PNRR, la coordinatrice delle donne Cisl Umbria Sara Claudiani: “Maggiore attenzione per l’occupazione femminile e i servizi alla persona”
“Il Pnrr stanzia 30,88 miliardi di euro per aumentare i posti al nido e per i bambini sino a 2 anni, ma non si raggiunge la media europea. Per l’istruzione primaria il 46,1 per cento delle famiglie richiede il tempo pieno, ma ad oggi senza successo. Più in generale non troviamo che siano certe le strategie di aiuto per le donne, funzionali a superare l’esistente divario di genere (occupazionale e retributivo), che passa dalla conciliazione della vita lavorativa e di cura delle donne. Sono dati nazionali, attendiamo di sapere quali saranno le scelte messe in campo a livello umbro, ma non vorremmo che si trattasse di un’opprotunità persa”. A manifestare questo timore è il coordinamento donne della Cisl Umbria che quest’anno non può che portare queste ragioni all’attenzione dell’ormai prossimo Primo Maggio. Oltre alla parola lavoro, il coordinamento aggiunge quindi quelle di strategie, risorse e diritti.
La coordinatrice donne Cisl Umbria Sara Claudiani aggiunge: “Solo investendo fondi più importanti si garantirebbe maggiore occupazione femminile, maggiore welfare, aumento del Pil e meno povertà (attuale e di prospettiva pensionistica)”. Passando ai più fragili, anziani e disabili: “Per loro c’è necessità di mettere in piedi soluzioni di supporto alla persona e alle loro famiglie che permangano nel tempo”. In conclusione, la coordinatrice delle donne della Cisl Umbria: “Il rischio è che anche nella nostra regione non si colga questa opportunità come risolutrice di annose questioni che, da tempo, non sono state affrontate anche per mancanza di risorse. Adesso le risorse ci potrebbero essere, se una delle priorità fosse il contrasto al divario occupazione e retributivo di genere”.