Piastra logistica Terni – Narni: Cisl e Fp Cisl Umbria contrarie al trasferimento dell’Agenzia dogane
L’Agenzia Dogane e Monopoli ha palesato, nell’incontro sindacale del 20 luglio scorso, l’intenzione di abbandonare la sede di Maratta, ubicata negli spazi della Piastra Logistica di Terni-Narni. La scelta sarebbe dettata, secondo quanto dichiarato, da criteri di risparmio di spesa, tanto da trasferire i dipendenti dell’Ufficio dogane di Terni presso gli uffici di via Fratti, adiacenti ai locali adibiti alla succursale dei Monopoli dell’Umbria.
L’annuncio arriva a pochi giorni dalla firma dell’Accordo di Programma per Arvedi Acciai Speciali Terni. Cisl e Fp Cisl Umbria auspicano un ripensamento da parte del vertice delle Dogane, soprattutto perché la Piastra logistica da sempre viene considerata dall’organizzazione sindacale strategica per l’occupazione ma anche per promuovere una visione diversa di comprensorio dal punto di vista della sostenibilità ambientale economica e sociale.
Sei anni fa l’Agenzia delle Dogane trasferì i suoi uffici presso il piano superiore della Palazzina della Piastra logistica, offerta in comodato d’uso gratuito dalla Regione Umbria, rilevando un azzeramento dei costi di locazione e puntando a ricoprire quello spazio istituzionalmente proprio del controllo doganale in un interporto. Era chiaro che la Piastra Logistica di Terni-Narni sarebbe divenuto il punto di interconnessione del traffico merci tra le dorsali tirrenica ed adriatica, mettendo in rete l’area del ternano con i porti di Ancona e quello di Civitavecchia. Fino ad allora l’investimento effettuato dalle Istituzioni per la realizzazione della Piastra Logistica era stato di più di 20 milioni di euro ai quali si sono aggiunti recentemente altri 15 milioni (risorse del PNRR) per lo sviluppo della stessa. Con grande entusiasmo si era altresì accolta, il 19 luglio 2021, l’istituzione di un vero e proprio Ufficio delle Dogane, nella provincia di Terni, che aveva assorbito la precedente Sot (Sede operativa territoriale) di Perugia, a completamento della importanza territoriale dello sviluppo del progetto logistico di Terni-Narni.
Recentemente, invece, l’Ufficio delle dogane di Terni sembra aver cambiato radicalmente idea. Nell’ambito di precedenti incontri sindacali con la dirigente dell’Ufficio dogane di Terni, la stessa ha illustrato e verbalizzato che l’attività doganale della provincia di Terni non giustificherebbe la presenza di un ufficio, tanto da appellare lo stesso come una succursale “Sot mascherata”.
A questa esternazione è seguita la volontà di trasferire i dipendenti dalla sede di Maratta a quella del centro di Terni. Parimenti, nella riunione del 20 luglio scorso la dirigenza ha nuovamente espresso tale posizione giustificata da risparmio di risorse pubbliche, nonostante i locali di Maratta siano stati concessi in comodato d’uso gratuito dalla Regione Umbria, e da ridotta operatività dell’ufficio.
Tutto ciò a dispetto degli eccellenti risultati dell’Ufficio dogane di Terni dichiarati dallo stesso Ufficio di Terni (tutt’altro che confacenti ad una “succursale mascherata”), lo scorso gennaio attraverso la stampa dove si evidenziava come l’Agenzia delle dogane avesse sequestrato beni per oltre quattro milioni e mezzo di euro. In dodici mesi sono stati effettuati 379 controlli tra i settori delle accise e delle dogane grazie ai quali i funzionari dell’ufficio delle dogane di Terni hanno accertato ben 25 milioni di euro di introni in ambito accise.~
A quanto pare nessuna rilevanza sembra avere l’importanza dell’utenza doganale, che presso la sede di Maratta può usufruire di ampi spazi logistici adeguati ai trasporti su gomma o al carico/scarico delle merci (superfici per altro idonee dal punto di vista della qualificazione doganale), spazi del tutto assenti al centro della città. Tantomeno sembra avere rilevanza lo sviluppo prossimo delle attività legate alla Piastra logistica oggetto di approvazione, lo scorso marzo 2022, da parte della Giunta regionale, del nuovo schema di convenzione tra Regione Umbria e Rfi per la progettazione, esecuzione, collaudo e messa in funzione del completamento della logistica intermodale di Terni-Narni, mediante la realizzazione dell’allaccio ferroviario alla linea Orte-Falconara. La piastra logistica dovrà infatti essere allacciata alla rete ferroviaria nazionale che, nel recente protocollo di intesa sottoscritto tra le Regioni Umbria, Marche, Mit, e Rfi, verrà ulteriormente qualificata con investimenti consistenti per un miliardo e 231 milioni di euro destinati ad interventi per la velocizzazione dell’intera direttrice. Si tratta di uno schema di convenzione per l’affidamento di tutte le fasi dell’appalto a RFI, dalla progettazione al collaudo per un valore di 9.643.098,17 euro, provenienti da fondi della Regione Umbria, ai quali RFI aggiunge 3 milioni di euro strettamente necessari a realizzare l’allaccio della base logistica. Tali investimenti sono per altro particolarmente rilevanti per l’abbattimento dell’inquinamento grazie al potenziamento della movimentazione su rotaia. Il progetto ormai in fase di ultimazione prevede il collegamento ferroviario della linea Orte-Falconara. L’opera disporrà di collegamento a rete di due tipi, rete stradale provinciale collegata alla rete nazionale in corrispondenza dello svincolo di Terni sulla E45 e sul raccordo Terni-Orte. Con la nuova piastra logistica, che collegherà Terni con il porto di Civitavecchia e con quelli di Ancona e Marghera, l’area potrebbe diventare il nodo di interconnessione del traffico merci tra le dorsali tirrenica ed adriatica.
Alla luce di quanto esposto Cisl e Fp Cisl Umbria ritengono che il possibile depauperamento in atto nei confronti del territorio ternano e narnese sia di assoluta gravità, sia per la cittadinanza, sia per le istituzioni tutte che hanno investito risorse, anche europee, per un progetto di alta qualificazione di carattere nazionale.~In attesa di conoscere i contenuti dell’Accordo di programma la cui firma è prevista nei prossimi giorni.
Terni, 24 luglio 2023