Giovani e lavoro, il segretario generale Cisl Umbria Angelo Manzotti: “Dobbiamo trovare una strategia condivisa e sfruttare le opportunità che l’Europa ci offre”
“Giovani e lavoro: la situazione è sempre più critica e tanti, troppi giovani, si vedono costretti a lasciare la nostra regione a causa di contratti meno stabili e peggio retribuiti se comparati con le regioni del Nord Italia che, tra l’altro, spesso offrono opportunità professionali al di sotto del proprio profilo professionale”. E’ il segretario generale Cisl Umbria Angelo Manzotti (nella foto) a descrivere una situazione che deve trovare soluzione su più livelli e fronti, divenendo la priorità delle ormai prossime elezioni europee. Per questo Manzotti si rivolge da una parte alla politica, quella macro ed internazionale, e ravvisa l’esigenza – all’indomani di un Primo Maggio dedicato alle questioni europee – di un’Europa della crescita e del lavoro, dove la persona sia e ritorni ad essere centrale. “Per fare questo – spiega – è necessario rivedere la formazione in termini di superamento del mismatch e quindi suggerire ai nostri giovani di acquisire quelle skills, capacità, che siano rispondenti ai bisogni del mercato del lavoro. Anche e soprattutto intraprendendo percorsi formativi negli Its, oltre che in scuole dove si insegnano tutte quelle professioni che ad oggi trovano carenza nei curricula umbri”. Ma non solo. Lo scenario internazionale della programmazione europea e dei fondi, se ben gestito dalla politica, potrebbe per la Cisl Umbria portare a degli interessanti finanziamenti per le aziende che investono nei giovani e nella contrattazione di secondo livello. “Anche questo capitolo – insiste Manzotti – deve essere rivisto per riuscire a portare maggiore ricchezza diffusa tra i lavoratori e nei territori”. Per la Cisl Umbria quindi è arrivato il momento di costruire un Patto Sociale, tra la politica, le istituzioni, il mondo della formazione e quello accademico, le associazioni e i sindacati, che abbia come obiettivo quello del lavoro sicuro, dignitorso, ben contrattualizzato e retribuito (come previsto dall’Agenda Onu 2023 riguardante la sostenibilità che deve essere comprensiva degli aspetti economici, ambientali e sociali). “In ballo – conclude il segretario della Cisl Umbria – c’è il benessere della nostra regione, il futuro dei nostri giovani e dei territori umbri che continuano a resistere, ma che già depotenziati a causa della crescente denatalità, sono sempre di più a rischio spopolamento. Trasformando così l’Umbria in una grande area interna”.
Livia Di Schino
Perugia, 14 maggio 2024