Una ricostruzione post-sisma: per la Cisl serve una nuova “Civitas appenninica”

FOLIGNO, 29 OTTOBRE 2024 – Il prossimo 30 ottobre saranno ben 8 anni dalla seconda devastante scossa di terremoto, di ben 6,5 di magnitudo, che alle 7,40 con epicentro a Norcia, ha provocato una devastazione con decine di migliaia di sfollati: unica importante differenza in Umbria, rispetto al 24 agosto, nessuna vittima.

Dopo un inizio molto lento dei primi anni, provocata da complesse procedure burocratiche, con la nomina già del penultimo Commissario Straordinario Giovanni LEGNINI e dell’ ultimo in carica Guido CASTELLI, si sono semplificate le procedure e si è impressa la necessaria accelerazione soprattutto alla ricostruzione privata, indispensabile per ripopolare i territori colpiti.

Va evidenziato che le varie crisi demografica, climatica e sociale, che già da anni stanno impattando fortemente in tutto il Paese, nelle zone del cratere sismico, si aggravano ulteriormente  influenzandosi reciprocamente.

Da qui come CISL pensiamo sia necessario rafforzare i legami tra le nostre città medie ed i piccoli centri dell’Appennino, investendo nella viabilità e potenziando la digitalizzazione. Questo pensiamo sia possibile anche integrando le risorse post-sisma come quelle del NextAppennino con quelle già stanziate dalla Strategia Nazionale delle Aree Interne ( SNAI ).

In questi ultimi due anni valutiamo positivamente l’aumento delle liquidazioni per la ricostruzione privata, che una volta esaurito il SUPERBONUS 110%, hanno permesso il ritorno di molte aziende nell’area del cratere: nonostante ciò rimangono ancora notevoli problemi in molte zone più isolate.

Come CISL     riteniamo che tra gli elementi qualificanti del processo di ricostruzione fisica vada ribadita la centralità della BILATERALITA’ EDILE come elemento imprescindibile a protezione dei lavoratori e per una corretta GOVERNANCE del settore. Tutto ciò attraverso la conferma del DURC DI CONGRUITA’, prerequisito essenziale per accedere a finanziamenti pubblici e gare d’appalto, favorendo così trasparenza e legalità mai scontati nella ricostruzione.

A questo fine i  PROTOCOLLI DI LEGALITA’, che si avvalgono del sistema delle Casse Edili/Edilcasse e dei tavoli per i flussi di manodopera, sono fondamentali per prevenire infiltrazioni criminali nel settore, nella ricostruzione post-sisma, coniugando efficienza e legalità, insieme alla sicurezza nei cantieri.

Siamo fermamente convinti, in sintesi, che è fondamentale continuare ad investire nella ricostruzione affrontando le sfide con un approccio integrato che promuova la coesione sociale e la vitalità economica delle comunità colpite: anche attraverso ulteriori provvedimenti legislativi mirati.

Ne è stato un esempio intelligente la norma del MIM ( Ministero dell’ Istruzione e del Merito ) varata nell’ agosto 2023 e quindi già applicata nelle 4 regioni del Cratere,  già nello scorso anno scorso anno scolastico, per la costituzione delle CLASSI IN DEROGA fino all’a.s. 2028/2029: questo ha fatto si che molte famiglie restassero nel territorio con i loro figli in età scolare.

Questa è secondo noi la via sulla quale proseguire, ovvero adottare un approccio sociale alla ricostruzione che coinvolga in modo sinergico tutte le regioni interessate, rafforzando le politiche relative alla sanità, al welfare, ai trasporti e appunto all’ istruzione.

La nostra idea è quella di una “ CIVITAS APPENNINICA “, ciò implica che le città medie assumano un ruolo centrale nelle attività amministrative, mantenendo però la valorizzazione delle specificità dei singoli borghi e comuni, che devono continuare a svolgere le loro funzioni primarie.

Come CISL, insieme alle nostre categorie, non ci stancheremo mai, in collaborazione con tutti i soggetti istituzionali e non solo, di vigilare sul proseguo della ricostruzione fisica e socio-economica a salvaguardia delle nostre genti che per la loro resilienza meritano un futuro possibile in questi meravigliosi territori.

Bruno Mancinelli

Coordinatore per la Cisl dell’Area Sindacale Territoriale Foligno – Spoleto