Cassa integrazione, Manzotti (Cisl Umbria): “I lavoratori delle imprese dell’artigianato devono percepire ancora gli arretrati di marzo e aprile a causa di una complicata burocrazia nazionale”
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Per Manzotti “il ritardo dell’erogazione dell’ammortizzatore sociale è dovuto unicamente alla complicata burocrazia nazionale e ai ritardi di erogazione”. L’analisi del sindacalista si basa sulla consapevolezza che questo passa attraverso un fondo nazionale, denominato F.S.B.A. “Il fondo in questione – precisa Manzotti- ha fatto fronte alle richieste arrivate nei primi giorni dell’emergenza Covid-19 con proprie risorse, poi ha dovuto attendere l’erogazione dei fondi stanziati dal Governo. Nel Decreto di agosto – prosegue – il Governo ha prorogato la cassa integrazione di ulteriori nove settimane. Ciò anche se i lavoratori del mondo dell’artigianato attendono ancora i soldi di aprile e maggio”.
La Cisl in questo contesto regista un’altra disparità. “I lavoratori dell’artigianato – spiega – devono percepire la cassa integrazione dal fondo F.S.B.A, mentre gli altri lavoratori dall’Inps. L’istituto previdenziale, in questo caso, è in regola con il pagamento degli arretrati e quindi il ritardo appena descritto sta aggiungendo difficoltà ad un’unica categoria di lavoratori: quelli dell’artigianato”.