Fisascat Cisl Umbria, congresso di ripartenza: “Due anni che hanno cambiato il settore”. Valerio Natili confermato segretario
Un congresso di ripartenza, dopo due anni di pandemia che hanno profondamente cambiato il settore del terziario e dei servizi socio assistenziali, in un periodo particolarmente difficile, caratterizzato da un contesto internazionale particolarmente complesso. Questo il filo conduttore del III congresso regionale della Fisascat (Federazione italiana sindacati addetti ai servizi commerciali, affini e del turismo) della Cisl, a cui sono intervenuti Davide Guarini, segretario generale Fisascat e Angelo Manzotti, segretario generale Cisl Umbria. A valle dei lavori del congresso, Valerio Natilli confermato segretario della Fisascat dell’Umbria dal consiglio generale del’Umbria. Ad assisterlo confermata la segreteria uscente con Rachele Rotoni e Simona Gola.
Nella sua relazione, il segretario generale Fisascat Cisl dell’Umbria, Valerio Natili, ha tracciato una fotografia, tra speranze e prospettiva. Nella panoramica è emerso il crollo del Pil, al di sotto di quello nazionale. Oppure il crollo della produttività del lavoro e il progressivo decrescere della popolazione, che cala e invecchia. “Segno evidente della scarsa propensione a fare figli e la scarsa capacità attrattiva verso l’immigrazione”. Altro elemento caratterizzante, nella relazione di Natili, è stata la “fuga dei giovani. È chiaro che dal punto di vista economico e produttivo una popolazione anziana è meno competitiva e necessità di maggiori azioni che pesano sul bilancio pubblico”. “La rete ferroviaria è inadeguata, con gli umbri costretti a prendere l’auto privata. L’aeroporto San Francesco è un’opportunità, ma su di lui gravano più ombre che luci”. Bene il Frecciarossa.
Quanto alle prospettive dell’Umbria e dei settori Fisascat, Natili ha individuato la priorità: il turismo. “Si tratta di un settore, che tranne nella stagione estiva, ha visto un crollo verticale delle presenze per gli ultimi due anni. Bene la promozione finalmente al livello delle attese. Altrettanto positive sono le risorse destinate dal Pnrr alla valorizzazione degli attrattori culturali dell’Umbria, da quelli culturali ai parchi, ciclovie e sentieri, il Lago Trasimeno, i Borghi, la rete impiantistica sportiva e il distretto delle arti. Proprio il comparto sportivo potrebbe esaltare la dimensione verde dell’Umbria”.
“Il commercio – ha proseguito Natili – ha visto la contrazione di quello al dettaglio, il mantenimento della situazione della grande distribuzione e l’affermazione del commercio online. Sul fronte socio sanitario assistenziale, soprattutto alla luce del Covid, le richieste di servizi sono aumentate. Difficile però tutelare a livello sindacale il rapporto del socio lavoratore. In questo momento molte cooperative umbre sono in difficoltà a causa dell’ingresso in regione di operatori esterni in alcuni casi ben strutturati, in altri con bandi pessimi che hanno portato soggetti inaffidabili”.
Molto importante anche il ruolo della formazione e del radicamento sul territorio, con il lancio degli “Sportelli Welfare”.
“L’appello che facciamo è quello di trovare soluzioni di dialogo contro il conflitto”, spiega Angelo Manzotti sul conflitto ucraino. E sulla categoria: “C’è stata una crescita importante in tutta la regione e soprattutto su Terni. Questo è un grande risultato, dopo due anni di difficoltà dovute alla pandemia e alla mancanza di contatto. Il nostro obiettivo è quello di spendere al meglio le risorse del Pnrr, in un bilancio regionale che, al di fuori di queste, sarebbe bloccato. La Regione sottoscriva un ‘patto per il lavoro’ e il comparto dei servizi non può essere sottovalutato”.
“Veniamo da una situazione di difficoltà in cui non era facile fare sindacato – ha detto Guarini – e il virus ci ha fatto ulteriormente vivere un momento complicato. Noi abbiamo fatto l’impossibile per essere un presidio costante e quell’elemento che si è messo a disposizione per dare delle risposte, anche quando risposte era complicato averne. La categoria è cresciuta, perché ci si è messi in gioco sul territorio e si rappresentano al meglio gli interessi del lavoro. Bene lo spazio e il ruolo della formazione. Compito del sindacato è creare fiducia e prospettiva per i giovani”. Sul Pnrr: “Le risorse vanno messe a terra in maniera rapida”. Da Guarini anche i conti con un mercato di lavoro flessibilizzato: “Il tema è la qualità del lavoro e quanto ne riusciremo a mettere in campo”.