La relazione introduttiva del segretario generale Cisl Umbria uscente Angelo manzotti apre la due giorni del Congresso della Cisl Umbria
PERUGIA, 23 aprile 2025 – Il Congresso della Cisl Umbria si apre oggi (23 aprile 2025) a Santa Maria degli Angeli di Assisi con la relazione introduttiva del segretario generale Cisl Umbria uscente Angelo Manzotti (nella foto). Una due giorni di Congresso che vede impegnati in interventi o in confronti tanti ospiti del mondo delle istituzioni, associazioni, sindacali, ma che è soprattutto finalizzata all’elezione, da parte dei delegati, del nuovo Consiglio della Cisl Umbria. Questo eleggerà domani (24 aprile 2025) il segretario generale e la sua segreteria. Sempre di questo pomeriggio la tavola rotonda “Il coraggio della partecipazione” in diretta sulla pagina Facebook – Cisl Umbria (e per quanti interessati visibile sulla stessa pagina anche nei prossimi giorni).
“E’ necessario un patto sociale per arginare le tante situazioni di povertà in Umbria – afferma Manzotti nella sua relazione -, se ci limitiamo a quelle economiche il dato è comunque allarmante: ad essere coinvolto infatti è il 14 per cento della popolazione. Per questo serve il senso di responsabilità di tutti per far uscire l’Umbria da questa situazione di difficoltà”. Per la Cisl, questo, è la strada da percorre e per ritornare ad essere attrattivi, e quindi cercare e trovare nuovi investitori per l’Umbria. Da tale presupposto Manzotti chiede che l’Umbria sia riconosciuta come zona Zes (Zona economicamente svantaggiata). “Oltre a questo – prosegue -, sempre per rilanciare la produttività dell’Umbria, la questione infrastrutturale (materiale ed immateriale) deve avere risposte certe e definitive”. Rinforzare la produttività, dare nuovo respiro al lavoro significa favorire i lavoratori che però “devono poter beneficiare maggiormente, oltre che del tempestivo rinnovo del contratto nazionale, anche della contrattazione di secondo livello”. Manzotti tratta a lungo di contrattazione nella sua relazione e lo fa riferendosi a quella con le aziende, ma anche di quella sociale con le istituzioni. “Rafforzare la contrattazione sociale – sottolinea – è importante per la tenuta dei servizi, per evitare aggravi troppo onerosi in termini di tassazione per i cittadini ma anche e soprattutto per tutelare i territori, in particolare quelli che si trovano più isolati o che ricadono nelle aree interne. La contrattazione sociale, quella che viene fatta dalle organizzazioni sindacali confederali e dalle proprie categorie dei pensionati, si rivolge in prevalenza alle persone e alle famiglie che vivono situazioni di disagio. Le stesse che spesso troviamo nelle nostre sedi per rappresentare questioni che necessitano risposte”. La Cisl Umbria, nel rimarcare il proprio ruolo di ascolto, di consulenza, di azione sindacale ma anche di supporto con i propri servizi, vede nei fondi del Pnrr un’occasione da non perdere. “Attraverso queste risorse – chiude Manzotti – si potrebbe dare maggiore impulso all’economia e migliori risposte in termini sia occupazionali che sociali”.