Margaritelli, sindacato e azienda il 12 dicembre in Confindustria.
Il 12 dicembre FILCA-CISL e RSU di Mantignana e Migiana si incontreranno con l’azienda in Confindustria per fare chiarezza sul futuro dello stabilimento e sul destino dei suoi lavoratori. Non si parlerà, quindi, del futuro di tutti i dipendenti della Margaritelli Spa ma solo di quelli occupati nel sito produttivo di Mantignana di Corciano.
Un’anomalia già emersa nel 2014 quando quei lavoratori, raggiunti da una procedura di mobilità ‘selettiva’, erano riusciti, dopo una lunga e serrata trattativa sindacale condotta dalla FILCA-CISL, a evitare il licenziamento collettivo, grazie anche al sacrificio di 13 lavoratori che rassegnarono le dimissioni, convinti più da ragioni di solidarietà che da validi incentivi aziendali all’uscita. Considerando che a questo seguì una quasi contestuale assunzione dello stesso numero di lavoratori giovani, con un percorso formativo da avviare, rimangono, oltre al rammarico, perplessità e dubbi tutt’ora irrisolti.
Fu unanime, in quell’occasione, il sostegno della politica e della società civile. Del caso si occupò il M5S con l’On. Ciprini, relatrice di un’interpellanza all’allora Min. Poletti. E, a scendere, le istituzioni regionali, i Comuni di Corciano e Magione coi Sindaci Betti e Chiodini; il mondo dello sport e i cittadini comuni con continue dimostrazioni di vicinanza. Una convergenza che non passò inosservata e che l’azienda non ignorò, decidendo responsabilmente di rivedere i progetti di ridimensionamento del proprio organico.
Ora, a distanza di cinque anni, complici una crisi che pare ritrovare nuovo slancio e la mancanza di una politica aziendale di rilancio del sito, si riapre una difficile trattativa che deve puntare alla necessaria ricollocazione dei lavoratori all’interno di un gruppo industriale solido, come confermano gli ultimi dati diffusi dai media sulle aziende umbre più performanti. L’Ing. Luca Margaritelli, AD del gruppo, ha ribadito la disponibilità a ricorrere a tutti gli ammortizzatori sociali disponibili e, nei limiti del possibile, a riassorbire su altri siti l’esubero che creerà l’imminente chiusura dello stabilimento corcianese. Ciò al fine di scongiurare fino all’ultimo drastiche riduzioni dei livelli occupazionali. L’esperienza passata dovrebbe giocare a favore delle buone intenzioni.
Intanto però i lavoratori hanno copertura fino a metà gennaio e l’attenzione è concentrata al prossimo incontro del 12 dicembre. Lì, convergeranno proposte utili affinché si giunga al trionfo dei buoni propositi. Un augurio che il clima natalizio non può che favorire.
Lavoratori, Rsu e Filca Cisl Umbria