Fermiamo la scia di sangue: la Fit Cisl Umbria si unisce alla mobilitazione nazionale per la sicurezza
IN PRIMO PIANO IL PROBLEMA DELLE AGGRESSIONI AI LAVORATORI NEL SETTORE DEI TRASPORTI
Fermiamo la scia di sangue: la Fit-Cisl Umbria si unisce alla mobilitazione nazionale per chiedere più sicurezza nei luoghi di lavoro ed organizza una grande assemblea alle Officine Manutenzione Ciclica Locomotive. A spiegare il senso dell’iniziativa di questa mattina, 27 febbraio 2024, è il segretario nazionale Cisl Mattia Pirulli, che assieme al segretario generale nazionale Fit-Cisl Salvatore Pellecchia e il segretario nazionale Fit-Cisl Gaetano Riccio, ha raggiunto Foligno.
“Con la nostra mobilitazione nazionale, indetta dopo i tragici fatti di Firenze – afferma il Segretario nazionale Cisl Mattia Pirulli – vogliamo portare in modo capillare e continuativo, in tutti i luoghi di lavoro e nei territori, il nostro Manifesto finalizzato a trovare soluzioni per porre fine alle morti sul lavoro e a questa intollerabile scia di sangue. I dieci punti programmatici della nostra campagna di sensibilizzazione – precisa – sono stati anche al centro dell’incontro di ieri (26 febbraio 2024, ndr) a palazzo Chigi e ci auguriamo vengano affrontati e discussi concretamente anche nei prossimi incontri che avremo con il governo. Bisogna partire dall’incontro con le persone sui luoghi di lavoro, arrivando alle istituzioni nazionali, alla politica, al sistema delle imprese”.
“Bisogna affrontare questo argomento con un approccio sistemico e in termini preventivi, partendo dal corretto presupposto che la sicurezza è un investimento, una opportunità e non un costo” sottolinea il Segretario Generale Fit-Cisl Salvatore Pellecchia. “È necessario quanto urgente radicare la cultura della sicurezza nei rapporti di lavoro partendo dalla formazione a tutti i livelli che deve essere sempre più puntuale, pregnante e costante nel tempo. Su questo e sul tema della prevenzione sono stati fatti grandi passi avanti ma è fondamentale che le misure attuative vengano definite, prestabilite e concordate all’interno dei contratti collettivi di lavoro. Efficace, da questo punto di vista, è la previsione della Stop Work Authority in tutte le imprese dei trasporti, funzione che può essere assunta da ciascun lavoratore, opportunamente formato, il quale può intervenire per fermare le attività qualora ravveda potenziali pericoli per sé o per un team di colleghi, senza temere l’attribuzione di colpa o sanzioni disciplinari.”
Dunque in primo piano il tema della sicurezza che, per il Segretario Generale Fit-Cisl Umbria Gianluca Giorgi, assume una connotazione precisa: quella delle aggressioni ai lavoratori front line. “Questione intollerabile – afferma – colpisce in maniera trasversale tutti i settori: da quello del trasporto ferroviario a quello su gomma e nel trasporto locale”. Per la Fit-Cisl Umbria è finito il tempo dell’attesa: “Le parti datoriali devono darci le risposte richieste e trovare assieme a noi una soluzione definitiva”. Guardando, inoltre, con orgoglio la realtà delle Officine Manutenzione Ciclica Locomotive e i suoi lavoratori (per il 60 per cento della Fit Cisl Umbria), Giorgi sottolinea come questo luogo sia strategico a livello regionale e nazionale. “Per questo – afferma – è necessario non interrompere il flusso di nuove assunzioni e quindi non far scendere ancora il numero del personale diretto di produzione, che ad oggi è a quota 275. Un numero insufficiente. Per noi il minimo ottimale è 315, l’ideale sarebbe 400”. Il sindacato vigilerà.
Fit Cisl Umbria
Perugia, 27 febbraio 2024