Menghini (Fnp Cisl Umbria): “Alla Regione chiediamo maggiore attenzione e vicinanza vera per le fasce più deboli”
Solitudine, timore e tanta incertezza per il presente e futuro: è quello che viene registrato dalla Fnp Cisl Umbria che ormai da mesi sta monitorando la situazione degli anziani in Umbria, quelli che vivono in strutture protette e quelli che stanno in famiglia. “C’è paura – afferma il segretario generale Fnp Cisl Umbria Giorgio Menghini – per i contagi, ma anche e soprattutto per i deceduti che in questa seconda ondata ha una percentuale rispetto agli abitanti superiore se confrontata ad altre realtà nazionali”. La tristezza del segretario dei pensionati della Cisl Umbria si proietta anche all’ormai prossimo Natale. “Purtroppo saranno tante, troppe, le famiglie – spiega Menghini – che nei giorni di festa avranno sedie vuote a tavola: mancanze luttuose che sicuramente le feste natalizie acuiranno nel dolore”.
Per la Fnp Cisl Umbria ci sono state carenze nella programmazione della seconda ondata e scelte che andrebbero riviste. “La Rsa A. Serpilli di Perugia non doveva essere dedicata ai malati Covid-19 – afferma Menghini -, questo perché questa struttura si trova in prossimità di persone più fragili, come i bambini e le persone anziane. Questa decisione deve essere rivista e noi siamo pronti a confrontarci per trovare soluzioni alternative”.
La Fnp Cisl Umbria si rivolge alle istituzioni non solo per questo. “Chiediamo alla Regione maggiore attenzione e soprattutto vicinanza vera – conclude il segretario Menghini-, sia per le persone che sono ospitate in strutture protette che per quelle che sono a casa. In un momento particolare come quello che stiamo vivendo ci vuole maggiore celerità nell’effettuare tamponi e soprattutto nell’avere i risultati, ma anche una più attenta presenza per tutti quei soggetti che in difficoltà chiedono assistenza o supporto”.