Indelfab, firmato accordo per la procedura di licenziamento per i 489 lavoratori
Si è svolto oggi, 21 febbraio, l’incontro in via telematica per l’esame congiunto tra il Ministero del lavoro, le Segreterie territoriali Fim Fiom Uilm dell’Umbria e delle Marche, e i rappresentanti della curatela fallimentare, circa la situazione della Indelfab spa, ex JP Industries.
Nel corso dell’incontro il Ministero ha sottolineato che non sono più disponibili forme di ammortizzatori sociali. La cassa integrazione per cessazione, che era partita a metà novembre 2021, terminerà il giorno 15 maggio 2022.
Alla luce di questo, le parti hanno convenuto nel procedere con la sottoscrizione dell’accordo per il licenziamento collettivo di tutti i 489 lavoratori ad oggi formalmente in forza all’azienda, divisi tra i 244 dello stabilimento di Gaifana e i 245 di Fabriano, che pertanto avranno diritto a due anni di disoccupazione.
Al contempo, gli organi della curatela hanno comunicato che ad oggi non sono pervenute formali manifestazioni di interesse per i due siti della ex JP Industries.
Le organizzazioni sindacali hanno chiesto e ottenuto che, qualora arrivasse una manifestazione di interesse, la procedura di licenziamento sarà ritirata e si avvierà un confronto sindacale sulle ipotesi che si auspica potrebbero emergere.
Nel corso dell’incontro il Ministero ha sottolineato che non sono più disponibili forme di ammortizzatori sociali. La cassa integrazione per cessazione, che era partita a metà novembre 2021, terminerà il giorno 15 maggio 2022.
Alla luce di questo, le parti hanno convenuto nel procedere con la sottoscrizione dell’accordo per il licenziamento collettivo di tutti i 489 lavoratori ad oggi formalmente in forza all’azienda, divisi tra i 244 dello stabilimento di Gaifana e i 245 di Fabriano, che pertanto avranno diritto a due anni di disoccupazione.
Al contempo, gli organi della curatela hanno comunicato che ad oggi non sono pervenute formali manifestazioni di interesse per i due siti della ex JP Industries.
Le organizzazioni sindacali hanno chiesto e ottenuto che, qualora arrivasse una manifestazione di interesse, la procedura di licenziamento sarà ritirata e si avvierà un confronto sindacale sulle ipotesi che si auspica potrebbero emergere.