Cgil, Cisl e Uil Umbria sotto la prefettura di Terni per dire: “Basta morti sul lavoro”.
Con il presidio di questa mattina (24 maggio 2021) a Terni, prosegue la mobilitazione dei sindacati confederali per ribadire l’importanza della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e l’urgenza di risposte certe per un tema che continua ad essere di grande attualità. Dopo essere scesi in piazza a Perugia, in piazza Grande a Gubbio e di nuovo a Perugia, aver incontrato il prefetto nella città capoluogo, Cgil, Cisl e Uil Umbria hanno riportato all’attenzione pubblica, dei giornalisti e all’incontro con il Prefetto di Terni il drammatico tema delle “strage nei luoghi di lavoro”.
“Ci vuole un piano nazionale dedicato alla sicurezza” hanno ribadito i sindacati che hanno anche riportato al rappresentante del governo le forti preoccupazioni rispetto alle ipotesi di deregolamentazione sugli appalti, presenti nel decreto semplificazioni. “Così si generalizza il massimo ribasso e si liberalizzano i sub-appalti senza limiti – hanno osservato i rappresentanti dei tre sindacati – In questo modo si antepone il profitto alla qualità e alla sicurezza, ma non può essere questa la leva per costruire un nuovo modello di sviluppo che, oltre a porre attenzione all’ambiente e all’innovazione tecnologica, dovrebbe basarsi anche sulla coesione sociale”. Cgil, Cisl e Uil hanno poi ribadito gli obiettivi chiave della mobilitazione nazionale: raggiungere un accordo per la sicurezza tra Esecutivo, enti locali, enti preposti e parti sociali; condizionare le risorse del Pnrr destinate alle imprese al rispetto dei contratti e delle norme su salute e sicurezza, con la previsione di una patente a punti; formazione e assunzioni per garantire prevenzione, ispezioni e controlli; valorizzare la contrattazione e rafforzare la rappresentanza sindacale in tutti i luoghi di lavoro.