Tpl, oggi la video-conferenza dei sindacati: “L’Agenzia Regionale dei trasporti non è ancora partita”
L’anno 2020, sul fronte del Tpl si è rivelato particolarmente complicato nella nostra Regione, provando a ricostruirlo brevemente, ricordiamo che l’anno era partito con comunicazione frammentaria e incompleta, di nuovi tagli nei confronti al Tpl da parte della Regione. Successivamente la vicenda Covid e il relativo lockdown hanno colpito con durezza il settore, causando una riduzione del servizio anche del 70 per cento nella nostra Regione con l’inevitabile ricorso agli ammortizzatori sociali per garantire salario e occupazione. Sempre nel corso dell’anno, ci siamo trovati a gestire una riapertura delle scuole con i relativi servizi scolastici da svolgere in un clima di caos e grande incertezza, con discussioni a nostro dire assolutamente non esaustive concentrate spesso unicamente sul solo indice di riempimento dei mezzi. In un quadro del genere, a tutt’oggi estremamente complicato, permangono grandi incertezze per il futuro, che ci hanno portato inevitabilmente ad aprire una vertenza nei confronti di Regione ed Azienda.
Ad oggi infatti l’Agenzia Regionale dei trasporti non è ancora partita, con conseguente perdita del recupero dell’Iva per l’anno 2020. Si avvicina inoltre il termine indicato per indire la gara e ad oggi non sappiamo ancora praticamente nulla sulla stessa, sulla mole dei servizi interessati su come verrà costruita. Mentre a livello centrale il Governo comunica di aver trasferito alle Regioni le quote relative al Fondo nazionale trasporti, in Umbria l’Azienda continua a lamentare il mancato pagamento di servizi inerenti sia agli scorsi che all’anno in corso. Lo stesso ministero dei Trasporti, per bocca della ministra, ha illustrato un piano importante per il settore, fatto di investimenti innovazione e rinnovo del parco mezzi. Non vorremmo che l’Umbria perda questa importante occasione per gli anni futuri. Sul fronte ex FCU permangono enormi incertezze sulla reale volontà di far rilanciare il servizio.
Ci sembra che la Regione, oltre a coltivare pessime relazioni sindacali, non abbia un piano chiaro sul fronte trasporti, men che meno sul pezzo del Tpl, delegando completamente le politiche dei trasporti all’Azienda Busitalia. Non è quello di cui ha bisogna la nostra Regione. La nostra Regione ha bisogno di un piano chiaro sui trasporti e ancor più sul Tpl, di una politica che decide e governa. I silenzi e la poca chiarezza fin qui dimostrati dall’assessorato competente ci preoccupano non poco e l’Azienda, di fronte a tale clima di incertezza, ha di fatto ritenuto utile bloccare gli investimenti previsti.
Pertanto, se non arriveranno risposte dal tavolo Aziendale attualmente aperto e da quello che speriamo di aprire con la Regione a breve, siamo pronti alla mobilitazione quanto prima.
Perugia 23.11.2020
Le Segreterie Regionali
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