e ottobre, 3000 in Italia, continua ed in costante aumento la richiesta di apertura di cassa integrazione.
Lavoratori e lavoratrici che andranno ad aumentare i numeri dei disoccupati, persone , alcune, non più giovanissime, con figli a carico, mutui da pagare, che difficilmente ed in tempi brevi potranno essere reinseriti.
La somministrazione è uno strumento di flessibilità molto utilizzato dalle aziende, i cui numeri sono in costante aumento, e che le stesse aziende del settore automotive hanno ampliamente utilizzato per il ricorso a straordinari e aumenti produttivi nei momenti in cui il mercato ha tirato maggiormente, ora sono i primi a pagare lo scotto della crisi. Anche per questa ragione esprimiamo una  preoccupazione sul nuovo Collegato Lavoro che vuole ulteriormente liberalizzare, togliendo limiti e vincoli a questa tipologia di contratti,sia a tempo determinato che indeterminato, rendendo ancora più fragile e precario il nostro mercato del lavoro.
Ribadiamo, invece, che il lavoro debba essere stabile, sicuro tutelato e dignitoso.
Per tutti questi motivi saremo in piazza ,a Roma, alla manifestazione nazionale, il prossimo 18 Ottobre.

Sanità e servizi sociali, Cisl Umbria: “Un Osservatorio per entrare nel processo di riorganizzazione”

Nella foto il segretario generale Cisl Umbria Angelo Manzotti

PERUGIA, 11 ottobre 2024 – La CISL Umbria ha appreso in questi giorni delle modifiche apportate dal Consiglio Regionale dell’Umbria alla legge regionale del 9 aprile 2015, in materia di Sanità e Servizi sociali, con particolare riferimento ai plessi ospedalieri e alle funzioni correlate.
Nello specifico le nuove “convenzioni” che interessano gli Ospedali della Media Valle del Tevere e quello di Narni-Amelia con le corrispettive Aziende sanitarie di Perugia e Terni, dovrebbero ridefinire e valorizzare il ruolo degli ospedali territoriali in un’ ottica di sinergia e integrazione delle strutture, con l’obiettivo di razionalizzare ed efficientare le prestazioni, garantendo migliori servizi ai cittadini.
La CISL in questi mesi ha sempre lavorato per trovare soluzioni, anche a fronte delle forti criticità che emergevano dai territori, con il fine di costruire un percorso che non si esaurisse nella mera critica, ma che contribuisse a porre in essere proposte e idee utili a migliorare il servizi sanitari territoriali.
Abbiamo chiesto e lavorato per la realizzazione di una convenzione che semplificasse l’accesso a prestazioni specialistiche (erogate solamente dall’azienda ospedaliera di Perugia) per i cittadini della Media Valle del Tevere, evitando loro di dover percorrere lunghe distanze all’interno della regione, con il conseguente obiettivo di snellire le liste di attesa.
Con questa prospettiva, non avendo mai valutato in maniera pregiudizievole, le scelte poste in essere dai vari governi locali, riteniamo tuttavia fondamentale verificare sul piano attuativo l’impatto che le nuove disposizioni avranno sul territorio.
Al fine di monitorare e vigilare pertanto sugli esiti della nuova riorganizzazione, riteniamo opportuno dare vita ad un Osservatorio che possa entrare nel vivo del processo, per attenzionare e verificare, in concreto, l’applicazione delle nuove disposizioni e valutare così gli effetti che avranno. Tutto ciò, tanto nella prospettiva dei cittadini utenti delle prestazioni sanitarie, quanto in quella degli operatori sanitari, la cui valorizzazione è elemento strettamente correlato alla qualità dei servizi stessi.
Rivolgiamo pertanto un forte appello a tutte le forze sociali e istituzionali, chiedendo che da subito si apra un tavolo di confronto per la costituzione dell’Osservatorio, che dovrà rapidamente entrare nel processo di riorganizzazione e svolgere, secondo noi, un ruolo fondamentale.

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