Basta al massimo ribasso in Umbria: sindacati e centrali cooperative costituiscono il comitato paritetico regionale
Obiettivo: monitorare l’assegnazione degli appalti nel welfare e segnalare problemi e criticità alle autorità preposte
Monitorare i bandi pubblici per prevenire assegnazioni di servizi al massimo ribasso e segnalare agli organi preposti eventuali anomalie e criticità: è questa la funzione principale del nuovo Comitato Misto Paritetico Regionale della cooperazione sociale, che si è costituito questa mattina, giovedì 1 giugno 2023, con la firma presso la Sala della Partecipazione di Palazzo Cesaroni a Perugia da parte dei soggetti che andranno a comporlo: Legacoopsociali, Federsolidarietà, Agci Imprese Sociali e le organizzazioni sindacali Fp Cgil, Fisascat Cisl, Fp Cisl, Uil Fpl e Uil Tucs.
Il comitato è dunque un nuovo organismo paritetico, previsto dal contratto collettivo nazionale di lavoro della cooperazione sociale, che punta ad innalzare la qualità del lavoro e dei servizi e i livelli occupazionali in settori strategici come il welfare e l’assistenza alla persona in Umbria. Il comitato sarà composto da 12 membri, 6 di nomina datoriale (2 per ogni organizzazione cooperativa) e 6 di nomina sindacale (2 per ogni confederazione).
“I servizi del terzo settore salvaguardano i diritti e tutelano le persone fragili – hanno sottolineato le organizzazione firmatarie del protocollo – è quindi inaccettabile proseguire con la logica del massimo ribasso, che penalizza lavoratrici e lavoratori con salari già poveri (tra 1000 e 1300 euro al mese), e colpisce la cittadinanza nei suoi diritti fondamentali”. Attraverso il comitato, dunque, centrali cooperative e sindacati puntano a difendere ed innalzare la qualità dei servizi e del lavoro, a partire dalla sicurezza, intervenendo prima della scadenza dei nuovi bandi per mettere in campo una “trattativa d’anticipo”, che corregga le storture dei capitolati, anche attraverso “segnalazioni alle autorità preposte”. “Dobbiamo monitorare, osservare e controllare – hanno concluso i componenti del comitato – per non permettere che migliaia di professionalità qualificate vengano disperse, che la qualità dei servizi arrivi ad essere scadente e che la sicurezza nei luoghi di lavoro sia compromessa”.