Tpl, i sindacati incontrano la Regione. Fit Cisl e Uilt Uil Umbria: “L’esito dell’incontro non è stato soddisfacente”
Anche nel 2022, per il TPL umbro si ripropone ciò che ormai non è più una novità. Ci riferiamo per la precisione, all’ormai consueto ricorso ai tagli chilometrici del servizio autobus. Non è una novità in quanto già nel 2019 con la precedente amministrazione regionale, si diede avvio a questo metodo. Un metodo, quello dei tagli chilometrici, che le scriventi e le altre O.S., contestano ed hanno sempre contestato, in quanto propongono una soluzione che non ha nulla di strategico e che può avere pesanti ricadute sul personale. Ricadute sul personale che sono state minime negli anni scorsi grazie al coinvolgimento delle parti sociali e all’uso oculato delle ferie che avevano accumulato i dipendenti coinvolti. Oggi invece, ci allarma l’impossibilità di utilizzare il bacino delle ferie dei dipendenti in quanto ormai svuotato a causa della riduzione dei servizi durante alla pandemia oltre al ricorso dei tagli chilometrici sopra citati.
Quello dei tagli chilometrici è solo uno delle tante questioni irrisolte che riguardano il nostro TPL regionale. A questo possiamo aggiungere infatti, le incognite relative alla prossima gara che riguarderà l’intero settore del TPL. Una gara su cui non abbiamo certezze nei contenuti economici ( la base di gara sarà sostenuta solo dalle risorse del Fondo Nazionale del TPL o la Regione intenderà aggiungervi delle risorse proprie? E semmai a quanto ammonteranno le risorse aggiunte dalla regione Umbria? ) e di cui non abbiamo certezze nemmeno sul mantenimento di un’azienda unica.
E’ facile capire come il futuro del TPL umbro dipenderà dalle risposte che si avranno alle domande appena poste. E’ facile capire che ricorrere ai tagli chilometrici, impostare una gara regionale del TPL senza la garanzia del mantenimento dell’azienda unica e con le sole risorse del Fondo Nazionale del TPL, non potrà mai garantire il principio costituzionale del “Diritto alla Mobilità” e della “Tutela Ambientale”. E’ chiaro inoltre, che poco cambierebbe se alle risorse del Fondo Nazionale dei Trasporti utilizzato come base gara, si aggiungessero le risorse risparmiate con l’avvio dell’Agenzia Unica Regionale del Trasporto.
Queste sono le tematiche per cui abbiamo chiesto, insieme alle altre O.S., un coinvolgimento più concreto con la Giunta Regionale. Poiché riteniamo poco lungimirante per un’amministrazione regionale, escludere le parti sociali da qualsiasi scelta che riguarda un settore che vale la seconda voce del bilancio regionale.
L’altro ieri ( 7 giugno ) abbiamo avuto l’occasione di porre le stesse domande sopra descritte, direttamente alla Presidente della Regione Umbria Donatella Tesei e all’Assessore ai Trasporti Enrico Melasecche. Purtroppo l’esito dell’incontro non è stato soddisfacente. Non abbiamo avuto risposte esaustive sul tema dei tagli chilometrici ma solo “indicazioni” di nuove corse che si faranno per collegare il capoluogo con l’aeroporto S. Francesco. Abbiamo avuto solo garanzie verbali anche sulle ricadute del personale che verrà coinvolto dai tagli chilometrici. L’unico dato politico che possiamo rilevare riguarda il tema della futura gara del TPL Umbro. I Segretari Generali FIT CISL Umbria Gianluca Giorgi e UILT UIL Umbria Stefano Cecchetti sottolineano: “La Presidente Tesei infatti, incalzata dalle nostre domande, ci ha risposto che la gara per quanto concerne la parte economica, avrà delle risorse aggiuntive messe a disposizione dalla Regione Umbria.” Una risposta che è un fatto politico ma che potrà essere valutata compiutamente dalle scriventi solo nel momento in cui conosceremo a quanto ammonteranno queste risorse aggiuntive e quando tutto prenderà forma di una vera e propria delibera.
La situazione quindi, nonostante l’incontro avuto con la Presidente Tesei e l’Assessore Melasecche, non ha trovato sviluppi interessanti né per l’immediato problema dei tagli chilometrici e né per la futura gara del TPL Umbro.
A noi Segreterie Regionali FIT Umbria e UILT Umbria non resta che continuare, insieme alle altre O.S., il nostro percorso di protesta ma anche di proposta ben consci però che riterremo intollerabili azioni unilaterali che avranno come risultato ricadute negative sul personale in termini economici ed occupazionali con grave pregiudizio anche sul servizio reso ai cittadini. In quest’ultimo caso non escludiamo azioni di protesta più incisive.
Perugia; lì 9 giugno 2022
FIT CISL Umbria (Gianluca Giorgi)
UILT UIL Umbria (Stefano Cecchetti)